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Autore: valery_    03/05/2013    7 recensioni
«Comunque credo che dovremmo elencare i nostri difetti,abitudini o che ne so,per quieto vivere» aggiunse,cambiando discorso.
«Oh,io ho uno strano modo di addormentarmi» abbassò lo sguardo,il biondo.
«Ovvero?» chiese incuriosito l’altro.
«Mi masturbo» disse con le gote rosse. Rosse,rosse e ancora rosse. Gli occhi,la luce blu,sovrastava quel rossore così…adorabile.
L’oscuro rimase stupito.
«Gay?» chiese,impaurito forse.
«Bisessuale..credo» rispose,con un briciolo di vergogna.
«Non arrossire,anche io sono gay» disse tranquillo,perché ormai sapeva che non lo avrebbe giudicato.
E infatti,tirò un sospiro di sollievo.
«Comunque,tu che hai di strano?» alzò lo sguardo fissandolo con quello del – se così lo poteva definire – amico.
«Mi addormento con la musica. L’ascolto tutta la notte,con l’mp3 sotto il cuscino. Sai,sono uno irrequieto..soprattutto nel sonno» affermò.
Stavolta aveva lui vergogna.
Genere: Drammatico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Zayn è stato più volte a contatto con altre persone.
Fino all’ultimo anno del liceo artistico,che frequentava,aveva avuto molte ragazze. Gli piacevano tantissimo – forse le preferiva fra tutte – le bionde,con gli occhi azzurri. E come dimenticarsi della Perrie Edwards,appena un anno più piccola di lui,che gli aveva dato una felicità immensa? Tutti dicevano che era la ragazza perfetta,e che loro erano stati creati per stare insieme.
Loro,dicevano.
Ma da circa un anno,si era accorto del suo “cambiamento”.
Già,cambiamento.
Dal primo anno dell’università che frequentava a Londra,aveva capito di essere cambiato; aveva capito di non amare più le gambe scoperte dalle gonne; aveva capito di non amare più il trucco,su un viso femminile; aveva capito non amare più le ragazze.
Per questo,aveva passato buona parte del suo tempo libero a maledirsi.
Inoltre,i matrimoni gay,o le semplici realzioni,stavano diventando i protagonisti di ogni argomento.
Per questo,non poteva parlare con nessuno o altrimenti,per via di questo argomento e dei vari argomenti da parte degli omofobi che lo circondavano,si sarebbe ribellato e sarebbe stato cacciato dall’università. Perché sì,dormiva nello stesso istituto.
Poteva parlare solo con la sua carissima amica Musica.
Si era,ormai,abituato alla vita delle Tenebre,al buio più profondo,all’oscurità. Ne aveva abbastanza della luce.
Ma la Musica,era l’unica luce che sopportava e amava.
Amava ascoltarla tutto il giorno e tutta la notte. Per davvero.
Aveva assunto delle abitudini strane,da quando aveva saputo del ‘fottuto’ – così lo aveva definito – cambiamento.
Fottuto perché adesso,anche la sua famiglia lo odiava.
 

***

16 Aprile dell’anno.

Ogni 16 Aprile,nel bel mezzo della Primavera che coinvolgeva Londra in uno spettacolo favoloso,l’università ospitava degli studenti – ovviamente solo quelli davvero interessati allo studio,e chiaramente,i figli di ‘ricconi’ – per una prova di un mese e mezzo.
I ragazzi alloggiavano insieme agli studenti,seguivano le lezioni solo con l’ascolto,e ogni giorno lasciavano un parere sulla bacheca che si trovava difronte alla presidenza.
I ‘futuri studenti’ venivano da tutto il mondo: Stati Uniti,Nuova Zelanda,Australia,Irlanda...
E a Zayn non faceva né caldo né freddo dell’arrivo di questi.
L’anno scorso,nella sua camera,aveva avuto il ‘piacere’ di avere un ragazzo Olandese.
Piacere,si fa per dire.
Gli stava praticamente attaccato,tutto il tempo. E questo a lui dava fastidio. Molto fastidio.
Eppure,era come lui. Moro,occhi color nocciola,alto più o meno quanto lui e leggermente muscoloso.
Si era sempre chiesto,perché non gli fosse piaciuto.
E quel giorno,quel 16 Aprile di quell’anno,non provava tanta eccitazione come l’anno precedente. Certo,era sempre ansioso e preoccupato all’idea di una valigia e di un corpo in più nella sua piccola – che poi era grande,abbastanza grande – stanza.

