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Autore: fearless13k    30/04/2013    1 recensioni
Rory, Harry, Xander e Taylor. Questa storia parla di loro. O meglio, di come l'arrivo ad Holmes Chapel di Rory, una ragazza dalla personalità stravagante e colorata, abbia cambiato le vite degli altri tre. L'inverno a Holmes Chapel quest'anno sarà meno freddo.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Tied together with a smile





 

 

 


Era lunedì mattina e ancora Taylor non aveva detto niente a Rory di quello che era accaduto il sabato sera. Era rimasta in casa per tutto il weekend osservando la felpa di Xander che aveva appoggiato sulla sedia accanto alla scrivania. Si era tormentata le unghie per tutta la domenica, prima di mandare un messaggio a Harry e uno a Rory.
Nel primo c’era scritto “Dici che dovrei riportarla a Xander la felpa?”; nel secondo “Rory, scusa se non ti ho risposto al messaggio l’altra sera, è successo un casino, domani ti racconto”
Risposte. “Suppongo che sia una cosa normale riportargliela, sorridi.”; “Immaginavo, non ti preoccupare. Domani ne parliamo per bene. Ti voglio bene.”

Arrivò davanti a scuola proprio incrociando Xander e Harry, l’uno le fece un cenno con la mano, che era rimasta segnata dallo scontro di sabato, l’altro le sorrise, indicandole di fare lo stesso.
Taylor arrossì, pensando che Xander, pur non avendola troppo in simpatia, si era battuto per lei contro quel. . . non riusciva neanche a pensare a John che le faceva male lo stomaco.
I tre fecero ingresso a scuola insieme, ma Taylor aspettò l’intervallo fra la terza e la quarta ora prima di parlare finalmente con Xander. Era al suo armadietto e stava attendendo che passasse da cinque minuti buoni, con in mano una busta con la felpa. Quando le passò accanto, lei lo fermo prendendolo per un braccio. “Che muscoli!” le scappò detto, prima di diventare rossa in viso. Xander si fermò e sogghignò, prima di voltarsi verso di lei.
- Ciao, Taylor.- le disse, quasi controvoglia, ma continuando a sorridere. Taylor abbassò lo sguardo e arrossì. Poi lo guardò in viso e sorrise, come le aveva consigliato Harry. Quel gesto sembrò rasserenare anche il ragazzo.
- Ehm, Xander, qui c’è la tua felpa. Grazie per sabato.- disse lei, sparando a raffica le parole. Xander prese il pacchetto e fece la sua espressione coccolosa con occhi e bocca aperti. Arrossì pure lui.
- Oh, be’, era il minimo, si moriva di freddo.- rispose lui, passandosi una mano dietro il collo. Erano entrambi in imbarazzo.
- No, intendevo per tutto- aggiunse Taylor, prima di chiudere l’armadietto e scappare via, senza lasciare al ragazzo il tempo di rispondere.
Xander non si aspettava minimamente una cosa del genere. Era già pronto a dire addio a quella felpa che non era nemmeno la sua preferita.
Aveva ripensato alla sera al Pub tutto il weekend, senza sapere bene cosa gli era saltato in mente quando aveva dato un pugno dritto in faccia a John, senza pensare minimamente che avrebbe potuto reagire con violenza e non cadere per terra come aveva effettivamente fatto; quando aveva detto a Harry, davanti a Taylor, che lei non gli stava simpatica. Si era sentito una vera merda, perché certe cose se anche uno le pensa, le dovrebbe sempre tenerle per sé. 
Sebbene non lo avesse dimostrato più di tanto, lì davanti al Pub, gli era preso un bello spavento. Al pensiero che Taylor avesse solo pochi anni più di sua sorella e che una cosa del egenere le sarebbe tranquillamente potuta capitare, gli si erano drizzati i peli sul collo e sulla schiena. Non avrebbe mai pensato che in una cittadina piccola e tranquilla come Holmes Chapel certe cose potessero davvero accadere. 
Quella mattina, quando aveva visto Taylor, l'aveva guardata con occhi diversi, si era sentito più in sintonia con lei, aveva avuto una sensazione strana ed era stato sollevato al pensiero che nonostante la disavventura di Halloween, aveva un sorriso sulle labbra, non sembrava particolarmente traumatizzata, o perlomeno tentava di tenerlo bene nascosto, da qualche parte dentro di lei. A Xander era bastato uno sguardo e due parole scambiate di fronte ad un armadietto per pensare tutto questo.
 
