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Autore: Yasha 26    02/05/2013    10 recensioni
Tutti sappiamo che Kagome è la reincarnazione di Kikyo...ma l'anima di Kikyo, a chi apparteneva?
Tra Dei pronti ad uccidersi per regnare su cielo e terra, i nostri eroi dovranno lottare ancora una volta per ristabilire la pace e tornare alle loro pacifiche vite.
Un mix tra fantasia e mitologia che si intrecceranno in una storia che vede InuYasha e Kagome, due anni dopo il ritorno di quest'ultima, sposati e con il loro primogenito a seguito.
STORIA IN REVISIONE
Genere: Sentimentale, Sovrannaturale, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Attenta! Alle tue spalle!-    
 
Al richiamo del mezzo demone mi giro, e vedo mio fratello col mio kanzashi in mano puntare verso il mio cuore.
-Mammaaaa!!!-        sento urlare dal cucciolo di han’yō
Subito dopo una fortissima luce mi avvolge costringendomi a chiudere gli occhi.
Quando li riapro trovo Niniji a terra con ancora lo spillone in mano, mentre io sono circondata da una barriera.
Il kekkai sembra essere stato innalzato dal figlio dell’han’yō…che ha le braccia protese verso di me. Deve aver respinto il colpo di quell’imbecille di mio fratello.
Però…forte il piccoletto per essere così piccolo.
Il mio sguardo torna nuovamente sul vecchio steso a terra ormai in fin di vita.
-Sei uno stupido Niniji! Togliendoti quel kanzashi hai decretato la tua morte. Avresti potuto vivere ancora qualche misero anno, invece hai rinunciato per uccidermi.-      
-Sorella…almeno… ci ho provato!-      dice ridendo e tenendosi la mano stretta al petto per bloccare il sangue
Decido di oltrepassare la barriera, alzando Kusanagi la punto verso mio fratello.
-Mossa sbagliata, stolto di un fratello!-         rispondo tagliandogli la testa senza esitazione che rotola a terra vicino ai miei piedi
Ha avuto una possibilità e l’ha rifiutata, peggio per lui.
-Mamma…-       mi richiama nuovamente il cucciolo di han’yō correndomi incontro
Adesso inizia davvero a stancarmi!
-Smettila moccioso! Io non sono tua madre! Andatevene o vi disintegro senza tanti complimenti stavolta! Sono stata chiara?-
-Ehi non parlare così a mio figlio! Tu piuttosto…ridammi mia moglie Dea!-      interviene il ragazzo parandosi di fronte al figlio
-Tua moglie non esiste più mezzo demone! È scomparsa col rito fatto da Niniji per risvegliare me! Ora toglietevi dai piedi! Non mi trovate di buon umore. Vi ho già risparmiati prima…ora andatevene ho da fare!-
Sembra che tutti vogliano impedirmi di risvegliare Akira accidenti!
Adesso basta ho perso la pazienza! Vogliono morire? Moriranno!
-Non posso! Non senza Kagome!-
-Allora dovrai morire!-       gli dico sollevando la spada e puntandogliela contro
Lui con mia enorme sorpresa sfodera una katana che a primo impatto sembra un ferro vecchio, ma che subito si trasforma in una spada enorme che emette un’enorme flusso di energia.
-Interessante mezzo demone…vediamo quale delle nostre due spade è migliore!-       
-Ti prego non costringermi a battermi contro di te!-       mi supplica lui
-Oh no non ci penso per niente! Sono curiosa di mettere alla prova la tua spada!-     rispondo trepidante di testare quella interessante arma
Forse la mia Kusanagi ha trovato una degna avversaria…almeno spero.


