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Autore: Kiki May    02/05/2013    1 recensioni
Post NFA, collocabile in una Ottava Stagione continuata e alternativa, che vede Buffy a capo del suo esercito di slayers. Essenzialmente si tratterà di seguire le vicende della Chosen One, fatte di apocalissi del cuore e del pianeta. La nostra eroina dovrà fronteggiare nemici sempre più temibili e cercare un difficile equilibrio tra missione e vita privata. [Prima e Seconda parte concluse, Terza parte in corso]
Genere: Azione, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Buffy Anne Summers, Nuovo personaggio, William Spike, Willow Rosenberg
Note: Lemon | Avvertimenti: Spoiler!, Violenza
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23. Calvary







Dalla stanza delle meditazioni venne fuori una Willow tremante e nervosa, persa a vagare per le stanze del Centro.
Kennedy fu la prima ad accorgersi della sua agitazione e la bloccò, dinanzi ad un’uscita.
“Will, che hai?” domandò, prendendole i polsi.
La dea mistica sembrò accorgersi di lei solo quando venne toccata.
“Annie,” disse. “Dobbiamo trovarla immediatamente. È in contatto col Mercuriale e temo sia in pericolo.”
Kennedy impallidì e diede ordine alle ragazze di cercare la bambina.



Il volto della bambina in lacrime era congelato in una smorfia di dolore capace di deformarne innaturalmente i tratti. Più Annie tentava di focalizzarne i contorni, più questo sembrava sfumare nella nebbia. Solo la sofferenza rimaneva palpabile e vera, tanto potente da rendere la figura del Mercuriale una semplice ombra indistinta.
Che parlava.
“Puoi fermare la distruzione della magia nel tuo mondo e puoi avere di più: la vita eterna, un’immortalità purissima che appartiene solo agli dèi. Rifletti, bambina. A cosa dovresti rinunciare poi?”
Alla mia famiglia. Alla madre che mi ha accudita per anni e al suo compagno che mi ama come se fossi sua. Alla mia vita.
Annie pensò a cose a cui non osò dare voce.
Nello sguardo del Mercuriale riconobbe una scintilla di disappunto.
“Preferisci rimanere con coloro che ti hanno mentito per anni? Non ti facevo così scocca, figlia. Il sentimentalismo non è che un fastidio da ignorare.”
“Come fai a dire che è strano?” domandò lei. “Tu non ci sei mai stato e loro sì! Credo che non dovrei neanche fidarmi di te, a questo punto.”
“Però lo fai.”
“Lo faccio.” Ammise Annie, suo malgrado. “Perché ho bisogno di conoscerti.”
Mercurius si chinò accanto a lei, sorridendo.
“Avrai l’eternità per scoprire tutto ciò che desideri sapere su di me.” Disse. “E l’eternità è un tempo che, giovane come sei, non riesci neanche a concepire, ma è tutto. L’immortalità è tutto, senza paura della morte si può superare ogni barriera che il destino ci pone dinanzi.”
Annie rifletté in silenzio, impressionata.
L’eternità che non riusciva ad immaginare era disegnata nel volto del padre naturale, nella sua espressione colma di ambizione. L’eternità doveva anche essere uno spazio enorme, che avrebbe permesso la risoluzione di ogni dubbio e conflitto.
“Okay,” fece lei, annuendo col capo. “Ma prima dimmi chi è la bambina dietro di te.”
“Bambina?” domandò il Mercuriale.
“Dietro di te. In lacrime.” Puntualizzò Annie.
L’espressione del Mercuriale tradiva uno stupore profondo.



“A questo punto non può che essere al secondo piano, vicino alla palestra.” Esalò Kennedy, camminando al fianco di Willow.
Erano dirette all’ufficio di Buffy, insieme.
“Dobbiamo dirlo alla madre, è necessario.” Mormorò la dea mistica, determinata. “Credo che Annie non sia da sola. C’è un’altra bambina con lei, una bambina che l’ha aiutata nella messa in pratica degli incantesimi del sonno. Anche lei è una potenziale vittima.”
La porta dell’ufficio di Buffy si aprì.
La cacciatrice era seduta dietro la scrivania, intenta a guardare l’orizzonte oltre le finestre.
“Che succede? Cosa c’è?”



