Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
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Autore: Vega_95    04/05/2013    3 recensioni
Questa storia racconta delle avventura dei protagonisti della serie 5D's e di Jessica,la sorellina minore di Yusei,più piccola di lui di 2 anni,apparentemente sembra una normalissima ragazzina ma in realtà dentro di lei è nascosto qualcosa di potente e misterioso di cui nemmeno lei è a conoscenza.
Questa storia inizia due anni prima e termina molti anni dopo la lotta contro i Dark Signer,Yliaster non ci sarà,per un motivo che verrà svelata in seguito.
Ho cercata di renderla più shonen possibile ma per alcune parti non ce l'ho fatta descrivendo diverse scene shojo.
Una furiosa corsa contro il tempo,una disperata lotta contro l'oscirità che da millenni attanaglia l'umanità,amori sbocciati,una famiglia ritrovata,l'illusione di un'Utopia e una disperata ricerca della vendetta... saranno in grado i Predestinati di impedire l'apocalisse che si prepara a sconvolgere il loro mondo?
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Altri, Crow Hogan, Jack Atlas, Yusei Fudo
Note: Cross-over, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buona Lettura!!!!!!!




Ricevuti di nuovo i poteri,Jessica riacquista immediatamente le forze,sa che la profezia preannunciata sta per compiersi,ma non può permettere che un altro Predestinato muoia senza che lei possa fare nulla per impedirlo,corre in palestra da dove ha già sentito provenire degli spari; poco prima di aprire la porta sente le voci di Yusei e Roswell urlare,spalanca le porte trovandoli faccia a faccia con le pistole pronte a sparare,le dita dei due si muovono per premere il grilletto,Jessica comincia a correre,non sa esattamente cosa farà,agisce d’istinto,non vuole vedere un’altra persona cara morire davanti a lei
«Yusei!! »grida terrorizzata dall’avvenire.
 
Il cattivo presagio di Akiza si compie,la profezia della giovane che chiamò al telefono Jessica si avvera. L’orribile sensazione pervade i cuori di tutti i Predestinati che si fanno prendere dal panico e dallo sconforto più totale. Niente e nessuno,ora,può impedire alla Morte di mietere la sua anima predestinata.
 