 
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Accidenti! Come faccio adesso? Io non posso combattere contro Kagome!
Adesso non è lei ma il corpo è il suo! Lo sguardo è quello di mia moglie! Il suo viso, la sua voce…tutto in quella Dea è di Kagome, tranne i ricordi.
Maledizione! Tutto questo non può accadere davvero!!
-Avanti mezzo demone…fatti sotto!-       ripete lei scattando verso me
Io non voglio colpirla ma non posso nemmeno farmi uccidere! C’è Inuken qui. Se io morissi temo ucciderebbe anche lui. E questo non posso permetterlo a nessuno! Mio figlio viene prima di tutti!
Sono sicuro che anche Kagome la penserebbe così!
Nello scontrarsi le lame delle nostre spade emettono delle scintille tale è la forza spigionata dai nostri colpi.
Inizialmente paro i suoi attacchi difendendomi solamente, ma lei sembra intenzionata ad andare oltre provocandomi.
-Han’yō, mi sto annoiando! Ti avverto… se non combatti seriamente spazzerò via te e quel moccioso in un colpo solo!-       minaccia lei preparandosi a lanciare una sfera infuocata dalla spada
-Dannazione! Kirara porta via Inuken!-       urlo in direzione della gatta di Sango che fa come ordinato
-Non avere troppa fretta gattina!-       risponde lanciando uno dei suoi nastri che con mia sorpresa si allunga a dismisura, afferrando Kirara per una zampa e trascinandola al suolo
-Inuken! Kirara!-      chiamo urlando vedendoli cadere giù
-Dove vai mezzo demone? Sei impegnato con me!-
-Smettila di rompere! Devo andare da mio figlio!-       rispondo lanciando a malincuore un Kaze no Kizu contro di lei, che comunque evita con molta facilità
-Inuken stai bene?-      domando precipitandomi da mio figlio, che ha un graffio sul viso e sulla mano
-Sì papà…-      risponde con sguardo triste
Comincia a montarmi dentro una gran rabbia adesso!
Non doveva toccare mio figlio! Non vorrei arrivare a tanto ma credo di non avere scelta.
-Stupida Dea…hai ferito mio figlio…perché?-
-Perché è l’unico modo per costringerti a batterti! Voglio conoscere il potere di quella spada!-
-Se sei così interessata perché non te la prendi e mi restituisci Kagome?-
-No grazie, non sono interessata agli scambi! Oltretutto mi serve l’anima che è stata della tua donna…ora è tempo per me di vivere la mia vita come avrei dovuto fare millenni fa! E nessuno mi impedirà di farlo!-        grida lanciandosi nuovamente all’attacco
Non si limita al corpo a corpo con la spada, che tra l’altro maneggia benissimo, lancia spesso attacchi diversi. I suoi preferiti sembrano essere delle falci di vento taglienti.
Sembra quasi di rivedere le lame di vento di Kagura.
Ma le sue sono molto più devastanti e micidiali.
Quella Kusanagi è una spada terribile. Dispone di parecchi colpi pericolosi.
Intorno a noi non ci sono nemmeno più le macerie dei villaggi. Ha spazzato via tutto.
Temo dovrò utilizzare tutto il potere di Tessaiga…non ho altra scelta!
 
Al suo ennesimo attacco di falci di vento…decido che è ora di rispedire al mittente l’attacco.
Non posso fare altrimenti. Perdonami Kagome! Sono costretto!
-Bakuryūha!-     grido lanciandogli il mio attacco, che avvolge il suo e lo rimanda indietro
Ma lei alzando la sua spada risucchia il mio attacco come se nulla fosse.
-Ma che diavolo…-         dico sorpreso
-Pensavi che rimandarmi indietro il mio stesso attacco mi avrebbe sconfitta? Errore han’yō! Sinceramente pensavo che quella katana fosse migliore! Adesso…preparati al mio di colpo!-      mi avvisa preparandosi a lanciare un altro attacco, che sembra però più potente degli altri
Dalla sua spada esce un’enorme sfera di luce nera, e a giudicare dalla sua grandezza, spazzerà via tutto il nord del paese.
Dannazione siamo in trappola! Non posso fare niente!
-Il tempo dei giochi è finito! Accontenterò mia madre distruggendo tutto! E’ la vostra fine!-
Proprio dopo queste parole succede qualcosa che non mi sarei mai aspettato.
Mentre con la mano destra tiene in alto la spada, con la sinistra si toglie il secondo spillone dai capelli.
Che intenzioni ha? Vuole lanciarmelo?
-Maledizione! Che accidenti vuoi fare umana?-       le sento dire prima di vederla trafiggersi lo stomaco con quel kanzashi appuntito
Mi ritornano in mente le parole che quella Dea ha rivolto al fratello, cioè che con quello spillone sarebbe morto diventando un umano.
Qui il panico mi assale quando capisco il significato di quel gesto e di quelle parole…
-No Kagomeeeeeee!-


 
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( le conversazioni segnate con  “  sono tutte nella mente di Sakuya. Nda.)


 
 
