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Autore: purplelight    03/05/2013    1 recensioni
Parlo del dottore umano. E se cadesse in depressione dopo essersi lasciato con Rose per non volerle dire
tutti i suoi segreti....magari per vergogna?
Un dottore tutto umano, fin troppo.....
( dovrei inserirla nelle Originali ma...i personaggi sono quelli di doctor who...certo...estremizzati...buona serata!!!)
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Doctor - 10, Doctor - 10 (human)
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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AGOSTO



E ti vengo a cercare
 anche solo per vederti o parlare
perché ho bisogno della tua presenza
per capire meglio la mia essenza.





Era davanti alla sua porta.
I vestiti puliti, una camicia blu e dei pantaloni marroni.
Si era pettinato. Si era lavato il viso con un sapone alla menta e rasato, sistemato le basette.
Aspettava da mezz'ora.
Si riavviò i capelli all'indietro.
Non aveva suonato.
Non aveva bussato.
Stava lì, davanti...quei grandi occhi nocciola malinconici fissavano la porta pieni di paura.
Si dondolava, con le mani in tasca, indeciso.


Emanciparmi dall'incubo delle passioni
cercare l'Uno al di sopra del Bene e del Male
E ti vengo a cercare
perché sto bene con te
perché ho bisogno della tua presenza


Aveva paura che lei l'avrebbe rifiutato di nuovo.
La paura lo bloccava.
Sorrise.
Era come un ragazzetto alle prese con la prima cotta.
Ma quel sentimento lo prendeva dentro, bloccandogli i pensieri e le parole.
Facendolo ritornare indietro di millenni....

E ti vengo a cercare
con la scusa di doverti parlare
perché mi piace ciò che pensi e che dici
 perché in te vedo le mie radici
.


Poi, un attimo...un secondo.
La porta si aprì.
E la vide.
Bella, bellissima.
Gli occhi spalancati, stupiti.
-Ma....cosa...-
Lui alzò le mani, interrompendola.
-Lo so...non dovevo venire...sono passati mesi...- la voce gli si rompeva in gola, gli occhi lucidi -ho trovato Jack...mi ha detto dove stavi...-
Rose scosse la testa disturbata.
-Ma...- sussurrò lei indietreggiando.
-Non ce la faccio più...senza di te....scusami...lo so che per te è difficile...- alzò gli occhi, trattenendo il respiro...- lo è sempre stato per noi...- la guardò. - Ma ti prego...non permettere alle paure di distruggere tutto...non noi....ti prego...-
Rose si portò le mani alla bocca.
Lo guardava.
La sua presenza la turbava...aveva deciso...si era imposta di non pensarci più...di ignorare quelle sensazioni che provava ogni volta che pensava a lui...un attrazione irresistibile...
Ancora...ancora...quella passione che le bruciava dentro....
-Ti prego tu...non te ne rendi conto di cosa ho passato in questi mesi....- sussurrò lei, cercando di distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
-Tu non ti rendi conto cosa ho passato io!- urlò il Dottore, bloccandole il passaggio con il braccio.
Rose lo guardò con paura...si ricordava troppo bene l'ultima volta che si erano visti...la consapevolezza della tensione che si poteva creare...la consapevolezza che ogni volta che parlavano era come se fossero in bilico, la paura di sbagliare...di perdere il controllo.
Lui si rese conto, poco dopo.
Strinse i denti.
Gli occhi stanchi.
-Perchè deve essere tutto così difficile?....perchè?-  le chiese.
Lei non rispose.
Il Dottore strinse i pugni. Non avrebbe sopportato anche questo...
Non poteva finire così.
No.
Fu un attimo.
Non si resero conto.
La prese velocemente, le infilò la mano in mezzo alle gambe, sotto alla gonna, stringendola in una presa forte, cercando di entrare dentro di lei con le dita.
Lei non oppose resistenza, lo strinse a sè sentendo una vampata di caldo salire dal basso ventre... si baciarono...appassionatamente, aggrappandosi l'uno all'altra.In un abbraccio disperato.
Entrarono dentro all' appartamento, schiacciandosi alle pareti in preda ad un isteria di baci e di morsi. Si staccavano a volte, assaporando il sapore dell'altro, ascoltando il respiro.
Non pensarono. Seguirono finalmente il loro istinto.
Si spogliarono con foga, lasciandosi cadere a terra. Toccandosi. Strusciandosi.
Il Dottore le aprì le gambe violentemente ed entrò con rabbia dentro di lei.
Rose non riuscì a sopprimere un gemito di piacere al suo tocco.
Lui si muoveva sopra di lei con forza...a tratti quasi con violenza, baciandole il collo, mordendole le spalle.
Lei non riusciva a muoversi, le mani di lui la immobilizzavano a terra, stringendo, facendole male.
Chiuse gli occhi sentendo delle fitte sempre più forti provenire dal ventre che le mozzavano il respiro.
Strinse le gambe attorno al corpo di lui.
I movimenti si fecero più veloci, più potenti.
Poi lei sentì il piacere espandersi in tutto il corpo. Si contrasse su sè stessa e alzò il busto verso l'altro, incontrando la bocca di lui e sentendolo sussurrare il suo nome.


 Fuori il cielo si stava schiarendo.
Il Dottore sorrise, stringendosi in una mano una ciocca di capelli. Era nervoso.
Chiuse gli occhi.
Poteva ancora sentire i brividi d'eccitazione che facevano tremare il suo corpo, come pervaso da scariche elettriche.
Si toccò il volto con le dita.
La pelle morbida...a tratti umida per il caldo della stagione. Le sopracciglia e le piccole rughe che gli stavano comparendo attorno agli occhi.

Scosse la testa e si riavviò i capelli con un veloce gesto della mano.
Fuori l'aria sapeva di terra e di erba.
Aveva un odore fresco, rivitalizzante.
Si voltò verso di lei.
La osservò mentre dormiva, con il viso ancora arrossato dallo sforzo.
L'aveva coperta con la sua giacca...seguì con gli occhi i lineamenti della donna...dolci.
I seni, gonfi....con dei piccoli capezzoli rosei.
Si chinò a baciarglieli...stringendo lievemente le labbra attorno ad essi succhiandoli leggermente.  Una fitta.
Avrebbe voluto svegliarla e fare ancora l'amore con lei. Ma si trattenne.
Si coricò di fianco a lei....guardandola dormire.


to be continued....
  
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