Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |      
Autore: njall vodka    01/05/2013    2 recensioni
I suoi occhi blu come il mare ogni volta che li guardo mi fanno letteralmente perdere la testa.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

aaaw, l'amore.





“Driin”
“Cazzo. La sveglia.. il lunedì.. mi sale il crimine.”

Sento qualcuno che entra col passo lento e si avvicina al letto, è mia madre quella donna dolce come un pancake alla nutella, merita felicità amore e affetto. È la mamma che ho sempre sognato di avere, dolce e severa al punto giusto. Si avvicina dolcemente al letto e mi accarezza i capelli mentre mi sussurra all’orecchio…
Svegliati bambina mia, sono le 7:15, Erika è giù che ti aspetta, non fare tardi miraccomando.” Mi schiocca un bacio sulla fronte e se ne va da camera mia. Mormoro qualcosa nel cuscino e a malincuore mi sveglio. Passo le mie mani tra i capelli mentre mi specchio, mi spoglio mi faccio una doccia veloce e mi vesto subito.
Ritorno immediata in camera, apro l’armadio mi infilo i miei leggins, converse e maglietta abbastanza lunga, un golf e una sciarpa, mi passo un velo di trucco, passo la mano fra i capelli, cartella e corro giù per le scale ad abbracciare la mia migliore amica. Ohw, scusate per la maleducazione, non mi sono ancora presentata.
Mi chiamo Ginevra, ma per tutti sono diventata Ginny, ho diciassette anni e vado al college qui a Londra. Vivo con mia madre da ormai sette anni dopo che mio padre ci abbandonasse. Ho una migliore amica si chiama Erika ed ha un anno in più di me, ne ha diciotto, è la cosa più bella che mi sia capitata, è come una sorella per me. Ho un ragazzo si chiama Niall James Horan, siamo di due nazionalità diverse, non mi cambia la vita. L’amore che provo per lui è in spiegabile. Avete presente il ketchup? Quando i miei occhi cadono sul suo sorriso, le mie guance vanno a fuoco.
I suoi occhi blu come il mare ogni volta che li guardo mi fanno letteralmente perdere la testa. Lo amo da morire e non ci sarà mai nessuno che potrà portarmelo via e sostituirlo. E poi si, ho quattro migliori amici, così idioti che se li chiami si girano tutti. Harry, Liam, Louis e in fine Zayn. Lui che è l’amore della vita di Erika, la cotta di un anno e mezzo, i pianti, il dolore, la felicità e l’amore.
Comunque le corsi in contro e l’abbracciai e lei mi disse "Oddio ma sei puntuale, sicura che sia tu?" sorrise maliziosamente e mi fece l’occhiolino.
"la tua simpatia mi entusiasma. andiamo" Le risposi ironicamente.
Salutai mia madre, e uscii di casa. Ci dirigemmo in macchina e andammo al solito bar dove c’erano anche gli altri a fare colazione. Harry fece un cenno con la mano, si alzò mi schioccò un bacio sulla guancia e ci portò a sedere accanto a loro. Zayn salutò Erika con un bacio sulla guancia e lei diventò più rossa di un pomodoro maturo di stagione. Se ne accorsero tutti, persino anche il vecchietto al banco che le sorrise amabilmente.
Prendemmo qualcosa al volo, e uscimmo e ci dirigemmo verso il college. Appena arrivati Zayn si cacciò in bocca la sua bella sigaretta e così fece anche Harry, e noi rimanemmo lì sul muretto a parlare con Niall, Louis e Liam. Suonata la campanella dell'intervallo usciamo e ci troviamo nel corridoio, Niall che va alle macchinette, Zayn e Harry a fumare e Louis e Liam che escono a prendere una boccata d'aria. Erika si gira verso di me e con la brillante idea mi chiese “ma se mi dichiaro a Zayn?” La guardo stupita e le risposi “ma ti senti bene? L'acqua che ti ha fatto bere la signora di sostegno di biologia era potabile?” Lei ribattè subito “non fare l'idiota, sto bene, sono sicura. Andiamo.” La fermai prendendole il braccio, ma ormai era troppo tardi lei si era gia diretta verso la porta.
Okay, forse sono troppo prottettiva, o forse no. Voglio solo che aspetti il momento giusto per diglielo, anche se un momento giusto non ci sarà mai lo so, ma non voglio che soffra di nuovo, almeno non ora. Li vedo parlare, sono seduti e si scambiano qualche occhiatina carina, spero solo che facciano la cosa giusta. Faccio per girarmi e vado contro ad un ragazzo e gli butto in terra i libri e l'astuccio. “Oddio scusami tantissimo, non ho la testa in questi giorni. Scusami davvero” gli dico, e mi chino aiutandolo a raccogliere i libri. Lui si china e ribatte “Ehi piccola, tranquilla. Ascolta ti va di fare la mia guida? Mi sono perso circa tre volte” sorride e arrossisce. Tossisco e mi stavo per sciogliere per il 'piccola', risposi “ma certo, immagino tu sia nuovo.” sorrido.
“Immagini giusto, scusa per la maleducazione ma devo andare in segreteria. Ah non mi sono presentato, piacere Jimmy” mi fece l'occhiolino e mi salutò.
“Piacere Ginevra, chiamami pure Ginny, Jimmy” risi per lo sciogli-lingua che c'era fra il suo nome e il mio soprannome e lo salutai con la mano.
Respirai profondamente e sentii qualcuno che mi abbracciò da dietro, mi girai di scatto, era Niall. “Gin, chi era?” mi sussurrò nell'orecchio spostandomi i capelli e stringendomi a sé mentre mi girai.
“Gli sono andata contro, e gli ho ribaltato tutti i libri per terra e anche l'astuccio. Povero, mi avrà preso per una stupida, comunque è nuovo e ci siamo presentati. Stai tranquillo.” Lo calmai passandogli le mani fra i capelli morbidi.
Ci mettemmo contro il muro e mi strinse a sé e ci abbracciammo. Passò la professoressa di Inglese e con voce stridula ci urlò dal fondo del corridoio “Horan E Wilson, La finite? Siamo in una scuola, mica in un pub dove si rimorchia, staccatevi.” Ci squadrò e se ne andò in segreteria.
“Ma io dico, se tu non hai un compagno di avventura con cui puoi farci quello che vuoi, non venire a immischiarti negli affari dei ragazzi giovani, stai li dove sei. Ci credo che sei sola, non ti prende nessuno se sei così acida già alle otto di mattina.” Ribatto staccandomi dall'abbraccio di Niall e prendendogli la mano e farlo staccare dal muro. Se vi state chiedendo se io e Niall stiamo assieme.. sì beh, stiamo insieme.
“Driin” *campanella dell'intervallo*
”Vado in classe, ho inglese.” Mi schioccò un bacio sulle labbra, proprio quelle labbra che mi mandano in extasi ogni volta che si appoggiano alle mie. Lo saluto ed entro in classe, entra pure Erika, le chiedo com’è andata la trovo sorridente, qui è scoppiata la scintilla. Di punto in bianco qualcuno apre la porta della classe e..



















PS. Premetto che questa storia me l’ha chiesta la mia migliore amica. Mi aveva chiesto se potevo farla su me e lei, quindi i nomi sono veri. Grazie a te che l’hai letta e sei arrivata fin qui, alla prossima puntata babe.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: njall vodka