Cap 11
La
mattina successiva Lalu e Serena, raggianti più che mai [ vorrei
vedere voi dopo una notte con i Kaulitz!:P], si
ritrovarono a fare colazione insieme al gruppo tedesco. Erano tutti ancora
abbastanza frastornati dalla sera precedente, soprattutto Georg e Gustav che
rammentavano ben poco di come si fosse sviluppata dopo essere entrati nel pub.
Passarono
un paio di settimane durante le quali le romane uscivano tutte le sere con i Tokio hotel. Ormai avevano stretto una bella amicizia e
capitava che oltre a passare insieme serate alcoliche, andassero in giro per
Roma a fare shopping o tour turistici improvvisati, oppure che pranzassero in
qualche ristorante o fast food o in un prato di qualche villa romana.
Fra
Bill e Serena scorreva tutto benissimo, passavano intere giornate insieme e
spesso anche la notte, restando la mora a dormire in hotel.
Erano
dolcissimi, sempre appiccicati, la rappresentazione realistica della parola
‘piccioncini’.
Fra
Tom e Lalu il rapporto era meno smielato, ma comunque sereno. Anche loro si
vedevano giorno e notte, dato che spesso e volentieri dormivano insieme: o Tom
andava a casa della ragazza o lei andava in hotel.
Era
più frequente vederli punzecchiarsi e scherzare piuttosto che fare gli
sdolcinati, ma era evidente che stessero bene insieme.
Georg
e Gustav stavano facendo la parte degli amiconi con Francesca e Silvia. Sebbene
fosse palese l’attrazione che scorreva tra di loro,
non successe nulla da spostare il loro rapporto di amicizia a un livello
superiore.
Una
volta però, durante una delle loro scenette da ubriaconi, Georg sfiorò le
labbra di Francesca, per caso. Ci fu un bacio, ma nessuno li vide e il giorno
dopo i due non lo ricordarono nemmeno a causa dei fumi etilici. Quindi, niente
di fatto L
Un
giorno, mentre stavano passeggiando tutti insieme sul
lungotevere, Lalu asserì che quella stessa sera non sarebbe uscita con gruppo
perché avrebbe iniziato a lavorare come bartender
(barista) in una discoteca rock romana.
L: però se volete passare, il posto è grande: ci sono 3 piani
con musica di tutti i generi... Che ne dite?
Tutti
furono entusiasti della proposta e quella sera infatti
si ritrovarono tutti davanti la famosa discoteca.
L:
io
starò al bancone del terzo piano. Voi girate come più vi pare, se ogni tanto
passate a farmi un salutino, mi farà piacere!
Tom: ma che scemetta che sei! Ci sarò io a farti compagnia..- se ne uscì il rasta con un tono
abbastanza compassionevole
L: no no, tu vai pure con gli altri,
divertiti! Io dovrò lavorare e non potrò stare a parlare con te purtroppo..
T: sicura?- la ragazza annuì entrando
nel locale.
Era
una vecchia fabbrica per la manutenzione dei vagoni treno, rimodernata e
adibita a locale notturno: rivestimenti alle pareti in alluminio, pavimento
nero, luci al neon, laser, casse e amplificatori sparse
in giro o appese a grappolo, divanetti e tavolini posti in tutti gli angoli,
tre piani con ciascuno il proprio palco, postazione dj
e bancone.
L’intera
combriccola la seguì e iniziò a ballare, appena il dj
del terzo piano cominciò a spadellare. Dopo poco già
c’era chi si era messo comodo su qualche divanetto, chi si era buttato nel
centro della pista o chi era andato a girovagare negli altri piani del locale.
Ogni tanto qualcuno del gruppo passava da Lalu a fare due chiacchiere e bere
qualcosa. Tom era rimasto sempre al terzo piano e se non stava al bancone, era
lì vicino che lanciava sguardi ammiccanti a Lalu ballando.
La
ragazza si sentiva rassicurata e contenta di tante attenzioni. Forse troppe.
