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Autore: SuperThunder    01/05/2013    2 recensioni
Questa storia è ambientata circa 13 anni dopo le vicende di "Pokémon Ranger:tracce di luce". Si svolge a Unima(anche se gli spin-off con protagonisti i pokémon ranger non sono mai ambientate nelle regioni della saga ufficiale).
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Nami è una futura ranger,pronta a tutto per la pace dei pokémon e degli umani. Ha scelto di diventare una pokémon ranger dopo aver incontrato Marina e Martino,che hanno ispirato la sua vita.
Ma un giorno un'altra banda che ricorda i bracconieri di pokémon di Oblivia,compare a Unima.
Riuscirà la ragazza a salvare i pokémon e gli umani di Unima e del resto del mondo,come hanno fatto gli Eroi di Oblivia prima di lei?
Genere: Avventura, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giovanni, N, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Nami seguì la misteriosa donna attraverso un largo corridoio con le pareti bianche. Il pavimento, coperto di pannelli bianchi, era liscio e molto pulito, la ragazza quasi poteva pattinarci sopra.
Dopo aver oltrepassato molte porte, arrivarono alla fine del corridoio, dove si erigeva una bellissima statua di Oh-ho. Nami lesse la targhetta attaccata:”Statua eretta in onore di Marina e Martino, i due Pokémon Ranger da molti anni punto di riferimento dei giovani, in seguito alla loro grande impresa.”
-Senz’altro due veri giovani Eroi, quelli!-Occhioblu si accorse che la ragazza accanto a lei stava guardando la targhetta e sorrise- Hanno ispirato anche te, non è vero? Mentre leggevi, ti brillavano gli occhi!
-Ehm…-in realtà Nami non era sicura della risposta e, per chi non avesse capito perché, il motivo è uno solo:la donna accanto a lei era Occhioblu, antica nemica dei due e sarebbe stato…ecco…un po’ imbarazzante dire di sì!
La donna rise, poi si fece di nuovo seria e premette un pulsante nero nascosto dietro la statua. Una specie di porta nascosta di aprì lì accanto e le due entrarono.
 
Appena entrata Nami si guardò intorno, perplessa: la stanza era totalmente diversa dal resto della base. Le pareti erano color nero pece, il pavimento di un legno abbastanza chiaro. Al centro della stanza stava una scrivania di ferro verniciata, sulla quale c’erano tre pile di fogli e documenti vari, una targhetta con un nome, un trofeo e un computer al quale lavorava un’anziana signora coi capelli grigi boccolati e gli occhi dorati. Indossava come gli altri una veste simile a quella degli scienziati, ma la sua era rosa e tutta abbottonata.
Sulla parete di fronte a lei, la giovane futura Ranger vide un’enorme libreria, anch’essa nera, che copriva quasi l’intera parete.
 
-Prego, accomodati.- la invitò la donna- Grazie Kazumi, per averla scortata fin qui. Adesso vai, Naomichi ti sta aspettando. Un problema sul ponte Freccialuce, un uomo ci ha avvisato della presenza di un Oshawott ferito ad una zampa lì.
-Sissignora, ma preferirei ci chiamaste rispettivamente Occhioblu e Occhiorosso.
-Sì certo…scusami, cara. Adesso vai.- Occhioblu uscì dalla sala salutando cordialmente, lasciando Nami a pensare se Occhiorosso fosse proprio lui, un altro capo degli ex-bracconieri.
-Bene cara. Benvenuta. Come sai,oggi stai per diventare una Pokémon Ranger.- e la donna iniziò un lungo discorso sulla storia delle loro imprese, del loro valore nel mondo e altre cose simili, che la ragazza sapeva già a memoria.
-Ebbene, ecco che finalmente è arrivato il momento. La donna tirò fuori una scatola da sotto il tavolo e la consegnò a Nami.
-Qui dentro ci sono la tua divisa e il tuo Styler di cattura. Abbine cura.- la donna la guardò fissa negli occhi, ma Nami non abbassò lo sguardo nel dire “Sì!”: era decisamente pronta.
-Adesso vai a cambiarti.
La ragazza salutò e uscì, per andare a cambiarsi.
Cinque minuti più tardi era pronta e si specchiò: la divisa le calzava a pennello, proprio come a Marina. I suoi lunghi capelli neri,che le scendevano fino a metà schiena, brillavano lucenti. Lo Styler era perfettamente assiccurato al polso. Le scarpe erano di taglia perfetta, né una di più né una di meno. La sciarpa gialla la copriva delicatamente il collo, i guanti le davano un aspetto più duro e gli occhialini, tirati su, poiché inutili al momento, splendevano lucidi. Per un attimo le sembrò proprio di essere l’Eroina e i grandi ed espressivi occhi verdi le brillarono.
Era senz’altro perfetta, ma le mancava il suo tocco personale: tirò fuori dalla tasca dei precedenti pantaloni una collana con un ciondolo a forma di Styler(un regalo della cugina, un’ex-ranger).
 
Dopo una buona mezz’ora di vari discorsi con la signorina Hiyoko, finalmente firmò la sua Dichiarazione di ufficiale Ranger.
-Bene. Adesso fatti spiegare un’ultima cosa: ci sono due modi per difendere la regione, per i Ranger. Secondo il primo, il Ranger in questione potrà viaggiare liberamente per la regione, salvando i pokémon che incontra per strada, basta che poi ci avverta di averlo fatto. Nel secondo, il Ranger sta qui e aiuta con documenti e altre cose, che non ti spiegherò adesso, però. Quando c’è un’emergenza che ci viene segnalata, a cui non ha ancora pensato alcun Ranger del primo tipo,il Ranger che st qui esce, la risolve e torna qui. Di solito mandiamo i più giovani fuori, mentre gli adulti stanno qua, ma lascio comunque a te la scelta. Camice bianco o no?
Naturalmente la nostra rispose di no e, finalmente, potè uscire e mostrare al mondo chi era, ovvero una vera e propria Pokémon Ranger.
 
Per prima cosa, sì avviò verso il percorso 2: sarebbe arrivata a Levantopoli e lì avrebbe visitato la palestra della città, anche se non le interessavano le medaglie quanto, invece, le prelibatezze che aveva sentito si cucinassero lì!
Già si immaginava lì a gustarsi quei gustosi piatti! E sì: Nami era proprio una golosa!
 
Ma mentre attraversava l’erba sentì qualcuno passarle dietro: si girò,ma non c’era niente né nessuno!
Poi un verso la fece rigirare e davanti a lei vide un raro Audino spaventato: questo era un lavoro per una vera Ranger!

SpazioAutrice:
sì,lo so che il capitolo doveva uscire lunedì, ma per qualche problemino tecnico(il computer ha cancellato tutte le storie e i capitoli che avevo salvato per farli uscire tra domenica e lunedì). Così mi sono ritrovata senza niente e ho dovuto scrivere tutto da capo: tre storie nuove(una one-shot per un contest, una flashfic horror, una long,se così si può definire una storia di 3 capitoli! xD Ah,anche la long per un contest, perché figurarsi se risparmiava almeno quelle che hanno scadenza! -.-")e il capitolo per questa e per un'altra fan fiction!
Ah,questa volta mi sono ricordata di mettere gli spazi, finalmente! xD
Ciao,alla prossima!
SuperThunder
  
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