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Autore: Cloudy__    30/04/2013    1 recensioni
“ Ciao Tesoro Mio
ti starai chiedendo perché ti mando questa lettera nel ventunesimo secolo, dove le mail e i messaggi sono più efficienti, e dopo un anno senza farmi sentire. La verità? Non ne ho idea.
Da tempo pensavo di farti avere notizie su di me, più di quelle che sicuramente hai letto nei giornali. Posso assicurarti che i paparazzi sono capaci di storpiare le informazioni a loro piacimento in una miniera così subdola che mi fa venire il voltastomaco. Ma una parte di ciò che dicono, però, è vero..."
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao Tesoro Mio
ti starai chiedendo perché ti mando questa lettera nel ventunesimo secolo, dove le mail e i messaggi sono più efficienti, e dopo un anno senza farmi sentire. La verità? Non ne ho idea.
Da tempo pensavo di farti avere notizie su di me, più di quelle che sicuramente hai letto nei giornali. Posso assicurarti che i paparazzi sono capaci di storpiare le informazioni a loro piacimento in una miniera così subdola che mi fa venire il voltastomaco. Ma una parte di ciò che dicono, però, è vero.
Non ho una ragazza fissa, ma non perché sono un donnaiolo che usa le femmine solo per i proprio scopi come riportano i giornali , ma perché nessuna mi convince pienamente. Sai, da quando ci siamo presi quella pausa io ho pensato di poter tornare ad essere me stesso facilmente, ma non è stato così. I ragazzi cercavano di farmi forza, volevano che io uscissi e mi divertissi, ma non ce la facevo perché riuscivo solo a pensare ai momenti passati assieme. Poi, dopo alcuni mesi, mi sono messo in testa di voltare pagina e di iniziare la mia ricerca per la ragazza perfetta. Ragazza che non ho ancora trovato, o meglio ho trovato ma me la sono lasciata scappare.
Non riuscivo seriamente a capire perché in ogni ragazza con cui uscivo, io cercavo i suoi occhi, la
sua bocca, la sua dolcezza e specialmente la sua simpatia. Penso che sia stata quella che mi ha attratto da subito, dalla prima frase che mi ha rivolto, il primo anno di liceo. Che lei se lo ricordi ancora? Io benissimo.
Era in coda alla macchinetta delle merendine, durante la ricreazione, quando io ho tentato invano di superarla per non dovermi subire tutta la fila, ma lei non si è  fatta problemi a non dirmi ‘Hei scusa riccio, ma la coda esiste anche per te ’. Ero rimasto molto sorpreso, non pensavo avesse questo caratterino, sotto i capelli biondi e la piccola altezza. Quando mi sono voltato verso di lei, rideva
e mi guardava spavalda, e mi ha offerto di stare il fila con lei. E da cosa nasce cosa, e presto è
diventata la mia migliore amica. Ma sotto il suo carattere e i vestiti da ribelle, nascondeva delle forti insicurezze. Ho sempre cercato di farle capire di essere una persona fantastica, ma lei era convinta di fare schifo. Aveva delle specifiche qualità che la rendevano unica e diversa dalle altre ragazze. Non aveva paura di venire a scuola senza trucco e vestita con abiti di misure più grandi per nascondere il suo fisico, ma anzi odiava i vestiti troppo frivoli e fare shopping. Mi ricordo quando mi rubava le maglie che le  piacevano dall’armadio e le indossava con naturalezza, anche se di taglie molto maggiori delle sue. Eppure le stavano benissimo, come tutto il resto d’altronde.
Non so quando mi sono reso conto di essere cotto di lei , ma  penso dal primo momento in cui l’ho vista.
E mi ricordo anche quel ballo di fine quarta, quello in cui avevo pensato subito di invitarla, per riuscire a confessarle ciò che provavo.
Mi ricordo di quando entrai a scuola alcuni giorni prima e la vidi vagare per la scuola con la faccia disgustata dalle troppe scene romantiche che la circondavano, in cui i ragazzi chiedevano alle ragazze di accompagnarle al ballo. Quando mi scorse tra le persone, mi venne incontro e mi disse ‘ Che esagerati, neanche avessero chiesto di sposarli. Tanto alla fine so cosa succederà: mi toccherà andare al ballo con Jimmy, quello sfigato con la passione per la vivisezione  delle rane, perché le nostre mamme sono vecchie amiche. Mi sto già preparando psicologicamente. Per te chi è la fortunata?’. Io di certo in quel momento ,dopo aver capito che il ballo per lei non era così entusiasmante come per le altre , non potevo confessare che avevo pensato a lei.