Lei stava lavorando e lui si stava divertendo poco in quel modo. Infatti quando il rasta si
avvicinò al bancone, lo convinse a farsi un giro tra i piani della discoteca.
L: te l’ho già detto prima di entrare: non c’è bisogno che
resti qui con me. Io lavoro. Tu ti devi divertire.. Lo
sai che mi fanno piacere i tuoi sguardi languidi!- il ragazzo sorrise a
quella affermazione- ma stai tranquillo, non scappo mica!- concluse scherzosa lei.
L’aveva
convinto. Il biondo sorrise nuovamente e si trascinò
al piano di sotto un Georg già brillo e saltellante.
Passò
più di un ora e la ragazza continuò a fare drink
tranquillamente, scrutando di tanto in tanto la pista in cerca del proprio
ragazzo. Nulla.
Dopo
poco fecero capolino al bancone Gustav con Silvia
G: è
fortissimo sto posto! C’è di tutto!!!! Noi abbiamo
passato circa un’ora, credo- girandosi dubbioso in cerca di conferma verso la
riccia che intanto annuiva con la testa- dentro la saletta metal! SPACCA!!- urlò euforico il biondo
L: mi fa
piacere, orsacchiotto!- rise –vi avevo preannunciato che si trovava musica
di tutti i generi!- ritornando seria chiese
poi se avessero visto il rasta o l’amico piastrato.
S: uh, mi sa
di averli intravisti al secondo piano mentre salivamo
qui, ma perché? Ti vedo preoccupata… è successo qualcosa?
L: no no tranquilla! È che Tom è
stato sempre qui vicino fino a che un’oretta fa. Poi gli ho detto di farsi un
giro per vedere la discoteca, però ancora non è passato neanche di
fuggita……comunque niente. Era per sapere. Tutto a posto- accennò un finto sorriso- è
giusto che stia divertendosi. In fondo sono stata io la prima a incitarlo.
Starà cazzeggiando da qualche parte con Georg- affermò
cercando di convincere più se stessa che l’amica
S: si sicuramente sarà così. Facciamo una cosa: ora vedo di
ribeccarli e te lo mando su con una scusa. Ok?
L: ti adoro
mimmi!!
Così
i tre si divisero: Lalu tornò al proprio lavoro e Silvia e Gustav si diressero
verso le scale chiacchierando amichevolmente.
Poco
dopo risalì solo la riccia con una faccia basita.
L: oi, mimmi, che faccia c’hai? Hai visto un fantasma?
S: no- titubante-
Tom……
L: ah bene. Gli hai detto di salire?- chiese
sicura di un risposta affermativa che però non arrivò- Silvia,
che vuole dire no?? Non eri scesa apposta? E poi Gustav dov’è?- guardandosi
intorno ansiosa.
S: Gustav è
con Tom e Georg..
L: cazzo, mi stai facendo preoccupare! Per caso uno di loro si
è sentito male?-
sibilò preoccupata
S: no
L: oh ma
vuoi dirmi che cavolo è successo????
La
riccia prese fiato e coraggio e parlò: siamo scesi e abbiamo visto Georg e Tom che
ballavano..
L: che c’è
di male? Siamo in una discoteca..
S: fammi
finire!.......... intorno
avevano 4-5 ragazze e una di loro si stava platealmente strusciando a Tom, il
quale non la stava certo scostando, anzi!
L: anzi cosa?????????- rimase con gli occhi di fuori dallo stupore
S: beh ecco..
L : cazzo Silvia!
S: si
stavano baciando!- concluse secca guardando dispiaciuta l’amica, come se avesse
confessato un proprio peccato.
L: no…. Non
può essere! Magari hai visto male..