Non avendo una chiara idea di cosa avrebbe fatto,la giovane Predestinata si frappone tra i due che hanno sparato nello stesso istante,è chiaro dunque,che diventa lei il bersaglio dei proiettili che la colpiscono simultaneamente al cuore.
Vedere il sangue schizzare e macchiarle la maglia rosa di un rosso intenso,fa sbiancare Yusei. Jessica si porta una mano al petto sfiorandosi la ferita,prima di cadere a terra,il fratello la prende adagiandola delicatamente a terra e tenendole la testa sollevata, è viva,almeno per il momento e con grande fatica gli sorride .
«Jessy…»sussurra mentre sente la gamba su cui è appoggiata la ragazza scaldarsi a contatto con il sangue. «sei salvo,menomale…» mormora lei.
«non dovevi metterti in mezzo,dimmi perché? perché l’hai fatto?! »esclama vendo il suo viso impallidire sempre di più,i proiettili non hanno centrato il cuore,ma l’hanno comunque colpita in un punto vitale,questo le da il tempo per un ultimo addio.
«Crow…Crow era morto»cerca di spiegare,ma Yusei la interrompe«ma che dici, Crow è vivo,sta bene…»
«no…lui aveva ucciso Crow…non lo sopportavo…»mormora tossendo di tanto in tanto«sono tornata indietro,sapevo che uno di noi sarebbe dovuto morire. Non sei tu»termina accennando una risatina che la porta ad ansimare. «non sforzarti»le dice Yusei facendole segno di tacere«ora ci penso io,andrà tutto bene»lo dice più per lui,per tranquillizzarsi e agire con mente lucida,il palmo della sua mano comincia ad emanare una luce bianca e la posa sulla ferita,non succede nulla.
«perché non funziona?! »si domanda Yusei,nel panico,Jessica gli prende la mano portandosela al viso«lascia stare,non puoi più fare nulla»
«lasciami ritentare»la prega Yusei,non capendo che è lei che rifiuta di essere curata. «non puoi,oggi un Predestinato deve morire è destino»dice strofinandosi la calda mano di Yusei sul viso«lascia che per una volta sia io a salvare te»
Roswell non ha il coraggio di muovere un dito,osserva la ragazza in punto di morte,l’unica ragazza che non doveva toccare,lui l’ha uccisa. Volta lo sguardo verso la giovane dai capelli castani,nascosta nell’ombra,seria e impassibile,come se la morte di Jessica non la stesse toccando per niente o trattenesse le sue emozioni.
«Jessy,non dire così,ti prego resisti! »la implora Yusei,la sua voce è rotta dal dolore,Jessica,invece,non smette di sorridergli,forse cerca solo di dargli coraggio.
«chi l’avrebbe mai detto che sarebbe finita così? i fratelli Fudo terminati in questo modo»commenta quasi sarcastica
«smettila! Non ti permetterò di arrenderti! Reagisci,lotta! »la rimprovera Yusei,ma sa bene che è inutile,sente il cuore della sorella rallentare sempre più mentre attorno a loro si è formato un cerchio di sangue
«non sempre le cose vanno come programmi Yusei. Credevo che diventando più forte vi avrei protetti,invece vi ho esposti ad un ulteriore pericolo,mi dispiace tanto» si scusa lei. Yusei aveva cercato di trattenersi fino a quel momento,ma non resiste più e una lacrima gli solca il viso,seguita da un’altra e un’altra ancora «Jessy non lasciarmi! »
«avevi promesso che non l’avresti più fatto,che non avresti più pianto per me»dice sollevando un braccio per asciugargli le lacrime
«non morire! »esplode improvvisamente Yusei,Jessica gli sorride ancora continuando ad accarezzargli la guancia«promettimi che non ti arrenderai mai,nemmeno quando tutto sarà buio e ti sembrerà di non avere altra uscita,non ti arrendere»
«hai un bel coraggio a chiedermelo,dopo che tu ti sei arresa»mormora Yusei,la sua voce è rotta dai singhiozzi ed è difficile capire ciò che dice,sua sorella però lo comprende
«se io sbaglio,non vuol dire che lo devi fare anche tu»commenta prima di farsi seria«Yusei,se la luce continuerà ad esistere il mondo sarà un posto migliore,lotta più che puoi e fai risplendere la luce del tuo cuore,so che puoi farcela»lo incoraggia poco prima di cominciare ad ansimare,spaventando non poco Yusei«Jessy! »
Ormai non le resta molto tempo,ha già parlato troppo a lungo e sospetta che dietro ci sia il Drago Cremisi,dopo essere stata al suo servizio per così tanto tempo,è giusto che le dia il tempo necessario per dire addio a suo fratello«ti voglio bene Yusei,non avrei potuto desiderare un fratello migliore»
«ti voglio bene anch’io Jessy! »esclama Yusei e proprio in quel momento,mentre la ragazza sorride,lui sente la mano che gli accarezzava la guancia scivolare e ricadere a terra,gli occhi le si chiudono e lei esala l’ultimo respiro.
I segni del Drago svaniscono,per primo quello sulla spalla della Principessa che si porta via quelli degli altri Predestinati.
La fine di Jessica Meika Fudo è giunta,nulla e nessuno può più fare qualcosa per impedirlo
«Jessy…»mormora Yusei atterrito«NOOOOOOOO!! » il suo urlo rimbomba in tutto l’istituto,ma non c’è solo questo,qualcosa si risveglia in lui,qualcosa di oscuro e inquietante che tinge i suoi occhi di nero,mentre un’aura oscura lo circonda. Adagia delicatamente il corpo della sorella a terra,dopo di che si alza stringendo in mano la sua pistola,gli restano  5 colpi e li usa tutti in una volta sparando alla cieca verso Roswell e urlando ancora tutta la voce che ha in gola«NO!!!!! »
Non ha colpito Roswell nemmeno di striscio,ma lo sa bene,l’uomo,però è terrorizzato da qualcos’altro«io so chi sei,ma questo… non puoi essere entrambi! Tu sei la luce,io lo so,io l’ho visto! Non può essere che tu abbia invertito tutto! »sbotta Roswell,incredulo.
