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Autore: avalonne    02/05/2013    4 recensioni
Nuova generazione. Di nuovo, ormai sta diventando la mia droga. Un occhio su una coppia non - canon: Rose Weasley e Teddy Lupin.
Hogsmeade: torneo di scacchi di Hogwarts. Ted Lupin è stato invitato come ospite d'onore, ma se ha accettato è anche per fare il tifo per Rose Weasley. E' l'occasione giusta, per il ragazzo, di fare la sua mossa, che di scacchistico non ha nulla!
Sempre che un avversario non ci metta lo zampino!
Prima classificata al contest "Pairing, Pairing e ancora Pairing" di Ashley Moody!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ron Weasley, Rose Weasley, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Storia che si è classificata prima al Contest "Pairing, Pairing e ancora Pairing" di Ashley Moody che ringrazio per il suo giudizio che riporto a fine storia!



Nick name Autore: Avalonne
Titolo storia: Scacco matto
Pairing: Teddy/Rose
Rating: verde
Genere: Commedia, Romantico
Introduzione: A Hogsmeade si svolge l’annuale torneo di scacchi e per Ted è l’occasione di vedere Rose e forse di fare la sua mossa, che alla fine di scacchistico non ha proprio nulla! Sempre che un avversario non ci metta lo zampino!
Note: La storia si svolge al presente, in terza persona ma con il punto di vista incentrato su Ted, tranne che nell’ultimo paragrafo. È ambientata nella Nuova Generazione (ovviamente), quando Rose ha diciassette anni, e quindi ha finito il sesto anno, e Ted venticinque. Non l’ho specificato ma la Casa di Rose è Grifondoro, mentre quella di Paul Goldstein (un mio OC figlio di Anthony) è Corvonero. Il ragazzo ha un anno più di Rose. Nella storia sono presenti alcune metafore scacchiste, sono tutte molto semplici, solo per due ho messo una nota di spiegazione. Ovviamente il Torneo di Scacchi di Hogwarts è una mia invenzione!
 
 
 
 
 
 
 
