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Autore: crige    02/05/2013    4 recensioni
Questa storia parla della gioventù bruciata e della parte dei ragazzi non approvati dalla società.
Francesca è una ragazza che gioca a rugby, dall' animo solitario e esplosivo allo stesso tempo.
E' una barista del pub più frequentato di un paesino fuori Firenze.
Ha avuto un'adolescenza difficile, che l' ha segnata nel profondo.
Ora che ha vent'anni, si ritrova ad affrontare una nuova strada.
Eleonora, sua sorella non di sangue, e anche suo capitano l' appoggia nel suo percorso fatto di accettazione e cambiamento.
Lorenzo è il migliore amico di Francesca e guardia del corpo.
Alessia, bhè, Alessia è quella che le sconvolgerà la vita.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Una settimana.
Una settimana che devo sopportare la visione di Feffe in questo stato.
Una settimana che, Francesca, sembra tornata a  quella che era prima di conscere lei.
 
Ero scietticca all' inizio.
Non credevo che quella Nana, potesse in qualche modo aiutarla.
Ma poi l'ho visto.
 
Ho visto come sorrideva in sua presenza.
Ho visto come le si illuminavano gli occhi al solo vederla.
Ho visto come era più tranquilla con lei accanto.
 
Solo con una persona è stata così.
solo con Federica, Feffe, sembrava un' altra.
Sembrava una ragazza felice, spensierata.
Una ragazza senza problemi.
Una ragazza che lei, purtroppo, non sarà mai.
 
Ne ha dovute passare tante, ancor prima di conoscere F.
I suoi genitori del cavolo..
Il dolversi occupare di sua sorella..
Guadagnarsi i soldi che i suoi non le davano..
 
Inizialmente, non volevo che una persona come lei, intaccasse la vita di Fede.
Non volevo che la trascinasse con se, nel suo oblio.
Non volevo che poi, anche lei, finisse nei guai.
 
Dopo, però, ho visto che effetto l' una faceva sull' altra.
Non avevo mai visto Federica così felice, così presa da qualcuno.
E Feffe, Feffe era cosparsa di una luce nuova.
Non sembrava neanche lei.
Ma poi, poi tutto si è rovinato.
 
Quella macchina di merda.
Quell' uomo che guidava ubriaco, morto sul colpo anche lui.
Non pteva andarsene soltanto lui?
Perchè anche Fede?
Cosa aveva fatto di male, per meritarsi ciò?
 
-Ele?- quella voce mi desta dai miei pensieri.
 
Alzo lo sguardo.
Lorenzo e Alessandro mi scrutano.
Li guardo stranita.
 
-che diavolo c'è?- chiedo, confusa.
 
Siamo a casa mia.
Stiamo giocando a Biliardo, nella sala giochi.
Feffe non c'è e non so neanche dove diavolo sia.
E questa cosa, mi manda in subbuglio.
 
-C'è che tocca a te- si lamenta, Ale -vabbè che ci stai stracciando, ma potresti almeno fingere interesse- 
 
-Scusate- sospiro -non ci sono molto, stasera-
 
-Lo abbiamo notato- afferma, Lorenzo.
 
E' che ho paura faccia qualche cazzata.
Ho paura che succeda come qualche mese fa.
Non voglio rivederla così.
Non posso.
 
Feffe è diventata fondamentale, per me.
E' la sorella che non ho mai avuto.
Per quanto volessi bene a Federica, non sono mai arrivata a considerarla come una sorella.
La consideravo la persona più importante della mia vita, ma mai come una sorella.
 
Francesca si, invece.
Mi preoccupo per lei e lei si preoccupa per me.
Siamo il sostegno l' una dell' altra.
Un po' come Meredith e Cristina.
Io sono la sua famiglia e lei è la mia.
 
-Qualcuno sa dov'è Feffe?- 
 
-Figuriamoci- sbuffa, Lore -in quest' ultimi giorni, è già tanto se si fa vedere!-
 
-Puoi trovarla solo al Danger, nei suoi turni di lavoro- 
 
-Che palle!- sbotto, lanciando la stecca lontano.
 
Vado a sedermi al tavolino poco distante.
Le braccia incrociate.
La testa poggiata su esse.
 
Dovevamo dirglielo.
Dovevamo dire, a Alessia, che siamo state a letto insieme.
Dovevamo dirle tutto noi.
Non aspettare che lo scoprisse così.
Fa bene ad essere arabbiata, ma non mi aspettavo che lasciasse la mia amica.
 