«ho ancora un proiettile, io ti ucciderò! »urla con la voce soffocata dal dolore«non dovevi,non dovevi portarmela via! »
«uccidimi,che aspetti, preferisco che sia tu a farlo» confessa Roswell,rassegnato,in un modo o nell’altro, a morire. Yusei spara.
«non sono come te»dice dopo avergli sparato ad una gamba, è tornato se stesso,per questo gli ha risparmiato la vita, appena Roswell crolla a terra,Yusei s’inginocchia di nuovo prendendo la sorella tra le braccia.
L’intrusione nell’istituto e i numerosi spari non potevano certo passare inosservati alla Sicurezza che arriva proprio in quel momento all’interno della palestra,i primi ad entrare sono Tradge e Mina,seguiti dagli altri agenti. Ciò che trovano al loro arrivo è agghiacciante,appena vedono Yusei piangere sul corpo senza vita della sorella si pietrificano,Mina si porta una mano davanti alla bocca per soffocare le urla di stupore e angoscia,mentre Tradge abbassa lo sguardo mortificato«siamo arrivati tardi»si colpevolizza
«Jessica!! »grida Crow che sta correndo come una furia nel corridoio,sorpassando gli agenti che tentano di fermarlo, solo Tradge riesce a fermarlo,impedendogli di vedere il terribile spettacolo
«lasciami Tradge! Devo vedere Jessy,voglio saperlo,perché il mo segno è sparito,Jessy,Jessy!! »urla,Tradge lo butta per terra«adesso basta,calmati! »lo sgrida,subito il ragazzo si calma,ma non smette«dov’è Jessy? »chiede di nuovo,ma sentire la voce di Yusei che grida il nome della sorella lo fa impallidire di colpo,lentamente supera i due agenti avvicinandosi di qualche passo,prima non ci voleva credere,ma vedere Jessica tra le braccia di Yusei,in un bagno di sangue,con gli occhi chiusi e il viso pallido,rende fin troppo evidente quell’orribile sensazione che non voleva affatto provare,comincia a indietreggiare lentamente scuotendo la testa«no…no,non è vero…»mormora terrorizzato«NO! » strilla scappando via,Tradge cerca di fermarlo,ma Mina lo ferma«lascialo solo»gli dice. Si voltano di nuovo verso Yusei,come agenti ci sono delle procedure da seguire,ma vedere Yusei in quello stato rende ad entrambi la cosa molto difficile,le voci degli altri Predestinati rimbombano nel corridoio che da alla palestra
«Yusei,Jessica! »urlano entrando. Vedere con i loro occhi,ciò che fino a quel momento era stata solo un’orribile sensazione,terrorizza tutti; la piccola Luna scoppia di nuovo a piangere facendosi abbracciare forte dal fratello,anche Carly cerca improvvisamente Jack.
Nonostante il terrore,Akiza si avvicina a Yusei inginocchiandosi accanto a lui e posandogli una mano sulla spalla,senza dire nulla,solo per dargli il suo conforto.
Purtroppo ci sono cose che si devono fare,Tradge si avvicina ai ragazzi cercando il modo più delicato per parlare con Yusei senza sconvolgerlo ancora«Yusei,secondo la procedura,ci sarebbe un’autopsia da fare e altre cose….ora dobbiamo lasciare lavorare la scientifica…»
Yusei,sentendo la voce dell’uomo,alza lo sguardo guardandolo con un’espressione smarrita. Gli agenti si avvicinando con un telo bianco per coprire il corpo di Jessica,ma appena Yusei vede sparire il viso della sorella,si fa prendere dal panico«fermi! »urla scoprendole di nuovo il viso«non può finire così,Jessy! Ci deve essere un modo,c’è sempre un modo,avanti piccola svegliati! Ti supplico apri gli occhi Jessy! »urla sempre più disperato,Akiza,però,lo ferma facendolo voltare verso di lei
«ora basta»mormora lei,per non sembrare autoritaria
«forse se usiamo i nostri segni…noi 5 potremmo…»ipotizza Yusei,vedendo ancora qualche speranza
«Yusei,i segni sono scomparsi»spiega Akiza mostrandogli il suo braccio destro,lo stesso fanno gli altri,distruggendo così, anche quella speranza
«non è vero…»sussurra mentre il viso della ragazza viene coperto di nuovo e il corpo messo su una barella,di nuovo il panico l’assale e cerca di fermarli,ma appena sfiora il lenzuolo,il contatto con la sorellina,gli permette di avere una visione del passato,almeno lui la interpreta così.
‘una notte di pioggia squarciata da orribili fulmini,il mare del Satellite era agitato  e non si vedeva anima viva in giro,se non un paio di pattuglie della Sicurezza radunate intorno ad un vecchio palazzo. A terra,coperto da un telo bianco,c’era un corpo e al suo fianco,insieme agli agenti,Marta che teneva tra le braccia una bambina che non smetteva di agitarsi e gridare,protendendosi verso il corpo «mamma! Mamma!! »urlava’
Yusei torna in se,ma resta spiazzato da ciò che ha appena visto e che non riesce a spiegarsi,resta immobile,mentre il corpo della sorella viene portato via.
Roswell è stato arrestato,come demone ci metterebbe un momento a fuggire,ma le ferite riportate nello scontro e la paura di affrontare il suo padrone,lo convincono a non muoversi da lì.
«muoviti! Avanti vieni! »esclama un agente trascinando la ragazza dai capelli castani,rimasta nascosta fino a quel momento
«mi fa male,mi lasci andare,non scappo mica! »i lamenta lei attirando l’attenzione dei Predestinati e degli altri agenti
«chi sei? Cosa ci facevi qui? »le domanda Mina
«un amico mi aveva detto di venire qui,che voleva mostrarmi qualcosa…»spiega la ragazza«non sapevo che volesse farmi assistere a questo…»
«sei una testimone quindi»afferma Tradge«per evitare ogni dubbi ti sottoporremo al guanto di paraffina e alla laserrina,avremo bisogno poi della tua deposizione»
«sì,va bene»afferma la ragazza seguendoli
 
