Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: FarAway_L    02/05/2013    1 recensioni
L'amore è "un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona";
L'amicizia è "un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca";
La gelosia è "un sentimento di ansia e incertezza dell'essere umano, causata dal timore di perdere o non ottenere la persona amata perché essa sia preferita da altri o preferisca altri".
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Amore ed Amicizia
Due sentimenti apparentemente simili, ma che sono esattamente l'opposto. Alcuni ritengono persino che l'uno annienti completamente l'altro. Ma è davvero così? Cosa conta realmente nella vita dell'essere umano? 
Per alcuni, nonostante l'essere permalosi, è più facile perdonare colpe in amore piuttosto che in amicizia; per altri essere totalmente innamorati fa dimenticare e accantonare l'amicizia. 

Per Esther la vera differenza era solamente una: l'amore arriva all'improvviso, quando meno te l'aspetti, e ti travolge completamente. Non ti lascia il tempo di respirare, di ragionare. Ti resetta il cervello, lasciando libero sfogo al cuore e all'istinto. L'amore è "un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona"; mentre l'amicizia nasce per "volere", nasce a poco a poco. Le amicizie si scelgono, imparandosi a conoscere. L'amicizia è "un rapporto alla pari, basato sul rispetto, la stima, e la disponibilità reciproca".



- Liam, Liam svegliati - sussurrai dolcemente, accarezzandogli piano la schiena. Lo sentii muoversi leggermente, senza però ricevere risposta
- Liam farai tardi, devi svegliarti - provai ad alzare di poco la voce, mantenendola comunque ad un livello relativamente basso
- Buongiorno - la sua voce impastata dal sonno mi fece sorridere. Liam era un ragazzo dolcissimo. Non avrei mai pensato di poter trovare qualcuno come lui: si preoccupava degli altri più di se stesso, era sempre allegro, sorridente, felice e divertente. Credevo che persone come lui esistessero solamente nei classici e tipici film, e invece lui era lì, disteso completamente su di me, con il suo viso nell'incavo del mio collo, e le nostre gambe incrociate. Niente di più bello.
- Amore vuoi che ti vada a preparare la colazione? - 
- Si, se mi faresti questo favore - mi guardò con gli occhioni nocciola - io intando vado a farmi una doccia veloce - 
- Certo - sorrisi accarezzandogli la guancia - Rachel ti aspetta - cercai di mantenere il tono di voce allegro e sereno, ma dalla sua faccia corrugata capii di non essere riuscita nel mio intento
- Ehi, devi smetterla di essere gelosa - mi baciò la guancia per poi staccarsi dalla nostra posizione, lasciandomi la visuale della sua schiena scoperta e dei suoi boxer neri, rigorosamente firmati
- Non sono gelosa - borbottai più a me stessa che a lui, ma nonostante il mio debole sussurro Liam riuscì comunque a sentirmi 
- Mmm.. - mugolò - quindi posso dirti che Eveline ha regalato a Rachel un viaggio, per quattro persone. Partiremo anche io e Louis, fra due giorni. Staremo a Cuba per ben.. - 
Non gli diedi il tempo di finire la frase: uscii dalla camera, sbattendo la porta alle mie spalle e scendendo giù in cucina. 

Eveline. L'avevo conosciuta poco tempo fa, per puro caso, e per lo stesso identico motivo era diventata per me fonte importante di vita. Riusciva a capirmi, o almeno ci provava. Riusciva a starmi vicina, a farmi ridere quando il mondo sembrava volermi voltare le spalle. Mi dava, forse anche involontariamente, la forza ed il coraggio per affrontare ogni giorno. Non la consideravo "migliore amica", la consideravo molto di più. Glielo dicevo, o almeno di provavo. Naturalmente però lei, prima del mio arrivo, aveva una sua vita, e questo voleva dire comprendere anche Rachel. Loro si consideravano migliori amiche, ed io sapevo che lo sarebbero state per sempre. 

Io non potevo e neanche volevo prendere il posto di Rachel. Lei sapeva capirla e poteva aiutarla nei migliori dei modi. Lei la conosceva da molto più tempo di me, e sapeva cose che ancora io ne ero all'oscuro; con lei riusciva a parlarci più liberamente. Lei era diversa da me. Lei non era me. Eveline con Rachel si comportava diversamente rispetto a quando era con me. 

E adesso? Sarebbero partiti: Eveline con il suo ragazzo Louis, insieme a Rachel ed il suo ragazzo Liam. Mi sembrava un grosso regalo di compleanno quello che gli aveva fatto Eveline, ma dovevo starmene zitta e buona. Si, rodevo, da morire, ma cosa potevo farci? Non avevo intenzione di allontanarle. Mai e poi mai una tale cosa mi era passata per la testa. Dovevo solo accettarla: io avrei passato quei giorni insieme ad Harry, oppure insieme ad Hope e Zayn. 

