Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: daemonlord89    01/05/2013    0 recensioni
L'Angelo Nero è rinato. Ha riorganizzato l'esercito di Kemoria, costringendo i ribelli a fuggire per non essere uccisi. La sua crudeltà non ha confini, la sua rabbia affonda le radici in un tempo prima del tempo. Ha giurato vendetta contro il mondo di Reevan e non si fermerà fino a che non l'avrà consumata.
L'oscurità attanaglia il mondo, l'odio lo pervade.
Eppure, una piccola speranza ancora c'è. Ma Nyphar dev'essere fermato prima che riesca a trovare ciò che cerca.
[Il primo capitolo della trilogia è Eredità di sangue, il secondo La maschera della notte]
Genere: Dark, Guerra, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'La trilogia dell'Angelo Nero '
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO QUINDICESIMO
-L'ultimo scontro-

 

---In volo verso il Pilastro di Maugeth---

“Vendren, sei ancora tra noi?” domandò Alseth, notando la totale assenza di emozioni nel compagno. Da quando erano saliti sui draghi per volare verso il punto indicato loro da Ashirai non aveva detto una parola. La paura del volo poteva anche essere una delle cause, ma certamente non la principale. C'era sicuramente qualcosa di più.
“Vendren!” ripeté il mago, non ricevendo risposta.
“Che c'è?” sbottò l'altro, irritato.
“Lo chiedo io a te, che c'è! Non possiamo avere uno zombie in squadra, quando affronteremo Nyphar.”
“Dannazione, lasciami stare!”
Un batter d'ali rivelò l'avvicinarsi di un altro dei draghi da sinistra. Voltandosi verso di esso, Alseth vide che erano Thalia e Franc.
“Vendren, cosa sta succedendo?” chiese la ragazza “E' per via di quello che hai visto durante l'apertura del portale?”. Il vecchio mago aveva riferito a tutti di quelle visioni.
“Sì, dannazione! Voi... Voi non potete capire!”
“Che cosa non possiamo capire?” intervenne Franc.
“Ho scoperto di essere soltanto un effetto collaterale! Un errore, capite? Un fottuto errore!”
“Ora basta!” Silla si era portata dietro a loro e aveva ascoltato tutto “Puoi anche essere stato un errore, ma forse ti sfugge un piccolo particolare.”
“Quale?”
“Che se siamo qui, ora, è merito tuo! Che se abbiamo anche una minima possibilità di distruggere l'Angelo Nero è solo grazie a te!”
Vendren non rispose.
“Se tu non fossi stato, come dici, un errore, non avremmo mai potuto aprire il portale e acquisire questo nuovo potere!”
Passò qualche minuto senza che nessuno parlasse. Vendren stava chiaramente riflettendo su tutto ciò che gli era stato detto, cercando di riorganizzare le idee. Volarono oltre Syr Tainith e la cascata. Il vento che feriva le orecchie era l'unico rumore, la natura stessa sembrava tacere, esattamente come era avvenuto nel bosco che avevano attraversato pochi giorni prima. Il mondo sapeva di essere condannato.
“Vendren, allora?” chiese Alseth, non riuscendo più a sopportare il silenzio.
“Avete ragione.” annuì il compagno “E' davvero stata una fortuna, per voi, trovarmi.” sollevò il capo, risoluto “E questo errore la farà pagare cara a quel maledetto!”
“Sì!” gridarono all'unisono gli altri. Thalia estrasse il flauto magico e lo portò alle labbra: era giunto il momento di rivelare la loro destinazione.

Una singola nota risuonò tra le pareti di roccia. Il flauto era dotato di una forza magica che fece tremare gli animi dei presenti. Fu come se il cielo si dividesse, davanti a loro. In breve tempo comparve dal nulla una struttura le cui dimensioni andavano oltre ogni immaginazione. Comparve in una valle poco distante; un pilastro di pietra scaturiva dal terreno, illuminato dall'energia del Thyr. La luce azzurra emanava dal corpo centrale e, anche, da alcune incisioni nei pesanti anelli di pietra che vorticavano attorno ad esso, come orbite dei pianeti. Il pilastro, alla fine, si spezzava in più punti, dando origine ad una serie di rocce fluttuanti.
Il Pilastro di Maugeth.
Superata la meraviglia per quell'apparizione, i cinque compagni notarono qualcosa di terrificante. La struttura era costruita in pietra bianca, ma si stava lentamente colorando di nero, come se un liquido oleoso la stesse percorrendo. Tutti sapevano cosa significasse: corruzione.
Videro Nyphar, intento a recitare formule per ottenere il controllo del Pilastro. Si trovava su uno degli anelli più alti, girava con esso.
“No! Siamo in ritardo!” gridò sconvolto Franc.
“Ah! E' quello che lui spera!” rispose Silla. Dando prova di un equilibrio fuori dal comune, si alzò in piedi sulla schiena del drago e imbracciò l'arco. Anche lei aveva ricevuto il potere dell'altra dimensione e, come guidata da una forza superiore, sapeva come utilizzarlo. Lo incanalò nella punta della freccia e vide con soddisfazione che questa assumeva una colorazione rosso-scura. Prese la mira, espanse la sua percezione fino al Pilastro. Riuscì a calcolare il momento perfetto per tirare e dimostrò a tutti la sua innegabile abilità come tiratrice; il dardo saettò nell'aria e colpì l'Angelo alla schiena, in mezzo alle ali.
In un attimo, la sostanza nera che stava ricoprendo il Pilastro fermò la sua avanzata e Nyphar si voltò verso di loro.

