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Autore: anqis    02/05/2013    6 recensioni
Eleanor Calder è innamorata.
È innamorata dell’odore delle foglie di the, del limone appena spremuto o tagliato a fettine sottili, della sensazione di calore che le attraversa il corpo ad ogni piccolo sorso; ama la moda, ama le sue Jimmy Choo che non ha mai indossato per paura di rovinare, ma allo stesso tempo ama le sue vecchie ed adorate Converse azzurre marino; ama le ciambelle ricoperte di cioccolato e le mandorle glassate di cui non può fare a meno, anche se sono la kriptonite della sua perfetta linea.
Ed è innamorata della persona sbagliata. Di Louis.
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Larry ed Eleanor, perchè mi dispiace anche per lei.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Perchè mi dispiace anche per lei.
 








The wrong person.

 


Eleanor Calder è innamorata.
È innamorata dell’odore delle foglie di the, del limone appena spremuto o tagliato a fettine sottili, della sensazione di calore che le attraversa il corpo ad ogni piccolo sorso; ama la moda, ama le sue Jimmy Choo che non ha mai indossato per paura di rovinare, ma allo stesso tempo ama le sue vecchie ed adorate Converse azzurre marino; ama le ciambelle ricoperte di cioccolato e le mandorle glassate di cui non può fare a meno, anche se sono la kriptonite della sua perfetta linea; ama svegliarsi presto la mattina ed andare a correre quando il sole sta appena sorgendo, il rumore delle foglie che scricchiolano ad ogni suo passo, l’aria fresca e gelida che le sferza le guance; ama ciò che studia e pensa che infondo se si impegnasse potrebbe diventare davvero un avvocato di grande successo.
Ed è innamorata della persona sbagliata. Di Louis.
Ama la sua risata acuta e inappropriata, ama le battute saccenti e sarcastiche che le sussurra all’orecchio, ama il fatto che abbia la sua stessa passione – o se vogliamo chiamarla ossessione – per l’ora del the pomeridiano; ama il profumo di sapone, mare e sole che lo circonda, che tanto vorrebbe racchiudere in una boccetta e conservare – stalker? – solo per sé. Ama – forse un po’ meno - la sua cattiva abitudine di buttare all’aria i vestiti che non indossa più, nascondendo per mesi la vista del pavimento del suo attico. Ama quei momenti in cui si tengono per mano, anche se circondati da telecamere e macchine fotografiche, e un contratto incombe sulle loro teste; ama le giornate trascorse insieme in località romantiche come Parigi, a camminare a braccetto come dei veri fidanzati, mentre parlano di nulla e di tutto. Ama gli occhi di Louis, così azzurri e sinceri, incapaci di nascondere la felicità o il dolore, proprio come sta facendo adesso.
Eleanor sospira guardando la tristezza spegnere la luce che tanto ama in quelle iridi azzurre, e preferirebbe che tutto quel dolore fosse causa sua, di un loro litigio, di un suo errore, piuttosto. Invece Eleanor lo sa, mentre abbassa lo sguardo sulle sue mani inermi al grembo, che Louis è triste perché non si trova con la persona giusta.  Perché lei non è la persona giusta.

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Eleanor sin da bambina possiede una fervida immaginazione, nel tempo cresciuta insieme a lei. Spesso, tra una lezione e l’altra, tra un impegno ed una foto con una fan,  immagina come sarebbe la sua vita se non avesse mai firmato quel contratto. Si vede fidanzata con un suo compagno di corso piuttosto carino che la guarda spesso di sottecchi, non vede più le sue costosissime Jimmy Choo nel suo armadio, ma le Converse sono sempre lì, abbandonate sotto il letto, e forse questo le basta. Si immagina felice, innamorata, e forse anche amata.
A volte, quando fuori piove e il suo iPod ha scelto di rincasare la dose di depressione con il repertorio più autolesionista delle sue canzoni, pensa e sogna ad un mondo parallelo, dove non esiste nessun contratto, nessuna boy-band di fama mondiale, nessun ragazzino riccioluto fastidiosamente attraente, solo lei e Louis. Lei, una studentessa di politica e sociologia, Louis il commesso del bar di fronte alla scuola – perché proprio non ce lo vede all’università visto che odia studiare – dove ogni mattina fa colazione ed ogni pomeriggio si ritrova a studiare. Un giorno, accidentalmente Louis sbaglia manovra e il caffè cade accidentalmente sul vestito di Eleanor, ed i due cominciano a battibeccare tra di loro; ed ogni giorno la stessa storia, e non si accorgono che tra un litigio e l’altro, sono più vicino all’amore di quanto possano immaginare.
E c’è un’altra versione che le piace tanto: Eleanor Calder, nuova cantante di fama mondiale, si fidanza con un comunissimo ragazzo dello South Yorkshire, un suo grandissimo fan. Ride, quando ci pensa.
Peccato che quando l’iPod si scarica e apre gli occhi, nel lato freddo e vuoto del suo letto non ci sono due braccia calde e tatuate, ma solo la cruda e difficile realtà.