-Dai, Ele- Alessandro si siede accanto a me, passandomi una mano sulla schiena -vedrai che quelle due torneranno insieme e che Francesca tornerà come prima-
 
-Non capisci, Ale- mormoro -Alessia ha ragione, avremmo dovuto dirle tutto quando ce lo ha chiesto-
 
-Dai! siete finite solo a letto insieme! Non era amore! Lo sappiamo noi e lo sapete voi!- sbotta, l' altro maschio nella stanza -noi c'eravamo in quel periodo, possiamo capire perchè è successo! Dovrebbe capirlo anche Alessia!-
 
Si, lo abbiamo dovuto dire anche a loro.
Abbiamo dovuto spigearli tutto.
O meglio, io, ho dovuto farlo.
Da quando Alessia l' ha lasciata, Feffe è sparita.
 
-Come fa a capirlo? Non c'era in quel periodo! Non ha visto in che condizioni eravamo! Non può capire!- ribatto, alzando un po' la voce.
 
-Allora devi fare in modo che lo faccia- risponde, calmo, sedendosi accanto a Ale.
 
-E come?- 
 
-C'è solo una persona alla quale, Alessia, ora da ascolto- sorride, beffardo.
 
-E chi?-
 
-Erica-
 
 
                                                    ***********
 
Mi ha chiamato per uccidermi.
Me lo sento.
Vuole uccidermi e liberarsi del mio corpo.
 
Vuole farmi fuori perchè non sono riuscita a far cambiare idea ad Alessia.
Oppure vuole sbarazzarsi di me, perchè è segretamente innamorata di Lorenzo e vuole portarmelo via.
O magari è segretamente innamorata di me e vuole dichiararsi.
 
In fondo è andata a letto con Feffe.
chissà se le ragazze, invece, le piacciano!
Forse ha ragione Alessia e non è stato solo sesso, fra di loro.
 
Ad ogni modo, non posso suonare a questa porta.
Non posso affrontare l' ira della ragazza dagli occhi di ghiaccio.
Non posso...
 
-Erica- all' improvviso la porta si apre, rivelandomi un' Eleonora gocciolante in asciugamano -che ci fai quì fuori? Entra- si fa da parte, facendomi entrare -mia madre mi ha detto che c'era qualcuno fermo fuori dalla porta-
 
-Bbbhè ecco, mi ero incantata a fissare il delicato e grazioso legno con cui è composta la porta...-
 
-Ok- dice, confusa -dai, seguimi-
 
Mi fa strada su per le scale.
Dio, questa casa è immensa.
Non ci ero ancora stata.
Ale mi aveva detto che era enorme, ma non pensavo così tanto.
 
Superiamo un paio di porte e poi entriamo in una.
Mi chiudo l' uscio alle spalle e mi guardo intorno.
Oddio.
Ha una camera degna delle migliori principesse.
E' favolosa.
Ok, sono ufficialmente invidiosa.
 
-Siediti pure sulla poltrona o sul divano- sorride, prima di prendere alcuni panni e sparire dietro una porta che, presumo, essere il bagno.
 
Sembra amichevole.
Quindi scarterei l' opzione che riguardava uccidermi.
Scarterei anche quella dove voleva sbarazzarsi di me per arrivare a Lorenzo.
Oh mio Dio!
Rimane solo quella dove vuole dichiararmi il suo amore nei miei confronti!
E che le rispondo, adesso?
 
Cioè, non che non sia bellissima.
Non che non sia interessante.
Ma ho altri gusti.
A me piacciono i ragazzi e sto insieme ad uno bellissimo e favoloso e perfetto e...
 
-Erica- Eleonora spunta fuori dal bagno, sedendosi di fronte a me -ti ho chiesto di venire quì per parlarti di una cosa-
 
-Oh, io ti ringrazio, ma sono innamorata di Lorenzo e per quanto tu sia bellissima io..-
 
-che diavolo stai dicendo?- chiede, stranita.
 
-Oh, non mi hai chiesto di venire quì per dichiararmi il tuo amore?-
 
-Dio, no!- esclama, con faccia schifata.
 
-Ehi, vabbè che non sono bella come te, ma non capisco quell' espressione di ribrezzo!- dico, risentita.
 
Con mia grande sorpresa, scoppia a ridere.
Eleonora Santoro che ride.
La ragazza di ghiaccio che si tiene lo stomaco dalle risate.
Sono forse finita su "Scherzi a parte"??!!
 
-Oddio!- dice, tra le risa -non posso credere che tu abbia pensato una cosa del genere-
 
-Allora perchè sono quì?- domando, imbronciata.
 
