*sono tornata, come promesso <3*

- No mia cara! Ora tu, signorina Angel Sanders, mi spieghi da quando in qua sei diventata amica di Louis William Tomlinson!
È risaputo che Eveline Grey non possa vedere neanche da lontano uno dei ragazzi più popolari del liceo. Molti dicono che sia invidia, c’è chi azzarda a dire che sotto sotto lei covi qualcosa per il ragazzo dagli occhi blu. In tutto questo invece lei continua a sostenere che lui semplicemente la iriti. I maliziosi non le credono mentre gli intelligenti la lasciano in santa pace - comportamento suggerito anche dal modo di porsi della diciassettenne con la maggior parte del mondo.
Di Eveline sicuramente non si può dire che sia una di quelle classiche ragazze inglesi fiocchi e fronzoli e da thè delle cinque perché in tal caso avete cercato la persona sbagliata. Quando si parla di finezza pari a quello di uno scaricatore di porto si potrebbe benissimo affibbiargli il nome della Grey, tanto il tasso di femminilità è allo stesso livello. Già solo a partire dal modo di vestirsi: tutte le ragazze della scuola, anche quelle che per chissà quale arcano motivo vengono definite sfigate, indossano dei jeans stretti che risaltano le forme femminili - poi che siano belle o meno da vedere è un conto; lei invece indossa jeans dal cavallo basso, larghi e tante volte mezzi stracciati. E se una ragazza normale preferisce una maglietta affiancata o una camicetta più particolare, lei è perennemente abbonata a felpe enormi – esclusivamente prelevate dal reparto maschile di tutti i negozi possibili e immaginabili – oppure a delle magliette che scendono larghe e lunghe per i fianchi. Eppure Angel, la sua migliore amica, glielo ripete in continuazione che potrebbe permettersi altro, che sbaglia a non curarsi perché se lo facesse starebbe uno schianto. La risposta che le ha sempre rifilato Eve è stata che “si comporterebbe come le deficienti che stanno dietro a Tomlinson”. A detta della Grey, tutte le ragazze che danno retta a quel figo dell’ultimo anno sono delle oche stereotipate, noiosamente uguali e terribilmente poco originali.
- Ma te l’ho anche detto Eve! L’ho conosciuto durante le vacanze di Natale… E ti ho anche detto che è simpatico, dovresti rivedere le tue opinioni su di lui..
- MA TI SENTI QUANDO PARLI??? AH???
Angel allontana immediatamente il telefono dall’orecchio, socchiudendo un occhio per come è forte la voce dell’altra dall’altro capo dell’apparecchio, come se insieme alla sua voce fosse arriva una specie di onda d’urto. Sospira lei, scuotendo leggermente la testa per poi mollare il cellulare sul letto facendogli fare un piccolo balzo sulle coperte mentre la voce di Eve impazza ancora dall’altoparlante con un suono metallico.
Spesso le chiamano “i poli opposti” poiché le due ragazze sono nettamente diverse l’una dall’altra. La Sanders è la classica ragazza semplice e fine, dai lineamenti delicati e dall’aspetto decisamente più femminile rispetto alla migliore amica. Anche l’indole della biondina – perché Angel è bionda, anche se tinta, e non ha problemi a dirlo – è totalmente diversa rispetto a quella della migliore amica. Lei è discreta e tranquilla, non dice mai una parola di troppo ma perchè non le va di inviperirsi con gli altri per i motivi più sciocchi. Cosa che invece è solito della Grey. Che dire, sono gli antipodi in tutto e per tutto.
Eve adesso, dall’altra parte del telefono, sta in camera sua che sbraita contro il microfono del cellulare, seduta sulla sedia girevole della sua scrivania, mentre con i piedi si da delle piccole spinte per girare su se stessa con scatti irregolari che farebbero girare la testa a chiunque. Ed è abbastanza stizzita, come ogni volta che parla di Louis Tomlinson; si vede dal modo in cui gesticola energicamente in preda al nervoso anche se nessuno in quel momento la può vedere.
Angel le da voce, nonostante il cellulare sia sul letto e lei invece si sia diretta verso l’armadio a cercare dei vestiti.
- Eve, lo sai che se urli non ti ascolto!
- VAFFANCULO!
Ecco, questo Angel lo sente, e infatti ridacchia.
- Sempre la solita
E sembra anche divertita dalla cosa, si vede nel modo in cui la testa viene scossa leggermente smuovendo la chioma chiara e come il sorrisetto campeggia lungo le sue labbra. Sceglie un paio di jeans e si avvicina al letto per poggiarli accanto alla maglietta precedentemente scelta; avvicinandosi sente dall’altoparlante del telefono il classico suono di una chiamata che è stata staccata dall’altro lato, semplici squilli solitari.
- Ecco mi sembrava strano che non avesse già chiuso
Interrompe la chiamata anche lei e con uno sbuffo, a simboleggiare un accenno di risata, si dirige in bagno a prepararsi.
Insomma è venerdì sera, bisogna uscire e forse è meglio non dire ad Eve con che compagnia ha scelto di passare la serata…

•••

Non ci credo. Sto postando.
Lo so, è un po' a sorpresa questa storia ma è un'idea che mi frullava e che ho buttato giù.
Prima di tutto voglio chiedere immensamente scusa a tutte quelle che stanno seguendo Make Me Come Alive
Non ho realmente avuto un briciolo di tempo per poter aggiornare ma in primis non ho veramente idee ç_ç
Perciò, dato che comunque non mi sembra giusto cancellarla, a breve posterò un capitolo di chiusura, giusto per darvi un finale
Con la promessa che non farò mai più un sequel perchè non è facile da portare avanti.
Detto questo, proseguiamo. Anche questa è una fanfiction sovrannaturale
Ancora il sovrannaturale non si vede ma arriverà a breve, dovete aspettare perchè questi primi capitoli
Vi servono per capire un po' com'è la situazione tra i vari personaggi :3
Avevo deciso che avrei postato solo a storia terminata di scrivere ma non ce la faccio, rido
Quindi eccola qui. Spero di riuscire ad aggiornare con maggiore costanza a questo giro
Come anche spero che non mi lascerete da sola perchè se devo ammazzarmi per scrivere
Per non avere alcun riscontro, poi la voglia passa sob
Susu voglio sapere che ne pensate uu
Alla settimana prossima bellesshe **