SILENZIO

Avevo ancora il sorriso sulle labbra quando salii sull'Espresso per Hogwarts, pronta a frequentare il mio quinto anno. Mia madre prima della partenza mi si era avvicinata, e mi aveva regalato una stupenda collana, con un ciondolo a forma di stella, augurandomi buona fortuna.
In effetti, considerati gli anni che avevo trascorso nella scuola di Magia e Stregoneria, un po' di fortuna non sarebbe guastata.
Salutai i miei genitori dal finestrino finchè non sparirono dalla mia visuale, poi mi incamminai per i corridoi del treno cercando lo scompartimento di Harry e Ron. Li avevo finalmente trovati, quando sentii qualcuno lanciare un incantesimo, e reagii appena in tempo per bloccare la fattura orcovolante che era diretta a me.
Guardai con rabbia nella direzione da cui era arrivata la fattura, e vidi Draco Malfoy storcere le labbra con un'espressione di disappunto.

-Oh cavolo Granger, e io che speravo di mandarti in infermeria ancora prima di arrivare a scuola, per non dovermi sorbire la tua faccia saccente a cena. Oh beh, sarà per un'altra volta!

Mi lanciò un sorrisetto e se ne andò, verso lo scompartimento dei Serpeverde, seguito dagli immancabili Tyger e Goyle.
Evidentemente ero rimasta ferma con un'espressione sconvolta, perchè Harry si sporse dallo scompartimento con un'aria preoccupata.

-Hey, è tutto okay?

Mi riscossi e gli rivolsi un sorriso esasperato.

-Si, ci vuole ben altro per farmi fuori. Malfoy può provarci quanto vuole, ma non ci riuscirà mai, è per questo che ce l'ha tanto con me...e con te.

Entrammo nello scompartimento ridacchiando, e Ron distolse la sua attenzione dalle Gelatine Tutti I Gusti Più Uno che aveva in mano per salutarmi.

-Hermione, che cos'era quel baccano là fuori? Stanno già giocando a Sparaschiocco nei corridoi del treno?

Sbuffai divertita, e sprofondai nel sedile, poi afferrai il libro di Difesa Contro le Arti Oscure per continuare a leggere dal punto in cui ero arrivata la sera prima, ignorando gli sguardi di rimprovero che mi stavano lanciando i miei amici. Ron come sempre era il più sconvolto dal mio modo di fare.

-Non puoi almeno aspettare di arrivare a scuola per studiare? Miseriaccia Hermione, mi metti ansia.

Alzai gli occhi al cielo, anche se ormai mi ero abituata ai suoi commenti.

-Scusa se io ci tengo alla mia istruzione e ad avere voti alti! E poi spiegami una cosa, se nemmeno io studio da chi li copiate voi due i compiti?

Soddisfatta della mia risposta guardai Ron tornare alle gelatine borbottando, ma un'altra voce mi distrasse.

-Parole sante! Hermione, questi due proprio non hanno nessun rispetto per il tuo duro lavoro! Il prossimo anno ti teniamo un posto nel nostro scompartimento, ti va?

Mi voltai verso l'origine di quelle parole, e mi trovai davanti due chiome rossicce del tutto uguali a quella di Ron, seppur più corte. I gemelli Weasley mi fissavano con due sorrisi a trentadue denti -anzi, sessantaquattro per essere precisi-, e mi ritrovai ad abbassare lo sguardo imbarazzata mentre simulavo una risata.
A dire la verità il mio imbarazzo era causato soprattutto dalla presenza di Fred, per cui avevo avuto una cotta fino all'anno prima. Ora le cose erano cambiate, ma ciò non mi impediva di diventare goffa quando lui era nei paraggi.

-Beh mi dispiace, ma per il prossimo anno io progetto di diventare un Prefetto, e chi meglio di voi sa quanto sono impegnati i prefetti?

Più che altro perchè loro ERANO l'impegno maggiore dei prefetti, e non perdevano occasione di vantarsene.

-Uuh, potrebbe essere piacevole farsi punire da te, Hermione.

Quelle parole uscirono dalla bocca di Fred, che a sua volta uscì dallo scompartimento lanciandomi un occhiolino, seguito a ruota da George.
Impiegai qualche secondo per far ristabilizzare la mia pressione, e notai che Harry mi guardava come qualcuno che ha visto esattamente quello che voleva vedere, con uno strano ghigno.
Scattai in piedi e afferrai la mia borsa.

-Diamine, stiamo per arrivare! Meglio che vada a prepararmi, ci vediamo alle carrozze ragazzi!

Uscii di corsa dallo scompartimento, fermandomi vicino ad un finestrino per riprendere fiato. Perchè cavolo mi faceva ancora quell'effetto? Non poteva...non doveva!
Ma il filo dei miei pensieri fu interrotto da un sospiro al mio fianco, e sobbalzai vedendo Draco Malfoy fermo a guardare fuori dal finestrino.

-Sai cosa vuol dire amare qualcuno e non avere nessuna possibilità con quella persona, Granger?

Mi sorpresi nello scoprire che parlava con me, visto che quel tono mal si accordava con quello che mi riservava solitamente. Pensai alla sua domanda, e le mie fantasie andarono a Fred. No, amare era decisamente troppo. Se ero certa di una cosa era che non lo amavo, per niente. Stavo per rispondergli che no, non lo sapevo cosa voleva dire, quando mi voltai e scoprii che mi stava guardando.
Non mi stava fissando, mi guardava proprio, come se mi volesse vedere dentro. Ma i suoi occhi catturarono i miei e successe la cosa più strana che avessi mai percepito. La mia mente si svuotò.
E in quel momento, per la prima volta, nella mia testa non c'erano i soliti pensieri che si rincorrevano senza sosta. Era il silenzio più totale.
Nel mentre il treno si fermò, e Draco spostò nuovamente lo sguardo fuori dal finestrino.

-Tempo scaduto, buon ritorno a scuola Granger.

Mi ritrovai a fissare il suo mantello nero che scendeva dal treno insieme agli altri con aria imbambolata, e poi qualche strana forza fece scendere anche me.

Hey salve a tutti! Spero che la mia FF vi piaccia, anche perchè è la prima che scrivo e mi demoralizzerei parecchio se facesse schifo LOL Comunque accetto volentieri anche le critiche, almeno il capitolo successivo sarà migliore!
xo _NinaAndLea_