Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Maja70    04/05/2013    0 recensioni
Questi brevi racconti, sono il misero frutto di una pessima scrittrice, ma sono stati scritti con il cuore.
Un ringraziamento doveroso a tutta la mia famiglia e a tre persone molto speciali, che in un particolare momento della mia vita, in un modo o in un altro mi sono state vicine:
A mia madre
Alla mia amica del cuore
Al mio miglior amico, Fratello, Confidente e Ispiratore
VI VOGLIO BENE
Tutti i racconti di seguito riportati sono dedicati alla mia più accanita sostenitrice e figlia
Maja
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Stella è una ragazza come tante, carina, di media statura, occhi verdi, capelli rossi e tante lentiggini che le circondano il viso. D’animo gentile, è sempre allegra, ha una parola buona per tutti. Questa solarità, la facilita molto nel suo lavoro di alleviare le sofferenze dei bambini malati.

La vita dell’infermiera non è tra le più semplici, non solo per i turni stressanti, gli straordinari per poco personale, ma soprattutto per la vista quotidiana di bambini gravemente malati e delle loro sofferenze.

Oggi il turno di Stella inizia alle 06.00 del mattino.

Esce da casa alle 05.15, pimpante e allegra anche a quell’ora, inforca la sua bicicletta e si dirige a lavoro. L’ospedale non è molto lontano, ma andare in bici la tiene in forma e le permette di stare qualche minuto in più al bar per fare colazione. Non è per la colazione, che Stella si avvia più presto del solito, ma per Federico, il barista, n’è innamorata dal primo giorno che ha messo piede in quel bar. Nonostante la sua solarità e l’allegria, Stella è molto timida e non è mai riuscita a rivelare i suoi sentimenti al giovane.

Il bar è situato proprio vicino all’ospedale, apre la mattina presto per ristorare, sia chi va a lavoro, sia chi smonta dal proprio turno.

Entrando nel bar, Stella saluta allegramente e Federico le risponde con lo stesso garbo.

Sei caduta dal letto stamani?

Sono venuta in bici per arrivare presto e fare colazione con tutta calma.

Perfetto! Dato che non è ancora arrivato nessuno, il qui presente, è a tua completa disposizione! Prendi il solito?

Non potrei mai rinunciare alla mia spremuta d’arancia fresca alla tua deliziosa torta di mele e al caffè…

Lungo con panna fresca e quattro cucchiaini di zucchero!

Hai una buona memoria!

Cara, prendi le stesse cose da tre anni a questa parte. Non hai mai cambiato. Poi sei la mia cliente più affezionata.

Federico prepara il tutto con molta cura, spreme le arance, taglia una fetta di torta e la spolvera con lo zucchero a velo, mette tutto sul vassoio insieme con un mazzolino di violette colte prima di venire a lavoro dal suo giardino.

Federico è innamorato della bell’infermiera e anche lui, per colpa della timidezza, non è mai riuscito a dichiararsi.

Accomodati a questo tavolo, giacché hai tempo, devi fare colazione comodamente seduta.

Hai ragione! Stamani potrò fare colazione senza fretta.

Federico poggia il vassoio sul tavolino e serve a Stella la sua spremuta e la fetta di torta.

Questi per chi sono? Stella prende il mazzolino dal vassoio e li odora.

Sono per te! - Risponde timidamente il giovane – Li ho colti nel mio giardino e sapendo che sono i tuoi preferiti te li ho portati!

Grazie! Sono bellissimi, sei stato molto carino.

Entrambi arrossiscono, e nessuno dei due ha il coraggio di portare avanti il discorso.

Stella finisce di mangiare, porta il bicchiere vuoto e il piattino al bancone e aspetta il suo caffè.

Federico lo prepara velocemente e lo serve alla ragazza insieme ad un sorriso. Finito anche il caffè, Stella poggia delicatamente il mazzolino di violette sul bancone, e rovista nella borsa in cerca del portamonete.

Oggi offre la casa. – La ferma subito il ragazzo –La tua compagnia è sempre un piacere che in qualche modo voglio ricambiare.

Fortuna che sei il proprietario, altrimenti manderesti in rovina il tuo capo, offrendo la colazione a tutte le infermiere. – ribatte con un po’ d’imbarazzo e scherzando la ragazza.

