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Autore: DarkRozan    02/05/2013    2 recensioni
ATTENZIONE contiene riferimenti e spoiler su Lost Canvas
Si desta una nuova minaccia per Atena ed il mondo intero, e i cavalieri d'oro sono chiamati a rispondere a nuovi nemici. Ma uno di loro, Milo di Scorpio, dovrà fare i conti col suo passato e dalle sue decisioni dipenderà il destino del mondo.
Prima fanfic che scrivo, spero vi piaccia
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Scorpion Milo, Sorpresa
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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CORONA
Il Leone Rosso

Amoneth lottava con una foga impressionante, una furia animalesca ed un ardore comune a pochi uomini. Non appena i nemici erano tornati all'assalto non aveva perso tempo e si era buttato nella mischia seguito da altri cavalieri.
Lottava con pugni e con calci, con sfere di fuoco rosso ardente lasciandosi dietro soltanto corpi carbonizzati. Nelle file degli avversari si erano intanto aggiunti dei nuovi membri inediti, oltre alle solite mummie, che necessitavano di un quantitativo di forza bruta minimo, adesso stavano comparendo di tanto in tanto delle figure di donne orrende con ali di rapace sulla schiena che emettevano urla agghiaccianti. Probabilmente delle arpie, ma il leone rosso non era rimasto inerme a riflettere, ma si era limitato ad afferrarne una che volava troppo in basso e le aveva spezzato il collo, ponendo fine a quelle urla irritanti.
Subito dopo aveva dovuto fare i conti con avversari più temibili. Avevano tutti avvertito una grande esplosione di Cosmo seguita da una gigantesca esplosione che aveva sollevato una grande quantità di sabbia seguita da molte altre similari. Dai buchi nel deserto continuavano a fuoriuscire esseri immondi, alcuni bassi e tarchiati con delle mandibole armate di denti a sciabola, poi delle figure incappucciate con un bastone, degli stregoni quasi certamente, ed infine grandi quantitativi di guerrieri rivestiti da armature color pece la cui forza era leggermente inferiore a quella dei Silver Saint.
Amoneth si scrollò di dosso un bambinone, come li aveva soprannominati, fin troppo interessato ad addentargli il collo per poi ricevere una sfera di pura energia in pieno volto che lo fece barcollare indietro. La maschera si crepò.
" RED LION ROAR" ruggì scagliando contro il suo aggressore una tremenda onda d'urto che investì lo stregone e numerosi altri mostriciattoli scagliandoli indietro.
Dunque prese fiato respirando a pieni polmoni. Quanto gli era mancato il campo di battaglia, quanto aveva sognato di rivivere quei giorni.
" Fatevi avanti bastardi" urlò ai suoi nemici invitandoli ad attaccare "Mostratemi cosa sapete fare"
Subito venne investito da una piccola orda di esseri immondi che presero a colpire la sua corazza con scarsi risultati.
" Tutto qui?"
Lingue di fuoco simili a fruste guizzarono dalle sue mani incenerendo chiunque colpisse, chiunque fosse sulla sua strada.
Era un guerriero feroce, senza alcuna esitazione, senza pietà.

