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Autore: angyp    04/05/2013    3 recensioni
Il matrimonio di Lily e James si è appena concluso. Ma una persona ha ben altro per la testa ... ci penserà il caro Felpato a distogliere tutti i suoi pensieri dalla mente!
La mia primissima Wolfstar, non ne sono convintissima, spero che sia almeno accettabile!
Buona lettura!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: AU, Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Il matrimonio di James e Lily si era appena concluso. Era stato bello, proprio come Lily desiderava, avvolta nel suo splendido abito bianco e un sorriso raggiante. In realtà, agli occhi di Remus, tutti sembravano raggianti e felici. Anche lui era contento per i suoi amici. Eppure c’era qualcosa dentro che gli impediva di sorridere troppo e di esprimere del tutto quello che provava. Una sorta di morso, di ferita. Era per quello che era successo. Un qualcosa di inaspettato ma intenso, troppo intenso. Non avrebbe mai creduto che lui, un Lupo Mannaro, potesse provare delle emozioni così umane. Non avrebbe mai creduto che lui potesse amare.
Questo pensiero lo portò a rivolgere lo sguardo verso  Sirius, che quel giorno era stato il testimone dei Potter. Era di uno splendore incredibile, che quasi copriva il protagonista della giornata, James. Loro due, insieme a Lily, stavano chiacchierando e ridendo, ancora euforici nonostante la stanchezza dovuta ai preparativi e all’emozione. Remus provò una sorta di invidia, che lo fece sentire molto, molto sporco nei confronti dei suoi inimitabili amici. I Potter sarebbero stati felici, insieme. Nessuna luna piena avrebbe rovinato le loro serate, nessun graffio si sarebbe posato sui loro volti freschi.
Remus se ne stava in disparte, sorseggiando ancora dello champagne. Lily girò lo sguardo verso di lui, accennando un sorriso complice, che lui si sforzò di ricambiare. Mentre altri invitati raggiungevano gli sposi, Remus si voltò e si poggiò al balcone che dava una splendida vista panoramica, ancora immerso nei suoi sensi di colpa. Si sentì toccare la spalla.
-Ti vedo piuttosto turbato, Lunastorta. Che c’è? Vedere troppa gente felice ti angoscia?
Remus fece una smorfia. D’altronde Sirius lo capiva sempre. Troppo.
-Cosa ti infastidisce, amico? Sfogati con il vecchio Felpato, avanti!
-Sono solo stanco, Sirius, non c’è niente che mi turbi.
Sirius cercò di decifrare lo sguardo del suo amico. Non ottenendo soddisfazione, gli prese la mano. Remus la scansò.
-Sirius, smettila!
-Remus, non possiamo ignorare quello che è successo l’altra notte. E’ a quello che stai pensando, non è vero?
-Tu hai deciso di ignorarlo. –rispose Remus, evitando di guardarlo.
-Eravamo ubriachi, però …
-Tu eri ubriaco, Sirius. E io troppo stupido.
-No. Sapevo quello che stavo facendo, Remus.
Il licantropo si voltò per poterlo osservare dritto negli occhi.
-Da … davvero Sirius? Avevi detto che …
-Non volevo che James lo sapesse prima del matrimonio. Ho detto solo questo, non ho detto che non ti volevo. L’ho fatto per il nostro amico. Sai che vuole fare sempre il protagonista. Domani gli diremo tutto.
-Gli diremo cosa, Sirius?
-Che siamo stati a letto insieme dopo la festa del suo addio al celibato. Semplice no?
Remus era indignato.
-Bene. Vuoi risolvere così la questione, Sirius? James si farà una risata, e dopo?-disse battendo i pugni sul muretto.
-Dopo cosa?
-Che ne sarà di noi? Perché, se dici che eri cosciente, sei stato a letto con me, Sirius? Cosa provi per me?
Sirius apparve pensieroso, troppo per Remus.
-Dopo staremo  insieme. Ovvio! –rispose il giovane Black con tranquillità.
