Prologo:
È guerra
 

“Io credo nei nargilli! Lo giuro! LO GIURO.”

Rose, la dolce e graziosa Rose-
No, ricominciamo.
Rose Weasley, studentessa modella, ambiziosa, solare, bella, non credente nel nargillismo.
Ecco l’unica pecca di questa Weasley, l’unico difetto che Lysander trova in lei, l’unica cosa su cui non riesce per niente al mondo a superare.

“Come si fa a non credere nei nargilli?”

Ecco cosa si domanda il biondissimo Scamander, quando la notte – nel suo letto- , pensa alla deliziosa, ammirevole e dolce Rose Weasley che con molta simpatia non lascia mai i suoi pensieri.
Lysander cerca con tutto se stesso di non pensare a quel minuscolo particolare che per lui è veramente essenziale, cerca di guardare i lati positivi della ragazza – che in realtà sono davvero parecchi- ma quando lei inizia a rimbattere sull’esistenza degli animali preferiti di Lysander, lui va su tutte le furie e rinuncia anche nel ribattere a tutte le sue tesi, teorie, fantasie; a volte si meraviglia che Rose abbia fantasia, perché per credere nei nargilli c’è bisogno di fantasia, di passione, di liberare la mente e lasciarsi andare nel flusso infinito dei pensieri, di non pensare a niente.
E’ come lo yoga, solo senza attività fisica.
Per questo Lysander non si decide a farsi avanti, perché pensa che per Rose lui sia solo un pazzo che dice cose senza senso, non sa cosa sia la realtà e cosa sia la fantasia e che sia troppo immaturo per la brillante Rose Weasley.

 
“La fantasia non porta a niente, la logica ti fa andare avanti!”

Lysander Scamander? Decisamente un pazzo.
Ecco che cosa pensa Rose, sul ragazzo più carino e carismatico di Hogwarts, pensa anche che i suoi capelli sbarazzini e il suo sguardo fantasioso siano la cosa più meravigliosa del pianeta, ma ovviamente non lo ammette nemmeno morta, sarebbe assurdo stare con una persona che crede ai nargilli!
Per lei i nargilli sono solo il frutto della mente del nonno di Lysander, cosa che ha mischiato a sua figlia e lei a sua volta, ai suoi figli- facendoli andare in giro dicendo che questi animaletti assurdi esistono per davvero o che ci osservano giorno e notte perché tra anni luce conquisteranno il mondo; bazzecole.
Rose tenta di capire e comprendere Lysander, ci prova con tutta la sua forza di volontà, ma quando lo sente vaneggiare su queste cose perde la ragione e inizia a parlare a macchinetta senza lasciare il tempo di un respiro, riempiendo il ragazzo di teorie, di logica e di realtà.
Per Molly, lei cerca sempre di appigliarsi a qualcosa di realmente esistente, o per meglio dire, di qualcosa di cui lei ha la piena certezza perché sennò, si sentirebbe persa.
Motivo per il quale studia perennemente come una pazza, per soddisfare ogni suo minimo dubbio, curiosità, ma non ha ancora trovato il libro giusto per far smettere il proprio cuore di perdere battiti appena vede il giovane Scamander sorriderle.

“Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. 
A ciascun giorno basta la sua pena.”
 

Lysander ricorda bene il giorno in cui, per la prima volta, Rose ha perso del tutto la sua parte razionale e gli ha detto le parole più crudeli e dure di tutta la sua vita:

“Lysander, tu sei solo un pazzo! Sei immaturo, incomincia a crescere.”

Lui di certo non ha ribattuto, ci è rimasto così male che l’ha semplicemente guardata, con uno sguardo spento, vitreo, per poi raggirarla e uscire dalla stanza in silenzio.
Nessuno l’aveva accusato di essere un pazzo in quel modo così crudele e schietto, per lo più non si capacitava del fatto che era stata proprio Rose, la dolce ed educata Rose, a dirgli quelle parole così taglienti che gli gironzolavano nel cervello accompagnate dal viso disgustato della rossa.
Si sentiva in colpa, si sentiva uno stupido bambino, legato a storie assurde, alla fantasia e al presente, si sentiva come Peter Pan, quella famosa favola babbana—in cui il protagonista è un ragazzino che non vuole mai crescere e rimane eternamente giovane nella sua fantasia, nei suoi giochi e nella sua semplicità.
Lysander, in quel momento, invidiava quel ragazzino, aveva la vita perfetta e nessuno li poteva dire niente perché lui era forte, non ascoltava nessuno, non voleva diventare grande per poi perdere la bellezza della fantasia, della gioia e della pura felicità, quel ragazzo aveva capito cosa significasse la vera infanzia, così come Lysander, ma in quel momento si sentiva semplicemente svuotato da ogni cosa, come se non potesse più volare.


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Okay, io immagino Lysander e Rose in un modo ben preciso che con il passare dei capitoli capireti, insieme sono la perfezione ma non è detto che finiranno insieme, o forse si?
Ci saranno troppi litigi e incomprensioni? Chissà.
Recensite pls skdfjnsjkd e grazie per la vostra lettura. <3