-Il tempo dei giochi è finito! Accontenterò mia madre distruggendo tutto! E’ la vostra fine!-       urlo preparandomi a lanciare la mia sfera distruttrice, ma una voce nella mia mente mi ferma
“Ti prego fermati Sakuya!”
“Chi sei?”        le chiedo chiudendo gli occhi e vedendola
Mi somiglia tantissimo!
“Kagome, l’ultima persona che ha accolto la tua anima. Il tuo corpo è il mio! E quelli che hai di fronte sono mio marito e mio figlio! Non fargli del male!”
“Non posso! Mi sono d’intralcio! Io devo trovare il mio Akira! Non m’ importa di quei due han’yō! Ho già atteso troppo!”
“Allora non mi lasci altra scelta! Se non lo fa InuYasha lo farò io!”
-Maledizione! Che accidenti vuoi fare umana?-       le chiedo sentendo la mia mano sfilare dalla mia acconciatura il mio kanzashi
 “Ucciderti!”       risponde lei manovrando il mio corpo e dirigendo la mia mano verso il mio stomaco, trafiggendomi col mio spillone
-No Kagomeeeeeee!-       urla il mezzo demone osservando la scena e correndomi incontro, sorreggendomi prima di accasciarmi a terra
Non può essere successo davvero! Come ci è riuscita?
Tossendo vedo il sangue uscire dalla mia bocca…no, non può finire così!
-Kagome! Ti prego non lasciarmi!-      grida lui tenendomi stretta tra le braccia
No! Io devo risvegliare Akira! Non è giusto che anche stavolta finisca così! E’ tutta colpa di quell’ umana, e di mio fratello!
Perché? Perché non mi è concesso essere felice?
“Sakuya, è la stessa domanda che posso fare a te. Il tuo desiderio di stare con l’uomo che hai amato ha tolto a me il mio. E allo stesso tempo hai tolto una madre a mio figlio e una moglie ad InuYasha. Io ho solo cercato di difendere le cose più importanti della mia vita. Non avresti fatto lo stesso al mio posto?”        mi domanda l’umana
Pensandoci… capisco che ha ragione. Il mio egoismo ha fatto gravi danni.
Ho ucciso migliaia di umani radendo tutto al suolo. Ho cercato di uccidere un bambino perché chiamava solo la sua mamma.
Mi sono trasformata in un mostro sanguinario solo per la mia felicità. Mentre questa Kagome ha perfino rinunciato alla vita per salvare chi ama, perché uccidendo me morirà anche lei.
Ho sbagliato tutto.
E ora sto morendo una seconda volta…da sola…nel mio dolore.

“Sakuya mia amata, non sei da sola!”        una voce mi costringe a sollevare la testa in sua direzione
“A…Akira!”        rispondo spalancando gli occhi trovandomelo davanti
“Sakuya…non morirai da sola stavolta! Ci sono io con te! Ti ho aspettato per tanto tempo ma tu non arrivavi mai. Io non mi sono mai reincarnato, mio dolce amore. Ho sempre atteso, invano, il tuo arrivo nel regno di Yomi.”       mi rivela lui
“Ma come è possibile? Tu nel regno dei morti? Quindi hai incontrato mia madre?”         domando sorpresa
“Sì…ed è stata lei a mandarmi a prenderti amore mio! Andiamo! E’ tempo che la tua anima trovi pace!”
“Perché? Perché eri nel regno di Yomi? E perché mia madre ti manda a prendermi?”
Non capisco…tutto quello che ho fatto allora è stato inutile?
“Perché la divina Izanami si è accorta di aver sbagliato a creare te e Niniji per eliminare il genere umano che lei stessa ha contribuito a creare insieme al suo sposo. In diecimila anni ha avuto modo di riflettere.”
“Complimenti le è bastato poco per ripensarci! Solo diecimila anni per capire che cretinata stava facendo! E ora? Sono morti molti innocenti per colpa sua. Me compresa che sono confinata nella tua mente Sakuya!”        replica furiosa la ragazza umana
“Ti chiami Kagome vero? Non temere, l’eccelsa Izanami  ha pensato anche a questo. Col suo potere riporterà le cose com’erano prima che avesse inizio tutto, riportando tutti in vita.”       le risponde Akira
“Quindi io potrò tornare dalla mia famiglia?”      chiede la ragazza piena di speranza
“Mi spiace, ma non è possibile. Appena l’anima di Sakuya lascerà il suo corpo, morirai anche tu. Voi dividete la stessa anima, anzi, la tua anima è quella di Sakuya.”             spiega Akira lasciandola sconvolta
“Non è giusto! InuYasha e il mio bambino soffriranno per questo! Soprattutto InuYasha…resterà di nuovo solo…”       dice tra le lacrime
E’ più preoccupata per la sua famiglia che di sé stessa?
“Ragazza…lo sai che quel mezzo demone e tuo figlio sarebbero rimasti comunque senza di te un giorno? Tu sei un’umana e la tua vita è breve rispetto quella di un demone, anche se per metà umano.”        le chiedo curiosa
“Sì lo so…ma quel poco di tempo mi sarebbe servito per amarli con tutto il cuore, come nessuno che vive per secoli potrà mai fare! Avrei voluto vedere il mio bambino crescere insieme ai suoi fratelli e sorelle che ora rimpiango di non aver voluto. Almeno circondato dai suoi figli InuYasha avrebbe avuto più motivi per vivere senza di me…”
E’ una cosa assurda…ma riesco a sentire tutto il suo dolore. E’ straziante!
E’ come quello che provai io quando Akira morì. Abbiamo molto in comune oltre l’anima.
Non posso lasciare le cose così…