-Come una coppia? Tu la fai troppo facile.
-Perché dovrebbe essere complicato? James e Lily si detestavano, e adesso guardali! Noi andiamo d’accordo da una vita, non dovrebbero esserci problemi.
-Noi non siamo James e Lily, Sirius!
-Non avrai pregiudizi riguardo le coppie dello stesso sesso? –domandò Sirius sarcastico.
-Mi riferivo al fatto che sono un Licantropo! Noi non saremo mai come loro. –Remus aveva un fuoco nel petto. Dannazione alla sua maledizione!
Sirius assimilò le parole e restò in silenzio per un attimo. D’altronde sapeva che il suo amico avrebbe detto così, che sarebbe stato il solito problematico. Cercò di scherzarci su, per tirargli su il morale.
-E allora? Qual è il problema, il fatto che io sia un cane? Guarda che prevedo già delle romantiche notti di una luna piena: un cane e un bel lupetto, anzi, un bel cane e un lupetto, che vagano insieme per le foreste più oscure … mano nella mano … no, zampa contro zampa …
A quel punto, Remus non né potè più e se ne andò, arrabbiato e attirando l’attenzione di alcuni dei presenti. Sirius lo inseguì, fino a quando Remus non si bloccò davanti ad un muro. Si girò:
-Smettila di seguirmi! –gridò arrabbiato –Non capisci come mi sento?
-Ti senti come mi sento io, Remus. Ed è bellissimo …
-No, Sirius! Io sono un Lupo Mannaro, un essere maledetto, non ho un galeone, non riesco a trovare un lavoro. Meriti di meglio, Sirius! E poi …
Il giovane Black si avvicinò a lui sempre di più, togliendogli ogni possibilità di parlare. Era troppo vicino. Aveva deciso di non replicare, sapeva che il suo amico era sempre troppo, fastidiosamente problematico. Sirius non poteva pretendere di meglio: Lunastorta gli avrebbe fatto mettere la testa a posto.
 I loro respiri accelerarono a causa della vicinanza. Remus aveva il battito così veloce che il petto gli faceva male.
-Sirius … se ci vedesse qualcuno …
-Shh. Non fare il saputello come al solito.
Sentire le labbra di Sirius sulle proprie fu risollevante. Istintivamente portò le sue mani sul viso di quell’uomo che riteneva stupendo.  Le affondò sui capelli ben sistemati, mentre l’altro gli sbottonava la camicia. Questa volta non c’era il sapore dell’alcool, era il suo sapore, e basta. Si sentì sciocco per  aver detto quelle cose, prima.  Forse Sirius aveva ragione, in fondo lui era un Animagus, e non avrebbe rischiato di fargli del male come con un essere umano. Lo amava da una vita, amava il suo animo ribelle, amava la sua superficialità che alleggeriva le situazioni più dure, amava il suo essere così istintivo, intelligente, coraggioso. Lo completava, ma allo stesso tempo faceva uscire il lato di lui che non era divorato da nessuna maledizione. E questo lo rendeva felice, come non mai!
-Lunastorta –disse Sirius quando staccò le labbra per un secondo –smettila di pensare e andiamo a cercare un po’ più di intimità.
-Insieme? –domandò il licantropo, ansioso di tornare sulle sue labbra.
-Insieme.
 
Ok. Di solito non leggo le Wolfstar, quindi non avrei mai pensato di scriverne una, però dopo aver ricevuto una bella proposta, mi sono buttata ed è venuta fuori questa one shot, sperando di non aver combinato un disastro! Infatti non sapevo se mettere o no l’OOC, però ho rappresentato Remus più premuroso, problematico a causa della Licantropia, mentre Sirius più, come dire, superficiale. Il Black non avrebbe visto gli stessi problemi di Remus nello stare insieme. Penso io. Sono pronta all’assalto! Comunque ne pubblicherò un’altra,  più divertente, magari. Baci a tutti! 
  
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