 

***


Si trovava nel corridoio,con un paio di libri in mano,che tornava in camera,dall’ultima ora di Matematica.
Occhiali neri con grandi lenti invece, bianche e trasparenti,uniforme scolastica sul verde scurissimo che accennava un qualcosa di scozzese,e il ricamo delle iniziali del nome e del cognome sulla tasca del petto,sinistra.
In mano un libro di Matematica,e uno di Psicologia. La materia che lo affascinava di più,dopo l’Inglese,ovvio.
Prese la piccola chiave dalla tasca dei pantaloni marrone scuro,e la inserì nella toppa della sua stanza.
‘Zayn Malik,105’ e affianco alla scritta,uno spazio bianco. Lì avrebbero scritto il nome del ‘coinquilino’ che stava di certo per arrivare.
O forse era già arrivato.
Spalancò la porta,e scorse una chioma bionda. La stanza era buia,c’era solo una finestra da cui non entrava molta luce,perciò il colore acceso – e sicuramente finto – gli era risaltato maggiormente.
Gli stava già dando fastidio,quella luce.
Di colpo,il ragazzo,si voltò e Zayn potè osservare la luce blu che emanavano i suoi occhi.
Gli stava dando fastidio,anche questo.

«Oh,ciao» disse il biondo,mostrando uno dei migliori sorrisi che aveva.

Il moro era rimasto impalato sull’uscio della camera,subendo i soliti spintoni dei ragazzi che s’affrettavano a raggiungere la propria camera, eccitati anche loro per l’arrivo dei compagni.

«Benvenuto» disse dopo un paio di minuti,il tempo che gli bastò per riprendersi dalla luce troppo viva.
Era entrato nella stanza e con un gesto poco fine del piede,aveva chiuso la porta.

«Piacere,Niall. Niall Horan,ma puoi chiamarmi Nialler» disse con aria felice ed eccitata il ragazzo biondo,tinto,mentre gli porgeva la mano.

“Strano” fu tutto quello che Zayn pensò,guardando la sua mano.
Non si conoscevano,e già il biondino gli aveva detto il suo soprannome?
E lui,lui avrebbe potuto stringere un rapporto d’amicizia con la luce che lo aveva accecato maggiormente,fino a quel momento?
Se lo stava chiedendo da minuti.
‘Occhi azzurri’,allora,fece una smorfia stranita.

«Ehi,tutto okay?» chiese,in una mezza risata nel vedere il compagno in quel modo.
Fu in quel momento che scosse la testa e decise di rispondergli.

«Zayn,Zayn Malik» disse e poi aggiunse «Sì,tutto okay» e piegò l’angolo destro delle labbra in un mezzo sorriso sulla guancia.

«Non hai un soprannome,Zayn?» chiese,incuriosito ‘Nialler’ mentre tornava a sedersi sul letto,accanto alla sua valigia.

«Non ne ho mai avuto uno,e non mi è mai interessato averne alcuno» disse,in risposta. Si avvicinò alla scrivania e posò i libri,pesanti,su di essa provocando un forte tonfo che fece sussultare il ragazzo e gli oggetti sopra il mobile.
Niall,in quel momento,da quel gesto,capì di quanto fosse manesco il suo coinquilino.

«Allora..» mormorò sottovoce «te ne troverò uno io,anche a costo di inventarlo» continuò il biondo.

Il pakistano si girò lentamente. Era confuso.

«Cosa?» chiese,anche se aveva capito tutto.
«Ti troverò un soprannome» disse sorridente.

Zayn,allora,stanco della luce di Niall,accese quella concreta,e potè vedere bene la lucentezza dei capelli,della tinta,e degli occhi che riflettevano il cielo e il mare allo stesso tempo. Due iridi blu scintillanti,e affascinanti. Quasi sovrannaturali.

«Hai dei bei occhi» disse,incantato,il ragazzo che lo osservava.
«Grazie,me lo dicono in molti» arrossì lui.
«Da dove vieni?»

