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Autore: FeverSkating    05/05/2013    4 recensioni
Questa è una raccolta di Flashfic o One-Shot ambientata tra i banchi di scuola.
Coppia principale di questa raccolta? Raf e Sulfus, ovviamente! :3
La loro storia sin dal principio! :D
Spero vi piaccia! ^.-
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1° Chp. Prima elementare ~ Rossa
2° Chp. Seconda elementare ~ Angioletto
3° Chp. Terza elementare ~ Angel&Devil
4° Chp. Quarta elementare ~ Germi
5° Chp. Quinta elementare ~ Come la sabbia nelle mutande
6° Chp. Prima media ~ Le prime punizioni
7° Chp. Seconda media ~ A Natale ogni scherzo vale
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Raf, Sulfus | Coppie: Raf/Sulfus
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Buon dì carissime! ^^

Sooono tornata...dopo praticamente un mese! Chiedo venia. Q.Q

Comunque, a chi piace la domenica? (∩ _ ∩) A me tantissimo, visto che fino a un'ora fa stavo dormendo. Che bellezza. XD

Tra l'altro questo capitolo l'avevo iniziato, ma non riuscivo a finirlo... e poi boh, il tutto è stato misteriosamente ispirato da una canzone di un gruppo post-hardcore (parola che, nella mia ignoranza in fatto di musica, non ho idea di cosa significhi, che ho letto su Wikipedia, ma che adoro, perché anche solo pensarlo mi dà l'idea di essere una persona che se ne intende xD). E dico misteriosamente perché né musica né testo hanno niente a che fare con quello che ho scritto... .-.

Vabbé... questo capitolo è un po' strano, forse idiota, ma fa niente. ^^
Quando l'ho finito e l'ho riletto, ho pensato “Della serie: piccoli diavoli crescono.”

Bene, vi lascio al capitolo. ^^
Buona lettura!



 

 

 

Quarta elementare ~ Germi

 

 

 

 

« No, non lo farò mai, non voglio! » sbraitò il bambino, battendo i piedi a terra.

« E invece devi, Sulfus! Hai perso la sfida e adesso sei obbligato a fare penitenza! » asserì Gas, con le braccia incrociate.

Sulfus lo incenerì con lo sguardo, neanche avesse detto chissà quale eresia!

Tuttavia rimase per poco in silenzio, come a ponderare sull'affermazione dell'amico.

« Niente da fare, amico » scosse energicamente la testa, facendo ondeggiare ritmicamente i capelli neri « Non puoi costringermi! » affermò cercando di mantenere un tono il più convincente possibile. Aveva già perso quella dannata “battaglia” a braccio di ferro e adesso gli toccava pure fare penitenza?! Oltre al danno la beffa!

Perdere contro Gas, quell'imbranato - in senso positivo, infondo gli voleva bene...non troppo...giusto un po', ecco! -, era stata abbastanza umiliante, doveva assolutamente evitare quell'ulteriore smacco al suo orgoglio.

« Allora racconterò a tutti che il “Grande” Sulfus Zolfanelli, oltre a essere un perdente, non mantiene le promesse! »

Cos'è che voleva fare?

Nonostante fosse scioccato e adirato, non poté non sentirsi anche discretamente compiaciuto nell'apprendere le doti ricattatorie dell'amico. Era palese che avesse avuto un “Grande” - cioè pessimo - insegnante, che ovviamente era Sulfus; non che lui se ne vantasse, naturalmente!

Si sarebbe commosso – internamente, ovvio – se non fosse che il suo migliore amico stava ricattando lui.

Forse era un insegnante fin troppo bravo – quindi terribile –.

Doveva usare la testa! Gas non era una preda facile da raggirare, era un gran testone, cocciuto come pochi.

Doveva giocare d'astuzia!

Sotterfugi e scherzi erano il suoi pane quotidiano, sarebbe stato difficile, ma non impossibile - almeno sperava! -.

« Gas, come puoi farmi questo!? » incominciò, con tono melodrammatico « Non vorrai che il tuo migliore amico si ammali, vero?! »

L'unica cosa che ricevette da Gas fu un'occhiata confusa, accompagnata dal capo leggermente inclinato verso sinistra.

« Ma come? Stavi per mandarmi il patibolo senza saperlo?! » chiese ancora lui, fintamente stupito.