Così lasciai passare dei giorni finchè non arrivò quello prima del ballo, e io non ero ancora riuscito a chiederglielo. Così arrivai all’improvviso a casa sua e quando aprì la porta, mi trovò con un mazzo di fiori in mano. Sapevo che il momento era arrivato per cui chiusi gli occhi, non badando alla sua faccia dubbiosa, e senza ripensarci urlai ‘ Lizzy, vuoi venire al ballo con me?’. Non sentii alcun rumore per alcuni secondi dopo, così aprii gli occhi e la trovai con gli occhi ludici e la bocca leggermente aperta. Non capii al momento se la sua espressione fosse positiva o negativa, ma quando mi abbracciò, realizzai che era contenta. D’altronde ero il suo migliore amico, che problema c’era? Eppure io non sapevo le sue insicurezze più profonde e il momento di tristezza e depressione che stava passando.
Quando il giorno dopo andai a prenderla a casa sua con un mazzo di rose rosse per recarci a scuola per il ballo, la trovai in camera sua, per terra in un angolo e in lacrime. Indossava un vestito blu notte che le stava benissimo, ma lei si ostinava a vedersi troppo grossa e brutta. Era da un po’ di tempo che ogni volta che le facevo un complimento sulla sua bellezza, lei mi rispondeva con dei sorrisi amareggiati o con delle frasi tipo ‘ come no’ oppure ‘se lo dici tu’.
Quando mi sedetti vicino a lei e la strinsi in un abbraccio lei mi disse ‘ Non ce la faccio, questa non sono io. Questo vestito mi fa sembrare tre volte più grassa di quello che sono, sembro un balena , il trucco non riesco a farlo perché continuo a piangere, i capelli non riesco a sistemarli decentemente. Faccio schifo, Harry. Ti meriti un’accompagnatrice più bella di me. Se vuoi c’è Stace, che ti mangia con gli occhi ogni volta che passi, o Camrin che farebbe di tutto perché tu la guardassi’.
Non riusciva a capire che io volevo lei, lei, lei e non ‘un’altra’?
‘ Ma tu sei perfetta, devi fartene una ragione! E io voglio che sia tu la mia accompagnatrice e non Stace né Camrin. Non voglio una cheerleader e neanche una modella. Voglio solo la mia dolce Lizzy.’ le sussurrai mentre con un mano cercavo di toglierle le lacrime dalla guancia.
‘ Sai, ieri è venuto a trovarci il nuovo vicino e quando ci siamo presentati ha chiesto se poteva chiamarmi Lizzy. E sai io che ho risposto?’ chiese guardandomi negli occhi. Non capii cosa c’entrasse al momento quella domanda e scossi la testa.
‘ No e gli ho spiegato che solo il mio migliore amico può chiamarmi così, e che andava bene Liz.’ Mormorò, con la voce ancora interrotta da alcuni singhiozzi. Non ci pensai due volte e la baciai. La baciai perché era quello che volevo fare da 4 anni e perché in quel momento capii di amarla. Lei rispose al mio bacio, portando una delle sue piccole mani tra i miei capelli, e giurai di aver sentito delle altra lacrime scorrerle sulle guance. Le sue labbra erano morbide e calde esattamente come me le aspettavo e i suoi movimenti erano urgenti, come se cercasse di liberare tutto quello che stava provando.
Quando ci staccammo io mi alzai e le porsi una mano. Lei sorridendo la afferrò e io la portai davanti allo specchio.
‘ Non hai niente che non vada, anzi per me sei semplicemente perfetta. Penso di averlo capito subito dal momento in cui ci siamo incontrati. Non sei grassa e neanche brutta. Sei esattamente tutto ciò che voglio, Lizzy, e non vedevo l’ora di dirtelo. Perché tu riesci a farmi stare bene come nessuno sa fare con la tua simpatia e la tua dolcezza. Mi piace anche dover essere protettivo nei tuoi confronti e motivarti nei momenti di cedimento come questi. Sappi che io ci sarò per sempre per te, ma d’ora in poi non voglio più essere ‘il tuo migliore amico’ ma il tuo ragazzo. Per cui Elizabeth Collins, vuoi essere la mia ragazza?’ domandai deciso, continuando a guardarla attraverso lo specchio.
‘ Si, Harry, mille volte si’ urlò, lanciandosi di nuovo contro le mie labbra. La presi per mano e le accarezzai una guancia.
‘ Ora andiamo al ballo, perché tutte le ragazze devono invidiarti e tutti i ragazzi desiderarti. Ma ricordati che da ora in poi, sei solo mia. E ricorda anche che , Lizzy, tu sei assolutamente bellissima.’
E ci andammo sul serio, dopo che lei si fu ri-truccata e pettinata, e ci divertimmo, ballando tutto la sera insieme e senza smettere mai di guardarci negli occhi.
 