 
Ted Lupin si avvicina pigramente verso la zona di Hogsmeade dove si svolgerà il torneo di scacchi. Il sole di giugno gli scalda la schiena e illumina i capelli azzurri. Dopo anni di adolescenza in cui li ha cambiati in continuazione, dopo il periodo in cui li ha tenuti costantemente viola per far piacere alla sua, ormai ex, ragazza Vic, si è stabilizzato su quella tonalità turchina. Non ha mai avuto voglia di spiegare il perché ai suoi parenti acquisiti, è stata Rose, la figlia di Ron e Hermione a farlo.
- Perché Tonks li aveva rosa. - È stata la semplice risposta della ragazza, e Ted si è stupito, ancora una volta, di essere così perfettamente capito.
La intravvede tra gli altri studenti, seduta a gambe incrociate, con gli occhi fissi su un vecchio libriccino.
- Weasley. - La apostrofa.
- Lupin. - Risponde lei alzando gli occhi.
L’uso dei cognomi è un vecchio scherzo tra loro, che accorcia le distanze, anziché allungarle.
- Cosa leggi? -
- Il Manuale degli Scacchi di Anatoli Karpov[1]. -
- È un Babbano? Comunque tu non hai bisogno di manuali, te la cavi benissimo da sola. -
Rose sorride e allunga le gambe. - Lo so, ma serve per distrarmi dalla tensione. -
Ted le sorride e si siede accanto a lei: - So io cosa ci vuole per distrarti! - Esclama gioviale. Si accorge di un possibile doppio senso nelle sue parole solo quando la ragazza arrossisce leggermente. Immediatamente sente anche le sue orecchie scaldarsi e si maledice per la sua ennesima sbadataggine. Rose gli piace, inutile negarlo, eppure, anche se lei ha già compiuto i fatidici diciassette anni, sente il peso della loro differenza di età. Quando Harry, il suo padrino, si è accorto del fatto che a Natale ha preferito trascorrere il tempo alla Tana seduto con un libro accanto a Rose, piuttosto che a scatenandosi con James, Albus e Hugo, gli ha consigliato di essere più Tonks e meno Remus. Come se fosse facile.
Per rimediare al doppio senso non voluto, tira fuori la sua scacchiera da tavolo.
- Partita? - le chiede.
- Mi faresti questo grande onore? - Lo prende in giro lei bonaria.
Ted sorride. Da quando hanno istituito il campionato di scacchi di Hogwarts, ogni anno a giugno, finite le lezioni, si tiene un torneo a Hogsmeade. Lupin è ancora invitato come ospite d’onore, essendo l’unico che l’abbia vinto per tre anni di seguito. Rose non ha mai vinto, ancora, ma Ted è ottimista. A Natale si sono allenati insieme e lei ha battuto varie volte sia lui che suo padre. Quando gioca Rose è uno spettacolo: si isola completamente, la casa potrebbe essere attaccata da Voldemort in persona e lei non si scomporrebbe né smetterebbe di giocare.
Questa però è una partita fatta per perdere tempo, così Ted ne approfitta per parlare.
- I tuoi non ci sono? -
- No, dovevano tornare oggi dalle vacanze in Francia con zia Ginny e zio Bill e le loro famiglie, ma sembra che ci siano stati alcuni problemi con la Passaporta Internazionale e non arriveranno prima di domani mattina. Papà era sull’orlo di un esaurimento nervoso, ma gli ho detto di non preoccuparsi, queste sono solo le prove preselettive, l’importante è che ci sia alla finale. -
Ecco un’altra cosa che Ted ammira di Rose Weasley, non ha paura di ferirlo e non lo tratta come una statuina di vetro. Per anni Ted è stato circondato da persone che facevano finta di non saper pronunciare nemmeno i nomi dei suoi genitori, solo per proteggerlo e lo stesso è accaduto dopo che si è lasciato con Victoire. Per mesi Lily non ha pronunciato il suo nome o quello di Bill, Fleur, Dominique e Louis. Rose non si è mai fatta troppi scrupoli, sa che ormai Ted ha sviluppato gli anticorpi e che può sopravvivere alla menzione della sua ex.
- Se vuoi dopo ti posso dare uno strappo a casa, ho la moto di Sirius! - E le strizza malandrino un occhio.
- La moto di Sirius? Mi obblighi ad accettare … A nonna Molly verrà un colpo! -
- Si lamenterà con mia nonna Andromeda! - Risponde Ted sornione.
- Comunque vada la partita, sarò sempre la ragazza più invidiata del torneo. - Esclama Rose senza pensarci, poi arrossisce di nuovo. - Voglio dire, non è da tutti essere riaccompagnati a casa dal Campione di Hogwarts. - Cerca di rimediare.
Cala un attimo di imbarazzo, che Ted decide di rompere con una domanda banale.
- I tuoi avversari come sono? -
- Oggi mi scontro con Alex Thomas, è bravo, ma troppo emotivo. Tra gli altri mi preoccupa un po’ Carol Thorton, una Corvonero del quinto anno che riesce a memorizzare ogni mossa dell’avversario e Paul, perché ha tecnica, strategia e fantasia. - Mentre parla il viso le si imporpora leggermente.
Ted inarca le sopracciglia: - Paul? -
- Sì, Paul Goldstein. - Risponde, indicando con un cenno del capo, un tavolo che ha volutamente ignorato fino a quel momento.
 