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Se le Directioners scrivono e parlano tanto dell’odio che prova Harry Styles nei suoi confronti, non si immaginano neanche ciò che riserva Eleanor Calder per quello stupido ragazzino montato.
Eleanor odia il suo vizio di disordinarsi ogni due secondi i riccioli, peggio di una adolescente alle prime armi con i trucchi che ogni occasione è buona per chiudersi in bagno. Un giorno, per poco non gli ha tirato una gomitata sul naso e Eleanor non è neanche così tanto sicura che fosse stato un errore. Odia il fatto che dopotutto si vesta bene, odia quel sorriso e quelle dannate fossette così studiate, odia quelle gambe chilometriche che non concepisce come possano appartenere ad un ragazzo – non è possibile! Odia la sua voce roca e pesante e quel modo di trascinare le parole una dopo l’altra che fa sospirare Louis e che invece a lei provocano solo la voglia di tirargli qualche ceffone per svegliarlo, a quel dislessico del cavolo.
Odia il fatto che è Harry Styles, la persona giusta per Louis. Odia rivedere nei sorrisi e negli sguardi persi di Louis, il pensiero costante di Harry. Odia con tutta sé stessa le lacrime che l’uomo che ama ha dovuto e deve tutt’ora versare a causa delle stupide azioni di quel ragazzino che vive su un mondo tutto suo, dove lui e solo lui è al centro di ogni cosa. Soffre ad ogni carezza che nota quando meno se lo aspettano, ad ogni piccolo contatto, lo sfiorarsi delle dita, delle spalle, gesti così semplici e banali, ma carichi di troppo amore, quello che Eleanor invidia e che la induce a non chiudere occhio le notti, stretta tra delle lenzuola che profumano solo di sé, il cuscino bagnato ed umido che le lambisce la guancia. Alla ricerca del calore di qualcuno che non potrà mai avere.
Odia il fatto che dopotutto, Harry Styles pur possedendo l’amore della sua vita e trattandolo come un pezzo di stoffa inutile e pronto da gettare in qualsiasi momento, non la smetta di lamentarsi, di quanto sia difficile doversi nascondere dietro alle telecamere, di quanto vorrebbe uscire allo scoperto, ma non può perché la casa discografica – e qui le lancia un’occhiataccia – non glielo permette.
Ed Eleanor vorrebbe tanto alzarsi in piedi e strappare ad uno ad uno quei riccioli ed urlargli in faccia che se davvero volesse se ne fregherebbe del contratto della casa discografica, delle loro fans, del loro successo e dei soldi incassati, e alla prima occasione griderebbe a tutto il mondo in una delle solite esibizioni in diretta mondiale che è innamorato di Louis, perché Eleanor lo farebbe, per lui. Non si merita Louis, non quando è troppo occupato a comportarsi da prima donna, per concentrarsi ed accontentarsi – no, godersi ciò che Louis gli offre ogni giorno, mettendosi da parte, sacrificandosi. Non si è nemmeno reso conto di quanto sia difficile fingere una relazione con una ragazza che non ama, doverla abbracciare quando sono altri i fianchi che desidera stringere; non ha la minima idea di ciò che anche lei deve sopportare, amare una persona che mai la potrà ricambiare, vivendo in una stupida messinscena, che termina non appena le luci della rivolta e i sipari si chiudono alle sue spalle. No, Harry Styles pensa di essere lui la vittima di questo stupido gioco, e chissà quanto sia difficile detenere l’immagine del donnaiolo e uscire e frequentare locali diversi ogni sera senza nessun coinvolgimento sentimentale ad incastrarlo.
Ed è per questo che Eleanor, si alza in piedi durante uno dei soliti monologhi egocentrici di Harry Styles, e senza nessuna espressione si accinge a raggiungere la porta.
«Eleanor Calder» la blocca sull’uscio la voce roca del suo rivale. Si volta lentamente verso di lui, senza mostrare nessun sentimento. Sente lo sguardo di Louis perforarla.
«Stiamo discutendo anche di te» dice passandosi – dannazione, che irritazione – le dita tra i capelli. Poi, incurva le labbra in un sorriso sarcastico. «Oh giusto, a te non frega un cazzo. Ti basta il tuo fottuto stipendio per mantenerti la retta del college. Di me e Louis proprio non ti può toccare».
E se fosse un giorno come altri, Eleanor lo ignorerebbe tranquillamente, anzi non si sarebbe neanche azzardata ed interromperlo per lasciare la stanza. Peccato, che quella mattina i suoi cereali preferiti siano terminati, che nella fretta si sia bruciata la mano destra con il caffè, e che prima di potersi mettere in guida, la lancetta della benzina segnasse lo zero. Ed ovviamente, tipico di una mattina del genere, aveva perso il suo autobus.
Ed è per quel susseguirsi di eventi drammatici, l’arrivo del ciclo e una notte insonne, che prima che qualcuno possa intervenire, ha attraversato la distanza che li divide a falcate veloci ed un sonoro schiaffo rimbomba tra le mura della stanza, ammutolendo anche il più piccolo brusio ed il rumore della cicca da masticare di Niall. Il ragazzo di fronte a sé la guarda con gli occhi verdi e grandi, così infantili, sbarrati ed una mano sulla guancia rossa. Spero ti rimanga l’impronta, bastardo.
«Sei un cretino, Harry Styles» dice, cercando in tutti i modi di trattenere i singhiozzi che la stanno scuotendo senza pietà. Ricaccia le lacrime, ma una le sfugge e percorre con lentezza disumana la sua guancia. Il ragazzo lo nota, aggrotta le sopracciglia, confuso. «Louis ti ama, cosa vuoi di più? Sai cosa darei io per poterlo dire senza un minimo di incertezza? Sai cosa darei di me pur di poter ricevere anche un decimo delle sue attenzioni? Ti sta così tanto a cuore poterlo dichiarare al mondo intero? Beh, allora fallo. Nessuno te lo impedisce, non io, non Louis, neanche i managament riuscirebbero, sei tu che sei troppo codardo per farlo. Smettila di crearti imprevisti invisibili ed inesistenti, idiota» e non gli da neanche il tempo di rispondere che gli volta le spalle. Non può fingere di non vedere l’espressione sbigottita di Louis seguirla quando lascia l’intera stanza.

