“Eravamo lì, stesi su quel letto abbracciati.
Non capivo se stessi dormendo o no. Era buio. Nella stanza dalle pareti azzurre colma di giochi era calato il silenzio e un’ombra nera aveva avvolto tutto lo spazio. Era notte, notte fonda. Sentivo le tue braccia stringermi la vita e il tuo magnifico respiro sul mio collo. Non dovevamo preoccuparci di nulla: in quel momento la notte era nostra ed io ero tua.
Semplicemente noi due. Dopo aver ripreso coscienza ed aver capito che non era un sogno, e che tu appartenevi alla realtà, lì vicino a me, mi voltai cercando i tuoi occhi azzurri di cui mi ero innamorata, e senza dire una parola tu mi sorrisi; poi, senza aggiungere altro, stringendomi forte mi sussurrasti “ti amo”.
Uno di quelli veri, un “ti amo” dolce, vero.
Uno di quelli difficile da dimenticare.”