Mentre assisteva alla lezione di Algebra, Rory non poteva fare a meno di pensare a Taylor. Sabato non l’aveva più vista e anche la domenica era rimasta muta fino a sera, quando finalmente si era ricordata della sua esistenza. Il messaggio che le aveva mandato era molto serio, non si aspettava niente di divertente da quello che le avrebbe dovuto dire quella mattina.
Le stava venendo l’orticaria sul collo per l’ansia e Jemima la assillava con la faccenda di Harry e Xander. Quando era suonata la campanella fra la terza e quarta ora, Aurora si era diretta all’armadietto dell’amica, per vedere di parlare subito e levarsi il peso dallo stomaco.
Quando arrivò al corridoio però, Taylor stava andando velocemente nella direzione opposta alla sua, dandole le spalle e davanti all’armadietto della ragazza c’era Xander con un’aria un po’ perplessa.
- Hey, Xander, come mai Taylor fuggiva in quel modo?- gli domandò, dandogli un veloce bacio per salutarlo.
- Oh, mi ha ridato la felpa di sabato, sai no, gliel’ho prestata perché tremava di freddo.- rispose lui, come se Rory sapesse di cosa stesse parlando. L’espressione della ragazza faceva intendere decisamente il contrario.
- Ok, tu non sai niente di quello che è successo sabato dopo che sei andata via?- le domandò Xander sgranando gli occhi. Rory scosse la testa, lui la prese per mano e la condusse da parte, per avere un po’ più di privacy.
- Pensavo che Taylor te lo avesse detto. Quel demente di John ha tentato di farci sesso dietro al Pub, ma lei evidentemente non voleva e lui ha tentato di costringerla. Per fortuna c’eravamo noi che uscivamo in quel momento e Liam si è accorto della sua assenza e delle grida che venivano dal retro del locale. L’abbiamo trovata con lui addosso, che ancora non le aveva fatto niente. Harry l’ha portata via e io e Liam abbiamo dato una lezione a John. Taylor intanto era mezza nuda e io le ho dato la mia felpa.
Finito il racconto Rory aveva le lacrime agli occhi. Xander la abbracciò. – Aurora, non c’è niente da essere tristi, siamo arrivati in tempo e Taylor sta bene adesso, credo . . . tranquilla- cercò di calmarla Xander.
- Xander, sei stato bravissimo. Grazie di cuore per averla aiutata.- disse Rory guardandolo dritto negli occhi, prima di dargli un bacio dolce e pieno di rispetto.
Suonò la campanella e i due si staccarono a malincuore.
– Ora devo andare, ci vediamo a pranzo, d’accordo?- le disse Xander, dandole un bacio sulla fronte per salutarla. E Rory rimase un attimo imbambolata di fronte allo sgabuzzino dei bidelli, guardando il suo ragazzo mentre si allontanava. Ma che cavolo stava combinando? Come faceva ad essere così dolce con Xander se poi pensava tutto il tempo a Harry? 
La ragazza si diede un pizzicotto, come poteva pensare ai suoi stupidi problemi di cuore mentre Taylor era stata mezza violentata in sua assenza? Oh, stava mandando tutto all'aria, le amicizie, l'amore. . . 
-C'è bisogno di darsi una regolata, signorina!- esclamò fra sé e sé, prima di ricordarsi che non era sola, ma scuola e i suoi monologhi potevano attendere. 
 