Non a tutte le infermiere, ma solo a quelle con i capelli rossi e le lentiggini.

Stella arrossisce. Non ci sono altre infermiere con i capelli rossi.

Grazie per la colazione e per le violette Federico e a buon rendere. BUONA GIORNATA

Il barista la saluta con un timido ma dolce sorriso.

 

Prendersi cura dei bambini malati, per Stella è davvero una missione. Si occupa dei bambini con molta attenzione e senza mai stancarsi, sempre con il sorriso sulle labbra e caramelle di zucchero che porta ai suoi piccoli malati.

Nel reparto d’oncologia pediatrica, dove Stella lavora, la ragazza è ben voluta da tutti: i dottori sono soddisfatti del suo lavoro, le colleghe non possono fare a meno di stimarla per la professionalità, il suo impegno e la sua disponibilità verso le altre colleghe e i bambini l’adorano. Tutti si chiedono come Stella riesca sempre ad essere allegra e solare. Niente sembra allontanarla da quell’ottimismo che la contraddistingue. Riesce sempre a trovare qualcosa di buono anche nelle situazioni più disperate.

 

Oggi un piccolo paziente di dieci anni deve iniziare la chemioterapia, ma si rifiuta e scalciando e urlando, allontana la madre. La poverina disperata chiama Stella che è l’unica a saper trattare con il bimbo.

Allora, cosa devono sentire le mie orecchie? Un bambino che caccia via la sua mamma? E' inaudito! – Esordisce scherzando e affabilmente, la nostra infermiera, entrando nella stanza. Ora calmati e dimmi cosa ti succede! – prende la mano del piccolo Thomas e gli asciuga gli occhi pieni di lacrime.

Oggi devo iniziare la terapia, ma non voglio. Lo so che devo farla, ma mi farà cadere tutti i capelli…

Tu scateni un putiferio per così poco? Lo rimprovera dolcemente Stella. Una soluzione ci sarebbe! Aggiunge la ragazza stuzzicando la curiosità del piccolo.

Dimmi, cosa possiamo fare?

Fammi vedere un po’! Stella si alza e inizia a misurare la testa del bimbo che la guarda stupito.

Che cosa stai Facendo Stella?

Controllavo se il mio piano poteva essere messo in pratica!

Quale piano? Forza, racconta sono molto curioso. La incalza Thomas che sembra essersi calmato.

Non vuoi perdere i capelli? C’è un'unica soluzione! – Il bambino pende letteralmente dalle sue labbra – Tagliamoli!

Tagliarli? Si stupisce il piccolo.

In realtà li raseremo, come fanno i ragazzi quando partono per militare, così non li vedrai cadere e quando ricresceranno saranno ancora più belli. Devo ancora aggiungere che la tua testolina è perfetta e sarai bellissimo con questo nuovo taglio.

Il piccolo si convince e si lascia rasare i capelli.

Ecco fatto! Guardati sei carinissimo, se fossi un po’ più grande ti chiederei t’invitarmi fuori.

Dici davvero? Sono carino?

Sei bellissimo Thomas. Avvicinati! Il ragazzo si avvicina a Stella e gli sussurra all’orecchio: vedrai che anche le altre infermiere ti mangeranno con gli occhi.

Thomas le butta le braccia al collo e la bacia sulla guancia.

Grazie! Le sussurra. Sei una vera amica!

Stella Sorride e gli fa una carezza.

Sii forte, mi raccomando. E’ una strada lunga e difficile da percorrere ma lo faremo insieme.

 

Nell’arco di poche ore, questa storia fa il giro di tutto l’ospedale, decantando la maestria della ragazza nel risolvere in concreto qualsiasi problema con i piccoli pazienti.

La notizia giunge anche al direttore generale che non si sorprende più di tanto poiché ha già sentito parlare della brava infermiera. Questa volta, decide di convocarla per congratularsi personalmente con lei per l’ottimo lavoro che svolge.

Uscita dall’ufficio del direttore generale, Stella è raggiante. Non si aspettava tanti complimenti dal direttore, che non era certo un uomo incline a lodare i suoi dipendenti senza un particolare motivo.