Il Mercuriale si voltò ancora e ancora. Non riusciva a capacitarsi di quello che gli era appena stato detto dalla figlia.
“Eppure dovrei saperlo!” esclamò, mordendosi le labbra. “Siete bambine. Non avete l’energia necessaria a gestire uno spazio immaginario tutto vostro e ne avete condiviso uno. L’ombra che vedi alle mie spalle non è altri che Stella, la tua giovane amica.”
Annie arretrò di un passo, spaventata.
“Cosa le sta succedendo? Sembra stare male … ha le lacrime agli occhi.”
Il Mercuriale affilò lo sguardo chiaro e inclinò il capo.
“E cosa importerebbe a te? Ti ho appena offerto il dono più grande che un essere umano può sperare di ricevere.”
“Dimmi cosa sta capitando a Stella!” ordinò Annie, digrignando i denti per la rabbia.
“Come vuoi. Sta morendo o impazzendo, non ne sono certo. Lo spazio onirico che avete condiviso per contattarmi sta collassando nella sua mente. Mentre parli insieme a me, il sistema nervoso di Stella crolla. Non è in grado di reggere la mia presenza e mi pare ovvio che non si poteva scegliere un’altra soluzione.”
“Soluzione? Di che soluzione parli?”
Mercurius sollevò il sopracciglio sinistro.
“Preferivi distruggere il tuo sistema nervoso?”
Annie arretrò ancora e si portò la mani al capo. Si rese conto che tremavano.
“Ferma il collasso.”
“Cosa?”
“Fermalo! Qualsiasi cosa stia succedendo nella testa di Stella … tu sei potente e puoi fermarlo. Fallo! Non possiamo ucciderla per colpa del nostro incontro.”
“Perché no?” chiese il Mercuriale. “Non possiamo fermare ciò che sta accadendo nella mente di Stella senza distruggere il contatto che ci lega. Stella è solo una bambina tra tante. Ne conoscerai ancora, riuscirai a rimpiazzarla. Il nostro legame non potrà mai essere ricostruito.”
Annie prese a muoversi freneticamente nella dimensione onirica, tastando i muri che sembravano fatti di zucchero filato, forzando gli spazi col potere che aveva imparato ad usare con Willow.
“Questo è assurdo e tu sei pazzo. Non possiamo uccidere una persona innocente! Non possiamo fare del male alla mia amica!”
Mercurius sospirò e combatté distrattamente i tentativi di ampliare lo spazio onirico per metterlo in comunicazione con quello di Stella.
“Sei una bambina sciocca!” esclamò, pieno di disappunto. “Stai lottando per qualcosa che vale poco o nulla, niente di paragonabile all’offerta che ti ho fatto.”
“Sì, ma non possiamo …” ripeté lei, con disperazione. “Non possiamo!”
Mercurius serrò i pugni.
“Avrei dovuto prevedere l’effetto di un’infanzia vissuta insieme alla Cacciatrice. Evidentemente il mio sangue non è abbastanza forte da distruggere la sua influenza.”
Annie cominciò a prendere a pugni le pareti del sogno.
“Dobbiamo uscire subito da qui! Subito!” urlava.
L’ombra del Mercuriale la avvolse, immobilizzandole le braccia, spezzandole il respiro. Dietro la coltre nera che la paralizzava, Annie riusciva finalmente a riconoscere il viso di Stella, umido di lacrime e sudore.
Willow e Kennedy erano chinate su di lei e la scuotevano, per svegliarla. Anche Buffy era assieme a loro e portava una mano alla bocca, spalancando gli occhi di terrore.
Annie ripensò alle promesse di immortalità e conoscenza che il padre naturale le aveva fatto e smise di lottare contro la sua ombra. Quando la presa si fece più lenta e il corpo sembrò abbandonarsi alla stretta che lo reggeva, la ragazzina spremette le meningi con tutta la forza che possedeva e si costrinse al risveglio.
  
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