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Autore: Naephilim    04/05/2013    2 recensioni
“scusa moro, questo posto è mio” dissi tranquillamente senza risultare antipatica. “Oh, guarda la vita, ora è mio” sorrise, in modo vendicativo. Erano le otto del lunedì mattina, non avevo voglia di litigare, soprattutto con un tizio di cui non sapeva neanche l’esistenza.
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Che cosa strana.
Non mi era mai successo prima. Mi sentivo libera, senza pensieri. Mi sono sempre preoccupata di tutto, sempre. Forse dovevo smettere di preoccuparmi. Dopotutto ero su un marciapiede, con l’autobus perso ed in più ero fradicia dalla testa ai piedi.
Pensandoci bene poteva assomigliare alla solita scena di un film. Il bellissimo ragazzo incontra la sfigata di turno, che poi improvvisamente si trasforma in una modella e nasce l’amore tra i due.
Ok, forse non era la nostra situazione. Io e Zayn Malik non ci saremmo mai messi assieme, non ci saremmo mai innamorati, io non diventerò mai una modella e.. poi lui non è bellissimo.
“il primo passo è la negazione” l’insulsa vocina nel mio cervello mi tormentava pure nei miei pensieri.
Mi girai verso la figura che poco prima mi aveva chiamata.
Non dissi niente, sorrisi solamente.
Camminai lentamente verso la macchina nera di Zayn. Era uguale a quella dell’altra sera.
Vidi il suo volto sorridente farsi spazio nell’ombra che si creava all’interno dell’automobile. Aprii la portiera sedendomi del sedile e facendo attenzione a non sbattere la portiera.
Mi girai verso di lui, ancora sorridendo. Assomigliavo sicuramente ad un ebete che sorrideva sempre. Ma forse è così che ci si sente quando si è senza pensieri.
“Grazie” dissi semplicemente, girando la testa verso la strada evitando il suo sguardo.
Ero sicura non mi avrebbe fatto domande.
“Posso farti una domanda?” incrociò per un attimo i nostri sguardi. Le mie ipotesi erano errate.
“Certo” dissi evitando il suo sguardo ancora. Non volevo guardarlo, o sicuramente il mio stato d’amino sarebbe mutato.
“Come fai ad essere così felice di prima mattina?” scoppiammo entrambi in una rumorosa risata.
Fin da piccola ho sempre avuto l’abitudine di mettermi la mano davanti alla bocca mentre ridevo. Non perché mi venisse spontaneo ma perché da quando avevo l’apparecchio mi sono sempre vergognata tantissimo del mio sorriso.
Ormai mi ci sono abituata.
“Sinceramente non lo so nemmeno io” dissi continuando a sorridere.
Sorrise anche lui.
Dovevo ammetterlo. Era veramente bello. Assomigliava a un Dio greco, e secondo me avrebbe potuto facilmente fare il modello.
Continuava a guidare, guardando costantemente la strada. Rare volte si girava a controllarmi, come per verificare se non mi buttassi giù dalla macchina.
“Siamo arrivati” disse togliendosi la cintura “e siamo anche in ritardo” continuò poi.
Io feci lo stesso. “Beh, almeno salto inglese.” Dissi amichevolmente.
“Già, io salto Diritto” disse fiero. “wow, ti è andata bene” risposi, ridendo. Lui mi imitò.
Scendemmo dalla macchina e ci incamminammo verso l’edificio, chiamato ‘scuola’, ‘luogo di istruzione’ o meglio ‘prigione giovanile’.
Il terzo si addiceva alla perfezione.
Entrando, passammo attraverso il corridoio apparentemente tranquillo. Non c’era anima viva.
“ti accompagno all’armadietto” mi disse, sfiorandomi leggermente la mano.
Dei brividi percorsero tutta la mia schiena, perché mi faceva questo effetto?
Annuii distrattamente alla sua affermazione.
Arrivati di fronte al mio armadietto presi i libri e i quaderni per l’ora successiva, avevo biologia. Beh, non mi andava neanche male.
Mi girai per chiudere armadietto quando una mano lo bloccò dal chiudersi.
“non pensi sia meglio prendersi un cambio? Sei bagnata fradicia.” Commentò. Si stava preoccupando per me? Bah, chi li capiva i ragazzi era degno della mia stima, veramente.
“non ho niente per cambiarmi” risposi fredda.
“va bene” disse guardandomi attentamente. “Ci si vede in giro” ammiccò allontanandosi. “Ciao.” Risposi frettolosamente.
Suonò la campanella della seconda ora. dovevo fare in fretta, così corsi letteralmente verso l’aula.
Entrata in classe scorsi i capelli di Lizzie e i capelli rossi di Ron.
Mi diressi verso di loro, sorridendo. Anche se mi sarei aspettata qualche ramanzina. Soprattutto da parte di Lizzie.
