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Autore: Ronnie Granger    02/05/2013    1 recensioni
E se tutta la nostra vita tutto d'un tratto cambiasse? E se per caso scoprissimo un segreto dopo 18 anni? E se per caso il nostre migliore amico nascondesse un segreto? Come reagireste?
[Dal capitolo 1.]
. -Dobbiamo andare via. SUBITO!- disse Niall prendendomi per un braccio e alzandomi delicatamente -Niall...- sussurrai, lui però continuava a trascinarmi via -Niall!- dissi, niente lui non si fermava -NIALL HORAN!- urlai e lui si fermò di botto lasciando la presa dal mio braccio. -CHE DIAVOLO ERA QUEL COSO,CHE STA SUCCEDENDO? -
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-Per di qua!- disse Niall e si inoltrò tra gli alberi. Dopo circa un'oretta arrivammo davanti a un arco. C'erano delle scritte in greco antico. Strizzai gli occhi e lessi cosa c'era scritto. -...
Entrate in questo mondo magico e tutta la realtà scomparirà.
Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dei prepotenti raggi del sole picchiettavano sulle mie palpebre  riscaldandomi il viso e la spalla, mugugnai qualcosa di incomprensibile mentre mi giravo dall'altra parte dando le spalle alla finestra chiusa per metà. In quel preciso istante la sveglia suonò imperterrita facendomi cadere dal letto.
Cacciai un urlo sbattendo il mio di dietro sul tappetino di finto pelo bianco e la spalla al comodino -Dannata sveglia..- sussurrai spegnendola  e mi alzai dal pavimento.
Il caldo era soffocante, New York City a maggio sembrava sottoposta ad una stufa gigante. Alzai la serranda e aprii la finestra respirando a pieni polmoni l'aria frizzantina della mattina.
L'odore di salsedine che arrivava dall'oceano si poteva sentire benissimo nella mia casa di Manhattan, poichè affacciava sull'oceano. 
Aprii la porta finestra ed entrai nel balcone. Mi appoggiai alla ringhiera e guardai di sotto, mentre una moltitudine di automobili sfrecciavano veloci sulla strada. 
Guardai il mare scrutandolo in tutto il suo immenso, mi aveva sempre attirato, non so perchè, ma tante volte volevo solo buttarmici dentro e non uscirne più. Potevo stare minuti sott'acqua senza respirare. Era una cosa magica, ma al contempo molto strana. Rientrai in camera mia e andai in cucina, dove mia madre stava cucinando la colazione -Buongiorno..- dissi stiracchiandomi e sedendomi sullo sgabello del bancone della cucina 
-Buongiorno tesoro, dormito bene?- chiese mia mamma girandosi con la testa verso di me e sorridendomi -Si... a parte il risveglio.- borbottai poggiando il mento sulla mano. Pensai al sogno che avevo fatto. Sempre lo stesso, da quando avevo compiuto 18 anni. Sempre il mare, con un uomo e una donna che ridevano, poi il cielo che si scuriva, le lacrime della donna e la tristezza dell'uomo. Poi un onda enorme e la donna sola nella spiaggia. Ogni notte si faceva più nitido il sogno e ogni volta che mi avvicinavo di più o alla donna o all'uomo i loro visi o si scurivano o si voltavano. -Allora, Jade mi hai capito si o no?- chiese mia mamma. Mi risvegliai da uno stato di trance e puntai i miei occhi azzurri come l'oceano sulla donna. -No.. scusa ero sovrappensiero.- risposi scuotendo leggermente la testa -Ho detto che stasera non ci sono e che dovrai cucinarti qualcosa... semmai chiama Lucy e dille di venire- disse mia mamma mettendomi una tazza di latte con dei biscotti sotto il naso. 
-Ok, dove vai stasera?- chiesi curiosa -Esco con le ragazze del circolo del libro, ci riuniamo e poi andiamo a cena fuori vicino l'oceano..- disse. Alla parola oceano deglutì.
Lo faceva ogni volta. -Ok!- dissi e feci colazione.
-Vado a prepararmi e poi vado a scuola. A dopo mamma!- dissi e le lasciai un bacio sulla guancia, salii di sopra e andai in camera mia a prendere i vestiti con la biancheria.
Presi un vestitino bianco a spalla larga leggermente più stretto in vita, un gilet di jeans e l'intimo bianco. 
Mi feci una doccia e mi vestii velocemente, mi raccolsi i capelli in una crocchia lasciando alcuni ciuffetti con la frangetta di lato e misi una piccola fascetta con dei piccoli fiorellini bianchi come se fosse un cerchietto, tra la frangia e i capelli raccolti. Misi un po' di cipria, rimmel e un po' d' matita, dei braccialetti e uscii dal bagno. Misi le ballerine bianche e presi la borsa di stoffa con i libri, il cellulare con le cuffiette e uscii di casa dopo aver salutato mia madre. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=80055375&.locale=it)
 Poco dopo arrivai a scuola e venni accolta dall'uragano Lucy Smith che urlava il mio nome per farsi notare. Sempre la solita. Lucy era la mia migliore amica ed era completamente pazza, nel senso buono del termine ovviamente, sempre allegra e solare. -JADE WATSON!- urlò Lucy sventolando le mani.
Risi e andai verso di lei -Ma la smetti di urlare? Mezza scuola ti sta guardando!- dissi sedendomi accanto a lei lasciando la borsa per terra -Mica è colpa mia se sei sorda!- disse lei ridendo e lasciandomi un bacio sulla guancia. -Si.. come no.- risi e iniziammo a parlare  un po'. 
La campanella suonò e tutta la massa di studenti entrò contro voglia nella New York Comprehensive high school. Per me e Lucy era l'ultimo anno, poi saremmo andate al college. 
-Smith, Watson!- io e Lucy ci girammo in contemporanea e sorridemmo alla vista del mio migliore amico. Niall. -Horan!- dissi sorridendo e andai verso di lui stampandogli un bacio sulla guancia. -come stai?- chiese mentre metteva un suo braccio attorno alle mie spalle e l'altro braccio attorno le spalle di Lucy -A meraviglia! A parte il risveglio doloroso!- ridacchiai e andammo ai nostri armadietti.
 
