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Autore: onlygodcanjudgeme    04/05/2013    0 recensioni
Mi dicevano sempre che niente è impossibile, ma tu per me lo eri. Due persone e due mondi completamente diversi. Io così innocua e te così ribelle...
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Ero su un prato verde, pieno di fiori. Una pace unica. Un cavallo bianco, con un ragazzo vestito di azzurro sopra, che lo cavalcava con un sorriso nel volto che partiva da un orecchio e arrivava all'altro. Insomma, un po' come nei cartoni che guardavo da bambina. Il principe azzurro scese dal cavallo e venne verso di me, si avvicinò ancora di più al mio volto, sentivo il suo caldo respiro sul mio collo e il suo sguardo era posato sulle mie labbra sottili. Proprio quando quella perfezione si stava avvicinando alle mie sottili labbra, suonò la sveglia. Ovviamente. Troppo bello per essere vero. Avevo riconosciuto il ragazzo del sogno. Si chiamava Richard ed era il ragazzo di cui ero innamorata da circa due anni e mezzo. Io sono Lottie, 17 anni e vivo a New York. Mia padre faceva il soldato. Esattamente quattro anni, tre mesi e sette giorni fa, il mio eroe, morì. Ora vivo sola con mia madre e mio fratello Louis Tomlinson. Purtroppo mia madre è sempre molto impegnata a causa del lavoro, e per questo ci dovremmo trasferire a Londra tra tre giorni. Mi alzai da quel letto e iniziai a vestirmi di malavoglia. Scesi in salotto e trovai mio fratello disteso sul divano che mi aspettava per andare a scuola, ultimo giorno per entrambi, visto che gli altri sarebbero serviti per il trasloco. Mi ispirava l'idea di andare a Londra, ma non volevo abbandonare i miei amici e Richard, anche se per lui non valevo nulla. Salutai mio fratello con un bacio sulla guancia e ci incaminammo verso la scuola. Alla fine di quelle cinque ore, la mia migliore amica Sophie mi venne a salutare piangendo. 
Sophie: Promettimi che mi chiamerai e ti farai sentire
Lottie: Te lo prometto.
Sophie mi abbracciò con le lacrime agli occhi e se ne andò. Proprio quando stavo varcando l'uscita di quella scuola per l'ultima volta, sentii il mio nome. Mi girai, non potevo credere ai miei occhi. Era Richard. Mi diede un bacio sulla guancia e disse:
Richard: Ciao Lottie, fai buon viaggio. Ti voglio bene, bella
Le parole non mi uscivano davanti a tanta perfezione. Dopo aver salutato anche lui, tornai a casa, presi il mio Ipod e ascoltai canzoni deprimenti, iniziando a piangere e ignorandone il motivo. 
Passaro altri due giorni e arrivò il momento di prendere quel maledetto aereo. Decisi che a Londra avrei iniziato una nuova vita, lasciandomi alle spalle la vecchia Lottie di New York, che a dirla tutta, non era sto granchè. Non andavo bene a scuola, non avevo tanti amici, avevo perso due anni e mezzo della mia vita dietro ad un ragazzo che si era deciso a parlarmi solo nel mio ultimo giorno in quella scuola e avevo anche una reputazione da autolesionista, in quando, qualche anno prima, ero stata male a causa degli eccessivi tagli. Ormai non mi tagliavo più da due anni, ma c'erano ragazzi che si divertivano a prendermi ancora in giro, mostrandomi lamette e gridando di farne buon uso. Decisi di dimenticare tutto questo. Gli unici che mi erano stati veramente vicini erano Sophie e Louis. Avevo un rapporto stupendo con Louis, era l'unico in grando di capirmi veramente. Immersa in questi pensieri, mi addormentai, mentre l'aereo era in volo. Qualche ora dopo, mia madre mi svegliò. Eravamo arrivati. Londra. Vita nuova. Sì, ero pronta. Arrivati nella casa nuova, rimasi senza parole. Non era una casa, ma una villa enorme, con tanto di piscina e idromassaggio. Decisi che avrei sistemato le valigie il giorno dopo e che mi sarei riposata subito, visto che il giorno dopo avevo scuola. Ancora quel prato verde, ancora quel principe azzurro, ancora quel sogno. Questa volta era diverso. Il principe non era Richard, era un ragazzo che non conoscevo. Era moro, con un ciuffetto biondo e gli occhi marroni. Era bellissimo. Non lo avevo mai visto. La mattina dopo mi svegliai, mi vestii e aspettai Louis. Arrivati nella nuova scuola lui mi salutò con un bacio.
Louis: Io vado in classe a fare un po' di conoscenza, ci vediamo dopo sorellina
Lottie: Va bene, Louis.
Non sapevo come muovermi, ero disorientata, tanto che inciampai e feci capere tutti i libri. Stavo cercando di raccogliere i libri quando notai un gruppetto in lontananza, ero curiosa. Continuai a raccogliere i fogli e i libri. Avete presente le scene dei film? Quelle in cui la ragazza raccoglie i libri ed un ragazzo bellissimo la aiuta? Ecco, successe così. Mi trovai davanti un ragazzo intento a raccogliermi i libri. Un ragazzo biondo, dagli occhi azzurrissimi. Non riuscivo a smettere di fissarlo. Mi sorrise.
x: Ho qualcosa in faccia?
Lottie: Oddio, nono
x: Sei nuova?
Lottie: Si, e mi sono anche persa, diciamo
x: Piacere, sono Niall
Lottie: Io Lottie. Niall, mi sai dire cosa c'è in quel gruppetto laggiù?
Niall: Oh, sarà Zayn, tanto per cambiare. E' il più popolare in questa scuola.
Lottie: Mi accompagni?
Niall: Certo, se vuoi dopo ti accompagno anche in classe
Lottie: Volentieri, sono in 3B
Niall: Perfetto, è la mia classe
Mi disse sorridendo. Mi aiuto ad alzarmi e ci avvicinammo a quel gruppetto. Mi sentii le gambe molli quando vidi quel ragazzo. Si. Era proprio lui.
  
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