“Umana, ami molto la tua famiglia vero?”
“Più della mia vita stessa!”
“Allora ritornerai da loro!”       le dico convinta
“Cosa? Tu puoi aiutarmi?”        mi chiede la ragazza sorpresa
“Sakuya ma che dici? Non puoi fare niente per lei ormai…”    
“Ti sbagli Akira…posso invece. Ma non da sola…”
 
-Mezzo demone…-       lo chiamo riaprendo gli occhi a fatica e ritornando nella realtà
-Tu? Io pensavo che Kagome avesse…-        esclama stupito di vedermi ancora viva
 
Il mio kanzashi rende umani solo se colpisce al cuore, quindi ho ancora buona parte del mio potere.
Ma devo sbrigarmi, la vita sta scivolando ugualmente via da me. Questo spillone sta assorbendo lentamente la mia forza, ma una possibilità è rimasta!
 

 

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Vedere la Dea trafiggersi con quel suo spillone maledetto mi ha fatto capire che la sua vita sarebbe finita come quella di suo fratello. E insieme ad essa quella di Kagome.
L’unica cosa ovvia è che per arrivare a tanto è stata costretta, sicuramente dalla stessa Kagome.
Adesso la tengo tra le mie braccia, chiamandola invano, tra i singhiozzi di mio figlio.
Io non riesco a piangere. Non per pudore, ma per la rabbia!
Non posso, non voglio credere, che la vita di Kagome sia finita così!
E’ tutta colpa mia! Le avevo promesso che l’avrei difesa, invece ho permesso che accadesse tutto questo!

-Mezzo demone…-      mi sento chiamare all’improvviso dalla Dea che riapre lentamente gli occhi
-Tu? Io pensavo che Kagome ti avesse…-
-Mi avesse uccisa? Sì, quasi, infatti non mi resta molto. Mi serve tuo figlio! Portalo qui..-        ordina con voce stanca
-Che cosa? Tu non toccherai mio figlio strega! Che vuoi da lui?-
-Idiota rivuoi o no tua moglie?-     mi chiede lasciandomi sbalordito
-Tu…vuoi ridarmela?-      le domando incredulo
-Sì, ma ho bisogno del potere di vostro figlio e del vostro legame di sangue! E’ molto forte anche se non sembra.-        sostiene lei
-In che modo il potere di Inuken potrebbe ridarmi Kagome?-
-Lui è un perfetto equilibrio tra bene e male. La sua forza demoniaca viene smorzata dalla forza pura della tua compagna. Ma al tempo stesso le due forze si uniscono generando un potere quasi divino. Devi sapere che noi Kamigami  (*)   abbiamo due anime, una buona,  nigi-mitama,  e una aggressiva , ara-mitama. In base a quale delle due prende il sopravvento, il Dio diviene benevolo o malefico. E tuo figlio è molto simile a noi in questo. Ho bisogno del suo potere e del suo sangue per dividere in due la mia anima. Io prenderò l’ara-mitama, e alla tua donna lascerò nigi-mitama. Solo così avremo entrambe ciò che vogliamo.-
-Ehm…io non c’ho capito niente comunque, mio figlio correrebbe pericoli aiutandoti?-
-Si trasformerà in demone completo per il lasso di tempo che mi servirà per dividere le due anime. Starà a te impedire che faccia danni! Poi sarà sua madre a fermarlo.  Allora ci stai o no? Non mi resta ancora molto da vivere han’yō…-
-Io…no so….-        posso fidarmi di questa tizia? E se mentisse?
E se poi mio figlio perdesse il controllo restando un demone? Posso correre questo rischio?
-Io tì! Rivoio mamma! Tieni manina!-       gli dice Inuken allungandogli  una mano come se sapesse già cosa fare
-Inuken ma che fai? Non sei tu a decidere!-     lo rimprovero
-Invete tì! Titto tu! Teduto!-       urla facendomi, con mio enorme stupore, schiantare al suolo
Ma…ma che??? Come diavolo c’è riuscito? Solo Kagome è in grado di usare il rosario!
E poi…zitto? A me??? Ho perso il rispetto di mio figlio forse?
-Ehi moccioso…come osi parlare così a tuo padre?-      ringhio verso di lui rimettendomi seduto
-Piantala han’yō…ormai ho cominciato il rito!-     mi avverte la Dea che stringe la mano di mio figlio sanguinante
-Ehi perché hai ferito la sua mano?-         le chiedo arrabbiandomi
Ma lei non risponde. Tiene gli occhi chiusi, lasciando scorrere le gocce di sangue della mano di Inuken sul suo stomaco ferito dal kanzashi.
Ma che diamine ha intenzione di fare?
-Svelto passami quel rotolo che hai lì vicino!-        mi ordina lei
Non so il perché ma obbedisco senza fiatare. Ormai non posso fare altrimenti.
Dopo averglielo passato lo legge, come se cercasse qualcosa di specifico.
-Trovato! Tieni fermo tuo figlio adesso!-       mi avvisa all’improvviso, mentre una luce comincia ad avvolgere la sua ferita allo stomaco
Dopo aver preso mio figlio in braccio, che tiene sempre la sua mano sanguinante sullo stomaco della Dea, lei legge delle parole incomprensibili da quel rotolo.
-Ēbori-scìtta, bōda-hadayămi!-   
Improvvisamente il corpo di mio figlio viene scosso da strani brividi.
Vedo il sangue della sua mano scorrere più veloce e farsi più scuro. Il suo viso è rigato da linee viola.
Sulle mani stanno crescendo gli artigli, e nella sua bocca le zanne. Infine l’agghiacciante ringhio che emette è l’ultimo segno che si è trasformato.
Subito dopo inizia a dimenarsi come un pazzo per  liberarsi ed attaccarmi. Sono costretto a tenerlo fermo con tutta la mia forza. È incredibilmente forte per non avere nemmeno un anno.
Anche se questa forza brutale è dovuta al mio sangue demoniaco impazzito.
Maledizione! Almeno questo a mio figlio volevo evitarlo!
-Grrrrrrr…-         ringhia furioso lui scalciando
-Accidenti Inuken sta fermo!-        urlo bloccandogli una mano, con cui mi ha graffiato un braccio
Adesso la ferita della Dea si sta rimarginando, sparendo del tutto.
-Ehi ti ci vuole ancora molto? -       le chiedo spazientito
Ma lei tiene nuovamente gli occhi chiusi ignorandomi.
Spero che tutta questa sceneggiata non serva solo per curarsi la ferita, perché giuro che stavolta la trapasso da parte a parte con Tessaiga!



