02/05/2013
7 recensioni
'like a broken record'
chapter 7, 'let's be unpredictable'
Ashton all’improvviso si sentì un po’ più leggero rispetto ai giorni precedenti: erano passati tre giorni da quando aveva chiarito con Luke e aveva incontrato Beth.
Avrebbe di sicuro mentito ai ragazzi sull’incontro, non voleva ancora condividere con loro quel piccolo segreto che rappresentava Beth per lui, ed era anche impaziente di vederla ancora, ancora ed ancora.
Essendo passati tre giorni Ashton decise di farsi avanti e di ritornare allo skate park per rincontrarla e far sembrare il tutto il più casuale possibile, come se non fosse andato lì proprio per incontrarla, no.
Non voleva incontrarla, non voleva parlarci, era tutta un’illusione.
Dopo alcuni notti in cui il suo sonno era tormentato, si sentì bene e pieno di vita.
La mattina dopo la discussione con Luke ritornò dai ragazzi, e spiegò loro tutto l’accaduto, tutto lo stratagemma che aveva utilizzato per allontanarli, la sua paura di perderli per sempre, la sua sconfitta interiore, la sua voglia di cambiare, definitivamente, per qualcuno che lo meritasse davvero, o la sua voglia di essere semplicemente se stesso con una persona che lo potesse accompagnare per gran parte della sua vita.
Ashton era spaventato da due parole, che finivano sempre per concludere promesse mai mantenute: per sempre.
Poche sillabe con un significato fortissimo, come si poteva pronunciare quelle parole senza provare un brivido di adrenalina, una scossa lungo tutto il corpo dovuta anche alla paura di non essere all’altezza e abbastanza per quelle due semplici parole.
A ripetere quelle parole, soltanto nella sua mente, sembrava che il cuore di Ashton battesse e emettesse rumori più acuti della sua batteria, quando lui si sfogava, era sempre stato il mezzo con cui si esprimeva.
I ragazzi lo accolsero a braccia aperte, perché non potevano fare a meno di lui, non solo nella band, perché si conoscevano da così tanto che ognuno aveva commesso errori e se ne era pentito, chi prima chi dopo, ma gli altri erano sempre disposti a concedere il loro perdono, una virtù di certo rara, forse era colpa di quella salda amicizia.
Calum aveva protestato un po’, anzi aveva fatto finta, facendo preoccupare il nostro Ashton, che fra poco scoppiava anche a piangere, e proprio quando il biondo dava segni di un possibile cedimento, Calum andò subito ad abbracciarlo per bene e gli sussurrò ‘ehi, amico stavo scherzando.’
Ashton a quel punto gli diede uno schiaffo innocente sulla guancia, e capì che tutto era ritornato come prima, la situazione quindi era durata pochi giorni.
Ashton aveva tutto quel che desiderava, o quasi e accontentandosi di quel poco che aveva, si sentiva felice, come non mai, felice e libero finalmente dopo un lungo periodo.
Mentre i ragazzi giocavano all’x-box a casa di Michael, lui arrivò all’improvviso aprendo la porta di scatto della camera dell’amico dicendo ‘ho deciso, io vado.’
I ragazzi stopparono un attimo la partita al videogame e Luke si girò verso di lui e gli chiese confuso:
‘cosa esattamente?’ afferrando una patatina dall’enorme busta che manteneva Calum in mano.
‘Vado, da lei Lukey.’ Soffiò Ashton tutto d’un fiato arrossendo un po’.
‘Ci siamo persi qualcosa Ash?’ chiese interrogativo Michael.
‘Ehhm, sì Mikey ho conosciuto questa ragazza….’ Iniziò Ashton appoggiandosi alla sua scrivania e giocherellando con un portachiavi mantenendo la testa bassa.
‘quando esattamente? Perché noi non l’abbiamo conosciuta?’ chiese curioso Calum, forse con un tono malizioso che non gli si addiceva.
‘Ehm, tre giorni fa, ero con Luke nello skate park…’ iniziò il biondo.
‘Allora Luke c’era? Oddio, com’è Lukey, descrivicela.’ Chiese Michael con un’improvvisa curiosità e felicità per l’amico.
‘E’…diversa.’ Sussurrò.
Ashton per un momento si sentì ferito da quelle parole, in un certo senso ferivano anche lui.
‘Avete in mente tutte le ragazze che abbiamo conosciuto? Dimenticatevele, lei non è come quelle.’
‘In che senso?’ chiese preoccupato Calum.
A quel punto parlò il diretto interessato.
‘Lei è bellissima, diversamente bellissima, diversa dalle altre, lei ha dei capelli castani meravigliosamente corti, degli occhi castani che al sole hanno dei riflessi verdi, delle labbra piene magnifiche..’ iniziò Ashton un po’ imbarazzato.