Quella sera,nella mente di Yusei,si affollano miliardi di ricordi e tutti con protagonista Jessica,lei con il suo sorriso contagioso,sempre disponibile ad aiutare i suoi amici,ricorda il giorno in cui si risvegliò dal coma,dopo una lunga malattia,aveva 5 anni e non ricordava assolutamente nulla,ma Yusei era lì e quello le bastò per riprendersi e sorridere;passa ore a fissare la foto dentro alla collana che porta al collo,lui che tiene tra le braccia la sua sorellina di appena un anno,la piccola quel giorno, aveva appena imparato a camminare da sola,Yusei lo ricorda,quel viso innocente, quelle manine che si protendevano verso di lui e la sicurezza che acquistava a ogni passo che serviva ad avvicinarsi al suo fratellone.
«Yusei,posso? »domanda Akiza bussando e socchiudendo la porta
«sì…»mormora Yusei fissando il carillon che Jessica teneva sempre vicino
«c’è qualcosa che posso fare? »chiede lei,trovando stupido e inutile domandargli come sta,vorrebbe rendersi utile in qualche modo
«non c’è nulla da fare»mormora Yusei. Akiza si osserva un attimo intorno e,proprio in quel momento trova il deck del ragazzo sparso per terra,corre subito a raccoglierlo posandolo poi sul comodino accanto al letto,ma appena Yusei vede quelle carte,uno scatto d’ira lo pervade,prende il deck e lo sbatte di nuovo a terra
«Yusei! »esclama stupita Akiza,nota gli occhi del ragazzo che osserva le carte,sono pieni di disprezzo«non mi è servito a nulla lottare per salvarla,quelle carte sono inutili,non posso credere che in tutti questi anni io l’abbia messa in pericolo. È solo uno stupido gioco…»esclama il ragazzo,arrivando quasi al delirio secondo il giudizio di Akiza che tenta di calmarlo«basta dai»
«l’ho ammazzata! »esclama Yusei,disperandosi di nuovo
«non dire idiozie!Non sei stato tu! »lo rimprovera,stavolta«è stato quel pazzo! Mirava a lei fin dall’inizio»
«e io l’ho aiutato ad ammazzarla,non puoi negarlo,le ho sparato anch’io e non l’ho potuta nemmeno guarire e non capisco perché»
«hai detto che lei è tornata indietro nel tempo per salvare Crow,io credo che sia stato questo»
«non ha senso»
«sì che ne ha»spiega Akiza,sedendosi accanto a lui«lei sapeva che uno di noi doveva morire,ma non avrebbe mai lasciato morire né te né Crow,lei….lei ti ha impedito di guarirla,perciò non fartene più una colpa»ipotizza Akiza,capendo perfettamente ciò che aveva provato Jessica in quel momento,se fosse sopravvissuta,Roswell avrebbe ucciso Yusei in qualche modo.
«questo non aiuta,lei non è più qui,non sentirò più la sua voce la mattina che mi prega di lasciarla dormire,non la sentirò più cantare a squarcia gola sotto la doccia,non la vedrò più ballare e saltare per i corridoi… non mi aiuterà più a sistemare i programmi della duel runner»
Akiza lo osserva,ha il cuore a pezzi e,ad un certo punto,vede le lacrime solcargli il viso,Yusei cerca subito di fermarle,ma si arrende quando sente la mano di Akiza sfiorare la sua,le si avvicina per poi baciarla all’improvviso; la ragazza non fa nulla,si lascia andare e cade stesa sul letto continuando a baciarlo.
 
