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Autore: Reb_clas    02/05/2013    1 recensioni
“Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni.”
— Alda Merini
Renesmee si sveglia dopo aver passato una serata un po' animata, ha alzato un po' il gomito con i suoi compagni e ovviamente avrà qualche problema con il suo amatissimo Jacob. Tutto finirà al meglio e spero che vi piacerà. Non è molto lungo ma ho voluto racchiudere la mia idea in questa piccola chicca. Spero che vi piaccia. RECENSITE!!!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jacob Black | Coppie: Jacob/Renesmee
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Successivo alla saga
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NOTA DELL'AUTRICE: Spero che vi piaccia poichè non è niente di che. E' solo un piccolo momento tra Jake e Nessie che volevo ritrarre.

POV RENESMEE

In un attimo ebbi la fermezza di essere sveglia. Rimasi ad occhi chiusi assaporando ogni centimetro di quel momento
in cui il tuo corpo rabbrividisce mentre lentamente le tue palpebre si aprono e i tuoi occhi ritornano alla realtà. Mi guardai
attorno intontita, come avevo fatto ad arrivare nella stanza di Jake ? quelle disordinatissime quattro mure che 
racchiudevano un ambiente abbastanza caldo. Quando con i gomiti mi diedi la spinta per alzarmi, la brandina di Jake 
scricchiolò, appoggiai i piedi nudi sul pavimento in legno e mi alzai in piedi, un piccolo giramento di testa mi colse 
all'improvviso e i vari ricordi della sera precedente governarono confusamente la mia piccola mente che non riusciva a 
reggerli. 
Avevo combinato un gran pasticcio la sera prima, ubriacandomi così forte che la fame sconvolse il mio corpo. Mi ricordai
che mi ero nascosta in una stretta stradina sporca nascondendomi dietro i cumoli di spazzatura affinchè la mia gola 
smettesse di bruciare. Mi ricordo di aver preso a stentoni il cellulare e aver chiamato d'urgenza Jake, che era corso subito
in mio aiuto, ed ecco che ricordai come c'ero finita in quella stanza.
Mi guardai da capo a piedi, avevo dei corti leggins e il felpone verdastro di Jake mi teneva al caldo, mi strinsi fra le mie 
stesse braccia e uscii dalla camera aggiustandomi leggermente i capelli. Delle rotelle strisciarono sul pavimento; Billy
spuntò dal salone e mi guardò sorridendo gentilmente << Buongiorno Renesmee ! >>
Ricambiai timida il sorriso e annuii << Dov'è Jake ? >>
Ne seguì un suo lungo sospirò e m'indicò che si trovava in salone, poi si diresse verso la sua stanza, mentre mi avvicinavo
alla porta del salone sentii la risata di Paul, Rachel e Jacob provenire da li dentro, poi la maniglia girò e Jacob uscì dalla porta
ridendo ma non appena mi notò, il suo sorriso calò in una profonda espressione seria e profondamente delusa.
Abbassai lo sguardo e poi lo rialzai provando a sorridere, li andai in contro, mi spinsi sulla punta dei piedi, ma non appena le
mie labbra furono vicine alle sue, lui voltò lo sguardo e li dovetti baciare la guancia. Restammo per un po' in silenzio poi
con un sussurro lui disse << ti preparo la colazione >> 
La porta del salone era leggermente aperta e Rachel e Paul erano riusciti a guardare tutta la scena, sconvolti quanto me.
Rachel mi fece cenno di seguirlo e così fu, lo raggiunsi in cucina, stava manovreggiando con il frigorifero.
<< Ti senti meglio ? >> disse con quella voce rauca e bassa. 
<< Si >> il mio fu un piccolo mormorio, a testa bassa mentre guardavo le mie mani agitarsi nervosamente con la pellicina vicino
alle unghie continuai << Jake mi dispiace... >>
Jacob sbattè la portella del frigorifero << Ti dispiace ? >> mi guardò sconvolto. << Tu mi hai quasi fatto venire un infarto, ti 
rendi conto che hai bevuto come una matta, potevi uccidere qualcuno... >>
<< Sono riuscita a controllarmi... >> sussurrarono le mie labbra che iniziarono a tremare.
<< Figuriamoci se non ti saresti controllata ! >> disse agitando le mani, poi iniziò nervosamente a tagliare il pane, per l'agitazione
si lesionò superficialmente la pelle; gemetti e li andai vicino, lui mi voltò le spalle e mise la mano sotto l'acqua, in due secondi
la ferita si rimarginò. In seguito si girò fissandomi << Mi spieghi cosa ti è saltato in mente ? >>
<< Io... noi... era solo una serata fra amici. >> balbettai.
<< Che ti hanno lasciato dietro la spazzatura solo per andarsi a nutrire a Seattle ? >> continuò lui guardandomi severo.
<< Non sei mio padre! >> sbraitai. 
Ma lui mi guardò ancora più severo e autoritario << E tu sei ridicola ! >> 
In quel momento Paul entrò nella stanza, e ci fissò a lungo << Ok, Jake è ora di andare, siamo di ronda! >>
<< Si, vengo. >> Mi lanciò due ultime occhiate e poi sparì con Paul. A quel puntò scoppiai in lacrime. 
 
