Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Cleindori    23/11/2007    1 recensioni
Piccola one shot su Severus, i dubbi e le ansie di un primo giorno di scuola un po' speciale
Genere: Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Severus Snape si guardò allo specchio per la centesima volta, poi guardò ancora il grande orologio a pendolo appeso sopra la scrivania. Segnava la sette e quarantacinque del mattino.
Forse avrebbe dovuto salire in Sala Grande per la colazione, pensò. Ma solo l’idea di un caffè e dei plum-cake caldi appena sfornati gli provocò un rifiuto da parte del suo stomaco. No, la colazione, almeno per quel giorno, era da escludere.
Cercando di calmarsi, sedette alla scrivania e ricontrollò i libri. Li aveva tutti, dentro alla borsa nera che gli aveva regalato la Professoressa McGonagall... “un augurio di buona sorte” c’era scritto sul biglietto “per un compito che saprai come sempre svolgere egregiamente”. Egregiamente!!
Non era affatto sicuro di questo. Nonostante tutto quello che Dumbledore gli aveva detto, due mesi prima, quando era andato a parlare nel suo ufficio.

-Sei un mago eccezionale, Severus- aveva esordito il Preside - e so che le tue scelte e la tua vita non sono mai state facili. Ma so anche che non sei di certo uno che si tira indietro. Non ti ho mai mostrato in tutti questi anni quanto ti apprezzi, nè ti ho mai detto che ti stimo e che, nonostante tutto quello che c’è stato, mi fido di te.- Severus, ancora scosso da tutti i recenti avvenimenti, non era certo preparato a una tale manifestazione di fiducia, specialmente da parte del Preside, visto e considerato cosa era stato e tutti coloro di cui aveva, seppur indirettamente, causato la morte.
Ma Dumbledore era sicuro, mentre parlava. -Al processo ho garantito per te, perché so come sei veramente dentro, forse meglio di quanto lo sappia tu stesso, e perché credo sempre che a un uomo onesto si debba dare una possibilità di tornare sui propri passi. Per questo sei qui, oggi, Severus. Perché non mi basta dirti che mi fido, voglio dimostrartelo. Voglio che lavori per me, qui, a scuola. Voglio che insegni Pozioni, sei eccezionale in materia, e che lo faccia con la passione e la dedizione che ti ho visto mettere in tutto quello che fai.-
-Signor Preside... io ... come...- era senza parole. Sapeva che Dumbledore teneva ai ragazzi di Hogwarts più che alla sua stessa vita e lo sconvolgeva non poco la responsabilita’ che gli era affidata. Tuttavia sapeva anche di avere disperato bisogno di un lavoro e di essere davvero qualificato per quel posto.
-Non so cosa pensare, sig. Preside...- aveva continuato -accetterei con gioia, ma i ragazzi ... sono una responsabilità tremenda... sa a chi li mette in mano?-
-Perfettamente, Severus, e avrai carta bianca. Non ingerirò in alcun modo con i tuoi metodi di insegnamento. Sarai libero di comportarti come preferisci. E, Severus, data la tua storia.... vorrei che fossi a capo della casa di Slytherin... sono giovani, fragili, idealisti come te.... voglio che tu li protegga, perché non facciano i tuoi stessi errori.-

Ripensando a quelle parole, Severus si sentì gelare. Con che presunzione pensava di guidare altri quando non era stato in grado di condurre la sua vita? Si domandò, per la centesima volta, come avrebbe fatto a essere un buon insegnante... che metodi avrebbe adottato con i suoi studenti, come li avrebbe protetti dall’oscurità... non aveva modo di saperlo. Non ora.
L’orologio battè le otto. Un’ora ancora prima di iniziare la sua nuova vita. Si guardò intorno. La sua stanza nel sotterraneo. I libri, i mobili, il letto ampio, il tappeto morbido.... l’elegante pendola... avevano fatto davvero di tutto per metterlo a suo agio.... perché allora si sentiva così teso? Così nervoso e impaurito quanto non lo era mai stato neppure di fronte al Signore Oscuro? Come potevano dei ragazzini spaventerlo tanto?
Un sonoro bussare alla porta la distolse dai suoi pensieri. Con un movimento della bacchetta fece scattare la serratura e si trovò davanti Albus Dumbledore con in mano un vassoio di biscotti e una tazza di caffè fumante. -Non farci l’abitudine Severus, di solito non porto la colazione a letto ai miei insegnanti!- esclamò ridendo.
-In realtà non mi sentivo di scendere in sala grande, sig. Preside.- ribattè il giovane mago.
-L’ho pensato, ma non puoi cominciare il tuo primo giorno a stomaco vuoto. Coraggio, siediti!- ordinò solo a metà sul serio.
Severus sedette e iniziò a sorseggiare il caffè, pensieroso.
-Preoccupato?-
- Sì, sono molto preoccupato. Non so che cosa dire, come presentarmi loro, che insegnante essere... ne va della loro vita futura... sento che è troppo...- -Non so consigliarti Severus, ma posso solo dirti questo: sii solo te stesso, non potrai sbagliare! Buona fortuna - disse infine. E uscì.
“Essere me stesso”, ripete’ fra se’. Ora gli era chiaro. Ora sapeva cosa fare, sapeva come essere utile a quei giovani.
Si sentiva cosi’ sollevato che avrebbe voluto ridere di gioia. Niente piu’ finzioni, niente piu’ maschere, solo, Severus Snape, insegnante di Pozioni e capo della casa di Slytherin.
Si alzo’, ricontrollo’ i suoi vestiti neri, la lunga giacca dai molti bottoni, i pantaloni aderenti, la candida camicia di cui spuntavano solo i polsini, le scarpe lucide. Poi apri’ l’ampio armadio e ne trasse una sottile sciarpa di seta e un mantello, neri entrambi. Li indosso’ e usci’.
Arrivo’ davanti all’aula di Pozioni proprio mentre l’orologio della scuola batteva le nove. I ragazzi erano gia’ in aula. Erano Gryffindor e Slytherin, del primo anno. Il suo primo giorno era anche il loro primo giorno, penso’, e un impercettibile sorriso, subito cacciato indietro, gli si disegno’ sul viso.
Il momento era giunto. Non poteva piu’ rimandare. Fece un profondo respiro e entro’ in aula, sbattendo sonoramente la porta:
-In questa classe non ci saranno sventolii di bacchetta o stupidi incantesimi.....-
  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Cleindori