S: magari!- proferì con un filo di
voce e rimanendo ferma a fissare la mora, la quale pareva avesse finalmente
concretizzato ciò che le era stato detto. Il volto le divenne rosso fuoco dalla
rabbia. La stessa rabbia leggibile in quegli occhi ormai stretti in una
fessura. Urlò improvvisamente alla cassiera del bancone che andava in pausa e uscì
di corsa dalla sua postazione, imboccando le scale. Silvia la
rincorse preoccupata di quel che poteva succedere da lì a poco. La corsa
fu arrestata quando, arrivate al secondo piano,
entrambe rividero la scena descritta precedentemente: i 3 ragazzi stavano
ballando accerchiati da 5 ochette e Tom che stava pomiciando con una di loro
mentre le tastava il culo.
Lalu
rimase un paio di secondi ferma. Ghiacciata. Fissa su quell’immagine, disgustosa per lei. Non fiatò. Non si
avvicinò. Girò semplicemente i tacchi e tornò alla sua postazione.
Silvia
la seguì repentinamente cercando di capire il motivo di quella reazione
all’apparenza tranquilla. Di risposta ebbe un acido e triste ‘lo sapevo’.
Le
due parlarono un po’ e dopo un quarto d’ora di imprecazioni da parte di Silvia
tutte dirette al rasta sopraccitato, Lalu tornò
parecchio abbattuta a fare drink ai clienti in fila.
-lo sapevo, cazzo, se lo sapevo! Non avrei dovuto fidarmi di un tizio
tanto spocchioso come lui! Mi ha fottuta,
in tutti i modi! Bastardo!!!! Non si neanche accorto
che sono scesa, tanto era preso a impastare il culo
di quella zoccola! Poi zoccola lei…. Stronzo lui!
Appena lo rivedo me lo mangio vivo! Mi aveva anche
giurato che non sarebbe stato un gioco e io come un idiota gli ho creduto…beh,
ma ora vede! Con me ha chiuso!- pensò la ragazza mentre
shakerava un cocktail energicamente, mooooooooolto
energicamente, così forte da essere guardata con terrore dal ragazzo che glielo
avevo richiesto.
Passò
una mezz’oretta finalmente il rasta si ripresentò
davanti al bancone del terzo piano con una faccia da pesce lesso, a detta della
mente furiosa di Lalu.
T: ciao
piccola, mi dai una birra per favore?- chiese ammiccando
In risposta non ebbe che uno sguardo ghiacciato e una birra
sbattuta violentemente sul bancone che schizzò sulla maglietta extralarge del biondo.
T: cazzo fai? Mi hai sporcato la maglia! Piccola, devi stare
più attenta-
ammiccando di nuovo
L: prendi la
birra e vai! io devo servire la fila che stai creando
dietro di te!-
risposta atona e secca
Il
ragazzo rimase sconcertato da quel modo così freddo. Prese la birra e si spostò
leggermente in modo da far fluire la fila. Rimase statico a osservare la
ragazza che si muoveva meccanicamente. Quasi svogliata e addirittura rabbiosa.
Non gli rivolse neanche uno sguardo, neanche con la coda dell’occhio. Niente.
Sembrava un robot.
–boh!
Magari qualche idiota l’ha fatta incazzare!- pensò il ragazzo allontanandosi
-sei un emerito idiota!- sentenziò nella propria mente
la ragazza, girandosi a vedere il ragazzo sedersi vicino a
Bill Serena e Francesca.
Arrivate
le 4 le luci del locale si accesero, la musica si fermò e la gente cominciò a
sfollare.
Ragazze,
potete andare! Qui puliranno domani!- disse una ragazza mingherlina che stava
contando i soldi della cassa. Era la proprietaria della discoteca. Appresa la
notizia,le 3 bariste si salutarono e uscirono da
dietro il bancone. Fra loro ovviamente Lalu, la quale si diresse subito verso
le 4 amiche e Bill.
L: i
ragazzi?
B: stanno ancora
giù. Li stiamo aspettando.
L: ok io vado,salutatemeli voi, sono
stanca! -
fece ciao ciao con la mano e
si allontanò solitaria.
B: ma che ha Lalu?
Serena: sarà stanca dal
lavoro..
Silvia: non credo.. penso sia colpa di Tom!