 
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La ferita ha impiegato più tempo di quello che immaginavo a chiudersi, ma ci sono riuscita.
Il sangue demoniaco di quel piccolo han’yō è davvero forte.
Grazie al legame di sangue con la madre sono riuscita a rimarginarla del tutto.
Dalla sua parte pura , prima che si trasformasse, ho preso la forza per la madre, e dalla sua parte demoniaca dopo la trasformazione la forza per me. Senza il sutra non ci sarei riuscita.
Adesso disponiamo entrambe di una parte di anima. Ma c’è un prezzo da pagare per lei….

“Sakuya, il mio bambino tornerà normale vero?”         mi chiede preoccupata l’umana
“Sì, appena il rito sarà concluso ci penserai tu stessa a ritrasformarlo. ”
“Ah menomale! Sakuya ti ringrazio! Quello che hai fatto è davvero importante per me!”
“Kagome, il mio compito è quasi finito. È tempo che vada. Ora la nostra anima è divisa e tu potrai tornare dalla tua famiglia…ma c’è una cosa che devi sapere…”
 
 


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-Grrrrrrrrr  lasciami!-      strilla Inuken dimenandosi sempre più inferocito
Accidenti come diavolo devo fermare questa furia?
Se non fosse mio figlio gli avrei già tirato un pugno in testa per farlo smettere.
-Ehi Dea ti spicci o no a svegliarti? Che altro devi fare per ridarmi Kagome?-     le urlo per cercare di svegliarla, ma niente
E’ in stato di incoscienza già da un po’…non vorrei che fosse…
No non devo pensarci! Anche perché significherebbe che tutto è stato perduto. E che mio figlio finirà col perdere il controllo continuando così!
All’improvviso, con mia enorme sorpresa, tutto quello che abbiamo intorno ricomincia a prendere vita.
Le voragini causate dal terremoto si richiudono. Gli alberi si ricreano praticamente dal nulla. L’erba ricopre i prati.
Anche le case e i villaggi ritornano come prima.
La vita ritorna a scorrere come se nulla fosse successo con gli umani che prima erano cadaveri.
Che cosa è accaduto? Non ci capisco più nulla!
-Inu…Yasha…-           sento sussurrare dalla Dea stesa a terra che ha riaperto gli occhi
Ma noto subito dal suo tono e da come mi ha chiamato che non è quella Sakuya.
-Kagome?-       chiedo incerto e quasi impaurito
-Sono tornata amore…-        dice sorridendo dolcemente
Non ci credo! Quella Dea ha mantenuto la parola! Mi ha restituito Kagome!
-Grrrrr…-      continua a ringhiare la peste tra le mie braccia
-Inuken ….-     lo chiama la madre poggiandogli una mano sulla testa
Nello stesso istante Inuken perde la forza demoniaca svenendo e trasformandosi in umano.
-Ma Kagome…che hai fatto?-       domando preoccupato
-Tranquillo ritornerà normale tra qualche ora…-      mi rassicura lei
Adagio sulle gambe mio figlio e aiuto Kagome a sollevarsi e a mettersi seduta. Non resistendo oltre, l’abbraccio stringendola a me.
-Temevo non ti avrei più stretta tra le braccia!-       le confesso lasciando finalmente cadere un lacrima dai miei occhi, sempre troppo orgogliosi
-Adesso sono qui InuYasha. E starò con te finché lo vorrai!-       mi dice rispondendo all’abbraccio, ma lasciandomi  stranito da questa frese alquanto enigmatica
-Che significa  “finché lo vorrò”?-         le chiedo staccandomi dall’abbraccio
-Te lo spiegherò a casa..-
 