Hope. Cosa era esattamente lei per me? Non lo sapevo, o forse solamente non volevo accettarlo. Prima di conoscere Eveline, Hope era per me "vita": era la persona più importante, era il mio divertimento, era il mio sfogo, era la mia gioia ed il mio dolore. Adesso? Forse, adesso, era solamente un diversivo. Uscivo con lei per staccare il cervello da tutto e tutti; uscivo con lei per provare ad annullare i sentimenti nei confronti di Eveline. Uscivo con lei inutilmente.



- Esther - la voce delicata di Liam mi fece voltare. Non mi ero accorta del suo arrivo in cucina
- Mi dispiace - si avvicinò, stringendomi in un abbraccio caldo e sincero - non piangere - non mi ero accorta neanche che qualche lacrima era scesa senza controllo sul mio viso
- Scusa - tirai su col naso - ho avuto una reazione troppo esagerata - mi allontanai da Liam - sono felice per voi, ma cercate di non divertirvi troppo senza me ed Harry - sorrisi debolmente
- Perchè non vieni anche te alla festa di Rachel? - 
- Non mi ha invitato, semplice - feci spallucce 
- So che le farebbe piacere.. -
- Dovrei uscire con Hope - lo interruppi. In realtà non era vero: Harry era con Zayn a giro per Londra, ma Hope era a lavoro
- Esther - mi richiamò duro Liam - tu verrai con me, quindi vai a cambiarti e sbrigati o faremo tardi - 



Gelosia
Cos'era esattamente? "è un sentimento di ansia e incertezza dell'essere umano, causata dal timore di perdere o non ottenere la persona amata perché essa sia preferita da altri o preferisca altri" questo è come viene catalogata. La gelosia ti fotte, è risaputo. In tutto e per tutto, in ogni caso. Non fa eccezzioni per niente. Si ha paura di essere traditi, si ha paura di rimanere soli, di perdere la persona che tanto si desidera. Ed è vero che più cerchi di mandarla via e più ti brucia lo stomaco, consumandoti lentamente. Più cerchi di non pensare all'altra persona e più mille domande fanno capolino, puntualmente, nella tua testa: "cosa starà facendo?", "si starà divertendo anche senza me?", ma soprattutto "mi starà pensando?". E a queste domande avrai mai risposte? Non si sa. Per alcuni essere gelosi è un segno positivo, perchè significa in qualche maniera che all'altra persona ci tieni, in una maniera troppo particolare. Per altri invece, l'essere gelosi è segno di debolezza.

Esther che cosa ne pensava? Era gelosa di Eveline, eccome se lo era. E sapeva che quel sentimento era reciproco. Quello che si chiedeva lei era: è normale essere gelosi di una ragazza conosciuta da poco e non esserlo del proprio ragazzo Harry e addirittura di Hope?



- Esther - esclamò allegra Eveline non appena entrai in quella lussuosa villa che niente aveva a che vedere con me
- Ciao - l'abbracciai stretta, inebriandomi di tutto il buon profumo che emanava la sua pelle. Con la coda dell'occhio vidi Liam e Rachel baciarsi teneramente
- Che ci fai qui? - domandò curiosa
- Non lo so nemmeno io - risposi sinceramente - Liam mi ha in qualche modo costretta - sorrisi, ma era davvero andata così? Non si costringe una persona, a meno che non si usi la forza o qualche minaccia. Liam mi aveva solamente messa alle strette, niente di più, ed io avevo accettato solo per curiosità. Neanche quello era vero: avevo un incredibile voglia di vedere Eveline, di abbracciarla e di parlarci. E tutto prima che potesse partire
- Mi fa piacere che tu sia venuta - 
- Liam mi ha detto del regalo - sputai diretta
- Oh, beh si - rispose incerta, diventando completamente rossa in viso
- Non preoccuparti - cercai di interrompere il suo imbarazzo - vi divertirete, e poi vi meritate questa bella vacanza. Io vi aspetterò con ansia - 
- Passeranno in fretta dieci giorni - 
- Sicuramente. Se hai al tuo fianco persone importanti il tempo vola, così si dice, no? E tu le avrai, esattamente come me - volevo che morisse d'invidia, di gelosia. Volevo che provasse tutto quello che avevo provato io poche ore prima. Volevo che capisse che per me era come essere stata pugnalata al cuore
- Si, starai con Harry.. - 
- No, starò con Hope - tagliai corto
- Ah, o-ok - balbettò, prima di voltarmi le spalle ed incamminarsi per le scale. Rimasi per qualche secondo immobile, giusto il tempo di sentire una porta sbattere, di ricevere un occhiata fulminante da Louis e vederlo correre in direzione di Eveline. Presi aria a pieni polmoni e cercai di infondermi coraggio da sola: presi a camminare, tremando visibilmente. O adesso o mai più. Era arrivato il momento di parlare e avrei dovuto farcela.