Zayn non parlava mai,ma adesso voleva sapere. Aveva voglia di conoscerlo.

«Irlanda» disse,fiero.

In effetti si poteva notare.
Le guance rosee,come le labbra sottili ma allo stesso tempo carnose.
Pelle pallida,lentiggini appena accennate.
Decisamente il tipico irlandese. Ci mancava solo un cappello verde,e olè: poteva sembrare un vero e proprio ragazzo della sua terra. E poi,sempre solare..

«Si vede» e continuò «Hai la principale caratteristica degli irlandesi,il sorriso» il moro.

Lui arrossì maggiormente e stette in silenzio.

«E tu invece,sei nato a Londra?» chiese in un sussurro l’altro.
«No,sono nato a Bradford,ma ho origini pakistane» affermò il tenebroso.
«Si vede» ripetè lui,con un sorriso.
«Hai una pelle abbastanza scura,sei moro e hai degli occhi..» socchiuse gli occhi per osservare meglio il colore.
«..nocciola,quasi caramello! Giusto?» ridacchiò.
«Esatto» rispose sorridendo.

Zayn raggiunse il suo letto,si sedette e cominciarono a conoscersi.
Parlarono della loro famiglia,dei loro gusti,e soprattutto di quello che ascoltavano.

«La musica è la sola ragione per cui continuo a vivere,se non ci fosse stata lei a prendermi mentre cadevo,sarei finito all’inferno. E’ la mia migliore amica» disse quello che amava l’oscurità,sincero.

Aveva sempre pensato che sarebbe andato all’inferno. Sempre e da sempre.

«Adoro la musica. Adoro tutti i generi,ma ce n’è uno che odio..» disse,abbassando sempre di più il tono di voce.

Che cosa?! Un ragazzo,che non ama tutta la musica?

«Il rap inglese» disse,mettendosi le mani sulle orecchie,aspettandosi un ‘CHE COSA?!’ che non ci fu – all’esterno,intendo,perché c’era. E come
se c’era,nella mente di Zayn - .

Lui lo adorava.

«A dire la verità,anche a me non piace tanto un genere musicale» confessò il moro.

«Il genere romantico. Quello con paroline dolci e ‘I love you’ infiniti» continuò facendo smorfie di disgusto.

E Niall,quello,lo adorava.

«Oh» si limitò a sospirare.

Avrebbe voluto strozzarlo,così come avrebbe voluto fare Zayn. Si stavano odiando,eppure..

«La musica non determinerà la nostra amicizia,vero?» mormorò la luce.
«Credo» disse,freddo,l’opposto.

A dire il vero,c’era rimasto un po’ male.
Si aspettava qualcosa…di diverso.

«Comunque credo che dovremmo elencare i nostri difetti,abitudini o che ne so,per quieto vivere» aggiunse,cambiando discorso.
«Oh,io ho uno strano modo di addormentarmi» abbassò lo sguardo,il biondo.
«Ovvero?» chiese incuriosito l’altro.
«Mi masturbo» disse con le gote rosse. Rosse,rosse e ancora rosse. Gli occhi,la luce blu,sovrastava quel rossore così…adorabile.

L’oscuro rimase stupito.

«Gay?» chiese,impaurito forse.
«Bisessuale..credo» rispose,con un briciolo di vergogna.
«Non arrossire,anche io sono gay» disse tranquillo,perché ormai sapeva che non lo avrebbe giudicato.

E infatti,tirò un sospiro di sollievo.

«Comunque,tu che hai di strano?» alzò lo sguardo fissandolo con quello del – se così lo poteva definire – amico.

«Mi addormento con la musica. L’ascolto tutta la notte,con l’mp3 sotto il cuscino. Sai,sono uno irrequieto..soprattutto nel sonno» affermò.

Stavolta aveva lui vergogna.

A Niall scappò una risata,e Malik lo capì. La sua risata era contagiosa,così si ritrovò a ridere con lui.
Le loro chiacchierate successive,la cena,e il tutto,non resto a raccontarvelo poiché Zayn era troppo immerso nei suoi pensieri per curiosare nella scuola che già conosceva e Niall troppo curioso per pensare.
Arrivò,dunque,la sera.
Quella sera,tutto tranquillo.
Un ‘Buonanotte Nialler’ e un ‘Buonanotte Zayn’ furono normali.
Zayn con la sua musica,Niall con la sua masturbazione.
Non successe niente di strano.