«ora posso andare? »domanda la ragazza dai capelli castani a Tradge e Mina
«sì,grazie per il tuo aiuto»sorride Mina
«cosa accadrà? »vuole sapere la ragazza
«tra poco il medico legale effettuerà l’autopsia su Jessica e poi credo che i ragazzi le organizzeranno un funerale»spiega Tradge
«che tipo era? »domanda ancora la giovane
«una ragazza unica,sorridente,allegra,quel genere di ragazza che non puoi non amare»la descrive Mina,la ragazza dai capelli castani sorride«sì,ne conosco una anche io. Vado,la mia amica sarà in pensiero,dovevo rientrare un ora fa»conclude,era stata alla centrale tutta la notte.
 
Mentre Akiza è affacciata alla finestra della camera di Yusei a osservare la città risvegliarsi,lui sta ancora dormendo,Akiza la considerava una buona cosa,dopo il forte stress del giorno prima,ha bisogno di riposarsi e stare tranquillo per quello che può stare. Per tutto il giorno precedente ha dovuto trattenere il suo dolore per far forza a Yusei,ma ora che lui dorme,lei torna a pensare al corpo senza vita della sua migliore amica e l’angoscia sopraggiunge facendola scoppiare in lacrime,s’inginocchia a terra coprendosi il viso con le mani e trattenendo i singhiozzi per non svegliare il ragazzo
Jessica…perché…perché ci hai fatto questo?  Pensa distrutta,anche lei,dal dolore.
 
I compagni di scuola di Jessica non riescono ancora a capacitarsi dell’accaduto,quando Akiza disse loro l’accaduto non ci credettero,ma quando Yusei tornò a casa con gli abiti macchiati di sangue,videro i volti afflitti di tutti e notarono che Jessica non era con loro,lo sgomento fu forte,Ashley pianse tutta la notte tra le braccia di Alex. Sissi non versò una lacrima,ma non proferì più parola,lo shock della notizia l’aveva spiazzata.
 
«dov’eri finita?! »esclama la giovane dai capelli ricci appena vede rientrare la sua amica,dall’espressione afflitta,senza dire nulla, si va a sedere sul divano fissando il televisore spento
«è tutto ok? »le chiede la riccia sedendosi accanto a lei
«era una trappola»mormora la ragazza dai capelli castani«voleva solo farmi assistere»
«non ti capisco,dove sei stata questa notte? »cerca di capire l’amica riccia
«alla centrale di polizia,volevano farmi delle domande»spiega la bruna togliendosi le scarpe e rannicchiandosi sul divano stringendo le ginocchia al petto
«per cosa? che hai combinato? »si spaventa la giovane riccia
«quello che mi ha contattata questa mattina…ha ucciso una delle ragazze di quel gruppo…la sorella di Yusei Fudo»le spiega,parlando di Jessica in modo freddo e distaccato«voleva farmi assistere e ci è riuscito»
«mi dispiace…»tenta di consolarla la sua amica,la abbraccia«come ti senti? »
«stanca e poi…vedere tutto quel sangue,anche se non mio…»dice rabbrividendo e lasciando intendere all’amica che le ha fatto parecchia impressione«vado a stendermi»dice chiudendosi in camera
«e ora spero che tu abbia una spiegazione valida»dice guardando il soffitto e sperando di essere sentita dal Signore Oscuro
 
Quando Yusei si sveglia,Akiza è seduta alla scrivania che lo osserva e appena lui volta lo sguardo verso di lei,gli sorride
«ciao»mormora la giovane ex Predestinata
«Akiza…»dice ancora mezzo addormentato«credevo che…»comincia a dire,ma poi si ricorda di cosa è successo la notte scorsa,anzi di tutto quello accaduto il giorno precedente
«mi dispiace»mormora abbassando lo sguardo,lei però gli sorride avvicinandosi e sedendosi accanto a lui«non ti scusare»gli dice accarezzandogli il viso«non hai fatto nulla di male»
«non volevo costringerti»continua il ragazzo,mortificato
«non l’hai fatto»tenta di convincerlo Akiza«se non avessi voluto,ti avrei respinto,non credi? E poi non riesco a capire perché fai tutte queste storie per un bacio…credevo mi volessi»dice con un po’ d’imbarazzo
«è vero…»ammette strofinandosi la faccia«almeno prima di ammazzarla le ho dato questa soddisfazione»
«non ricominciare»lo rimprovera Akiza,ma cercando di non essere severa.
«vorrei solo non essere stato tanto presuntuoso…»si mortifica ancora il ragazzo«ho  sfidato quel folle senza calcolare le conseguenze,volevo solo fargliela pagare per quello che aveva cercato di farti»mormora tornando a piangere. Akiza gli si accosta abbracciandolo e posandogli la testa sul suo petto,cominciando ad accarezzargli i capelli,non ha senso dirgli di calmarsi,aveva vissuto con sua sorella per 17 anni e perderla non è una cosa facile da accettare,spera solo che riesca a sfogarsi del tutto
«prima di finire in coma,da bambina,mi salvò la vita…»ricomincia Yusei«stava rinunciando alla sua,ma riuscii a impedirlo… quel giorno pensai che fosse stata colpa mia,perché lei era con me,perché fui così presuntuoso da credere di essere il più forte e lei rischiò la vita per salvarmi….poi l’ho dimenticato…»
«non cercare scuse per addossarti la colpa»gli dice Akiza stringendolo a se«il Drago non avrebbe permesso che morisse se non ci fosse stato un valido motivo»
Yusei cerca di riprendersi e si alza,la testa però gli gira e cade appoggiato al muro spaventando non poco la sua ragazza che,però,lo prende solo come un effetto dello stress,scendono di sotto,ma non c’è nessuno,la casa sembra deserta ed è così,in mattinata Jack era andato a prendere i ragazzi della scuola per portarli da lui e lasciare Yusei da solo,sapeva bene che quella era la cosa migliore
Akiza prende il caffè messo da lei in caldo almeno un ora prima e lo versa nelle tazze passandone una a Yusei;Akiza si volta a guardare fuori dalla finestra,piove,aveva cominciato quella notte e non aveva ancora smesso. Lo ‘scrash’ della tazza di Yusei la fa voltare di scatto
«Yusei! »esclama preoccupata«va tutto bene? »gli chiede avvicinandosi
«sì…mi è solo scivolata…»le risponde un po’ spaesato,ma appena la vede chinarsi a raccogliere i cocci la ferma«aspetta,ci penso io,non preoccuparti,è tutto a posto».
 
