Inizia una nuova
avventura, Percy.
*POV RACHEL*
La
battaglia contro Crono si era conclusa da alcuni mesi e i giorni, erano
trascorsi nei migliori dei modi. Da quando ero diventata un'oracolo
non mi era più capitato di predire qualcosa, tranne quell'unica volta al Campo MezzoSangue quando predetti la nuova Grande Profezia che si
sarebbe avverata chissà quando:
'Sette mezzosangue alla chiamata risponderanno.
Fuoco o tempesta il mondo cader faranno.
Con l’ultimo fiato un giuramento si dovrà mantenere,
e alle Porte della Morte,
i nemici armati si dovran temere.'
Da quel
momento, avevo sperato con tutto il cuore che il mio 'sesto-senso-da-oracolo' non si facesse vivo durante le lezioni. Oh dei,
sarebbe stato orribile.
Quella mattina mi svegliai di
soprassalto. Avevo sognato un qualcosa di orribile. Il Campo Mezzosangue era
stato nuovamente attaccato. I semidei erano tutti in pericolo. I più piccoli,
cercando rifugio, si disperdevano nella foresta, ma fortunatamente, venivano
ritrovati poco dopo da alcuni satiri e ninfe.
Il sogno si
concludeva con un fatto strano: ogni volta che cercavo di voltarmi per vedere
chi o cosa ci attaccava, una forza misteriosa mi bloccava. Qualcosa mi teneva infatti
ferma la testa dalla parte opposta, mentre le mani e i piedi erano immobili, incapaci
di muoversi.
Infine, dopo aver
sentito urla provenienti dalle varie case (come quella di Afrodite), tutto
diventava buio.
Dopo essermi alzata dal letto, decisi
di dirigermi alla finestra. Se accadeva qualcosa di strano, il cielo iniziava a
diventare scuro. Si sentivano spesso dei tuoni e se accadeva qualcosa di veramente
orribile, Zeus iniziava a lanciare anche fulmini.
Il cielo era di un leggero
grigio, ma decisi di non preoccuparmi. Era dicembre inoltrato, ed era normale
che ci fossero delle piogge. Accantonando l’idea di chiamare Chirone, decisi di dimenticare momentaneamente la faccenda
per andare a scuola.
Lo avrei avvertito in seguito,
precisamente il pomeriggio, con l'iPhone (la 'i' sta
per Iride).
Salutai i miei genitori ed
infine, corsi a scuola.
Tutto andò liscio fino alla terza
ora; dopo che il professor W. entrò in aula e ci consegnò il foglio per il
compito in classe, iniziammo a scrivere. Pochi minuti dopo però, mi sentii la
testa pesante.
Odiavo quella sensazione.
Mi era capitata solo una volta, quando
lo spirito dell'Oracolo si era 'alleato' con me per farmi predire il futuro.
Questa, era così orribile che non l'avrei augurata neanche al mio peggior
nemico (a parte Crono e il suo esercito naturalmente). Dopodichè persi i sensi.
Quando mi svegliai, tutti mi guardavano straniti.
Nessuno
stava scrivendo. A nessuno importava il compito.
«Cosa..
Cosa diamine è successo?» dissi alzando un poco la testa.
«Diccelo
tu, piuttosto.» mi rispose Marie, una delle amiche che ero riuscita a farmi in
quel tempo passato a scuola. «Hai blaterato qualcosa tipo:
‘Una
nuova maledizione si scaglierà sul campo mezzosangue.
La
minaccia ancora incombe.
Un
nuovo esercito gli eroi dovranno combattere.
Dieci
semidei, partiranno.
Il
Regno di Ade uno di loro reclamerà,
ed
un'altro per via di una madre perirà.
Un
qualcosa di orribile accadrà alla città prediletta.
Mettendo
fine ai loro conflitti, gli dei dovranno contribuire.
grazie
all'aiuto di un dio in particolare un eroe infine,
riuscirà a tutto porre fine.’»
Ascoltai impietrita ciò che mi
diceva.
«Professore, potrei andare a
casa? Devo fare una cosa importante.» chiesi al professore non appena Marie
concluse la profezia.
«Non se ne parla nemmeno signorina.
Prima blateri cose assurde disturbando l'intera classe, poi pretendi di tornare
a casa. No, mi dispiace.»
Alzò un po' la voce e si girò verso
il resto dei miei compagni.
«E VOI COSA ASPETTATE NEL
COMPLETARE IL COMPITO?»
Mi voltai seccata verso quello
stupido foglio bianco con qualche domanda scritta sopra. Dovevo avvertire
immediatamente i ragazzi del campo. Non potevo aspettare oltre. Azzardai a
prepararmi lo zaino in fretta e furia e mi alzai, sbattendo il foglio nella
cattedra dove sedeva il professore . Mi diressi verso la porta.
«Mi dispiace, ma devo andare. Sul
serio. E' importante.»
Mi voltai verso la classe
un'ultima volta. Non avrei visto i miei compagni per molto tempo. Infine aprii
la porta e chiudendola pochi secondi dopo, corsi via.
Sentii il professore urlare cose
come «si dimentichi di essere una
studentessa di questa Accademia. E’ ESPULSA.», ma non mi importava più di
tanto. In primis, se il mondo fosse crollato, non ci sarebbe più stata un’Accademia
a cui far ritorno… E poi io quella scuola la odiavo, quindi.
Corsi verso un piccolo parco un
po' trascurato dagli adulti dove si trovava un'impetuosa fontana.
Presi
una dracma dalla tasca (ne tenevo sempre una per sicurezza) e lo gettai
nell'acqua.
«Accetta la mia offerta, dea Iride.
Campo Mezzosangue. Chirone.»
Si levò un getto d'acqua in aria
ed intravidi la figura di Chirone farsi sempre più
chiara. Stava spiegando delle regole di battaglia a coloro che erano rimasti al
campo.
«Chirone!»
lo chiamai.
Si voltò, poi mi guardò sorpreso.
Probabilmente non si aspettava una chiamata da parte mia.
«Cosa succede, Rachel?»
Iniziai a raccontargli tutto.
***
Angolo Autrice
Salve a tutti!
Eccomi qui al primo capitolo
della mia nuova fanfiction. c:
In questa storia, cercherò di
creare un'avventura -almeno per un quarto- carina come quelle che vengono
narrate nei libri.
Vi
anticipo, che ci saranno degli accenni alla Percabeth, visto che è una delle
coppie che adoro in assoluto. Beh, che dire.. spero che vi piaccia.
Al
prossimo capitolo!
_ Angel _
REVISIONATO IL 25-07-2014.