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Autore: ModernGirl    04/05/2013    1 recensioni
2008.
Irene Churchill è una giovane e promettente laureanda in Psicologia Criminale.
Poco dopo il suo esordio come criminologa –all’età di soli ventisei anni- nel Dipartimento di Polizia di New York, la sua vita viene radicalmente sconvolta dalla morte della sorella Lizbeth, di appena ventidue anni.
Affranta e distrutta per la morte della sorella e ritenendosi incapace di assicurare il colpevole del suo omicidio alla giustizia deciderà di cambiare vita totalmente.
2013.
Successivamente a una seconda laurea in Letteratura, Irene trova un lavoro come assistente nell’importante casa editrice Random House. Traslocando in una nuova casa e spostando anche le cose di Lizbeth troverà un diario di sua sorella che la indurrà a riaprire il caso e una vecchia ferita.
Riuscirà dopo cinque anni a mettere in galera l’assassino di sua sorella? O sarà risucchiata in quel vortice di pericolose passioni che emergeranno durante le sue indagini?
Verrà aiutata dal suo fidanzato Niall… ma quanto le sarà fedele?
E perché il suo fratellastro, Harry, è così dannatamente contrario alle sue indagini?
E quando Liam e Zayn entreranno nella sua vita… riuscirà a reggere la terribile verità che le riveleranno?
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il diario.

Quel diario aveva fatto riaffiorare ogni cosa che Irene aveva tenuto sigillata nel suo petto per tutti gli anni dopo la morte di sua sorella.

Ora ricordava tutto con la stessa intensità, con la stessa rabbia di anni prima. Il fuoco dentro di lei avere ripreso a bruciare tutto d'un tratto, insieme alla sete di vendetta. Sapeva che quel bastardo aveva visto il sole sorgere quella mattina, proprio come aveva fatto lei e la cosa non le aveva mai dato più fastidio.

Sfiorava con le dita sottili il piccolo quaderno sbiadito e consunto che spuntava dalla sua borsa, facendosi largo tra la gente in quel sabato mattina trafficato e brulicante di persone, che, trafelate, facevano gli acquisti dell'ultimo minuto. Si infilò svelta in una stradina stretta, quasi vuota, che attraversava perpendicolarmente quella dove erano concentrati i negozi natalizi.

Suonò ad una porta gialla, e rimase ad aspettare in silenzio, torturandosi le dita. Dopo poco più di un minuto la porta si aprì, e la faccia di Jason spuntò dall' interno. Si era appena svegliato: i capelli erano arruffati e c'era addirittura una lievissima impronta del cuscino sulla sua guancia sinistra. Da come si nascondeva dietro la porta Irene dedusse fosse in boxer.
"Ehi" grugnì lui con un sorriso stanco "Che ti p..." Irene entrò senza rilasciare spiegazione, facendosi strada nella stanza semibuia.
Niall la seguì in salotto con passo ciondolante, la fronte corrugata dalla sorpresa.

Irene si stava spogliando, lanciando il giubbotto sul divano sfondato. La ragazza aprì le persiane con fragore, sempre senza dire una parola, e lasciò il sole entrare nella stanza. Niall era immobile, decisamente preso di sorpresa e stordito dalla luce, e osservava stupefatto ed inerme mentre la sua fidanzava rovesciava con foga il contenuto della sua borsetta sul tavolo di vetro, facendo cadere gran parte delle sue sigarette aromatiche. "Si può sapere che hai in mente?" chiese facendo una mezza risata tra i denti; ma Irene si volto serissima verso di lui.

La ragazza raccontò al fidanzato quello su aveva riflettuto tutta la notte.

Un murales di foto e disegni, scritte, date, indizi, pendeva nel suo soggiorno. Era determinata ad incastrare quel mostro, e da quando aveva trovato quel quaderno, il suo cervello non formulava alcun pensiero che deviasse dalla sua missione. Era quello per cui viveva ora, prenderlo era la ragione per cui si svegliava la mattina.

Aveva ritagliato articoli di giornali, che rappresentavano omicidi in New York city, che potevano avere in qualche modo similitudini con quello di Liz, aveva riguardato con dolore le foto del corpo della sorella ed aveva già progettato di passare dal luogo del delitto nel pomeriggio.
Dimostrando un coraggio non comune nel riaprire volontariamente che era stata tanto dolorosa da quasi ucciderla dopo cinque anni dalla maledetta sciagura era determinata e pronta a riaprire il caso: avrebbe trovato l’assassino di Lizbeth.
 



SPAZIO AUTRICE:
Ciao a tutti! <3
Ringrazio caldamente chiunque abbia letto il capitolo e sarò infinitamente grata a chi vorrà lasciarmi una recensione.
Cercherò di rendere la storia più interessante a ogni capitolo! Promesso:)
Un bacione.
ModernGirl:)
  
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