Jack è ancora scosso dalla morte di Jessica e cerca di trovare un po’ di pace passeggiando per la città,è tutto come al solito,ma al ragazzo pare tutto cambiato,infondo il cambiamento c’è stato,ma non tutta la città se ne rende conto,al telegiornale ne parlano parecchio,ma non dicono molto solo che durante uno scontro a fuoco tra Yusei e un pazzo assassino,Jessica è stata uccisa.
L’ex Predestinato biondo capisce presto non poter trovare la pace quel giorno perché al suo dolore da curare gli tocca curare anche quello di qualcuno che sta per incontrare.
Come puoi esserti arresa piccola stupida…credevo che il nostro patto fosse ti obbligasse a vivere…. Pensa Jack,ma viene interrotto da una biondina che si scontra con lui
«scusa»gli dice con uno strano accento europeo tenendo il viso basso e il cellulare stretto al petto
«nulla…stai bene? »gli viene da domandarle istintivamente,non sa che quelle parole fanno scoppiare la giovane in lacrime«ehi…»mormora Jack«che ho detto…perché piangi? »
«loro…loro…l’hanno ucciso… perché…»singhiozza la biondina coprendosi il viso con le mani
Altre morti,Jack comincia a stufarsi di quella parola,non riesce a capire come possano dei viventi togliere la vita a dei simili che respirano la stessa loro aria,è completamente assurdo e si sente ancora più stupido lui ad averlo pensato in un lontano e oscuro passato in cui era il Re
«posso fare qualcosa? » chiede alla giovane in lacrime,ma lei non ha il tempo di rispondergli perché gli sviene tra le braccia
«grandioso! »mormora il ragazzo adagiando la biondina a terra«e ora che faccio…»
Mentre Jack decida sul da farsi e si stupisce dell’indifferenza della gente che lo circonda,il cellulare della ragazza suona
«ehi,quanto ti manca? »le chiede una ragazza dall’altra parte dell’apparecchio non appena Jack risponde
«senti,la tua amica è svenuta »spiega Jack
«eh? Chi sei? »vuole sapere la giovane dall’altra parte
«mi chiamo Jack Atlas,ho incontrato la tua amica  poco fa…è svenuta, vieni in ospedale,la sto portando lì»dice Jack prendendo la biondina in braccio,si sorprende di quanto sia leggera,anche troppo forse
«Jack Atlas…»mormora la ragazza dall’altra parte«no…portala a casa nostra…non è nulla di grave,lo so»sospira«ti mando l’indirizzo via mail»dice poco prima di chiudere
Nonostante Jack trovi strano tutto quello,appena la ragazza gli manda le indicazioni,il ragazzo s’incammina.
 
