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Autore: porcelain heart    01/05/2013    11 recensioni
« Avevo quindici anni quando vidi Harry Styles per la prima volta; non dimenticherò mai, mai quel giorno. »
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Ciao Harry,
immagino che a quest'ora tu sia tornato a casa, e l'abbia trovata vuota. 
Mi spiace non aver avuto la possibilità di salutarti, ma il mio tempo con te era finito e non potevo aspettare un secondo di più; siediti Harry, perchè mentre scrivo ti vedo accanto alla finestra della camera da letto, con l'espressione concentrata e le dita a stringere il ciondolo a forma di aeroplano che ti ho lasciato sulla scrivania. Un raggio di sole attraversa i tuoi capelli ricci, e le sopracciglia aggrottate.. stai cercando di capire, lo so. Ti starai chiedendo cos'è successo, forse maledicendo te stesso per avermi lasciata sola. Ho un animo mutevole, ed un senso di libertà che mi impedisce di rimanere ancora legata a te; non sono fatta per questo, per la tua gloria e la tua fama. Ho altri sogni nella vita, sogni che vanno oltre l'essere la tua ragazza per i paparazzi, oltre la brava fidanzata che ti aspetta dietro le quinte facendo finta di nascondersi dai flash. Sono una persona vera, troppo lontana da quello che sei.. così, ho deciso di andare via prima che Harry Styles potesse rovinare ciò che mi è rimasto di Harry, del mio dolce ed amato Harry. Non voglio darti dei perchè, o dei come, ma solamente un ricordo che custodisco gelosamente da anni.
Era inizio maggio, esattamente tre anni fa.
Ero arrabbiata con te, perchè quel giorno avevi preferito andare alle prove piuttosto che passare la giornata insieme - cosa che in quel periodo facevamo di rado. Avevamo litigato tutta la mattina tra una lezione ed un'altra, e ti avevo perfino fatto volontariamente sbattere contro il mio armadietto.. questo, sono sicura che te lo ricordi: hai ancora una piccolissima cicatrice, che saprei riconoscere solo io. Non ti avevo aiutato nel test di inglese, ed ero tornata a casa furiosa. 
 
"July, puoi andare ad aprire? Hanno suonato alla porta."
"Mamma, sto guardando un film!"
"Sei sul divano da quando sei tornata a casa, e stai finendo le scorte di gelato di una famiglia intera."
Facendole il verso di nascosto, la ragazza si alzò controvoglia e si diresse fino all'ingresso; guardò dallo spioncino, e riconobbe il volto di Harry. Sbuffò, alzando gli occhi al cielo. 
"Chi è?" Domandò sua madre, dall'altra stanza.
Ci pensò un secondo. "Nessuno di importante."
"Oh su, apri a quel povero ragazzo!"
"Chi te lo dice che è lui?"
"E' sempre lui!" Oh, ovvio.
Fu seriamente tentata di tornarsene sul divano e lasciare Harry lì fuori da solo, ma poi si maledisse per essere così terribilmente buona ed aprì la porta con un'espressione gelida sul volto.
 
Non so come, ma alla fine eri davvero riuscito a farti perdonare. Mi avevi convinta ad uscire, nonostante mi fossi ripromessa poco prima di non rivolgerti la parola almeno per qualche ora.. ma, come sempre, i miei buoni propositi nei tuoi confronti erano falliti miseramente. 
Camminavamo senza sosta, in quello strano silenzio che ci accomunava: tutti pensavano sempre che non avessimo molto di cui parlare, ma nessuno sapeva che in realtà non avevamo mai avuto bisogno di molte parole. Tu avevi quegl'occhi verdi, ed io un cuore abbastanza forte per poterli sostenere: tu sorridevi, ed il mondo si fermava. Mi prendevi la mano, e sapevo che mi amavi. Ogni discorso diventava superfluo, ecco perchè cantavi: cantavi solo per me, non potrei mai dimenticarlo. Ed io racchiudevo in quella voce i secondi più intensi e belli di giornate faticose, pregando Dio che non fosse proprio quel tuo dono a portarti via da me.. ma si sa, il cielo non mi ha mai ascoltata. 
 
Harry si fermò d'improvviso, guardandola con la coda dell'occhio: July faceva ancora la sostenuta, anche se tratteneva a stento le lacrime. Sapeva che il problema non era stata l'idea del passare il pomeriggio separati, quanto più che ultimamente le litigate e le assenze erano diventate sempre più frequenti. 
"Pace?" Propose, tendendo la mano verso di lei.
Lei lo guardò; poi, intrecciò le proprie dita nelle sue. "Pace."
A quel punto, il ragazzo la tirò a sè con dolcezza, facendole affondare il volto sulla sua spalla e dandole un bacio sul capo con infinita tenerezza. "Scusa." Sussurrò.
Rimase in silenzio, poggiando le dita affusolate sull'addome di Harry. "Ho solo paura che tra noi possa finire." Confessò a mezza voce.
 