F: Tom? Che ha fatto
quello scimmione??
S: esatto, scimmione!
Senza cuore e testa aggiungerei, scusa Bill, ma è così.
B: si
lo so..-
annuendo con fare rassegnato- che ha fatto stavolta?
S: ha
visitato l’apparato orale di una squinzia mentre le sue mani le tastavano le natiche. E Lalu li ha
visti!
F: ha
baciato un’altra davanti a lei???????????
S: si..
Sere: Lalu
se lo sarà sbranato!...?
S: no! È
questo ciò che mi preoccupa di più.. ha preso e ha
girato i tacchi senza neanche avvicinarsi!!!
F: oddio!
Sere: cazzarola!
S: si, lo so- le tre si guardarono preoccupate.
B: mi fate
capire anche a me…che cosa sono queste facce?
Sere:
tesoro, conoscendo Lalu in queste settimane, hai visto come reagisce se le si fa un torto: si mette a urlare e sbraita furiosa
finché non le si chiede perdono.
Il
moro stava annuendo.
Sere: ecco.
Questo è quello che succede normalmente. Lei alza un polverone per ogni minima cazzata, ma poi torna angelica come prima.- Il moro stava ancora
annuendo. – Silvia però ha detto che non ha fatto nulla di tutto ciò. Non ha
nemmeno aperto bocca. Ora, noi siamo preoccupate perché è insolito e vuol dire
che è incazzata, ma anche che sta male. Cioè, in
parole povere, che lei sta a pezzi e tuo fratello è
uno stronzo che non si è accorto di nulla!
Il
moro sbarrò gli occhi. Era arrivato al punto della questione.:
idiota!
È totalmente IDIOTA!
Chi è
idiota?- chiese incuriosito il rasta,
giunto in quel momento con gli altri due compari ( ciucchi,
ovvio!)
B:TU!
T: perché
io? E dov’è Lalu?
B: è andata
via prima…per colpa tua!
T: oh ma ce l’hai con me stasera? Che ho fatto?
B: IDIOTA!
Hai baciato un’altra e LEI ti ha visto!- il biondo non rispose, totalmente sorpreso
dalla notizia- già, ora capisci perché dico idiota??-continuò
il gemello.
T: ho capito
mi ha visto-
riprendendo possesso delle proprie facoltà mentali – non vedo cosa ci sia di male!-
disse beffardo – e poi, se è vero che mi ha visto, perché non mi ha detto niente?
B: ma sicuro
che siamo fratelli? La mamma ha conservato l’intelligenza solo per me….ci sarà rimasta male, no???????????
Nella
testa del biondo si stava componendo il puzzle-forse è per questo che prima mi ha schizzato con la birra e mi ha
risposto così distaccata- iniziò a pensare a quello che era successo
durante la serata- cazzi suoi!- esclamò infine – io
sono Tom Kaulitz e ho sempre fatto tutto quel che ho
voluto!- fiero della sua persona.
F: sarai
pure Tom Kaulitz, ma questo non ti da
il permesso di giocare con i sentimenti degli altri!!!!!- gli gridò in faccia la
bionda- e adesso andiamo che è tardi!- terminò seccata mentre saliva
sul furgoncino dei ragazzi.
Grazie
di cuore a chi recensisce e chi legge! Sono troppo felice
quando vedo aumentare il numero delle letture…lo so, mi basta poco…
comunque grazie!:)
Continuate
così. Siete la fonte della mia ispirazione ( sta a voi scegliere se si tratti
di una colpa o meno:P)
Ps.
PuCiA:ehheheh si, le suona sempre il cel! Conta che la ff si chiama
anche YOU HAVE A NEW MESSAGE mica per nulla;)
Sono contenta che continui a seguire questa storia :D
Frehieit489 (o 483?): gioisco
a sapere che comprendi il mio sclero e ne ridi! XD sai, lo
prendo come complimento quel che mi hai detto sulla spontaneità. Che intendevi
di preciso?
kiss