«mio Signora,cosa facciamo ora? »chiede la Contessa,finalmente tornata,al suo padrone
«non lo so.. possibile che quel cretino dovesse proprio istigare il fato perché si arrivasse ad ottenere un Predestinato morto? »esclama l’Oscuro
«se avesse fatto bene le cose avrebbe ucciso solo Yusei»fa notare la Contessa,ma l’Oscuro la smentisce«impossibile…Jessica avrebbe trovato il modo di impedirlo,lo so,è come se la conoscessi….è come lei…»
«non punirai quell’idiota dunque…»afferma la Contessa immaginando ciò che sta passando per la mente dell’uomo
«no,non posso ancora,lui era lì quel giorno e ha visto,lui conosce il segreto di Meika…non posso ancora liberarmene,è un demone antico,ho ancora bisogno di lui»
 
A pochi isolati dall’indirizzo,la biondina sulle spalle di Jack mormora qualcosa«d’accordo…accetto»dice poco prima di riaprire gli occhi
«finalmente ti sei svegliata»le sorride Jack,più sollevato nel vederla sveglia
«chi sei? »gli chiede
«mi chiamo Jack Atlas»risponde facendola scendere«come ti senti? »
«sto bene»mormora la biondina«Atlas hai detto…»dice indietreggiando un pochino
«qualcosa non va? »
«no,è tutto ok,ora devo andare»
«ti accompagno se vuoi»
«non serve,so la strada,grazie. Ciao! »conclude correndo via la ragazza,lasciando Jack molto perplesso
 
Un paio di giorni dopo il tragico evento,il giorno dei funerali della piccola Jessica,versavano ancora tutti lacrime di dolore,tutti erano lì per darle l’ultimo saluto,anche Kalin e Graiger e persino Lazar.
Alla Struttura,nel mentre la ragazza dai capelli castani si trova in una stanza senza finestre,solo una porta e una telecamera,con Roswell,lei è vestita completamente di nero e lui sa benissimo perché
«sei andata al funerale,vedo»sghignazzò il demone
«perché hai voluto farmi assistere? Non era questo che il tuo padrone voleva»dice consapevole di essere ascoltata,ma altrettanto consapevole che l’Oscuro Signore avrebbe modificato le parole dei loro discorsi perché non venissero ascoltati
«così,giusto per farti capire in che mondo ti stai addentrando cara Natsumi» sogghigna calcando il tono su quel nome
«wow,l’ho scelto solo pochi giorni fa e già lo sanno tutti? »esclama stupita la ragazza
«dimmi un po’, com’erano i Predestinati,anzi ex Predestinati»domanda Roswell
«distrutti»ammette Natsumi«soprattutto Yusei…mi è sembrato anche un po’ pallido»dice riflettendo
«bene,ne sono felice»sogghigna il demone.
 
Sono tutti a casa di Yusei,a fare nulla in realtà,restano seduti sui divani della sala,in silenzio,ogni tanto qualcuno ricorda una cosa della loro amica con tenero sorriso e gli occhi lucidi,poteva dirsi quasi divertente,ma proprio in quel momento qualcuno bussa alla loro porta,Alex va da aprire e si trova davanti la giovane dai capelli castani
«ciao»dice timidamente Natsumi
«ciao…chi sei? »domanda Alex
«avrei bisogno di parlare con Yusei…»spiega,ignorando la domanda di Alex,a quel punto,visto quanto ci metteva il giovane studente,Crow lo raggiunge facendo entrare la ragazza che resta sull’ingresso salutando tutti con un inchino«so di essere arrivata in un brutto momento e mi scuso…»comincia a dire,ma Leo la interrompe«mi ricordo di te! eri nella palestra della scuola,hai assistito a tutto! »esclama,la giovane Natsumi si ritrova così squadrata da tutti e la cosa la mette molto a disagio
«volevo farvi le mie condoglianze»mormora tentando di non incrociare il suo sguardo con nessuno
«volevi parlarmi? »domanda Yusei alzandosi e avvicinandosi a lei
«sì…volevo spiegarti cosa ci facevo lì»dice imbarazzata,Yusei le indica il cortile sul retro,ma prima di seguirlo Natsumi si avvicina ad Akiza dandole una busta bianca sussurrandole qualcosa«è per Yusei,ma la donna agente mi ha detto di non fargliela avere subito» spiega riferendosi a Mina che le aveva dato quella busta quella mattina.
Usciti in giardino,Yusei la fa sedere su una poltrona in vimini e lui fa altrettanto«allora parla,ti ascolto»
«quel giorno dovevo incontrare una persona per un motivo parentale…»dice,Yusei non la capisce,ma lei si corregge immediatamente«personale…scusa sbaglio ancora alcuni termini della vostra lingua»sorride Natsumi«non sono di qui,si nota vero? »domanda imbarazzata
«non tanto,il tuo accento è buono»le dice Yusei
«mi disse di andare alla scuola»prosegue la ragazza«voleva solo farmi assistere all’omicidio,ti confesso che ho avuto paura,per questo non mi sono mossa e non ho detto nulla»
«che avresti potuto fare? »le domanda Yusei in modo retorico
«non lo so,qualcosa comunque…»sospira Natsumi
«Yusei… »s’intromette Akiza seguita dagli altri ragazzi,tutti alquanto scioccati. Yusei vede la lettera nelle mani della ragazza,ma comunque non intuisce nulla
«perché l’avevi tu? »chiede Carly a Natsumi
«l’uomo che ha ucciso la vostra amica oggi ha voluto vedermi…voleva solo vantarsi del suo lavoro…cose del genere,è pazzo»afferma la ragazza«la donna…Mina? Mi ha detto di darvi quella»spiega,non sapendo nemmeno lei di cosa si tratta
«cos’è? »chiede Yusei
«il…il referto della scientifica»dice Akiza,non riuscendo a proseguire,è costretto a farlo Jack«il proiettile ha rotto un’arteria del cuore»spiega Jack,sperando di non essere più diretto,ma Yusei non capisce ancora ciò che cercano di dirgli le loro espressioni tanto spaventate«non c’erano bruciature o ferite da laser su Jessica…»spiega in modo ancora più diretto il ragazzo biondo,Yusei comincia a capire,ma non vuole ancora ammetterlo
«quel pazzo non ha sparato,o se l’ha fatto l’ha mancata. La causa della morte è stato il proiettile della tua pistola»si vede costretto a dire in modo schietto.
In quei giorni Akiza aveva ripetuto a Yusei che non era lui l’assassino della sorella,ma quello stupido referto ha distrutto tutto. Yusei ha un forte sussulto,fino a quel momento aveva sperato di non essere solo lui la causa di tutto e invece è solo lui l’assassino di Jessica.
Ho..ho ucciso Jessy..sono io il solo e unico responsabile….  Si dice scioccato dalla notizia.
«Yusei! »urla Crow non appena lo vede impallidire e cadere a terra privo di sensi
«che gli è preso…Yusei! »urla Jack avvicinandosi
«chiamo l’ospedale! »grida Natsumi andando a cercare in rubrica il numero
«sbrigati! »le urla Crow scuotendo il suo amico«Yusei! Yusei! Cazzo rispondi amico! »
 