“Rose” mi venne incontro Lizzie.
“Ehi” risposi tranquillamente.
“E’ da un po’ che non ci sentiamo” spuntò fuori Ron mostrandomi un sorriso sincero. Bellissimo.
Effettivamente aveva ragione. Tra Liam, Zayn e Lizzie non ero riuscita a ritagliare un po’ di tempo per il mio migliore amico.
“Rimedieremo Cleark” sputai facendo l’occhiolino.
“Ma sei bagnata fradicia” quasi urlò Lizzie. “Non urlare, lo so” dissi tranquillamente. “Non hai niente per cambiarti?” mi domandò leggermente accigliata. “No” risposi secca.
“Finita quest’ora vieni al mio armadietto che ti presto qualcosa” rispose poi sedendosi nuovamente.
“Grazie” sorrisi.
Mi sedetti al loro fianco e proprio in quel momento entrò il professore di biologia. Il professor Dawson, a cui con dovevo star molto simpatica.
***
Suonò rumorosamente la campanella per tutta la scuola, il che mi diede leggermente fastidio dato che mi svegliò dal mio stato di trance causato da quella interessantissima lezione.
Non dovevo lamentarmi, dopotutto era la mia salvezza.
Mi diressi verso il mio armadietto a riporre i libri per poi andare verso quello di Lizzie.
“Oh eccoti” mi disse senza neanche guardarmi.
Era arrabbiata perché ero bagnata? Ho fatto anche la rima.
Mi porse dei jeans scuri, e una maglietta a maniche corte con scitto ‘don’t worry, be happy’ era carina.
“I capelli si sono asciugati per fortuna” disse come rimproverandomi.
“Già, ora vado in bagno” dissi congedandomi.
“Ci vediamo in mensa Rose” mi rispose infine.
Camminai distrattamente verso il bagno. Aprii la porta quando venni spinta all’indietro da qualcuno.
Mi girai di scatto e frettolosamente, e scorsi l’incredibile e inevitabile Harry Styles in tutta la sua deficienza. Per mia fortuna/sfortuna non era da solo. C’erano a fargli da ‘spalla’ altri due tipi. Uno era quello dell’altra volta. Louis. Il secondo era un biondino, sembrava tinto, dagli occhi azzurri. Non sembrava cattivo.
“Stewart” mi disse sorridendomi beffardamente.
“Styles illuminami, a cosa devo l’onore della tua fantastica presenza?” dissi ironicamente.
“Dove stavi andando?” mi domandò guardandomi negli occhi.
Perché dovevano capitare a me tutti questi tizi.
“Sto andando in cesso per aprire la camera dei segreti.” Continuai con la mia ironia. “Simpatica, Stewart.” Sputò sorridendomi.
“Lo so, grazie” sorrisi falsamente. “Ora se mi scusi devo andare al cesso veramente” sorrisi dirigendomi nuovamente verso la porta del bagno. “grazie” sorrisi girandomi verso di lui.
“aspetta, ma perché sei bagnata?” Signore e signori, capitan ovvio è tra noi. “lo so” dissi solamente.
“Bene, ci vediamo a pranzo” disse aspettando una mia risposta.
Mi stava invitando per caso ad unirmi con lui a pranzare? Un’altra cosa da segnare sul calendario. Ma dopo quello che era successo potevo fidarmi di lui nuovamente? Magari un’altra volta. Magari sono troppo buona.
Mi ricordai anche che avessi già presi appuntamento con Lizzie e Ron.
“Vai convinto” dissi inarcando leggermente il sopraciglio ed entrando, finalmente in bagno.
Infilai i pantaloni e la maglietta,uscii dal bagno per poi dirigermi verso mensa.
Raggiunsi il tavolo di Ron e Lizzie e mi sedetti tranquillamente.
“Oddio Rose, ti stanno benissimo” disse spalancando la bocca. Neanche fossi miss mondo.
“Grazie” le sorrisi. “Sabato usciamo?” domandai felice. Volevo passare un pomeriggio con i miei migliori amici.
“Domani?” domandò Lizzie. Annuii.
“Scusa, non posso. Ho un impegno Rose. Andate tu e Ron.” Ci rispose sorridendo Lizzie.
“Oks.” Risposi.
“Dove vai Lizzie? Dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo, dai diccelo.” Quasi urlò Ron imitando la voce di un bambino, che volevo a tutti i costi saperlo.
Scoppia in una rumorosa risata, che venne interrotta dalla risposta di Lizzie.
“Scusate ragazzi. Non posso proprio.”
Disse infine alzandosi, e lasciandoci da soli.
 

EHI HEREEEEEEEEEEEEE
Hei gaiz, come state? Tutto bene? Non siete morti aspettando il capitolo? Spero di no, lol.
Ok come vedete la storia si fa più interessante. Più o meno. Lo spero.
Più in là, adotterò il punto di vista anche degli altri personaggi.
Perciò fatemi sapere cosa ne pensate della storia.
E, non volevo farlo ma.. continua a minimo 5 recensioni.
Vi lascio.
Sciuuuu.
 

-Anonima Emotiva.

 

  
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