Kanon si mise in guardia tentando di controllarsi, nonostante fosse pervaso da un grande senso di angoscia.
Pestilenza, con gli occhi vuoti e quel Cosmo smisurato, incuteva timore al solo guardarlo. Doveva mantenere la calma, non avrebbe avuto speranze altrimenti.
" Allora Cavaliere, diamo inizio alle danze?" lo invitò il guerriero in nero facendogli cenno di venire avanti " O vuoi scappare con la coda tra le gambe?" aggiunse ridendo di gusto. La sua risata era malvagia e sadica almeno quanto il suo spirito.
" Brutto..." Kanon si gettò su di lui, non sopportava, nonostante la paura, di essere deriso.
Pestilenza scartò di lato con grazie evitando l'attacco del Cavaliere.
L'ex marine si voltò di scatto e tornò alla carica bersagliandolo di colpi. Voleva vederlo morto, nessuno poteva insultarlo in quel modo, il suo onore lo richiedeva.
Ma ogni attacco veniva parato con non curanza dall'avversario, quasi non si curasse di lui.
Kanon sferrò un poderoso calcio verso la gamba del nemico, ma questi neanche lo avvertì, dunque fece un balzo indietro per riprendere fiato.
" Sei abile, ma non è un balletto" disse Pestilenza " Come sospettavo non sei all'altezza della situazione."
" Piantala! Non osare prenderti gioco di me, sono Cavaliere di Gemini non dimenticarlo."
Pestilenza rise " Cavaliere, infanghi il nome dell'armatura che indossi con le tue azioni. Nonostante ammiri le tue imprese sappi che non cancellerai mai il tuo passato."
Kanon avvertì una stretta al cuore mentre la rabbia iniziava a crescere dentro di lui
" Hai dato la vita per Atena durante la Guerra Sacra contro Hades, ma ciò non può redimerti totalmente, non può cancellare i tuoi peccati verso la tua dea e verso tuo fratello."
Kanon strinse i pugni.
" Hai quasi fatto uccidere la tua Dea, colei che Saga doveva proteggere. Dimmi, perché indossi quell'Armatura? Perché il legittimo custode non è ancora giunto per reclamarla come sua?"
" Basta..." sibilò Kanon tra i denti. La verità lo dilaniava come una lama tra le carni.
" Non sei nient'altro che un'ombra dell'uomo che eri in passato, la tua vita non ha più alcun senso. Perché combatti? Per cosa combatti?"
Gemini alzò le braccia al cielo richiamando la sua furia, convogliando tutto il suo Cosmo nella tecnica più potente che conoscesse.
" Sparisci. GALAXIAN EXPLOSION"
Il vortice di pura energia investì in pieno Pestilenza, che non si era neanche curato di schivarlo.
La tecnica fu talmente devastante da aprire alcune crepe nei muri vicini mentre al posto del suo nemico stava solo un cumulo di polvere.
Kanon respirò a pieni polmoni ansimando. Aveva messo tutta la sua forza in quel colpo.
Improvvisamente un battito di mani lo fece trasalire.
" Complimenti, una tecnica prodigiosa...peccato che non sia riuscita neppure a farmi il solletico"
Pestilenza era ancora lì, La Galaxian Explsion sembrava non lo avesse nemmeno sfiorato.
Gemini fu colto dal panico, cosa poteva fare?
Il cavaliere fece un passo in avanti. Sorrise guardando il suo rivale impaurito, come una mosca nella tela del ragno.
" Addio" sussurrò alzando il braccio destro pronto a lanciare una sfera di luce quando una voce lo bloccò.
" Fermo!"
Un tono autoritario e possente, una voce ferma e decisa. Entrambi i cavalieri si voltarono e videro un uomo rivestito da una veste candida, i capelli lunghi e purpurei che cadevano su tutta la schiena. Due occhi azzurri, del colore più intenso delle profondità marine.
Pestilenza sorrise " Ben arrivato, Saga di Gemini"

