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Autore: Uomo Tigre    23/11/2007    0 recensioni
Questa è una miniserie interamente inventata da me nella quale farò interagire due grandi del fumetto americano,ovvero Batman il conosciutissimo Uomo Pipstrello e l'amichevole Spiderman di quartiere.
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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-11-RIMETTERSI IN PIEDI


Un leggero venticello alquanto freddo penetrava dal maestoso buco che Octopus e compagni avevano fatto per darsi alla fuga.
La loro evasione era stata tutt’altro che leggera,al loro passaggio Spiderman e Batman avevano cercato di opporsi ma con scarsi risultati.
Non erano stati in grado di opporsi a quei nemici che con furia inaudita e tecniche subdole ma efficaci erano riusciti a fare strage degli eroi.
Un mano parzialmente coperta da un tessuto nero si erigeva sopra un cumulo di macerie.
La sua stabilità era precaria,probabilmente il suo possessore sotto i residui di ciò che prima era un soffitto stava soffrendo molto,per non parlare delle numerose ferite che durante la lotta aveva riportato.
Pian piano la mano prese sempre più vitalità finche non spuntò dal cumulo anche la sua compagna ridotta altrettanto male.
Ben presto anche l’Uomo Pipistrello fece capolino sopra a quell’ammasso di macerie che poco prima lo seppellivano.
Era ridotto davvero male,il suo oscuro costume presentava tagli e squarci in più punti,soprattutto nella parte del mantello che era ridotto terribilmente.
La maschera era strappata per metà,scelta tattica dovuta al combattimento, e nella parte scoperta del viso Bruce perdeva un copioso rivolo di sangue che cercava di tamponare con la mano,ferita e graffiata come il resto del corpo.
Indubbiamente l’eroe aveva conosciuto situazioni migliori.
Arrancando,quasi zoppicando Batman si diresse verso l’archivio dei supercriminali di Arkham che aveva ospitato lo scontro di Spiderman,Il Cappellaio e Lo spauracchio.
Qualcosa diceva al cavaliere nero che il suo neo partner non ce l’aveva fatta.
Quel qualcosa gli diceva giusto,appena entrato non potè fare a meno di vedere come il cittadino Newyorkese fosse sdraiato al suolo ma senza una minima ferita.
-Sono certo che ha respirato i terribili allucinogeni dello Spauracchio,non si può spiegare altrimenti la sua condizione attuale-affermò debolmente il miliardario mentre si abbassava per mettersi sulle spalle un malconcio Uomo Ragno.
-Devo curarlo,in questa battaglia potrebbe tornarmi molto utile,inoltre non posso lasciarlo in questo stato,molte sono le probabilità che non sopravviva-
Detto ciò un distrutto cavaliere nero premette un tasto della sua Bat-cintura e in meno di qualche istante davanti ai due eroi comparve la lussuosa e spettacolare Batmbolie.
Con fatica estrema dovuta alla stanchezza e alle ferite Bruce riuscì ad infilarsi nella vettura e con lui anche l’amichevole Spiderman di quartiere.
-Attivare comando vocale-esclamò a gran voce l’eroe
-Comando vocale attivato!-rispose una voce proveniente dal computer della vettura
-Destinazione Bat-caverna-
-Destinazione confermata.Arrivo previsto fra dieci minuti-
Stanco più che non mai Batman appoggiò la testa contro lo schienale e chiuse gli occhi ripensando al terribile nemico che prima di quella sera non aveva mai affrontato.
Quelle fredde braccia metalliche gli ronzavano nella mente,oltre al dolore fisico che provava un altro dolore gli bruciava,ma internamente.
Non poteva sopportare di essere stato sconfitto così,indubbiamente si era battuto più che bene ma continuava a non capacitarsi di quella sconfitta e soprattutto non poteva fare a meno di pensare alle parole di Octavius pronunciate durante il fatidico match -Il mio piano è perfetto e non sarà di certo uno squilibrato in maschera a mandarlo in fumo!-
-A quale piano starà pensando?E’ venuto da New York per reclutare quei due pazzi,di sicuro ha in mente qualcosa di veramente grosso altrimenti non si sarebbe scomodato a venire fin qua-fece una breve pausa prendendo un grande respiro mentre si asciugava una goccia di sangue che gli rigava la guancia.Le dite con le quali si era asciugato ora erano leggermente macchiate del liquido rosso che Batman fissava come ipnotizzato da quel colore,da quelle dita sporche del suo stesso sangue-non mi importa cosa abbia in mente,so solo che questo sangue può scorrere su di me,ma non potrò mai permettere che scorra su qualche innocente!Fermerò quei pazzi a qualunque costo!-
E mentre rimurginava sui suoi pensieri la Batmobile arrivò a destinazione,dopo aver superato la maestosa cascata la vettura si ritrovò all’interno della Batcaverna.
-Ben tornato signor Bruce- affermò Alfred con la sua solita espressione calma che cambiò in un istante dopo aver visto scendere i due ridotti in pessime condizioni fisiche.
-Che cosa è successo padron Bruce?!-esclamò il maggiordomo con un tono di voce nettamente più alto del recedente.
Batman prima di rispondere si levò con cura la maschera lasciando scoperto totalmente il volto   -un criminale di questo Uomo Ragno- affermò indicando il compagno di battaglia -è evaso ed è venuto fin qui liberando due miei nemici.Abbiamo tentato di fermarli ma come vedi è stato inutile -riuscì a spiegare l’Uomo Pipistrello prima di cadere rovinosamente al suolo.
-Padron Bruce!Lei ha bisogno di cure-dichiarò Alfred ponendo un braccio dietro la schiena dell’eroe.
-Si ma prima inietta a Spiderman il siero contro gli allucinogeni dello Spauracchio,poi verrai ad aiutare me-
Un po’ dubbioso e incerto Alfred non obbiettò e si apprestò ad eseguire gli ordini che Bruce gli aveva impartito.
Al buon vecchio maggiordomo sarebbe toccato il compito di curare due grandi eroi sconfitti in battaglia.



  
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