 
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Riaprire gli occhi e risentire il mio corpo è stata una bella sensazione.
Ma vedere mio figlio trasformato non mi è piaciuto per niente. Ma come aveva detto Sakuya mi è bastato toccarlo per farlo calmare.
InuYasha ha pianto senza nascondersi quando mi ha abbracciata. Deve essere stato malissimo poverino.
Ora mi tocca raccontare tutto quello che mi ha detto Sakuya, e non sarà facile da gestire e accettare. Soprattutto in futuro.
Quando finalmente arriviamo al villaggio di Musashi…
-Kagome? Oh Kami… Kagome è ritornata! Miroku, Kaede, Shippo correte!-       strilla Sango vedendomi scendere da sopra Kirara e correndomi incontro
-Ciao amica mia…-        la saluto abbracciandola felice di rivederla
-Kagome come stai? Eravamo così preoccupati! Ma… come sei vestita?-       mi chiede osservando il vestito di Sakuya che mi è rimasto addosso
-Kagome sei qui!!! Kagome! Kagome!-       grida Shippo saltandomi in braccio piangendo
-E’ la veste sacra della Dea quella! Kagome sono felice che tu sia ritornata!-       risponde Miroku raggiungendoci insieme a Kaede
-Kagome… bambina, per fortuna InuYasha è riuscito a riportarti a casa sana e salva!-       
-Tzs… ne dubitavi vecchia?-     le risponde InuYasha
-InuYasha quando porterai rispetto alla somma Kaede? Se non avessi Inuken in braccio sai bene cosa farei adesso..-      gli dico guardandolo truce e vedendolo deglutire
-Kagome perché hai addosso questo vestito da Dea?-       mi chiede Shippo
-Entriamo dentro…vi racconterò tutto!-
 
Dopo aver detto buona parte del racconto ai miei amici dentro la casa dell’anziana Kaede…
-E così la somma Izanami ha riportato tutto alla normalità? E Sakuya ha diviso la sua anima in due?-       ripete Miroku  perplesso, che abbia capito?
-Sì…se non fosse stato per il potere particolare di Inuken non sarei potuta ritornare.-
-Vostro figlio è davvero forte allora! E pensare che ha un anno di vita…che farà da grande?-       si domanda Sango stupita
-Ovvio diventerà il capo di tutti i demoni! Così nessuno oserà prenderlo in giro per la sua natura! Compresi gli umani che lo temeranno!-         risponde soddisfatto InuYasha
-Non pensarci nemmeno InuYasha! Inuken farà quello che vorrà…ma di certo non il capo dei demoni e il terrore degli umani! Ma che ti salta in mente?-       
-Tsz….guasta feste!-
-Stupido!-
-Cretina!-
-Seduto!-       gli dico scocciata
-Da..dannata!-          balbetta spiaccicato al suolo
Ben gli sta! Mai contraddirmi!
-Piuttosto…c’è una cosa che devo raccontarvi. E non è molto piacevole sotto certi punti di vista.-         riprendo diventando seria
-Io già immagino di cosa si possa trattare divina Kagome…-       interviene Miroku
-Kagome la finisci di fare la misteriosa? Mi vuoi dire che succede?-          chiede InuYasha messosi a sedere
-Vedete…il fatto è che, avendo per metà l’anima di Sakuya, io non sono più una sua reincarnazione. Ma è come se fossi lei stessa.-
-E che cosa significa?-    
-Significa.. InuYasha, che…-
-Che Kagome adesso è una Dea! Giusto Kagome?-       domanda Miroku, che già sembra aver compreso tutto
-Esatto. Adesso sono io la Dea della distruzione, visto che Sakuya ha seguito Akira nel regno dei morti.-
-Che cosa? Adesso sei una Dea Kagome?-        chiede sorpreso il piccolo Shippo
-Sì Shippo, purtroppo sì!-        rispondo io triste
-Perché purtroppo? Non significa forse che adesso sei immortale?-       mi domanda Sango
-Appunto! Vedrà morire tutti quelli che ama. Dal primo all’ultimo! E forse anche me e Inuken un giorno!-          mi precede serio InuYasha rispondendo al mio posto, e ferendomi inconsapevolmente al cuore
-Oh Kagome…-      sussurra Shippo
-Senza contare che essendo io la Dea della distruzione, potrei creare danni anche non volendo. Non sono in grado di gestire un simile potere…-       spiego dispiaciuta
-Tzs…di sicuro imparerai presto a controllarlo no? Non sei certo una stupida! Quindi smettila di lagnarti e andiamo a casa! Abbiamo bisogno di riposo!-         dice InuYasha uscendo come un fulmine dalla capanna della vecchia Kaede
-Ma che gli è preso?-        chiede Shippo
Non deve essere facile per lui questa situazione.
Soprattutto perché tra i due quello forte era lui. E adesso non è più così.
Il suo orgoglio ne risentirà parecchio.
 