Così quello è Paul Goldstein, l’ex ragazzo di Rose. Non una gran bellezza con quelle orecchie a sventola, rimugina Ted, ma con abbastanza cervello per conquistare la più intelligente delle Weasley e non abbastanza per tenersela. L’ha lasciata sei mesi fa, adducendo come scusa l’essere troppo preso dai M.A.G.O. per avere una fidanzata, ma la realtà è che non vuole una fidanzata più in gamba di lui, giacché due settimane dopo aver lasciato Rose ha iniziato a corteggiare un’altra.
Questo Ted lo sa perché James se l’è “incidentalmente” lasciato sfuggire a Natale, davanti a Albus e Hugo, gli stessi che, appena tornati a Hogwarts, hanno corrotto Pix perché rovesciasse Puzzalinfa su Goldstein. Tutti i giorni. Per un mese. Lupin avrebbe pagato fior fior di galeoni per assistere alla scena.
 
La partita con Ted finisce con la vittoria di quest’ultimo, ma Rose non sembra prendersela, in fin dei conti perdere contro il Campione di Hogwarts non è così disonorevole.
Quando è il suo turno, Lupin la segue con lo sguardo e la vede sedersi davanti a un avversario troppo nervoso perché sia pericoloso. Rose è calmissima, ogni altro pensiero ha lasciato la sua mente: ora c’è solo lei e la scacchiera.
Qualche tavolo più in là anche Goldstein ha gli occhi fissi su di lei e Ted stringe i pugni nascosti nelle tasche dei pantaloni. Il Corvonero ha avuto la sua occasione e l’ha sprecata e soprattutto ha fatto soffrire Rose; Lupin non ha alcuna intenzione di permettergli di farlo di nuovo, ora è il momento di fare la sua mossa. Ted si allontana di qualche passo per scrivere una lettera stringata e cercare un gufo per inviarla.
 
La vittoria di Rose è fulminea e così, poco dopo, Ted la vede avvicinarsi a lui, con gli occhi che le brillano e le guance ancora rosse per l’emozione. Quello che non si aspetta è che lei lo abbracci di slancio: i suoi capelli gli solleticano il naso e il giovane mago vorrebbe solo stringerla forte e non lasciarla andare mai. Riapre gli occhi che aveva inconsciamente chiuso e vede Goldstein che li fissa, immobile, come fulminato. Quando lascia andare Rose, il suo avversario riprende a respirare e si avvicina, con un sorriso di congratulazioni stampato sulle labbra. Ted, tuttavia, lo previene: guarda Rose e sgancia la sua proposta.
- Ehi Weasley, che ne dici se per festeggiare ti porto a cena fuori? Poi, se vuoi, puoi restare da me, ho già avvisato tua nonna Molly e lei è d’accordo. -
Rose sgrana gli occhi, ma replica in fretta e con tono di finto sussiego: - Sarebbe un onore, Lupin! - Quando si avvicina alla moto, tuttavia, non si trattiene più: - Grazie! - Gli dice, prima di stampargli un bacio su una guancia, terribilmente vicino alle labbra. Ted ringrazia Merlino di non avere più tredici anni, altrimenti i suoi capelli sarebbero senz’altro diventati rosso fuoco, tradendo così il suo imbarazzo.
I due ragazzi salgono sulla moto e Lupin parte a razzo, premurandosi di intossicare per bene Goldstein che li sta ancora guardando come una Puffola Pigmea appena nata[2].
Scacco.
 
Alcune ore dopo i due ragazzi sono seduti sul tappeto dell’appartamento di Ted, ai loro piedi alcune pedine protestano per essere state abbandonate senza riguardo sulla scacchiera.
La distanza tra i due è di solo un paio di cuscini, ma a Ted sembrano invalicabili. Non è sicuro dei sentimenti di Rose, perciò si limita a giocare in difesa, aspettando la mossa successiva della Weasley; mossa che consiste nello scansare i due cuscini e nell’avvicinarsi a lui, fino a far aderire i loro fianchi e sfiorare i loro visi.
Arrocco[3] fa in tempo a pensare Ted, poi abbandona le metafore scacchiste perché le labbra di Rose sono sulle sue e quella è la vita vera e non una partita.
 