-Per parlarti, per cercare di far tornare insieme quelle due stupide!- continua a ridere, asciugandosi ogni tanto le lacrime.
 
-Ah..-
 
Ok, questa opzione non l' avevo prevista.
Quando una settimana fa ho ricevuto il suo messaggio che mi diceva che stava trovando un piano per farle ricongiungere, non mi aspettavo che quel piano, coinvolgesse anche me.
 
-Ho parlato con Lorenzo e Alessandro- m' informa, una volta essersi ricomposta -loro pensano che solo tu, possa far ragionare Alessia- 
 
-E come dovrei fare?-
 
-Bhè, io racconterò a te come sono andate le cose e tu lo dirai a lei- risponde, semplicemente.
 
-D' accordo- acconsento.
 
-Vedi, non è stato programmato- inizia, con un sorriso tirato -era l' anniversario della morte di Federica- sospira -Feffe stava di merda e io pure. Quel giorno ero preoccupata per lei, conoscendola avevo paura che potesse fare qualche cazzata. Ho ptovato a chiamarla molte volte, a mandarle messaggi ma senza mai ricevere risposta- abbassa lo sguardo -così ho deciso di provare a vedere se era a casa sua. Sono andata lì e l'ho trovata completamente ubriaca sul letto. Apatica, distante. Ho provato prima a parlarle dolcemente, poi le cose si sono fatte più burrascose, sono volate parole forti e abbiamo finito con il prenderci a botte. Sono stati rabbia e dolore a spingerci a quel gesto, ce ne siamo pentite subito e abbiamo deciso che, non essendo stato niente di importante, non avremmo detto niente a nessuno..-
 
-Oh- sospiro, sorpresa -ora è più chiaro-
 
-Già- riporta lo sguardo su di me, cercando di sorridere -era questo che, Francesca, voleva spiegare a Alessia. Non c'è stato amore nei nostri gesti. Solo, solo rabbia-
 
-Capisco- annuisco -e ora, io, cosa dovrei fare?-
 
-Cerca di farla ragionare! Cerca di convincerla a tornare da lei- si porta indietro, appoggiandosi allo schienale della poltrona -dobbiamo farle tornare insieme, Erica! Non voglio che Feffe torni a distruggersi-
 
-In che senso?-
 
-Non ti preoccupare di questo. A lei ci penso io- si alza, venendomi incontro -tu convinci solamente Alessia-
 
-Ci proverò-
 
 
 
                                                  **********
 
 
 
Non posso negarlo.
Non posso fare finta di niente.
Semplicemente, non posso.
 
Francesca mi manca.
Mi manca ogni istante di ogni giorno.
Mi manca in ogni momento.
In ogni posto.
 
Quello che è successo, non ha cancellato il mio amore per lei.
Non ha spazzato via, i sentimenti che provo nei suoi confronti.
Non l' ha elimiata dal mio cuore.
E nemmeno dalla mia testa.
 
La sento continuamente.
sento la sua presenza costantemente.
Me la sento dentro.
 
Ma come posso lasciar perdere?
Come posso ignorare che mi ha mentito?
Come faccio a darle di nuovo fiducia?
 
E' passata una settimana, eppure ancora non posso crederci.
Non posso credere a quello che è successo.
Non posso credere ancora che, Feffe, mi abbia mentito.
 
Sembrava sempre così sincera.
Così dolce e protettiva.
Così...così dannatamente, Feffe!
 
Non riesco a concentrarmi su niente.
Non riesco a non pensarla.
A non pensare a Lei, a Noi.
 
Alla prima volta che l'ho vista.
Al nostro primo appuntamento.
Al nostro, bellissimo, perfetto primo bacio.
La nostra prima volta..
La mia prima volta...
Mi manca da morire...
 
Ma non posso lasciar perdere.
Non riesco a darle nuovamente fiducia.
Come faccio a dire quando è sincera e quando non lo è?
 
-ALEEEEE- l'urlo di mia madre, mi riporta alla realtà -C'E' ERICA! STA SALENDO!-
 
Erica?
Che diavolo vuole?
Ci siamo viste stamani a scuola!
 
Bha.
Mi metto a sedere nel centro del letto.
Mi tolgo le cuffiette dell' iPod dalle orecchie.
 
-Saaalve!- entra in camera saltellando, buttandosi letteralmente sul letto -che fai di bello?-
 
-Niente di che- rispondo, con una scrollata di spalle -tu che ci fai quì?-
 
-Non posso venire solamente a trovare la mia cara, dolce migliore amica?-
 
-Erica- le lancio uno sguardo di rimprovero.
 