Carly è con Jack in sala d’aspetto,di Yusei non sa ancora niente nessuno. La giornalista sta vagando sul web,quando s’imbatte in un articolo della sua rivale Angela
Jessica uccisa da suo fratello”  è il titolo
«come può farlo?! »esclama imbestialita la ragazza,tanto che Jack le deve tappare la bocca«che urli? Siamo in un ospedale! »la rimprovera,ma appena lei gli mostra l’articolo,anche lui ha molto da ridire«come può dire una cosa del genere! »grida ancora più forte di lei
«shhh! »esclama Carly
«ehi,avete notizie? »chiede Ashley sedendosi accanto alla coppia con un bicchiere di latte macchiato in mano
«nulla»sospira Jack«dobbiamo cercare di non fargli leggere queste cazzate»sospira Jack chiudendo l’articolo di Carly. Akiza li raggiunge di corsa
«novità? »domanda Ashley
«l’hanno portato in una stanza…è stabile,ma vogliono fargli altre analisi…»dice ancora scossa  Akiza.
«cos’era? »s’intromette Maicol,arrivando anche lui con un caffè in mano
«mi hanno detto stress e nient’altro,ma stanno aspettando ancora delle analisi e potrebbe saltare fuori qualcosa di più»spiega la ragazza dai capelli rossi.
 
«sì! Sì lo sapevo! »esclama entusiasta l’Oscuro,convocando immediatamente la Contessa
«che succede?! non posso lasciare il mio posto a lungo! »esclama la donna
«l’ho trovata»afferma l’uomo
«la Principessa?! Ma non era morta?! »esclama stupita la Contessa
«avverto il suo potere è debole,non ha ancora la forza necessaria a riattivare i segni, ma questo vuol dire che è rinata! In qualche angolo di questo mondo c’è una Predestinata  a cui io strapperò il potere necessario a distruggere queste catene! »sghignazza l’uomo andando a prendere la Contessa per baciarla.
 
 
A Satisfation Town arriva una giovane biondina con la determinazione e un recente dolore rinchiusi nei suoi occhi viola 
«eccomi qui»dice fissando l’insegna di legno con il nome della città,all’ingresso.
 
 
 
TO BE CONTINUED....

ho poca fantasia sul commento finale,per cui più k sperare di non essere abbandonata da voi...posso dirvi che vi voglio bene (sì,sono ruffiana XD)
aspetto le vostre impressioni ^^ e...alla prossima!
   
 
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