Le cinque ore di scuola erano passate velocemente e stavo uscendo dall'atrio principale con Lucy e Niall. -Ragazzi io vado un po' spiaggia..- dissi guardandoli. Niall mi guardò e si iniziò a torturare il labbro, come se non sapesse se dire qualcosa o no, Lucy aveva un'espressione scocciata sul volto -Ma è mai possibile che tu passa quasi tutti i tuoi santi pomeriggi su quella spiaggia?- chiese la mia migliore amica sbuffando. 
-Non è vero!- protestai incrociando le braccia -Oh si che è vero!- disse alzando gli occhi al cielo -Va beh, ci vediamo stasera, così passo da te e ti ridò il libro di chimica! Ciao ragazzi!- disse Lucy e con un cenno della mano e un piccolo sorriso se ne andò lasciando me e Niall da soli sulla strada per l'oceano. -Posso venire con te?- chiese Niall guardandomi 
-Certo..- feci un piccolo sorriso e iniziammo a incamminarci verso la spiaggia. Eravamo tutti e due in silenzio e sinceramente questo iniziava a mettermi a disagio. -Ehm... come va con la squadra?- chiesi a Niall cercando di fare conversazione -Oh bene, ora sono Quarterback!- disse Niall tutto contento. Poco dopo senza accorgercene eravamo arrivati alla spiaggia, mi tolsi le ballerine e così anche Niall si tolse le scarpe. 
Iniziai a camminare sulla sabbia avvicinando all'acqua. Guardai l'orizzonte e misi i piedi dentro e una sensazione strana mi avvolse, una sensazione di calore, come quando sei a casa. -Io mi faccio il bagno!- dissi e ritornai sulla spiaggia, posai borsa, ballerine e mi tolsi il gilet con il vestitino rimanendo in intimo, poi mi sciolsi i capelli togliendo anche la fascetta con i fiorellini e mi voltai verso l'acqua. 
Iniziai a correre verso il mare e con un tuffo mi immersi. Tutto era nitido , la sabbia bianca sotto, qualche pesciolino qua e là, le conchiglie che giacevano sul fondo e i granchietti che si muovevano scossi dalla corrente. Nuotai fino ad arrivare a uno strapiombo.
Era uno spettacolo meraviglioso. Sorrisi sott'acqua e delle bollicine risalirono in superficie, tornai indietro e con un dito accarezzai il fondo lasciando una scia torbida di sabbia dietro di me, poi, poco dopo uscii dall'acqua riprendendo il respiro. -Sei stata fenomenale! Dieci minuti! Ti rendi conto? Dieci minuti sott'acqua Jade!- disse Niall sorridendo e mi raggiunse. Si era tolto i vestiti anche lui rimanendo con i boxer che gli facevano da costume. Aveva un fisico scolpito, era alto occhi azzurri come il cielo e i capelli biondi come il grano. Per non parlare del sorriso meraviglioso che aveva. -Grazie Niall!- sorrisi e mi tirai i capelli indietro. Lui sorrise e mi tenne per i fianchi lasciandomi un bacino sul naso. Ridacchiai e poi uscimmo dall'acqua. Ci asciugammo alla meno peggio e ci rivestimmo.
Mi legai i capelli ancora bagnati e ci sedemmo sulla sabbia guardando il mare. Ormai era quasi il tramonto, era uno spettacolo indescrivibile. Tutti i colori del cielo e della luce si univano al mare creando uno spettacolo mozzafiato. -è bellissimo non è vero?- chiesi a Niall con un piccolo sorriso, lui sorrise e annuì mettendo un braccio attorno alle mie spalle. 
Ad un certo punto sentii un urlo stridulo e disumano, scattai in piedi come sulla difensiva girandomi verso la cosa che aveva emanato quell'urlo. -Oh mio Dio...- sussurrai sconvolta.Era un cane a tre teste. 
-Oh cielo..- sussurrò Niall e si parò davanti a me. -JADE SCAPPA!- urlò lui.