Prima di andare a pranzo Rory volle assolutamente parlare con Taylor. Il racconto l’aveva sconvolta, era triste perché lei non c’era sabato quando il casino era successo, perché probabilmente se lei non l’avesse spronata a bere non sarebbe accaduto niente e perché Taylor non l’aveva chiamata per parlarne. Ma capiva che certe cose preferisci tenertele per te, a volte non sai nemmeno come spiegarle.
La incontrò al bagno delle ragazze, mentre si lavava le mani. Le andò incontro e senza dirle niente la abbracciò. Taylor ricambiò il gesto, tentando di non bagnarla.
- Chi te lo ha detto?- le domandò capendo che cosa era accaduto. Rory la guardò.
- È stato Xander, ma non te la prendere, pensava che lo sapessi e gli è venuto spontaneo parlarne. Tu come stai?-
- Era di questo che volevo parlarti. Non sto bene, ma sono sollevata. Se non ci fossero stati i ragazzi a quest’ora sarei a pezzi e mi sentirei una cretina, più di quanto già non faccia. Se non avessi bevuto sarei venuta a casa con te e non mi sarei immischiata in quel casino. Invece no! Chissà chi mi credevo a bere tutta quella birra. . . ripeto, per fortuna che c’erano Liam, Harry e Xander. Hanno fatto nero John e Harry ha anche fatto una parte a culo a Jenny, l’ha mollata davanti a tutti. È stato stupendo, per quello che mi ricordo, anche se ha detto delle carognate su di me. . .
Il cuore di Rory si fermò momentaneamente sentendo che Harry non si frequentava più con quella stronza platinata, poi pensò a quanto era stato dolce a portar via Taylor dal casino e subito dopo pensò che era stato Xander a farla pagare a quel buzzurro maniaco e che era fiera del suo ragazzo.
- Taylor, mi dispiace, perché magari se ci fossi stata fino alla fine non sarebbe successo niente e se non ci fossi stata, tu non ti saresti ubriacata. Comunque la metti è colpa mia. . .- disse Rory, asciugandosi le lacrime che iniziavano a bagnarle le guance. Taylor la abbracciò sovrastandola dal suo metro e ottanta di altezza.
- Rory, smettila. Gira e rigira in questi due giorni se la sono presi tutti la colpa. Che alla fine non è di nessuno. Chiudiamola qui e promettimi che se mai mi vedrai con un bicchiere di birra in mano mi tirerai una sberla, d’accordo?- le disse facendola ridere.
- Promesso.
Le due si staccarono e Taylor guardò di nuovo la sua amica negli occhi. Scrutò quel mare azzurro un paio di attimi e si domandò se non fosse il caso di chiederle spiegazioni riguardo all'esitazione che aveva avuto sabato sera, quando avrebbe dovuto scegliere fra Xander e Harry. 
Rory la guardava di rimando, vedendo negli occhi della spilungona lo specchio dei suoi. E chissà come stava pensando la stessa cosa: avrebbe dovuto confidarsi di quel suo pasticcio sentimentale con qualcuno della sua età, che c'era dentro quanto lei per avere un'opinione diversa da quella di Jemima. 
Vide una scintilla negli occhi blu di Taylor e si accorse che stava per dirle qualcosa quando con un tonfo impressionante una ragazza spalancò la porta del bagno e andò a vomitare nel gabinetto. 
Le due bionde cambiarono espressione e trattennero le risate, non era il caso di ridere in faccia a quella poveretta. Taylor decise di rimandare ancora un po' la chiacchierata e Rory decise che avrebbe provato a risolvere i suoi dubbi da sola ancora per qualche giorno e se non ci fosse riuscita, avrebbe trovato Taylor ad aascoltarla.
Taylor mise un braccio intorno al collo dell'amica e le due si diressero alla mensa.

                                                                                                                                  

"Non sto bene, ma mi sento sollevata"

 



"quella mattina quando aveva visto Taylor, l'aveva guardata con occhi diversi, si era sentito più in sintonia con lei"


 

Per questa volta non mi dilungherò più di tanto,
scusate se ci ho messo ere a postare, ma non avete idea delle cose 
che mi sono capitate ultimamente, tutte più o meno burtte, 
tutte grazie all'ameba  e ad una citta che pensavo mi volesse più bene.
All'alcoool non si resiste, quindi state attente lettrici, è una cosa da cui vi metto in guardia con tutto il  cuore.
NON BEVETE MAI TROPPO. RISCHIATE DI GIOCARVI AMICIZIE IMPORTANTI.
E quindi niente.. sono anche un po' depressa per la mancanza di recensioni..
ma me ne farò una ragione, finanto che mi seguite anche se "silenziosamente" :)
Ah! ultima cosa, poi vi lasico in pace, chiunque si sia davvero messo a leggere il mio commentino,
credo che domani posterò finalmente il primo capitolo della mia ff
su Caspar Lee e Alfie Deyes, spero che la leggerete :)
vi prego, andate a guardarvi i loro video, fanno scompisciare e apprezzerete di più la ff!
Un bacione,
LA

 

  
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