Ti ricordi cosa ci eravamo detti, dopo? Che un giorno ci saremmo sposati; che magari prima ci saremmo lasciati ed avremmo condotto separatamente le nostre vite, ma che ad un certo punto ci saremmo incontrati di nuovo ed allora avremmo capito che non aveva senso vivere lontani. Eravamo piccoli, e così stupidi.. peccato che io in quella piccola fantasticheria ci ho sempre creduto troppo, forse più di quanto avrei dovuto. Non tanto sulla storia del matrimonio, per carità, quanto più su quella del destino; ero sicura che fossi tu la mia anima gemella, che il mio destino fosse quello di essere al tuo fianco. Oh, come sono melodrammatica! Me l'hai sempre detto, vivo tutto come se fossi in un libro. Per questo ho collezionato e selezionato illusioni per anni, per questo adesso mi rendo conto che potrei essermi immaginata tutto.. non ho mai amato la realtà, ma chiudendomi nei miei mondi ho finito per diventare cieca perfino davanti all'evidenza: tu non mi ami, non più. L'hai fatto, in un modo in cui io non sarò mai in grado di fare, ma era solamente il passato - il presente è ben diverso, ed io non posso continuare a vivere in una dimensione che non sia quella attuale. Le tue parole sono sempre state incredibili, ma io non ho più la forza di crederci: hai sempre lasciato che fosse quel ragazzo di Holmes Chapel a parlare, ma siamo cambiati entrambi ed ormai non è rimasto niente di quello che eri.. neanche i sentimenti. Dove hai lasciato il tuo cuore? Pensavo mi appartenesse, in cambio di cosa l'hai venduto? Dei riflettori? Di top model? Quale prezzo ha, per te, la mia felicità? 
 
"Scappiamo!"
"Come, scusa?"
"Ma sì, andiamo via.. insieme!" 
"Guardi troppi film, Harry."
"No ascolta, è un piano perfetto: prendiamo un treno, andiamo in un posto che non conosciamo e cominciamo una vita completamente a caso. Io potrei farmi chiamare Jack.."
"Perchè proprio Jack?"
"Non lo so, è il primo nome che mi è venuto in mente."
"Oh, okay.."
"..quindi, io potrei farmi chiamare Jack, e tu Sally.."
"Hai visto Nightmare before Christmas ieri, vero?"
"Sì, ma non mi interrompere.." Sbuffò. "Allora, io potrei dire di essere il figlio di un pirata e tu una corsara.."
"Non hai la faccia da figlio di pirata.."
Stavano attraversando una zona residenziale, una via alberata costellata di piccole casette di mattoni con porte tendenti al rossastro. Si tenevano le mani, ed entrambi sorridevano: in quel momento avrebbero davvero potuto essere chiunque, figli di pirati o semplici adolescenti. Erano innamorati, ed avevano il mondo tra le mani.
"Oh, io ci ho provato.. hai rovinato mesi e mesi di fantasie, sei una brutta persona."
"Grazie Harry, è sempre carino distruggere i suoi sogni."
Il ragazzo si chinò improvvisamente verso il braccio di July, e le diede un piccolo morso.
"Ahia!" Esclamò questa, ritraendosi in fretta e massaggiandosi la zona di pelle dolorante. 
 
Tornassi indietro, non ci penserei su neanche un secondo: lo prenderei quel treno Harry, te lo giuro. Mi fingerei una corsara, una fata, un alieno.. mi fingerei qualunque cosa, stringerei la tua mano e comincerei una vita completamente nuova. Soprattutto adesso, farei tabula rasa e smetterei di essere July White, per essere solamente tua. Fino all'ultimo sguardo, all'ultimo istante, all'ultimo giorno della mia vita. 
Sai perchè amo quel giorno? Perchè sono state poche ore, passeggiando mano per la mano. Il modo in cui mi guardavi, come se non ci fosse stato nient'altro di importante al mondo.. avevamo sedici anni, eppure sembravamo aver già capito tutto ciò di cui avevamo bisogno. Cos'è cambiato? Perchè non riusciamo più ad essere così semplici, e sinceri? Davvero siamo arrivati al punto di non essere più in grado di dirci la verità? E' buffo, perchè tra tutte le persone io credevo davvero che tu saresti stato l'unico che non mi avrebbe mai mentito.. forse ho fatto affidamento su certezze sbagliate, rendendo vane delle speranze che si sono rivelate solamente utopie.
Ho bisogno di andare, e che tu mi lasci andare. Ho bisogno di prendere questa decisione, per essere sicura di non tornare indietro. Troppe volte ho messo una virgola dove avrei dovuto mettere un punto, ragion per cui adesso questa pagina voglio strapparla, e buttarla in fondo ad un cassetto che non aprirò mai più. Perchè, per quanto impossibile possa sembrare, io ti sto dicendo addio. 
Lo faccio con la consapevolezza che non potrò mai più guardare qualcuno negli occhi senza avvertire il senso di vertigine, nè sfiorare un sorriso senza aver voglia di piangere.. tutto ciò che vivrò porterà il tuo nome, perchè sulla mia pelle non è rimasto indelebile solamente un tatuaggio. Lo sai che, per quanto detesti tutto ciò, non riuscirò mai a cancellarti.. mi ferisce il solo pensiero, ma sono fatta così.  
Spero solo che tu possa avere tutto quello che desideri, che la fortuna non ti abbandoni mai e che potrai continuare ad avere l'amore di milioni di persone che non hanno neanche idea di chi tu sia in realtà.. hai una vita, una vita che non comprenderà mai più me. Chiunque tu diventerai, e dovunque ti porterà la vita, io ti chiedo solamente di ricordarti della persona che più di chiunque altro ti ha amato, in ogni singolo giorno della sua vita. 
Addio Harry,
con tutto il cuore.
                                                                                                                             July."







Angolo Scrittrice.
Il prossimo, sarà l'ultimo capitolo.
  
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