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Eleanor sa di averla fatta grossa.
Quando sente dei passi avvicinarsi ormai è pronta a tutto. In quelle due ore trascorse nascosta sul terrazzo del palazzo degli Studio, si è preparata ad ogni possibilità: rompere il suo finto fidanzamento con Louis perché ha violato il postulato 5 “non lasciarsi coinvolgere sentimentalmente”, e venire sostituita da una nuova ragazza, o finire in un rissa con quello stupido ammasso di riccioli e nient’altro. Eppure, una piccola parte di sé conta sul perdono, si lascerebbe addirittura insultare da quell’odioso di Harry Styles pur di rimediare al suo errore. L’altra parte di sé spera invece di venir licenziata, di mollare tutto quel casino e godersi una vita normale. Tuttavia, la paura di abbandonare Louis, di non rivederlo mai più, è così grande che proprio non ci riesce ad accettare la possibilità di una fine.
Non si è preparata però all’idea che possa essere Louis stesso ad informarla della brutta notizia. Non appena solleva lo sguardo, cade di sedere nell’incrociare quel sorriso obliquo e tanto familiare. Una stretta al cuore le strappa un altro singhiozzo, quando però si è ormai calmata da più di mezz’ora. «Louis» balbetta, sorpresa.
Si guarda attorno in cerca di una via di fuga, ma non ha il tempo di individuare la porta, che lui le si siede accanto appoggiando la schiena al muro. Non ha vie di scampo, lo sa, per quanto riuscirebbe a scappare dalla realtà dei fatti, la raggiungerebbe ed allora sarebbe ancora più difficile. Per questo, chiude gli occhi per un attimo e decide di calmarsi ed arrendersi. Aspetta in silenzio la sentenza.
Una mano le scosta i capelli dalla fronte in un gesto abituale e sotto il suo tocco, Eleanor rilassa le spalle. Sa che meno di cinque secondi ritrarrà la mano, come scottato. Ed invece, Louis le cinge una spalla e con dolcezza la induce ad appoggiare la testa sulla sua spalla. Un sospiro sfugge dalle labbra di Eleanor quando quelle di Louis le lasciano un umido bacio sulla fronte, e sorride, perché per una volta nessuno glielo ordina.
«Scusa, El» dice.
Lei scuote la testa in risposta. «Non è colpa tua, Lou. Sono io, l’errore in tutta questa storia» dice, con il sospiro più lento.
«Harry è un coglione. Niente sesso per una settimana, promesso» scherza roteando gli occhi azzurri, riuscendo così a strapparle una risata.
«Questo però non ti spingerà a smettere di amarlo, non è così?»
Tentenna. Lo percepisce da come sbatte in fretta le ciglia lunghe. Chissà se Harry se ne accorgerebbe. «Credo sia arrivata l’ora di mettere fine a questa cosa. Tra me e te» arriva al punto, e nonostante si sia preparata da tempo a quella frase, una valanga di sentimenti le crollano addosso, e senza pietà le annientano il cuore. Si porta una mano al petto, come se potesse bloccare quel flusso di dolore che le bagna il viso, o almeno tamponarlo.
Annuisce, «Lo so.»
«Troverai qualcuno che ti merita».
«Ti amo, Louis» sussurra affondando il viso nel collo del ragazzo. Le mancherà quella fragranza, le mancherà la sua risata, le battute saccenti e sarcastiche che le sussurrava all’orecchio; la loro passione in comune per il the pomeridiano, la sua cattiva abitudine di gettare ovunque i vestiti non più usati, i momenti in cui tenevano per mano, le città romantiche, e quando fingevano di amarsi, o meglio lui fingeva. Eleanor tira su con il naso.
«Ti voglio bene, El», chiude gli occhi. È giusto così.