Tornando a casa, fa un’altra sosta al bar per rivedere Federico. Entra, e tutti gli astanti le battono le mani e le fanno i complimenti. La ragazza arrossisce e imbarazzata si dirige al bancone, dove Federico l’accoglie con un sorriso d’orgoglio.

Ho saputo ciò che hai fatto per il bambino e dei complimenti del direttore…

Ho fatto solo il mio dovere. Niente di più. Stanno tutti esagerando un po’.

Non credo, Stella! Sei l’unica infermiera che riesce a trattare con quel bambino, i complimenti te li meriti davvero. Devi assolutamente raccontarmi l’incontro con il direttore, ma ora c’è troppa gente. Mi racconterai tutto a cena, se sei d’accordo! – Le chiede Federico, richiamando a se tutto il coraggio di cui dispone –

Devo considerarlo un appuntamento? Chiede quasi meravigliata e col cuore in gola, la ragazza.

Si! Hai forse altri impegni per cena? – incalza il giovane -

No di certo! Accetto volentieri!

Bene! Vengo a prenderti alle 20.00 a casa.

Ci vediamo stasera. Saluta cordialmente gli astati, ed esce dal bar.

Il cuore le batte ancora velocemente, per l’invito ricevuto. Nel tragitto fino a casa, inizia a pensare cosa indossare per quell’occasione. Nessuno dei suoi vestiti le sembra adatto e non può permettersi il lusso di comprarsi un abito che forse indosserà una sola volta. Arrivata a casa, decide di chiedere un consiglio all’amica Giulia, che abita poco distante dalla sua abitazione. Forse lei potrà aiutarla.

Giulia e Stella erano compagne di banco fin dalle scuole elementari e la loro amicizia non era mai cessata, nemmeno quando hanno preso strade diverse dopo aver conseguito il diploma. Stella si è iscritta al corso per infermieri e Giulia ha coltivato la sua passione per il nuoto diventando campionessa regionale.

Giunta a casa dell’amica ancora trepidante per le emozioni di quella giornata, Stella racconta tutto a Giulia e la supplica di aiutarla a prepararsi per il tanto atteso invito a cena.

Giulia La porta in camera sua, apre un grande armadio di legno massello, e la invita a scegliere l’abito che preferisce. C’erano abiti per tutti i gusti e le occasioni e Stella aveva solo l’imbarazzo della scelta. Tra tutti, scelse un abitino verde acqua, a mezze maniche, lungo fino ai piedi con un delizioso ricamo sui lati.

Questo vestito ha bisogno di scarpe con tacco alto ed io scommetto tutte le mie medaglie che tu non ne hai.

Hai vinto la scommessa! Non vado a molte feste e non m’invitano ad uscire tutte le sere.

Non preoccuparti! Ti presto anche le scarpe e la borsa. Sono anni che tu aspetti quest’invito e tutto deve essere perfetto.

Sei un’amica unica Giulia, te ne sarò grata eternamente.

Arrivata a casa, poggiò delicatamente il vestito sul letto e corse a farsi un lungo bagno rilassante. Tanta schiuma profumata, sali da bagno all’essenza di pesca e una maschera all’argilla la rinfrancarono dalla stanchezza.

Finito il trattamento di bellezza, si accinge a vestirsi. Indossa l’abito che sembra fatto per lei,

infila le scarpe e non le resta che scegliere il modo di acconciare i capelli. Prova tutti i modi possibili ma poi propende per un semplice fermacapelli, sistemato all’altezza della nuca. Un’ultima occhiata allo specchio ed è pronta per uscire.

Mancano pochi minuti alle 20.00 e tra non molto Federico arriverà. Inizierò a scendere e aspetterò il suo arrivo in strada – pensa la ragazza, prestando attenzione a non inciampare nel lungo vestito scendendo dalle scale-

Esce dal portoncino del palazzo e si accorge che il giovane amico era già lì ad aspettarla.

Sei arrivato da molto? Chiede lei

Sono appena arrivato e stavo per citofonare quando ti ho visto scendere. Sei bellissima da mozzare il fiato! Io… Io… sono senza parole…

Così mi metti in imbarazzo Federico e poi stai benissimo anche tu!

