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Autore: Romanova    01/05/2013    2 recensioni
Non tutte le principesse sono uguali.
Certe cadono fra le braccia di principi,certe altre fra quelle di mostri.
E scoprono che nemmeno i mostri in fondo son tanto male.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Natasha Romanoff/Vedova Nera
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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• Titolo: Settantasette
• Autore: La Morte Fidanzata
• Fandom: The Avengers
• Personaggi: Bruce Banner/Hulk,Natasha Romanoff/Vedova Nera
• Pairing: Bruce/Natasha
• Rating: Pg 13
• Genere:Introspettivo, Generale, Slice of life
• Avvertimenti:OOC
•Prompt:Notte,tabella nero

Non ricorda nemmeno come è cominciata quella serata, cosa insolita per una persona abituata ad avere tutto ossessivamente sotto controllo.
Al punto cui è arrivata importa poco, ormai non resta che andare sino in fondo.
Graffia la schiena del compagno, che si fa sfuggire un gemito, spento subito fra le labbra -quelle così carnose, soddisfacenti, da mordere per ore- della sua donna.
Nessuno dei due ha mai capito esattamente cosa cercasse l'altro, ma non è certo una cosa a cui badare in quel momento.
Nessuno dei due sa esattamente cosa avesse attirato l'altro, soprattutto lui è effettivamente confuso: ha ben poco da offrire, o almeno così ritiene.
Lei è decisamente più sicura di sè, può permetterselo e ne è consapevole per quanto se ne curi poco.
La sera nel frattempo è diventata notte.
Poco dopo i gemiti si spengono, le urla cessano e i respiri spezzati ritornano regolari, sereni.
Il sonno fa pesanti le palpebre della russa, la fatica e la soddisfazione deformano l'espressione di entrambi, adesso senza maschere che alla luce del giorno li dividerebbero e li costringerebbero a ignorarsi.
La mattina successiva, come tutte le volte, la giovane donna è scomparsa.
E' un'assassina, è un'agente,cosa ti aspetti, Bruce?Il bacio del buongiorno?Troppo compromettente e troppo banale.
Ti pulisci gli occhiali, è un tuo tic.
Senti lo scatto della sicura di una semiautomatica.
Deglutisci:è un'allucinazione?
Stai per gettare di lato le coperte quando distingui confusamente un baby doll blu scuro e una figura dai capelli rossi ferma sulla porta della tua camera.
Da quando diamine è lì?
Un ragno farebbe più rumore quando si muove.
I suoi occhi danno voce alle domande che non sa fare direttamente.
Cose del tipo:è successo davvero?Ho veramente fatto sesso con Banner?Perchè?
Ma soprattutto, quella che fa sentire la rossa più a disagio, che la spinge a torturarsi il labbro inferiore e a restare lì,impalata nella sua unica giornata libera è la domanda più tentatrice e sibillina.
Non è lo rifaremo.
Lo rifacciamo?
Un gioco, un modo piuttosto interessante per passare il tempo.
Sul viso della Romanoff compare un sorriso: pigro, malizioso, seducente, divertito.
Anche Banner ha un quesito da porle.
"Potrei avere un giorno libero" fa notare Natasha anticipando la sua domanda.
L'uomo sente di doversi scusare:"Io invece temo di non saper rispondere a tutti i suoi dubbi".
Dice mentre si infila una maglia a caso e si prepara qualcosa per colazione.
"Coi dubbi ci convivo da una vita, un giorno in più non mi distruggerà di certo".
Il moro commenta solo con un :"Ah".
Natasha si serve una tazza di cereali.
"Mi sembri poco convinto".
Effettivamente lo è.
"Capita, sono abituato a essere poco convinto di tante cose" replica enigmatico lo scienziato:" Specie quando i nostri dubbi...coincidono, in qualche modo".
Questa si che è una sorpresa.
L'agente si siede sul tavolo della piccola cucina di casa Banner e in risposta gli offre solo uno sguardo indagatore.
"Ha paura dell'amore?"
"L'amore è per bambini" soffia la donna, irritata dalla piega che sta prendendo la conversazione mattutina.
I begli occhi scuri di Bruce seguono ogni suo movimento, ogni sua contrazione muscolare, irrimediabilmente catturati dalla figura della Vedova Nera.
"Immagino il numero di volte che lo hai ripetuto all'agente Barton" accenna lo scienziato servendosi una tazza di caffè nero.
Il silenzio si insinua fra loro per alcuni secondi.
"Mai avere relazioni coi colleghi, per quanto possa essere interessante".
"Eri interessata a Clint?"
"Abbiamo fatto un patto e no, non sono mai stata interessata all'agente Barton se non per motivi di lavoro".
Si rialzano le barriere, lentamente e inevitabilmente, quando ricomincia il giorno e si devono allontanare.
Vorrebbero restare ancora un po' vicini, facendo colazione su un tavolo, scambiandosi frecciatine e allusioni per capire chi è cosa davvero.
Bruce si avvicina e la bacia di nuovo con in bocca il sapore del caffè.
"Ho sempre pensato di aver ben poco da offrire"
Che cosa buffa.
"E' sempre stata una cosa funzionale al mio lavoro".
Di nuovo quel fastidioso silenzio fra loro.
"Lo rifaremo?"
Natasha Romanoff senza maschere è una donna se possibile ancora più bella.
Si veste e se ne va dopo aver salutato Banner, che resta a osservare la porta scura del suo appartamento chiudersi senza che possa fare nulla.
Lo rifaranno?
Certamente:a lei piace l'adrenalina, lui si controlla difficilmente.
Due equilibristi zoppi sospesi sul baratro, la tentazione di far volare di sotto l'altro è molto forte.
Passo dopo passo, però, il burrone è superato e non possono fare altro che aspettare quello successivo, scegliendo con cura quali maschere indossare per non sentire la solitudine e l'attesa che li logora lentamente.
Ogni tanto si è domandato se si possano amare i mostri, perchè sono creature che hanno anch'esse il brutto vizio di amare.
Spesso sono innamorati di una bella principessa, che non sa far altro che strillare, scappare e dimenticare in giro scarpette di cristallo.
Ride mentre si avvia verso il suo laboratorio.
La Vedova Nera gliel'ha tirata in testa, la maledetta scarpetta.
S'infila le mani in tasca fischiettando, mentre inizia a lavorare.
E pare che l'abbia centrato in pieno.
   
 
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