***

I giorni passarono.
Niall conobbe alla perfezione Zayn,e Zayn conobbe alla perfezione Niall.

Il buio aveva incontrato la luce,di nuovo.
Il dolce aveva sete,di nuovo.
La terra cercava il cielo,di nuovo.
Lo scuro voleva il chiaro,di nuovo.

Il moro aveva imparato ad amare la musica classica,romantica,e il biondo quella rap,più rozza – a parer suo - .
E Zayn stava cambiando ancora. Tutto grazie a Niall.

‘Bastardo’ pensava alcune volte. ‘Angelo’ pensava altre.
Bastardo? Bastardo perché aveva spezzato il muro che aveva costruito il buio nel suo cuore. Ci era entrato,senza neanche accorgersene. Aveva inciso il suo nome nell’angolo più piccolo – ma più importante – del cuore di Zayn,con del fuoco. A Zayn faceva male tutto questo,ma quando entrava e vedeva Niall non poteva non sentirsi bene.

Angelo? Angelo per questo. Non poteva odiarlo,anche se voleva. Voleva strozzarlo come un mese fa,ma voleva amarlo con tutto se stesso. E questo era più forte dell’odio. Voleva impossessarsi del suo corpo,delle sue iridi blu,dei suoi capelli,delle sue labbra. Voleva impossessarsi di Niall. Di Niall Horan.
 
Si era chiesto comunque come mai Niall avesse fatto a sopportarlo.

A sopportare i suoi ‘QUESTI CAZZO DI COMPITI!’ che urlava ogni sera,con una piccola luce accesa sulla scrivania e ancora tre libri da leggere e tre temi di cinquecento parole che doveva ancora fare.

A sopportare i suoi attimi nervosi,da cui nessuno si poteva salvare.
Lì,invece,Niall lo abbracciava forte,lasciando che si sfogasse sulla sua spalla.

A sopportare poi,soprattutto,la sua musica notturna.

Questo se lo chiedeva ripetutamente,ma lo sguardo e il sorriso di Niall lo rassicuravano e gli rispondevano.
Era felice con lui,felice come non lo era con nessun altro. Neanche con Payne,Liam Payne,il suo migliore amico.
Eppure con lui rideva,scherzava,beveva – perché sì,alla domenica,Zayn si ubriacava e fumava come fumava prima di andare all’università – e si scatenava.

Quando tornava,la domenica sera, - o forse dovrei dire mattina? – Niall si faceva trovare già in piedi,seduto sulla sedia della scrivania che prendeva Zayn fra le braccia e lo faceva tranquillizzare. Poi lo stendeva sul letto,e lo faceva riposare,come una madre fa con il proprio figlio.
Era adorabile,e così…protettivo.
Sì,senza dubbio Zayn lo amava. Ma era questo che lo spaventava.


Era affacciato alla finestra,in punta di piedi poiché era troppo in alto e respirava l’aria pulita e pura.
Altro che quella dell’università! Solo aria condizionata,e niente altro!
Sentì qualcosa sbattere alle sue spalle. Forse,era Niall che tornava dal bagno.
Non distolse lo sguardo,però,dal giardino che si poteva vedere da lì.
Così verde e così illuminato dal blu di quella sera.

«Ehi Zayn,tutto bene?» chiese in sussurro l’irlandese avvicinandosi al pakistano mettendogli la mano destra sulla spalla e la guancia sulla sua schiena.

«Piccolo» sussurrò l’altro,voltando di lato la testa per riuscire a vedere un suo ciuffo di capelli biondo «tutto bene,tranquillo» sorrise,anche se falsamente.

Non andava tutto bene.
Voleva dirglielo,ma..se lui non avesse provato quello che provava lui? Avrebbe fatto la figura del coglione. Ed esserlo,era l’ultimo dei suoi pensieri. O almeno con Nialler.
Si voltò completamente facendo allontanare Niall,a sguardo basso.

«Andiamo,è tardi» aggiunse infine dirigendosi verso il letto.