-e va bene!- sbuffa, sedendosi compostamente -devo parlarti-
 
-Sentiamo-
 
La vedo agitata.
Si tortura nervosamente le mani.
Mi lanca occhiate di scuse.
Ma per quale motivo?
 
-Ok, io te lo dico- mugola -ma fammi finire di parlare senza interrompermi-
 
-Va bene- acconsento.
 
-Ho parlato con Eleonora- mi rivela, spiazzandomi -mi ha spiegato la dinamica dell' amplesso-
 
-Amplesso?-
 
-Si, di come son finite a letto insieme!- risponde, iniziando a farmi innervosire -mi ha detto che è successo più di un anno fa, il giorno dell' anniversario della morte di Federica-
 
Questo non lo sapevo.
E' normale, stupida come sono, non ho voluto lasciarla parlare.
Ciò, però, non toglie quello che è successo tra quelle due.
 
-Ele ha detto che era preoccupata per Feffe perchè non rispondeva né alle sue chiamate, né ai suoi messaggi e così ha deciso di andare a vedere se fosse a casa sua. L' ha trovata a letto ubriaca marcia, ha provato a farla ragionare civilmente, ma non è servito. Alla fine sono volate parole pese e hanno finito con il prendersi a botte per poi far sfociare tutto in sesso- sospira, distogliendo lo sguardo per pochi secondi -non è stato amore, Ale. Stavano male tutte e due, è stato solo un gesto dettato dalla rabbia. Hanno deciso di non dire niente perchè non è stato importante. Volevano solo dimenticare, fare finta che non fosse mai successo. Se ne sono pentite subito- allunga una mano, poggiandola sulla mia -so che Feffe ti ha mentito e non doveva, ma aveva le sue ragioni. Non voleva ricordare, perchè quel ricordo le fa male. Non ti dico di perdonarla, ma cerca di capirla..-
 
Ora tutto mi è più chiaro.
Non riuscivo a capire come fossero finite a a fare sesso.
Cosa le avesse spinte a farlo.
Dato che Feffe mi ha detto più volte che, Ele, per lei è come una sorella e nient' altro di più.
 
Avevano solo bisogno l' una dell' altra.
Avevano bisogno di staccare la spinta per un po' di tempo.
Avevano bisogno di non pensare, perchè la realtà faceva schifo.
Faceva male.
 
Non posso neanche immaginare cosa potessero provare.
Non ho mai provato, per fortuna, un dolore simile.
Non posso, quindi, guidicare.
 
Certo, ora ho capito.
Ma non posso comunque far finta che non sia successo.
Capisco perchè Feffe mi abbia mentito, ma non posso darle di nuovo fiducia.
semplicemente, non so come fidarmi...
 
-Ale..- Erica mi scuote leggermente, richiamando la mia attenzione -sei arrabbiata con me?-
 
-No!- mi affretto a rispondere -certo che no, scema- le sorride, rassicurandola.
 
-Allora perchè hai quella faccia?-
 
-Ho semplicemente capito perchè mi ha mentito- sospiro -ma io non posso far finta di niente, capisci?-
 
-Si, capisco- sospira anche lei, abbassando lo sguardo -e ora che intendi fare?-
 
-Non lo so...-
 
 
                                            **********
 
 
Sparire.
Essere invisibile.
Riuscire a far finta di non esistere.
 
Mi riesce bene tutto questo.
Mi riesce dannatamente bene.
L' ho fatto per quindici anni.
Posso tornare a farlo, adesso.
 
Mi sento vuota.
Sento di non avere una ragione per alzarmi dal letto, la mattina.
sento di non avere più quella fiamma dentro, che mi spingeva a lottare e ad andare avanti.
 
So che Nene è preoccupata per me.
So che anche Lorenzo e Alessandro lo sono.
Ma cosa posso farci?
 
Alessia mi manca.
Mi manca come l' aria.
Mi manca terribilmente.
 
Era la luce di speranza in fondo al tunnel buio, in cui mi trovo da più di due anni.
Era il mio arpiglio.
Era il motivo per non lasciarmi andare.
Per continuare a lottare.
Ma, come al solito, ho rovinato tutto.
 
Scaglio un' altra serie di pugni al saccone.
Non so da quanto tempo sono chiusa quà sotto.
So solo che mi ci sono rinchiusa quando era ancora giorno.
E adesso, fuori, è buio.
 
Sto evitando tutti.
Non mi va di vedere nessuno.
Non mi va di fare niente.
 