Gas boccheggiò, non capendo cosa intendesse dire Sulfus. E poi addirittura di patibolo parlava? Cosa ci fosse di tanto grave proprio non riusciva a capirlo.

Sulfus si concesse un sorrisetto, convinto ormai di averla vinta con quella sua messinscena.

« Non lo sai che le femmine hanno i germi! » affermò con una semplicità disarmante, attendendo la tanto amata vittoria.

Il silenzio cadde tra i due. Gas con un'espressione indecifrabile sul viso, mentre il moro sorrideva sornione.

E fu un quel momento, quando Sulfus sentiva già il sapore del trionfo, che Gas scoppiò a ridere sguaiatamente. L'altro era crollato nella confusione più assoluta.

Che aveva da ridere?! Dannato!

Lui, nel giro di qualche minuto, era stato capace di ordire un piano talmente perfetto da stupire anche sé stesso – modestia a parte – e quello rideva!

« Che cavolo hai?! » sbottò Sulfus. Si stava arrabbiando. Eccome se si stava arrabbiando! Odiava essere preso in giro sopra ogni altra cosa. E poi non si aspettava di certo una reazione simile, anzi, tutt'altro! Immaginava di vedere Gas prostrarsi ai suoi piedi, implorando perdono per aver quasi costretto il suo migliore amico a compiere quell'atto ignobile.

Okay, forse stava esagerando.

Gas tentò di calmarsi e, dopo essersi asciugato le lacrime causate dal troppo ridere, si rivolse all'amico.

« Non sono stupido, Sulfus » al che il moro fece una faccia scettica « Non crederai davvero che possa bermela questa? » e infine un'espressione di sconsolata rassegnazione.

Gas poggiò con fierezza, e una nota di divertimento, una mano sulla spalla di Sulfus « Vai e fatti onore, amico! »

Lo sguardo di Sulfus si assottigliò e, se solo avesse potuto, avrebbe incenerito l'altro lì, sul posto.

« Cos'è, paura? » lo stuzzicò nuovamente Gas.

Si scagliarono un'occhiata di sfida, entrambi convinti che sarà l'altro a cedere per primo.

Alla fine Sulfus si rassegnò – quel capoccione era troppo testardo per anche solo pensare di farlo desistere – e, di gran carriera, si fiondò in corridoio.

Sgusciò tra tutti i bambini che, felici e contenti, si godevano la ricreazione. Quando vide il suo obbiettivo, gli si avvicinò il più velocemente possibile – forse anche troppo visto che aveva fatto cadere a terra un paio di bambini -.

La prese per un polso, facendola girare. I boccoli biondi svolazzarono e gli occhi azzurri si spalancarono sorpresi.

Senza alcun preavviso, Sulfus le scoccò un bacio sulla guancia, facendola arrossire all'inverosimile.

Anche lui arrossendo lievemente, le diede le spalle.

« Adesso vedi di non montarti la testa... » e se ne andò, addirittura più velocemente di come era arrivato, lasciando la piccola Raf che, con sguardo trasognato, si sfiorava la guancia.

 

 

 

Angolo Autrice

 

E anche questa è andata, alèèè! (∩ _ ∩) Aaallora com'era? Piaciuta? ^^
*Frinire delle cicale*

Bene, bene... prima di dimenticarmi! Ringrazio adesso, visto che non l'ho fatto prima. (Maleducataaaa! NdTutti) (Sorry... Q.Q ndMe) (Pentiti! NdSulfus) (Ehi, cavolo ci fai qua?! ò.O ndMe) (Infierisco. NdSulfus) (Adesso, SCIOLA! Torna nella storia, che poi mi dimentico cosa dovevo scrivere! Via, via, via! NdMe) (Schizofrenica... ndSulfus) (VIAAAAA! NdMe)

Viva la tranquillità! ^^

Allora, ringrazio chi legge/preferisce/segue/ricorda, grazie ciccine! ^^

...oggi sono troppo dolce...=.= Vedrò di porvi rimedio. u.u

E poi ringrazio TANTISSIMISSIMO, ovviamente, chi recensisce. ^^
Ovvero:
Eleanor_Devil, SilverEmperess001 e errewaylove4ever9.

Thankssss! ^^

Detto questo, alla prossima!!! =^.^=

   
 
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