 
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Kagome adesso è una Dea immortale. Incredibile!
Ho sempre pensato che sarei stato io quello che l’avrebbe protetta da ogni cosa, invece adesso sarà lei quella che proteggerà me.
Vivrà addirittura più di un demone…e sarà anche molto più forte!
-InuYasha…-       mi chiama lei entrando in casa nostra mentre sto stendendo nostro figlio nel suo futon
-InuYasha, sei arrabbiato vero?-       mi chiede avvicinandosi
-E perché dovrei Kagome?-        le rispondo avviandomi verso la nostra camera da letto senza guardarla
-Forse perché eviti addirittura di guardarmi scappando via?-       domanda lei raggiungendomi in camera
Appena chiude la porta per non far sentire la nostra discussione a nostro figlio l’afferro con forza per i fianchi e la butto sul nostro letto senza troppa delicatezza.
-InuYasha ma…-           cerca di dire lei ma la zittisco  con un bacio, rude e violento che mai le ho dato, ma a cui lei risponde
-Evitarti non è proprio ciò a cui pensavo Kagome!-          le rispondo staccandomi dalle sue labbra e strappandole a forza quello stupido vestito pieno di veli con gli artigli
-InuYasha che ti prende?-       mi chiede quasi spaventata
-Mi prende che mi è mancata mia moglie! E adesso che è una Dea immortale posso anche essere meno delicato nell’amarla. Dando sfogo finalmente anche alla mia parte demoniaca che ti vuole con tutte le sue forze Kagome. Ma che ho dovuto sempre controllare per non farti  del male!-       le confesso ormai giunto  al limite nel frenarmi
Dopo averla denudata del tutto getto via anche il mio kimono. 
-InuYasha aspetta, dobbiamo parlare prima…-        mi ripete, ma io non l’ascolto
 Le allargo le gambe con forza per poi entrare in lei con un’unica e violenta spinta.
-Inu…Yasha!-         geme urlando e aggrappandosi con le unghie alla mia schiena
Nelle mie spinte non c’è alcuna delicatezza, me ne rendo conto, ma non riesco a fare altrimenti! Il bisogno che sento è troppo forte!
Il mio sangue demoniaco ribolle. Amarla senza trattenere la mia forza è un soddisfazione immensa.
Non che prima non fossi soddisfatto, ma dover stare sempre attento a come la toccavo per via dei miei artigli, a come la stringevo o a dosare sempre la giusta forza ogni volta che mi muovevo dentro di lei, non era proprio il massimo.
Adesso invece posso dare libero sfogo a tutta la passione che sento per Kagome. A tutta la voglia che mi provoca il suo corpo così seducente, e che per anni ho desiderato quando eravamo in viaggio per recuperare i frammenti della sfera.
Quante volte, averla sulla mia schiena e sentire il contatto del suo caldo corpo contro il mio, mi ha fatto viaggiare con la mente in assurde fantasie.
Quante volte, dopo il matrimonio, ad ogni sua provocazione sensuale avrei voluto lasciarmi andare, e tenerla così stretta a me da attaccarla alla mia pelle quasi.
Adesso che non è più una semplice umana posso fare tutte quelle cose che avrei sempre voluto senza il timore di farle male, o di reciderle la giugulare.
Non dovrò più preoccuparmi di stare toccando un vaso di cristallo come quelli dell’epoca di Kagome, che si rompono anche solo se li tocchi.
Posso amarla con ogni singolo muscolo del mio corpo.
E da come geme e invoca il mio nome lei non mi sembra le dispiaccia molto.
Non mi importa cosa sia adesso…come non mi importa che sia più forte di me.
Lei è mia moglie…io la amo…e non c’è orgoglio che tenga a farmi cambiare idea!
Anzi…mi ritorna molto utile questa cosa….
 
