01/05/2013
2 recensioniPrompt: Titolo e Sottotitolo
Pairing: Niam
Mani in alto, questa non è un rapina!
Quando Niall Horan ha un'idea geniale e Liam Payne nota un attimo troppo tardi la sua assurdità
Liam era mollemente spaparanzato sul divano di casa sua, mentre lasciava che la sua mente vagasse oltre i confini della realtà, senza minimamente badare ai continui sbuffi di Niall, che continuava ad imprecare contro i giocatori di una squadra che nemmeno conosceva, ma a quell’ora trasmettevano solo quella partita.
“Liam…facciamo qualcosa??” si lamentò ancora il biondo. Il ragazzo si alzò a sedere e si passò le mani sui jeans, cercando di pensare a qualcosa di sensato da combinare con l’irlandese.
Potevano andare a prendersi una birra al pub! No, troppo rischioso.
Potevano fare una twitcam! No, non era proprio in vena di rispondere alle fan.
Potevano telefonare a Zayn! No, era con Perrie.
Potevano uscire insieme a Louis e ai suoi amici! No, Liam non li sopportava.
Poi Niall ebbe un’idea geniale, scattò in piedi spegnendo la televisione e alzò le braccia al cielo, vittorioso e con un sorriso trionfante sulle labbra.
“Facciamo uno scherzo ad Hazza!” proclamò esaltato. Ed ad un esaltato Niall, Liam non era proprio capace di negare niente. Peccato che quel sorriso non promettesse niente di buono. Soprattutto sulle labbra di un irlandese annoiato e decisamente sobrio.
“Che tipo di scherzo?” domandò, preoccupandosi subito della risposta.
“Entriamo in casa sua, tanto ha la febbre, non è uscito!”.
E questo era vero, Harry aveva la febbre alta; lo avevano chiamato qualche ora prima per sapere se avesse bisogno di qualcosa, ma lui aveva rifiutato non troppo gentilmente, dicendo che sarebbe rimasto a letto a dormire, lasciando intendere che la telefonata dei due amici l’avesse proprio svegliato.
Così in meno di venti minuti si erano trovati davanti alla porta di casa Styles, le chiavi di scorta in una mano e una mazza gonfiabile nell’altra.
“Non sarebbe più divertente entrare dalla porta finestra sul retro?” bisbigliò Niall, lanciando una veloce occhiata alla finestra del piano superiore, ovvero quella della camera da letto di Harry.
Liam si grattò la testa e scrollò le spalle: in fondo quella porta era sempre stata facile da scassinare, anche il padrone di casa lo sapeva.
Si recarono sul retro della casa e si impegnarono ad aprire la porta che dava sulla grande cucina, cercando di fare meno rumore possibile, in modo da poter piombare nella stanza da letto di Harry e spaventarlo a morte.
Liam aprì molto lentamente la porta e gattonò dentro la cucina, seguito da un goffo Niall, intento ad abituarsi al buio nella speranza di non sbattere contro i mobili. Con la mazza gonfiabile, però, urtò una sedia e il rumore fu appena percepibile da Liam, che si voltò a fulminarlo.
“Per l’amor del cielo, Horan! Fai piano!” lo ammonì.
Stava andando tutto bene, avevano quasi raggiunto le scale che portavano al piano di sopra, quando avvertirono dei passi.
“Cazzo, cazzo, cazzo!” ringhiò Liam, sgattaiolando via e rintanandosi dietro la porta della cucina. Niall rimase ipnotizzato, paralizzato sul posto.
Fortunatamente, però, Harry aveva compiuto solo il breve tragitto fino al bagno, poi era tornato in camera. Liam tirò un sospiro di sollievo e bussò sulla spalla del biondo, che sobbalzò.
“Cretino! Mi hai spaventato!” borbottò in direzione dell’altro ragazzo, che ridacchiò.
“Sei un pirla! Ci sono solo io, qui! Chi poteva essere?!” lo prese in giro e Niall rispose con una serie di sbuffi e parole biascicate.
Aspettarono qualche secondo, poi ripresero la loro missione, cominciando a salire lentamente le scale. L’ultimo scalino cigolò sotto il peso di Liam, che bloccò il piede a mezz’aria e trattenne il respiro, pregando che Harry non l’avesse udito.