" GIGANTIC HELL FLARE" una colonna di fuoco ingoiò una ventina di creature riducendole in cenere.
Amoneth fu costretto ad inginocchiarsi, lo sforzo era stato fin troppo, persino per lui.
Quando alzò lo sguardo vide una grossa sfera di energia diretta verso di lui ad alta velocità.
Cercò di spostarsi di lato ma i muscoli non gli rispondevano, si era fatto prendere troppo dalla foga della battaglia.
La sfera stava quasi per raggiungerlo quando una figura dorata si frappose.
Amoneth sgranò gli occhi per lo stupore, l'attacco che poco prima lo minacciava stava ora tra le mani di un giovane Cavaliere d'oro dai capelli castani. Un Cavaliere con gli occhi di una tigre.
" Non ti ricordavo così fiacco" disse Dhoko rimandando la sfera di energia al mittente " Non ti saresti fatto sorprendere tempo fa"
Amoneth lo fissò attraverso i fori della maschera, poi sorrise debolmente " Allora sai chi sono"
Dhoko si voltò ad osservare l'alleato " Mi ci è voluto del tempo, ma alla fine ho capito" dunque gli porse la mano per aiutarlo ad alzarsi.
" Anche se onestamente non riesco ancora a capire come sia possibile"
Amoneth rise " Il mondo è pieno di misteri vecchio mio, non stare a preoccupartene."
Si voltarono verso la nera marmaglia. Ora stavano correndo nella loro direzione, ansiosi di lottare.
" Mi sono stancato di questi esseri e tu?"
Libra concordò con un cenno del capo.
" Facciamogli vedere di cosa siamo capaci" aggiunse il Leone rosso.
" Già pronto per il prossimo assalto?" gli chiese ironico Dhoko.
" Vuoi forse riposarti?" gli chiese ironico il Leone
Libra rise alla domanda " Sono rimasto immobile per 243 anni, direi che mi sono riposato abbastanza." dunque si voltò " Ma ho ancora qualche domanda per te, del tipo come mai sei ancora qui"
Il leone rosso alzò le spalle " Tutto a suo tempo Libra, prima di tutto occupiamoci di questi mostriciattoli. Se sopravvivremo a questo avrai tutte le risposte che cerchi"
" Non ti ho ancora ringraziato per avermi salvato la vita. Abbiamo lottato come nemici un tempo, ma ora siamo dalla stessa parte. Grazie ancora Amoneth"
" Non è quello il mio nome, o forse non ti ricordi come mi chiamo?"
Dhoko abbassò un secondo lo sguardo. Quando lo rialzò sul suo volto stava un sorriso raggiante.
" Non ti ho mai dimenticato"
La nera marmaglia avanzava, ma i due cavalieri non sembravano curarsene. In quel momento, in quell'istante soltanto si erano finalmente incontrati di nuovo dopo secoli di attesa.
Il fato che un tempo aveva fatto incrociare i loro cammini da avversari ora li poneva dalla stessa parte.
Subito, all'unisono, fecero bruciare il loro Cosmo, due furie che si equivalevano, due potenze quasi gemelle che ora puntavano ad un bersaglio comune.
Amoneth lanciò un urlo incrementando il suo potere, la roccia sotto i suoi piedi si frantumò in mille pezzi lanciando scariche di vento impetuoso mentre veniva ricoperto di ardenti fiamme rosse, fiamme che avevano aspettato pazienti quel momento da fin tropo tempo.
Dhoko fissò la sua maschera andare in frantumi rivelando quel volto che non aveva mai dimenticato. I capelli neri e lucidi, gli iridi marroni e lucenti, lo stesso volto dello specter che aveva lottato 263 anni prima. Ma qualcosa in lui era cambiato, l'odio che lo aveva accompagnato per gli anni era scomparso, sostituito da una ancora più ferrea determinazione a proteggere quanto gli era più caro.
Liberarono insieme la loro potenza fatta di fuoco ed acqua, due tecniche che si conoscevano, dato che 243 anni prima avevano cozzato con ardore l'una contro l'altra.
Le tecniche che appartenevano al Cavaliere della Bilancia, Dhoko di libra ed alla Stella del cielo della violenza, Kagaho di Bennu.
" ROZAN HYAKURYUHA"
" CORONA BLAST"

Ciao a tutti da DarkRozan
Mi scuso in anticipo per il ritardo e per il testo breve, ma non sono riuscito a fare di meglio di questi tempi.
Una carta l'ho giocata, Amoneth adesso sapete chi è. Ve lo aspettavate? Si? No?
Fatemi sapere e commentate se la storia vi è piaciuta
Al prossimo capitolo ( Spero nel più breve tempo possibile, ma non posso garantirvi nulla)
Arrivederci e grazie ancora
DarkRozan

  
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