Quella sera, decisi di riordinare la camera di Jake, un favore in più e ci riuscì, non fu difficile, erano solo accumuli e accumuli
di oggetti in disordine. Nessuna sporcizia vera.Quella sera Billy era uscito per andare a casa di nonno Charlie perciò rimasi
a casa da sola. Sentii la porta chiudersi, i miei istinti sguizzarono. Poi sentii la voce di Jacob << Papà? Sono a casa! >>
Iniziai a tremare, ma mi decisi ad affrontarlo, mi avrebbe respinta ? Uscii di colpo dalla camera, i suoi occhi mi trovarono 
subitono, i suoi occhi si mossero agitati squadrandomi poi girò lo sguardo e rimasi delusa, pensavo avesse sbollito la rabbia.
Così presi coraggio e in due secondi volai attraverso il corridoio e li buttai le braccia e scoppiai in lacrime.
<< Per quanto mi terrai il broncio? non lo sopporto! >> dissi fra le lacrime. La mia testa era nel suo collo, pensavo che non 
avrebbe reagito invece sbagliavo perchè mi strinse forte. << Non mi odiare ti prego >>
<< Non potrei mai odiarti, amore >> sussurrò lui, alzandomi il viso. Non mi ero accorta che avesse addosso solo con un 
pantaloncino e una camicia perciò dopo averlo squadrato per bene lo guardai dritto negli occhi. Con il palmo della mano 
asciugò le mie lacrime.
<< Stamattina sei stato davvero rude con me ! >> sussurai temendo un improvviso cazziatone. 
<< Ero sconvolto ! >> ammise lui, per poi tornare a stringermi << Promettimi che non combinerai più cavolate del genere >>
Annuii tirando su col naso. << Soprattutto ora che i tuoi genitori stanno tornando dalla caccia ! >>
Sorrisi << Pensi che mio padre si arrabbierà ! >> 
<< penso che una bella settimana in punizione non ti farà male ! >> rise lui.
Alzai lo sguardo e incontrai il suo sguardo, direi che rimanemmo così per un po' finchè non si avvicinò lentamente alle mie 
labbra sfiorandole, le mie mani accarezzarono il suo volto, mi distaccai lentamente << Perchè sei sempre così premuroso con 
me Jacob Black ? >>
<< Non sono umano, ma un uomo si >> mi sfiorò la guancia. 
A quel puntò lo trascinai in camera sua, scivolammo nella sua stanza buia, niente luce, solo la luna che illuminava leggermente
i nostri volti. Dopo che chiusi la porta, mi poggiai su di lei con debole scricchiolio. << Perciò non è solo il lupo in te che mi vuole
baciare vero ? >>
Mi fissò a lungo, volevo che mi baciasse con tutto se stesso, sia quel lupo che l'uomo che c'è in lui, volevo che si sentisse
annientato proprio come me. Mi fissò a lungo, poi appoggiò le mani ai lati della mia testa, e quando premette la sua bocca 
sulla mia, la porta emise un cigolio, ricambiai il bacio, le sue labbra calde, le nostre lingue che danzavano, il suo corpo 
pigiava sul mio, mi baciò con più ardore e quando li morsi debolmente il labbro, sentii il suo ringhio che ammetteva che lo 
stavo facendo impazzire proprio mentre le mie mani si muovevano sulla sua pelle. Oh diavolo era fantastico, ringhiò di nuovo
quando li graffiai debolmente il collo per attirarlo a me. 
<< Non pensavo potevi essere così sexy >> ammise lui, continuando a impregnare la sua bocca sulla mia. Lo baciai solo per non
farli dire nient'altro e insieme indietreggiammo verso il suo letto. Un intreccio di braccia; Jacob smorzò il mio leggero 
respiro con un bacio ardente e senza esitare la sua lingua trovò la mia. La sue mani vagavano sotto la mia canottiera, sui miei 
fianchi, comunque sulla pelle nuda, le mie mani febbrilli si agitavano raschiando la pelle del suo collo, la sua bocca si muoveva
dalla mia sul mio collo, e raschiava con i denti la pelle delicata che trovava sotto la sua bocca.
Ed era come se non esistesse più nessuno, solo noi due, quei corpi che sempre di più si avvicinavano. Mi fece sbattere
contro il muro, mi baciò sempre più giù tra i seni e quant'altro, in un secondo strappai la sua camicia, lanciandola a terra,
li graffiai il petto, scendendo giù e graffiandoli gli addominali che sguizzavano sotto le mie unghie, mi spostò su un mobile,
facendo scivolare via la mia canottiere e lasciandomi in regiseno, mi prese dai fianchi cercando
la mia bocca, ansimai sempre più.... Fino a perderci fra i battiti dei nostri cuori, petto contro petto, labbra contro labbra. 
Ad un certo punto si scostò dalle mie labbra per poter sussurarre in un sorriso contro le mie labbra delle parole in una strana lingua < KUK LAULEI, Renesmee! > 
Io gli guardai quei grandi petali carnosi che aveva al posto delle labbra e col fiato corto dissi << Come.. Cosa... Che stai dicendo? >> 
Lui ridacchiò e affondò la testa nella mia giugolare dove riprese a lasciare una scia di baci infuocati. Poi rialzò la testa e ammise in un sussurro << Significa che ti amo Renesmee! >> 
Il mio cuore sobbalzò. Gli accarezzai il petto e ascoltai il battito sfrenato del suo cuore, sfiorai anche la sua guancia con un bacio mentre una lacrima scivolava lungo la mia dalle forti emozioni che provavo in quel momento. 
<< Sei mio, Jake! >> ammisi. 
E capii che quella era la promessa più bella che avrei potuto mantenere. 
  
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