Prese una sciarpetta e con un gesto veloce essa diventò una spada lucente. -OH MIO DIO!- urlai guardando quello che aveva appena fatto  -Io  non ti lascio da solo Niall!- dissi decisa e il cane iniziò a correre verso di noi. Presi la spada di Niall con un gesto e mi misi davanti a lui, con un gesto svelto andai dietro al mostro e quest'ultimo si girò, iniziò a caricare verso di me e io svincolai di lato e con un colpo secco gli infilzai la spada dritta nel cuore. Il mostro si dissolse come polvere. Caddi sulla sabbia fissado un punto vuoto. -Dobbiamo andare via. SUBITO!- disse Niall prendendomi per un braccio e alzandomi delicatamente -Niall...- sussurrai, lui però continuava a trascinarmi via -Niall!- dissi, niente lui non si fermava -NIALL HORAN!- urlai e lui si fermò di botto lasciando la presa dal mio braccio. -CHE DIAVOLO ERA QUEL COSO,CHE STA SUCCEDENDO? - chiesi e scoppiai in lacrime. -Oh piccola... vieni qui..- sussurrò lui e mi abbraciò. -Ti prometto che ti dirò tutto non appena siamo e sei al sicuro.- sussurrò lui e riprendemmo a camminare. 
-Devo chiamare tua madre.- disse lui e gli porsi silenziosamente il telefono con il numero di mia mamma già digitato. -Sue, ciao sono Niall, devi venire subito. è arrivato il momento.- disse Niall e mi guardò -Arrivo.- rispose mia madre da dietro la cornetta. -Vieni andiamo..- disse il biondo andando a casa. -Fai la valigia e mettici più cose possibili.- disse lui, mentre andava a in cucina a prendere dell'acqua. Feci come aveva detto e ci misi tutte le cose possibili, poi mi andai a fare una doccia. Mi misi poi dei jeans con una maglietta larga e uscii dal bagno. Nel frattempo era arrivata mia madre che parlava sottovoce con Niall. -Ora mi spiegate che sta succedendo?- chiesi incrociando le braccia -Non ora tesoro mio.. ora dobbiamo andare al campo.- disse mia mamma dolcemente e poco dopo eravamo tutti e tre in macchina. 
Passarono delle ore e finalmente sentii la macchina fermarsi. Mi tolsi le cuffie e aprii gli occhi. Niall dormiva come un bambino. Sorrisi istintivamente e gli accarezzai la guancia -Niall, anche se non so dove, siamo arrivati svegliati!- dissi scuotendolo appena e lui sobbalzò aprendo gli occhi -Oh si si..- sussurrò guardandomi e scendemmo dalla macchina. Eravamo vicino a una foresta, che diamine ci facevamo vicino a una foresta?
-Per di qua!- disse Niall e si inoltrò tra gli alberi. Dopo circa un'oretta arrivammo davanti a un arco. C'erano delle scritte in greco antico. Strizzai gli occhi e lessi cosa c'era scritto. -Campo mezzosangue..- sussurrai leggendo
-Esatto Jade.- disse Niall con un piccolo sorriso. 
Mi girai verso di lui e lo guardai, volevo risposte e subito. -è arrivata l'ora della verità..- disse e lui -Ma prima siediti.- disse e mi indicò un capitello vicino all'arco. -Vedi Jade.. in questo campo siamo tutti speciali. Hai presente quei miti sugli dei, i mostri, gli eroi e i semidei?- chiese guardandomi.
Io annuii, ero sempre stata appassionata di mitologia. -Beh, non sono miti o racconti. Quella è la realtà. Tu, Jade, sei una semidea e io sono un semidio.- disse Niall e sospirò come se si fosse tolto un peso dalla coscienza. Lo guardai per un attimo allibita e poi scoppiai a ridere tenendomi le mani sulla pancia. -Questa è la più grande stupidaggine che io abbia mai sentito!- dissi infuriata -Jade! non è una bugia! Come te lo spieghi il cane a tre teste prima? Come spieghi la tua dislessia come la mia? Come spieghi la tua iperattività come la mia? Come spieghi che sai leggere il greco antico come l'inglese come me? Il tuo cervello è impostato sul greco antico, tu sei una semidea!- disse guardandomi negli occhi. Deglutii a fatica e guardai mia madre. Lei annuì. Tutto combaciava, l'assenza di uno dei miei genitori, il greco, l'iperattività, la dislessia e lo stare sott'acqua anche per dieci minuti.
-Io sono figlio di Atena, dea della saggezza e della strategia in guerra.- disse Niall guardandomi -E tu, sei figlia di Poseidone. Dio dei mari.- 



I'M BAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAACK

Salve  tutti lol. Sono tornata, vi piace questa nuova storia? Che ne pensate? Continuo? Recensiteeee 

Vero. xx
  
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