 



── Perciò tu eri solo una semplice copertura.
── Sì.
── Cosa dirai alle fans? Alle ragazze che hanno creduto in te, in voi?
── Che nulla di ciò che ho fatto, detto, era falso. Sì, Harry Styles, mi rivolgo anche a te. 
Fagli versare anche solo una lacrima e puoi dire addio ai tuoi bei riccioli.

 



 



Buonasera a tutte. 
Ancora qua. Sapete il blocco di cui vi avevo accennato? Ecco, dimenticatelo. Alice è tornata a scrivere, yess. 
Grazie a chiunque abbia letto questa one shot. L'ho scritta per dare una voce in capitolo alla figura di Eleanor (vi prego di leggerlo "Ilionor" per favore) che è stata coinvolta - forse fin troppo - in questa difficile storia. Penso che non meriti tutto questo odio da parte nostra, delle Larry Shippers, perchè infondo non è altro che una pedina del gioco anche lei. Ed immagino che non sia così facile dover fingere, non quando il tuo finto-fidanzato è Louis Tomlinson. Chi non si innamorerebbe di questo meraviglioso idiota? Ecco, appunto. 
Grazie mille a chiunque aggiungerà questa storia tra le seguite|ricordate|preferite e quelle anime buone che mi concederanno una recensione.

Alice.


   
 
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