“Maledetti!” gridò l'Angelo, inveendo contro i nuovi arrivati. Si era alzato in volo per evitare di continuare a ruotare con l'anello e poter parlare faccia a faccia con i suoi nemici.
“Nyphar, è la fine!” rispose a tono Thalia “E' giunta la tua ora!”
“No! E' giunta la vostra ora, non la mia! Presto distruggerò l'Asse di Thyr, e Reevan scomparirà in un buco nero!”
“Non se noi ti fermeremo!” rincarò Alseth. Furioso, Nyphar ruggì e dal suo corpo scaturì una nube di oscurità.
La battaglia era iniziata.

Vendren era cosciente del cambiamento avvenuto nella sua anima. Dopo che Ferren aveva incanalato l'energia dimensionale in tutti loro, aveva raggiunto una sorta di pace. Ora sapeva di poter evocare a piacimento la forma di fuoco e di poterla controllare. Si lanciò dal dorso del drago e lasciò che il demone uscisse allo scoperto. Il mondo tornò ad essere fatto di ombre, ma stavolta lui poteva riconoscere chi era un nemico e chi, invece, non lo era. Si fiondò subito verso l'Angelo Nero, che evocò una fiammata nera per tentare di bloccarlo. Il demone-cacciatore strinse i denti e vi passò attraverso, resistendo al tremendo dolore. Agitò gli artigli in direzione di Nyphar e colpì. Il primo graffio fu schivato, ma il Divino non riuscì ad evitare il secondo. Con gioia Vendren notò il sangue zampillare dal petto dell'avversario.

Dopo aver visto Vendren lanciarsi all'attacco, anche gli altri si erano attivati. Ricorrendo al potere extra-dimensionale, Thalia e Franc cominciarono a bersagliare di fulmini rossi Nyphar, che riuscì a schivarne solamente alcuni. L'Angelo Nero, allora, scelse di teletrasportarsi, conscio che le probabilità non erano a suo favore, rimanendo lì. Si portò magicamente alle spalle dei due maghi e, prima che loro se ne accorgessero, li caricò, evocando la spada oscura che già aveva usato a Syr Tainith. Franc si accorse appena in tempo del pericolo e deviò il drago verso destra, limitando i danni ad una ferita al fianco sinistro. Faceva un male incredibile, ma resistette alla tentazione di lasciarsi vincere dal dolore e perdere i sensi, allontanandosi dalla zona.
Silla aveva assistito alla scena e, mentre vedeva Vendren dirigersi nuovamente verso Nyphar, scagliò tre frecce in rapida successione. Tutte e tre andarono a segno e l'Angelo fu distratto da quei colpi; non si accorse di una sfera di energia rossa che stava arrivando alle sue spalle, scagliata da Alseth. L'impatto fu devastante e il Divino urlò dal dolore.
Vendren approfittò del momento per afferrare Nyphar alle spalle, tenendolo fermo e mordendogli il collo con ferocia. L'Angelo si divincolò a fatica e si voltò portando un fendente al ventre dell'essere di fuoco. La spada tagliò la carne e Vendren fu costretto a ritirarsi; il dolore gli offuscava la vista. Si portò su uno degli anelli per recuperare il fiato.

Nyphar non sapeva su chi concentrarsi. Per la prima volta nella sua vita provava dolore a causa degli uomini, e non riusciva a capire come contrastarli. I suoi attacchi li danneggiavano, ma l'energia di cui erano infusi loro era distruttiva per lui. Un'altra freccia lo colpì alla spalla destra e il dolore fu tale da costringerlo a lasciar cadere la spada. In quel momento comprese la verità: aveva perso.

Notando che l'Angelo Nero stava fermo, sospeso nell'aria, i ribelli cominciarono l'attacco finale. Lo bersagliarono con ogni arma in loro possesso, dalla magia alle frecce. Ogni colpo andato a segno era un passo verso la vittoria, lo sapevano.
Vendren non si mosse. Non era in condizione di farlo. La spada aveva tagliato più a fondo di quanto pensasse e l'aveva immobilizzato. Tornò ad essere uomo e vide il suo sangue macchiare l'anello, fino a coprire uno dei simboli illuminati di blu. Scambiò un ultimo sguardo con Thalia e Franc, che si trovavano a poca distanza da lui, e sorrise. Aveva fatto la sua parte.
Poi, per lui venne il buio.

“Vendren! No!” urlò Thalia, notando che l'amico si accasciava e cadeva dall'anello.
“Thalia! La chiamò Franc “Non c'è tempo per piangerlo! Dobbiamo finire Nyphar!”
La ragazza lo sapeva. Guardò l'Angelo Nero negli occhi dietro alla maschera. Lui era la causa di tutto il dolore. Lui la causa di tutte le morti e le separazioni. Sentì una rabbia inumana esploderle in corpo e la incanalò tutta in un unico, devastante, dardo magico. Lo strale rosso perforò il petto di Nyphar, aprendo uno squarcio che non si sarebbe mai rimarginato.

L'Angelo cadde. Le ali non potevano più reggerlo e precipitò verso il suolo Ad un certo punto esplose e, per un attimo, sotto ai sopravvissuti, ci fu la notte.
Nessuno parlò per alcuni minuti, dovevano essere sicuri che la loro impressione fosse corretta. L'energia oscura che stava ghermendo il Pilastro si dissolse.
Solo allora compresero che davvero era tutto finito. Solo allora compresero di aver dimostrato al mondo che anche gli uomini possono uccidere gli dei.

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: daemonlord89