Vado a lavoro.
Sto fuori di casa il più possibile, così da evitare le visite di Nene.
Vago per Firenze, senza mai stare troppo in un solito punto.
Non vado neanche agli allenamenti.
Fanculo, non m' interessa di niente.
 
Credevo di avercela fatta, finalmente.
Credevo di essere riuscita a tirare fuori la testa dall' acqua.
Credevo di stare molto meglio.
Ma mi sono accorta che non era così.
 
Era solo merito di Alessia.
Della sua presenza.
E adesso, adesso mi ritrovo ad amare una persona che non fa più parte della mia vita, di nuovo.
 
Il campanello suona.
Il telefono squilla incessantemente.
Una chiamata.
Un messaggio.
Una chiamata.
Un messaggio...
 
Va avanti così da divers tempo.
Forse dovrei andare ad aprire la porta.
La testa mi scoppia, tutto questo rumore è insopportabile.
 
Mi allontano dal saccone.
Indosso la felpa che mi ero tolta.
Salgo le scale, andando ad aprire il portone.
 
-Finalmente!- esclama, Nene, entrando in casa -si può sapere che cavolo stavi facendo?-
 
-Tiravo due colpi- rispondo semplicemente, dirigendomi in cucina.
 
Apro il frigorifero.
Prendo due birra.
Le apro, passandone una alla mia amica, che però rifiuta.
Pazienza, la berrò io una volta finita questa.
 
-Che ci fai quì?- le domando, cercando di finire in fretta, così da tornare a quello che stavo facendo.
 
-Ho buone notizie- sorride -la tua espulsione è stata ridotta e niente denuncia per te- m' informa, contenta -una volta aver spiegato come sono andate le cose, l' aribitro ha cambiato idea e i genitori di Emily e l' altra, hanno capito e impedito che ti recassero danni-
 
-ok-
 
-ok?- dice, scioccata -tutto quì? Non ne sei felice?-
 
-Non mi cambia niente- rispondo, alzando le spalle -tanto per ora non gioco-
 
-Va bene, ma solo per due partite! Poi sei totalmente riabilitata!-
 
-No, non hai capito- butto la bottiglia vuota nel cestino, afferrando quella piena -non voglio giocare-
 
-Mi prendi per il culo?- sbotta, arrabbiata.
 
-Sono serissima-
 
-Feffe!- fa due passi nella mia direzione, bloccandosi una volta che ho alzato la mano libera.
 
-Adesso, se non ti dispiace, avrei da fare- le dico, facendo un cenno in direzione della porta.
 
Mi guarda per qualche secondo.
E' incredula, ferita, arrabbiata.
Decisamente la reazione che mi aspettavo.
 
-Fanculo, Feffe- mormora, prima di dirigersi all' uscio e uscire di casa.
 
Sospiro, appoggiando le mani sul ripiano davanti a me.
Devo allontanarmi da tutti.
O finirò di ferire anche loro.
 
Nene, Alessandro, Lorenzo..
Non posso permettermi di far loro del male.
Non posso coinvolgerli nel casino che sono.
 
Il campanello suona di nuovo.
Sarà sicuramente Nene, che non si è arresa.
Sospirando, vado ad aprire la porta.
 
-Nene, ti ho già detto che ho da fare e che...- mi blocco immediatamente.
 
-Ciao, Feffe-
 
-Alessia...-
 


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Buon giorno ^^

Prima di tutto, chiedo venia per il mostruoso ritardo!
A mia discolpa, posso dire, che nelle ultime due settimane mi sono successesse parecchie cose.
Insomma, si sa, quando trovi l' amore, tutto il resto perde importanza.
Cooomuunque, prometto che cercherò di tornare ad aggiornare regolarmente!

Veniamo al capitolo.
E' un azzardo.
E' stata una sfida, per me, mettere i punti di vista di Nene e Erica.
Non so cosa sia uscito.
Se qualosa di bello o estremamente brutto.
Ad ogni modo, da ora in poi, torneranno soltanto i punti di vista di Feffe e Ale.
Ma fatemi sapere cosa ne pensate!!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto!
Abbiamo la coalizzazione di Eleonora e Erica.
Alessia che ha capito, ma che non può fidarsi di nuovo.
Feffe che sta tornando ad auto-distruggersi.
E adesso?
Cosa succederà?
Cosa ci fa, Alessa, da Francesca?

Cercherò di aggiornare presto!
Mi scuso ancora per il ritardo!
Aspetto, come sempre, le vostre impressioni!
Un bacio a tutti......e in particolare a Te.
  
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