Il pomeriggio successivo Ron Weasley è tranquillamente spaparanzato sul divano, godendosi il meritato riposo dopo la trasferta francese, quando qualcuno suona alla porta. L’uomo è particolarmente sorpreso di trovarsi sulla soglia di casa un giovane mago che stringe convulsamente in mano una rosa rossa.
- Salve, sono Paul Goldstein, c’è Rose? - Chiede leggermente intimidito dal cipiglio di Ron.
Dunque quello è l’ex ragazzo di sua figlia, quello per cui la sua bambina ha pianto durante tutte le vacanze di Natale.
- No, è ancora a casa di Ted Lupin. - Risponde gelido, sbattendogli la porta in faccia. Scacco matto.
Dieci minuti dopo Ron realizza che sua figlia è davvero ancora a casa di Ted Lupin! Senza che Hermione possa fermarlo si Smaterializza dal ragazzo, deciso a riportare a casa la sua piccola. In fin dei conti, fino a prova contraria, lui è suo padre, Ron The King Weasley, e per questo Re non è ancora giunto il momento di farsi abbassare sulla scacchiera[4].
 
 













Giudizio di Ashley Moody:


PRIMA CLASSIFICATA 

SCACCO MATTO-Di Avalonne 

Ortografia/Grammatica:14.90/15 
Per Salazar, questa storia è scritta benissimo, non ci sono errori e il tuo stile è fluido e corretto. 
Non ho trovato ripetizioni, ma solo un errore di distrazione nello scrivere la parola “Victorie”. 
Comunque davvero un ottimo lavoro, complimenti!! :) 

Caratterizzazione personaggi:15/15 
Sebbene non possiamo sapere il carattere dei due personaggi perchè non descritti dalla Rowling, la tua caratterizzazione mi è piaciuta particolarmente. 
Rose: L'ho apprezzata molto. Il suo carattere e il suo atteggiamento, che ricordano un mix perfetto di come dovrebbe essere la figlia di Ron Weasley e Hermione Granger. Il suo gran cervello, la sua bellezza e la sua schiettezza. 
Teddy:Anche lui è perfettamente caratterizzato. Mi è piaciuto un sacco. E' simpatico come Tonks e timido e insicuro sul lato romantico come era suo padre. 
Davvero il perfetto Teddy Lupin. 

Originalità:15/15 
La coppia è originale, la storia del torneo di scacchi a Hogwarts è qualcosa di assolutamente mai visto! 
Di do il punteggio massimo, perchè questa storia per me è davvero perfetta in tutti i sensi. 

Gradimento personale:10/10 
La tua storia è quella che ho adorato più di tutte. 
I personaggi, la situazione, mi hanno conquistato perchè mi è parso di leggere davvero qualcosa della Nuova Generazione di zio Row. 
Il siparietto di Ron mi ha fatto un sacco ridere, come lo scherzo di Pix a Goldstein organizzato da Hugo e Albus. 
La tua grammatica poi praticamente perfetta, lo stile scorrevole e piacevole e le descrizioni hanno completato questo piccolo capolavoro. 
Ti meriti davvero il primo posto! 
Congratulazioni!!! :) 

Punto Bonus:1/1 
Punto guadagnato scrivendo su una delle coppie preferite della giudicia :) 

Totale:55.90/56





 


[1] Campione di scacchi russo.
[2] Voleva essere l’equivalente del nostro “pesce lesseo”
[3] L'arrocco (sostantivo maschile, derivato di arroccare) è una mossa particolare nel gioco degli scacchi che coinvolge il re e una delle due torri. Consiste nel muovere il re di due case a destra o a sinistra in direzione di una delle due torri e successivamente muovere la torre (verso la quale il re si è mosso) nella casa accanto alla casa occupata dal re. In pratica le due pedine “si avvicinano” come i due ragazzi.
[4] Quando una partita di scacchi finisce, il Re che ha perso non viene tolto dalla scacchiera, ma solo abbassato sulla stessa.
  
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