Vogliamo andare! Il ragazzo apre lo sportello della sua auto e fa salire la ragazza, lo richiude e si mette alla guida.

In auto nessuno dei due sa cosa dire. Tacciono, e si sento battere solo i loro cuori.

Durante la cena, i due riescono finalmente a parlare.

Sono contento che tu abbia accettato il mio invito! È da molto tempo che volevo farlo ma non ho mai avuto il coraggio d’invitarti per paura di un tuo rifiuto.

Avrei accettato, invece. Sei un ragazzo simpatico e mi piaci molto! – Rispose la ragazza mettendo da parte la timidezza-

Stai parlando seriamente? Non pensavo di poterti piacere, tu sei così bella, intelligente e interessante, mentre io …

Ero io quella che pensava che un ragazzo bello, simpatico e divertente come te non potesse essere attratto da una qualunque… come me.

Tu, un tipo normale? Sei la ragazza più straordinaria che io conosca.

In pratica, vuoi farmi capire che siamo stati sempre attratti l’uno dall’altra, ma la nostra timidezza ci ha impedito di rendercene conto?

Non avrei saputo spiegarlo meglio!

Non vorrei essere indiscreta, ma da quanto tempo provi questi sentimenti per me?

Dal primo giorno che sei entrata nel mio bar. Nel momento in cui ti ho vista, ho capito che non avrei mai potuto amare nessun’altra. La mia non è retorica ma è amore a prima vista! Tu, invece, quando hai capito di provare qualcosa per me?

La prima volta che sono entrata nel tuo locale e nel darmi il resto le nostre mani, si sono sfiorate.

Stella, ti rendi conto che siamo innamorati da tre anni e che non ce lo siamo mai detto? Mi sembra giunto il momento di rimediare… - Federico prende la mano della ragazza fra le sue – Stella io ti amo e voglio invecchiare accanto a te! Vuoi sposarmi?… Aspetta! Voglio che tu ci rifletta bene! Pensaci con calma!

Stella si scioglie come un cubetto di ghiaccio sotto il sole rovente…

Sicuro, mi servirà del tempo per rifletterci. Questa proposta è alquanto inaspettata!

Prendi tutto il tempo che ti serve, ma non troppo, n’abbiamo sprecato già molto.

Passano alcuni minuti avvolti nel silenzio che Stella interrompe.

Si! Ti amo tantissimo anch'io e voglio sposarti!

Federico balza dalla sedia come se lo avesse morso una tarantola e pieno di gioia e di entusiasmo si rivolge alla ragazza.

E’ meraviglioso! Stupendo! Magnifico! Ti amo e ti renderò felice!

Tutti i clienti del ristorante guardano i ragazzi, attirati dall’euforia di Federico e mettendo in imbarazzo Stella che si sente osservata.

Siediti Federico, non vedi che tutti ci guardano? Ci prenderanno per matti!

Matti? Pazzi, direi! Pazzi d’amore.

Poi rivolgendosi agli altri astanti…

Signori e signore vorrei annunciarvi che io amo questa ragazza con tutto me stesso e lei ha appena accettato di sposarmi, perciò mi scuserete se vi ho recato disturbo.

Tutti applaudono e porgono gli auguri ai giovani fidanzati.

Stella per la vergogna vorrebbe nascondersi. Invita Federico a sedersi e gli fa cenno di avvicinarsi.

Alla faccia della timidezza! Sei stato così sfacciato che morirò per la vergogna.

Tesoro mio! Da quando mi hai detto di "si", tutto è cambiato! Io ti amo e tutti devono saperlo.

Va bene, Federico. Ti prometto che quanto prima affiggeremo dei manifesti, ma ora per favore SIEDITI.

Tutta la sala, compreso Federico scoppiò in una forte risata, Stella non si era accorta che anche gli altri astanti avevano sentito le sue affermazioni.

La ragazza arrossì notevolmente. Federico si avvicinò, la afferrò per mano e la baciò dolcemente.

Chiese il conto ed andarono via.

Dopo pochi mesi Federico e Stella si sposarono, e non passò giorno senza dirsi quanto si amavano.

Fine

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Maja70