Adesso, penso che tu abbia capito che quello che ho appena raccontato è il nostro passato, Lizzy, eppure dopo quattro anni da quella sera non ho ancora smesso di amarti. Che si fottano la pausa di riflessione e anche la distanza, ho bisogno di te e sento che anche tu hai bisogno di me. Perché noi due ci completiamo, amore e non puoi negarlo. So che non riuscirò mai ad amare una ragazza come amo te, per cui ti prego, dammi un’altra possibilità. La band mi terrà impegnato in giro per il mondo, lo so, ma io potrei ritornare qui ad ogni pausa per stare con te. Sono tornato ad Holmes Chapel per avere un’altra chance, perché non ti farò scappare di nuovo.     

Con affetto,

Harry

 
 
Cerco di trattenere le lacrime che minacciano di uscire dopo aver finito di leggere la lettera che ho trovato questa mattina nella cassetta della posta. Immaginavo che fosse tutto tranne che una lettera di Harry che mi diceva di essere tornato per avere un’altra opportunità. Ma dovrei dargliela? Dovrei fidarmi di lui di nuovo? E se poi mi deludesse ancora?
Dicono che in certi casi bisogna seguire ciò che ci dice il cuore, e ora il mio sta urlando di afferrare il telefono e comporre il suo numero. E’ troppo tempo che faccio le scelte più razionali, come quella stronzata della pausa riflessiva. Per cui ora ho deciso di lasciarmi andare e godere il momento.
Senza pensarci due volte prendo il cellulare dalla borsa in soggiorno e compongo un numero ancora impresso nella mia mente. Uno squillo, due squilli, tre squilli…
< Lizzy..>
 
< Harry?> chiedo socchiudendo gli occhi e godendomi il suono della sua voce roca e profonda che mi era mancata così tanto.
 
< Si.. io..> mormora ma non lo lascio finire.
 
< Sai, ti ho pensato di recente, mi sono domandata dove tu fossi e se io ti mancavo, almeno la metà di quanto tu mancavi a me. Poi ho trovato la tua lettera nella posta, questa mattina, e mi sono detta ‘ Perché siamo stati così stupidi?’. Io ti amo ancora Harry e si, voglio darti un’altra possibilità. Ora sbrigati e raggiungermi a casa mia, dobbiamo parlare.> Sorrido.
 
< Non devo muovermi di tanto allora> lo sento ridacchiare.
 
Un campanello. Mi alzo dal divano sul quale mi ero distesa e corro alla porta. Passo davanti allo specchio che tengo in entrata e mi guardo: sono esattamente in lacrime e spettinata come la sera del ballo. Accenno un sorriso e apro la porta.
E’ tutto come quella sera, lui vestito elegante con in mano un mazzo di rose e io che piango.
< Sei bellissima Lizzy>

< Ti amo Harry> dico, per poi far congiungere di nuovo le nostre labbra.






BOOOOHHHH SINCERAMENTE AVEVO VOGLIA DI PUBBLICARLA AHAHAHAHAHA
Spero che piaccia a qualcuno sennò vado a sotterrarmi AHAHAHHA
Tranquille, non mi sono dimenticata di Gemma (
 ) solo che volevo scrivere questa storia, mi frullava per la testa da un po’ e poi ho avuto la possibilità di scriverla per cui, spero che venga apprezzata da qualcuno c:
ACCETTO ANCHE CRITICHE lo ribadisco, perché so di non essere un grande talento nella scrittura ma ‘Anything could happen’ ( si ho appena rivisto la finale di Xfactor Usa se ve lo state chiedendo sennò ve lo dico perché non ho altro da dire AHAHAH)
Ask: 
http://ask.fm/Claudiaa0797 
 Qui sotto vi lascio una foto di Lizzy <3
Adiosss a tuttee :) grazie a chi leggerà questa storia <3

Claudia :)




SO CHE E' AMANDA SEYFRIED MA LA ADORO C':
 
  
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