‘Sei cotto amico.’ Sentenziò Calum.
Ashton non disse nulla perché sapeva che quella era la pura verità.
‘E poi lei quando sono arrivata stata facendo un graffito, era una richiesta d’amore ragazzi, era come se il destino volesse davvero farmela incontrare, come se io fossi il suo salvatore, e poi è così misteriosa..’
Dopo pochi secondi di imbarazzo e di silenzio Michael.
‘Ti accompagniamo.’
Tutti si girarono verso Mikey e scoppiarono a ridere, e poi annuirono.
‘Si va allo skate park allora.’
‘Allo skate park allora.’ Sussurrò Ashton.
Dopo essersi cambiato raggiunse i ragazzi, aveva indossato una maglietta che gli portava sempre fortuna, con i suoi adorati ‘pineapples’.
I ragazzi gli scompigliarono i capelli, e presero la macchina, che lasciarono fuori lo skate park.
‘State qui, non fatemi fare figure di merda.’ Disse serio Ashton.
Dopo averli avvertiti, procedé verso lo stesso posto in cui l’aveva incontrata ma non trovò nessuno, e il suo cuore si riempì di delusione.
Iniziò a toccare il muro e quelle scritte che aveva fatto solo pochi giorni prima, quel colore era ancora brillante come i suoi occhi.
Osservò il cielo e il tramonto.
‘Ehi, tu…ah, Irwin mi perseguiti.’ Disse la ragazza facendo girare di scatto Ashton.
‘Perché toccavi il mio graffito?’ continuò la ragazza che quella volta portava dei leggings strappati e una maglietta rossa con flash e delle vans, Ashton istintivamente sorrise.
‘Perché sorridi Irwin?’ chiese lei sorridendo a sua volta, forse era felice che lui fosse lì.
‘Mi piace tutto qui.’ Mentì Ashton.
‘Mhhh, dai non è un’opera d’arte, non è che mi aspettavi?’ chiese lei per stuzzicarlo.
‘Ah, no, passavo di qui…’
‘Ah okay, allora io vado, che faccio tardi Irwin, a…non so quando.’
Appena Ashton vide che la ragazza si stava allontanando, corse da lei, e le strinse un po’ il braccio, sussurrandole ‘Ehi aspetta, sì ti aspettavo, non ce la facevo ad aspettare un altro giorno, Beth.’
‘Uhm interessante…dove vuoi andare Ashton?’ chiese lei divertita dal fatto che lui aveva abbassato un po’ il tono di voce quando aveva pronunciato quelle parole e l’aveva bloccata con quella stretta poco decisa.
‘Dove cosa?’ chiese confuso il ragazzo, lasciando la presa.
‘Usciamo, no?’ disse con naturalezza la ragazza, che lo prese per mano e lo portò via dal suo angolo dello skate park dove si sfogava facendo graffiti.
Quel contatto per Ashton fu l’inizio della fine, un brivido di adrenalina lo attraversò e deglutì a fatica.
‘non mi morire Ashton.’ Sussurrò Beth.
‘Ti porto io in un posto, Beth.’ Disse stringendole la mano e conducendola verso il parcheggio, e poi vide la macchina dei ragazzi e sorrise in quella direzione.
Quella volta l’avrebbe stupita lui.
myspace.uu
AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH, avete visto il banner? ok lo amo.uu
Okay, lasciatemi in pace, una ragazza, Cleo, me lo ha gentilmente fatto, e devo dire che me ne sono subito innamorata, e quanto tempo ci ho messo per scegliere la foto della protagonista, ma è esattamente così che me la immagino, amatemi, lol.
Comuuunque, vi è piaciuto questo capitolo? A me fa un po' schifo, come tutti, ma vabé speriamo vi piaccia :)
Awn, dolcino Ashton che racconta di Beth ai ragazzi? awwwwwn, comunque sono team #cake idk ma in questa fanfic Luke e Ashton sono bff, AH.
Faccio la seria adesso, dai.
Scusatemi se ci ho messo tanto, il fatto è che ho sognato Luke e allora ho scritto il primo capitolo di una fanfic, se vi va è questa:
(SUPERHERO)
ringrazio tutte le persone che hanno contribuito alle:
33 recensioni, 16 preferite, 8 ricordate e 29 seguite :)
davvero vi amo 5sos family.
ah, bé e franci per la parte con i ragazzi mi sono ispirata al 'never give up team' <3
mi lasciate una recensioncina? ftjghjhj okay vi amo, byeee alla prossima eeeh.
AAAAAAAAAAAH, NON HO RILETTO, E' TROPPO NOIOSO :)
Chiara, on twitter @haroldsromance (sì ho cambiato nick uu)