Bussai alla porta, e senza aspettare una qualsiasi risposta, l'aprii di poco
- Lou, scusa, potresti per caso lasciarci un pò da sole? - domandai titubante
- Si, certamente - si alzò, baciando delicatamente la sua ragazza. Rivolse un sorriso debole a me, accarezzandomi i capelli, prima di uscire dalla stanza. Il silenzio calò tra noi in un batter d'occhio. Mi avvicinai al bordo del letto, sedendomi vicino ad Eveline: entrambe avevamo il respiro pesante. Giurai di aver sentito anche il suo cuore esplodere
- Mi dispiace - iniziai a dire
- No scusami tu, io non.. - le tremava la voce, ma non volevo farla parlare. Era il mio momento e se non avessi preso la palla al balzo non lo avrei più fatto. In questo caso il gioco valeva davvero la candela
- Lasciami parlare, ti prego. Sai quanto difficile sia per me - la vidi annuire con la testa, ed io ripresi a parlare - mi hai stravolto la vita, completamente. Non so come tu abbia fatto ma ci sei riuscita. E nessuno prima di allora c'era riuscito, neanche Hope. Si, Harry in qualche modo me l'ha capovolta, rigirata, migliorata, ma te me l'hai cambiata. Ho sempre cercato di mantenere l'amore e l'amicizia distanti, senza confonderli, perchè ci voglio credere nel sentimento dell'amicizia più che in quello dell'amore. E sai benissimo quanto io creda all'amore - la vidi sorridere e un lieve sorriso spuntò anche a me
- Io non credo che tu abbia capito cosa sei per me, veramente. E sai perchè dico questo? Perchè lo vedo da come mi rispondi, dalle cose che dici. Dal modo in cui mi parli di Hope, dal modo in cui mi tratti. Probabilmente la colpa anche mia, anzi è anche colpa mia. Le cose si fanno sempre in due, anche se involontariamente. E' successo, e succederà, che io in una qualche maniera ti abbia messo "alla prova", ricevendo però risposte che mai avrei voluto sentire. Pretendo troppo da te? - 
- Sono solo una ragazza di vent'anni, io.. - Eveline prese parola, ma la interruppi
- Lo so, ed è per questo che dovrei trattarti come tale. Non dovrei pretendere che tu mi capisca, che tu capisca i miei problemi e che tu possa aiutarmi. Dovrei lasciarti fuori da questa mia parte di vita. Dovrei lasciarti vivere la tua con serenità ed allegria. Sai, alle volte vorrei non averti conosciuto - la vidi cambiare d'espressione - non perchè me la stai rovinando, ma perchè mi stai facendo affrontare qualcosa di troppo grande per me. Mi stai facendo mettere in dubbio tutto quello che ho costruito in questi anni, ed ho paura. Paura di poterti perdere da un momento all'altro, paura che tu possa stancarti di me, paura che tu te ne vada, senza me. Per questo mi attacco ad Hope, nella speranza di avere sempre qualcuno al mio fianco. E so che può sembrare assurdo e sbagliato, ma sono fatta così - mi fermai per prendere fiato, ed Eveline ne approfittò per proferire parola
- Esther io ti voglio troppo bene e odio quello che è successo prima. Ti voglio al mio fianco adesso e ti vorrò per sempre - 
- Eveline ho paura di non riuscirti a dare tutto quello di cui hai bisogno, ho paura che tu possa stancarti di tutto. E sai che la voglia di chiudere i rapporti con te c'è, ma non lo faccio perchè sei diventata essenza vitale, perchè sei diventata il perchè dei miei sorrisi, perchè sei la mia forza. E si, sei anche il perchè delle mie lacrime, ma non è importante - sorrisi, prima di lasciarmi andare ad un pianto liberatorio, lasciandomi abbracciare dall'unica persona che mai avrei voluto accanto per il resto dei miei giorni.



Esther aveva una teoria per tutto, ma c'era una cosa che ancora non aveva capito, e traballava sempre, in qualsiasi momento. Alcuni dicevano di lasciar libere le persone che si amano, per dare modo di chiarire i sentimenti e successivamente tornare; altri gli dicevano di tenerle il più strette possibile, ricorndando quanto importante fossero per la propria vita. E lei cosa avrebbe dovuto fare? 

Aveva capito di dover chiedere il meno possibile alle altre persone, ma non aveva capito cosa doveva fare con Eveline. 





Eccomi qua.
Come vedi alla fine sono riuscita a scrivere qualcosa, ma c'è sempre un "ma".
In questo caso il mio "ma" è: non è venuto quello che avevo in mente.
Dovevo e potevo benissimo scrivere altre cose, concetti, e dirtelo in maniera diversa.
Odio dire "mi dispiace" perchè significa che è stato fatto qualcosa di sbagliato e che probabilmente sono stati toccati e feriti i sentimenti degli altri.
Ma, ho bisogno di dirtelo: mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto passare ultimamente; mi dispiace non essere come vorresti che fossi.
Mi dispiace averti incasinato la vita.
Boh, me ne vado, anche se prima dovrei dirti:
AUGURI, di cuore.
Sono sei mesi di noi, nel bene e nel male <3
Ti amo, ti amo in maniera assurda.
-G.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: FarAway_L