Non sapeva perché, ma questa messa in scena cominciava ad appassionarlo. Non aveva mai partecipato ad uno scherzo simile e voleva proprio assistere all’effetto finale.
I due ragazzi si fermarono davanti alla porta della stanza di Harry, Niall teneva la mazza stretta tra le mani e la brandiva in aria come se fosse vera. Fino a quel momento le scherzo stava davvero andando bene, Harry non aveva dato segno di averli sentiti entrare e salire. Tutto era stato studiato nei minimi dettagli mentre raggiungevano la casa dell'amico.
Dopo essersi scambiati un gesto di intesa, Liam abbassò molto lentamente la maniglia, aprendo appena la porta e lasciando che Niall sgusciasse all’interno della stanza.
“Mani in alto, questa NON è una rapina!” gridò l’irlandese, trattenendo a stento le risate. Era tutto assurdo e comico al tempo stesso: lui che per una volta spaventava e non veniva spaventato dagli altri, che si divertivano a nascondersi dietro le porte e sotto ai letti, per poi saltare fuori e farlo urlare come una ragazzina.
Qualcosa di duro ed elastico colpì pesantemente Niall alla testa e il ragazzo rovinò a terra con un tonfo sordo e una sfilza di lamentele, imprecazioni colorite e sbuffi. Liam accese la luce di riflesso, cercando di capire chi o cosa fosse caduto, e vide Harry in piedi davanti a loro, una racchetta da tennis stretta tra le mani, il respiro accelerato e gli occhi sgranati per la paura e per la sorpresa e Niall sdraiato a terra, le mani a tenersi la testa e la mazza gonfiabile abbandonata vicino a lui.
Harry fissò Liam sbalordito, abbassando lentamente le braccia e boccheggiando qualcosa. Non ci stava davvero capendo niente, pensava fosse tutto un sogno, una stupida allucinazione dovuta alla febbre troppo alta, forse.
I lamenti di Niall, ancora a terra, riportarono il riccio alla realtà, abbassò lo sguardo sul biondo e si scompigliò i capelli con una mano. Era tutto così reale per essere nella sua mente.
“Che diavolo succede?!” domandò spiazzato. Liam si inginocchiò vicino all’amico e controllò le sue condizioni, per poi scoppiare a ridere. Niall si sarebbe trovato un bel bernoccolo!
“Ci annoiavamo e Niall ha ben pensato di farti uno scherzo! Per fortuna è andato avanti lui!” scherzò. Harry lo osservava ancora confuso: Niall si era appena preso una racchetta da tennis in testa perché si annoiava?
I due aiutarono l’irlandese ad alzarsi e lo accompagnarono al piano di sotto, lo misero seduto sul divano e il padrone di casa gli portò un sacchetto di spinaci surgelati da mettere sulla testa.
“Ma vi pare uno scherzo sensato?!” sbuffò, lasciandosi andare di fianco a Niall. Liam scrollò le spalle e sorrise divertito.
“Tanto ad essere picchiato è stato Niall! Era un’idea sua!”.
Il biondo lo trucidò con lo sguardo e gli mostrò il dito medio, prima di rivolgersi al riccio.
“Ti sembra il modo di spaventare la gente, Haz?!” piagnucolò.
“Ah, IO avrei spaventato voi?!” disse l’altro, per poi scoppiare a ridere e dargli una spallata scherzosa.
Mentre Liam e Niall tornavano a casa, Harry si infilava di nuovo sotto le coperte, prendendo l’I-Phon e digitando un veloce messaggio.
“Dovresti tenerlo d’occhio meglio, Leeyum! La prossima volta che vi annoiate, allenatevi a pomiciare! Schiappe! ;P”
Right around the corner
Okay, ammetto di essermi divertita a scrivere questa cortissima os, dove Niall (il mio Niall <3) fa la figura del perfetto idiota! Ma è così carino! :3
Spero vi piaccia, anche se l'ho scritta davvero in pochissimo tempo!! :D Oggi sono ispirata così e soprattutto sto aspettando che inizi la partita! xD
Ah, Yvaine, spero di non aver deluso le tue aspettative! Anzi, sono sicura che questo Niall sgangherato e sfigatino ti piacerà! xD
Ciao a tutti!!!
Mariuga