 
-Lo sai che stai diventando peggio di Miroku? Non ti facevo così…voglioso!-      mi dice lei stesa sul mio petto, che disegna con le dita cerchi immaginari
-Mmmh… non mi sembra ti sia dispiaciuto però! Hai voluto rifarlo altre tre volte di fila! O sbaglio?-
-Ehm…senti che preparo per cena?-       chiede cercando di cambiare discorso
-Eh no bella mia! Adesso mi rispondi…chi è stata a dire “oh InuYasha, è stato bellissimo! Così diverso! Lo rifacciamo?”….eri o non eri tu eh??-
-Mi imiti malissimo sai?-
-Non cambiare discorso furbetta…-
-Uffaaaa…va bene hai ragione tu ok?-        si arrende infine dandomi la vittoria
-Bene, diventare una Dea ti ha resa anche più saggia vedo!-
-Ora non approfittarne però!-
-Oh ne approfitto eccome… di te però!-       le sussurro baciandole il collo ma in modo decisamente dolce e romantico stavolta
-Approfittatore…-       risponde lei baciandomi sulle labbra
-Kagome...staremo insieme per l'eternità!-
-Ma InuYasha io...-
-Sssh....io ho intenzione di vivere ancora a lungo! Qualche millennio insieme non ce lo toglie nessuno amore mio!-     
-Ti amo InuYasha! Sarà un'eternità magnifica la nostra!-        dice felice abbracciandomi

Eh sì...sarà davvero una bella eternità la nostra...insieme ai nostri figli però!


 
 
                                               ***************************************************************************


 
 
Accidenti a me! Come cavolo ho fatto a dimenticare una cosa così importante?
Eh sì che prima ci prestavo attenzione.
Con quello che è successo mi è passato del tutto di mente!
Accidentantaccio!
-Kagome? Ehi Kagome mi senti?-
-Eh? Ah sì dottoressa mi scusi ero sovrappensiero! Mi dica…-         rispondo imbarazzata
-Ha detto che sono due!-          mi dice InuYasha tutto felice
-Due che?-       chiedo confusa
-Due gemelli Kagome. Due maschietti per la precisione!-       mi rivela l’ostetrica
Sono nel presente insieme ad InuYasha per fare la prima ecografia dopo che ho scoperto di essere incinta.
Purtroppo dopo quello che è accaduto ho totalmente scordato di prendere la pillola.
Speravo con tutto il cuore di essere solo ingrassata, ma la sorte non è benevola con me.
- Sta scherzando vero?-      chiedo con la bocca spalancata
Inuken ha appena compiuto un anno. È troppo presto! Poi…due!!!
-No Kagome, perché dovrei? Ma non essere così stupita. Capita spesso che quando si assume un anticoncezionale , dopo averlo interrotto si incorra in gravidanze gemellari. -      mi spiega la dottoressa tutta sorridente
Che cavolo avrà da ridere poi…
-Che bello Kagome altri due maschietti! Il prossimo però dovrà essere femmina!-       esulta felice mio marito in previsione di un altro figlio
 
 
Che qualcuno mi uccida vi prego!!!!!!  Sarà un’eternità orribile la mia!!!!
 





 
 
 
 
 
 
 
 
(*)   il termine Kamigami  è il modo più corretto da utilizzare quando ci si riferisce a tutti i Kami esistenti.
Poiché in giapponese non esiste il plurale nei nomi  si utilizza il termine kamigami quando ci si riferisce a più kami. La traduzione rimane sempre quella di divinità, perchè gami altro non è che la ripetizione eufonica di kami
 
 
Finita T_T
Anche questa è finita…..e va beh…
Ho deciso di fare un unico capitolo, non aveva senso troncarlo.
Spero vi sia piaciuta ^_^   anche se ho notato che le altre due interessano molto di più ^_^
Alla fine Kagome è rimasta fregata ihihihihih invece di un figlio se ne ritrova tre….con il quarto già in programma….sono cattiva eh?
Beh che dire…non vi ringrazierò mai abbastanza per le vostre bellissime recensioni ^_^
E come sempre…
GRAZIE a chi ha inserito la mia storia tra le preferite , tra le seguite,  tra le ricordate, chi ha letto anche senza recensire e inserito la storia da qualche parte <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
Grazie a tutti quelli che mi hanno messa tra i loro autori preferiti <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
Baci baci Faby
 
   
 
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