Niall annuì col capo e si stese sul letto.
Cercò di masturbarsi,in preda alla voglia di dormire e al nervosismo per la sua scarsa capacità di cadere nelle braccia di Morfeo.
Zayn accese la sua solita musica rap,e cercò di chiudere gli occhi.
Niente da fare. I gemiti di Niall lasciavano poco spazio alla sua mente che stava per spegnersi.
Sentiva Niall farfugliare qualcosa come ‘Non ci riesco!’ così si alzò piano dal letto.

Si avvicinò al suo e lo guardò,rosso dal piacere,rosso dalla vergogna.

Mise un ginocchio sul letto,e uno dall’altra parte del corpo di Niall,senza sedersi sulle gambe di Niall.
Gli prese la mano che tratteneva il suo membro e la portò sul materasso.
I gemiti di Niall si calmarono,e i lamenti svanirono.
Sostituì la mano pallida con la sua,olivastra.
Lo masturbò lentamente,sentendo i gemiti di Niall formularsi di nuovo.
Sorrise come non aveva mai sorriso guardando nessuno.
La luce del suo sorriso sovrastava il buio nella stanza,anche quella della luna e delle stelle che penetrava – poco - dalla finestra.

«un Angelo» disse sottovoce mentre prendeva a masturbarlo più velocemente.

Una volta finito,i gemiti di Niall si erano trasformate in urla e Zayn aveva lasciato un ultimo bacio sulla punta del suo pene,come per salutarlo,anche se non centrava un emerito cazzo. Rimanendo in tema,hehe.
Si levò dalle sue gambe e dal suo letto. Niall s’era calmato,finalmente.
Tornò nel suo letto,facendolo cigolare un po’. Sorrise soddisfatto. Sì,di sé.
Dopo un paio di minuti sentì qualcosa cigolare.
Aprì un occhio e vide che il letto di Niall era vuoto e che quest’ultimo vagava nella stanza,nudo.
Sentì le sue coperte alzarsi di poco e poi riabbassarsi,venendo a contatto con una pelle gelida.
Sentì il profumo puro e pulito del biondo arrivare alle sue narici e i suoi capelli sfiorargli la spalla,le sue labbra il collo.
Gli cinse una spalla con un braccio,e lui si accoccolò al moro.

Bianco e nero insieme.
Luce e buio insieme.
Paradiso e inferno insieme.
Angelo e diavolo insieme.
Chiaro e scuro insieme.
Nord e Sud insieme.

Un bacio sulla fronte del pallido e..

«Ti amo,Nialler» sibilato da parte del nero.
«Ti amo anche io,Zay» in risposta,dal bianco.

Ridacchiò nel sentire il suo ‘soprannome’ il primo ed ultimo.

«Alla fine,hai trovato il soprannome» disse sorridendo il più grande.
E l’altro sorrise,contro il suo collo,provocando un brivido al suo opposto.

«Già,ed è il più bello» mormorò sottovoce con la mano sul suo petto nudo.

«Buonanotte Nialler» disse infine.
«Buonanotte Zay» e si strinsero forte,come nessuno dei due aveva stretto qualcun altro.

Erano l’uno l’opposto dell’altro,ma si completavano.

Perché come un atomo positivo,cerca quello negativo,il buio cercava la via d’uscita luminosa,
e la luce cercava un posto oscuro per stare in solitudine.

Caddero,insieme,nelle braccia di Morfeo mentre ‘Let me love you’ del grande Ne-Yo correva nell’iPod di Zayn,sotto al cuscino.



 

Zoey's corner!
Rieccomi con la coppia più bella del mondo! - O almeno per me -
Stavolta ho superato il record delle mie 11 pagine della OS precedente.
Sono arrivata a 15 pagine! Yeeep! *clapclap*
Ho dato un'occhiata veloce,velocissima,alla storia
perchè dovevo andare al Cambridge cwc
Spero che vi piaccia!
RECENSITE,RECENSITE E RECENSITE!
Sapete bene che mi fa molto ma molto piacere sapere il vostro parere! :)
Ora vado,sono stanca morta e le mie dita mi hanno stancata.
Alla prossima!
#kisses #Zoey 

   
 
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