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Autore: Sara_dragon92    02/05/2013    0 recensioni
Nelle favole la principessa viene sempre rapita da una strega cattiva e salvata da un bellissimo principe, se questa volta fosse il drago a venire rapito dal principe?e salvato da un cavaliere? Erika, un dragonico, mezza donna e mezzo drago viene rapita da Satoru, vampiro innamorato, ossessionato dalla ragazza e dal suo profumo. Leonard, un giovane umano troverà la forza di combattere il vampiro, dimostrandole il significato del vero amore.
Genere: Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio cuore si fermò, una strana scossa mi pervase nel vederlo, rimasi attenta a ogni suo movimento, mentre girava intorno a me cercai di seguirlo con lo sguardo, sentì il mio drago cercare di uscire, di buttarsi tra le sue braccia ma mi trattenni.
Quando allungò la mano verso Satoru pensai che per un attimo gliele avrebbe strappata, gliela strinse e si presentò con voce ferma e non minacciosa come al solito, lo aveva colpito?
<< Il nuovo gestore?molto bene , voglio vedere che cosa siete in grado di fare>> sorrise, un sorriso di sfida mi prese la mano e lo guardò << Signora Pilo fate quello che dovete >> la sarta iniziò a prendere le misure mentre lui prese il disegno e lo mostrò a Leonard
<< Lascio a voi decidere le stoffe, se mi piaceranno verrete ricompensato adeguatamente, il vecchio gestore può assicuravelo >>
<< Avete un gran talento Signor Satoru.. bel disegno >> scesi dal palchetto e corsi verso di loro allungai anche io la mano verso il ragazzo sorridendo, l'enorme manica del kimono me la copriva completamente
<< Io sono Erika!vogliate accettare i miei saluti >> non esitò, come facevano tutti in presenza di Satoru lui mi strinse delicatamente la mano sorridendo
<< Non è questo il modo di salutare una signora.. >> lo rimproverò Satoru
<< Beh non vorrei arrecarvi offesa baciandole la mano mio signore, è vostra moglie dopotutto >> gli mise una mano sulla spalla
<< Amico mio mi piacete! venite alla mia villa appena sarà pronto il vestito sarete ben accolto, signore buona giornata >> si avviò alla porta io lo seguì correndo, cercai di assaporare quella poca aria che potevo ricavare dalle corse, mi girai a guardarlo sorridendo, lo salutai con la mano e uscì.
Saltai sulla carrozza seguita da Satoru, Keira partì appena il padrone diede l'ordine, si era seduto accanto a me in silenzio
<< Sembra un tipo simpatico.. forse potrebbe diventare un buon amico.. >> dissi a bassa voce guardando fuori dalla finestrella
<< MMM.. probabile, ma finchè non conquisterà la mia fiducia lo terrò sott'occhio, mai fidarsi degli essere umani Erika, soprattutto una creatura particolare come te. >>.
Cenai assieme al mio compagno, passammo del tempo insieme e appena l'enorme pendolo inizò a suonare la mezzanotte mi preparai per dormire, durante tutta la serata non avevo smesso di pensare a quel viso delicato di Leonard, mi fermai a guardare il bosco dalla finestra della camera aspettando Satoru,uscì sul bancone e mi soffermai a osservare il buio provai ancora quella sensazione di scossa pervadermi le squame, non vedevo l'ora di rivederlo.
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<< Lasciate perdere quella donna, Lady Erika nonostante la sua bontà e la sua simpatia va tenuta alla larga >> le parole della sarta mi rimbombarono in testa come una pallina da tennis, un viso cosi grazioso e un sorriso cosi splendido come potevano portare guai?in effetti quella strana coppia emanava un'aura particolare, qualcosa non andava...
Arrivai a casa e spedì un servitore alla sartoria, con le stoffe da me scelte, pagai le sarte anticipatamente per finire il lavoro entro l'indomani mattina, avevo bisogno di rivederla.
Ero troppo agitato per andare a dormire, volevo rivederla.. volevo troppo passare ancora del tempo con lei, uscì di casa stando attento che mio fratello non si accorgesse della mia assenza e camminai fino alla villa.
La villa si trovava in mezzo a un bosco in cima al villaggio, era una bellissima villa in mattone circondato da mura non troppo alte, per poter accedere si doveva passare attraverso un cancello di ferro, era la prima volta che ne vedevo uno fatto a drago..particolare! arrivai accanto alle mura e ora? cosa avrei dovuto fare? girai l'edificio due volte, sperando che nessuno mi notasse, ma cosa speravo di fare? mi arrampicai su un albero, cercai di rimanere il più nascosto possibile fra i rami e cercai di individuare la sua figura attraverso le finestre finchè...tombola!eccola la, per un attimo sperai che anche lei potesse vedermi, l'avevo appena conosciuta eppure non potevo già fare a meno di lei, perchè? La vidi uscire sul balcone, aveva una vestaglia bianca, era troppo lontana per poter vedere i decori ricamati sopra e teneva i capelli..legati, la vidi brillare sotto la luna, il colore della sua pelle era color verde smeraldo e anche tutta la sua fisionomia era diversa, lo sapevo che non era umana, questo la rendeva ancora più unica. Sentì una fitta al cuore e non potei fare a meno di sorridere. Rimasi nascosto sotto l'albero ad ascolatre i rumori del popolo della notte e a guardarla finchè non rientrò lasciando aperte le finsetre. Pregai la luna di lasciare il suo posto al sole al più presto, perchè l'indomani sarei entrato in quella villa.

  
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