Short fiction dedicata ad Annie Leonhardht, ambientata durante il
periodo di allenamento di Eren e compagnia.
Avviso
che è pregna di spoiler per chi segue solo l'anime.
Per chi
invece è arrivato quantomeno al capitolo 32/33 del manga
può
leggere tranquillamente.
“Sei sempre
fredda e
distante, perché nei tuo occhi non riesco mai a leggere un
briciolo
di felicità o amore verso il prossimo?”
Quante volte mi
sono state rivolte parole simili? Troppe.
Quante volte mi sono
limitata a non rispondere o scrollare le spalle? Altrettante.
Se
solo sapessero la verità non potrebbero che disprezzarmi,
dopotutto
non sono che una traditrice, sono un mostro e sono debole, troppo
debole per dire la verità.
Ho perso il conto di tutte le
volte che ho sentito Eren inneggiare parole d'odio e disprezzo verso
i giganti, se solo sapesse che anche io faccio parte di loro, come
reagirebbe? Cercherebbe di uccidermi? Proverebbe pietà nei
miei
confronti? Non lo so.
L'unica cosa di cui sono consapevole, è che
fra tutte le persone che conosco, lui è quella a cui meno
vorrei
mentire. Lui con il suo spirito combattivo, lui che non si arrende
mai, lui che mi considera forte, vorrei che potessimo essere davvero
amici, peccato che sia impossibile.
Dovrò continuare a mentirgli,
fargli credere di essere una persona normale, una persona con un
passato difficile alle spalle, una persona molto legata al proprio
padre, ma questo sarebbe vero, l'amore che provo verso mio padre
è
l'unica verità che posso rendere nota.
Scusami Eren, non
avrei mai dovuto avvicinarmi a te.
Un giorno, non molto lontano,
dovremo batterci lo sai? Saremo l'una contro l'altro, titano contro
essere umano e io ti sconfiggerò. Dovrò farlo.
Io manterrò la
promessa che ho fatto, tornerò da mio padre, fossi anche
costretta
ad uccidere tutti i miei compagni io tornerò da lui.
Sai
Eren, se un giorno rinasceremo, spero di poter essere davvero tua
amica, spero di non essere costretta a dovermi scontrare di nuovo con
te, spero che...
“Annie cosa
ci fai la ferma immobile? Ci
stiamo dirigendo nei boschi per allenarci, se non ti sbrighi resterai
indietro.”
Ed ecco proprio la tua voce a risvegliarmi dai
miei pensieri, così che finalmente raggiungo il resto del
gruppo.
Per oggi ho pensato fin troppo a certe cose, ora devo tornare agli
allenamenti e proseguire la mia recita, c'è solo spazio per
un
ultima riflessione nella mia testa, un pensiero silenzioso che
preferisco tacere anche a me stessa.