Fanfic su artisti musicali > Austin Mahone
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Autore: MahomieForLife    05/05/2013    0 recensioni
Anita, una semplice ragazza di 17 anni che vive a San Antonio, in Texas. Si ritroverà faccia a faccia con una realtà che non vuole accettare, e dovrà fare una scelta.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Solita routine.... sveglia, colazione, doccia, scendo le scale e vado a scuola. Non era un giorno come gli altri, erano tutti agitati e sembrava che dovessero dire una cosa molto importante. Dopo essermi salutata con Asia e Robert, arrivarono anche Alex e Austin, Alex mi lasciò un bacio sulle labbra e Austin un semplice "ciao Anita" a cui risposi con un cenno con la testa. Dopo la lezione di fisica, in cui avevo parlato tutto il tempo di cose sceme con Asia, Alex mi prese a parte e cominciò a baciarmi con foga: "cosa fai?!" esclamai io, "mi sei mancata" disse lui, "ma così ci vedranno tutti!" risposi; allora lui smise di provarci e mi guardò negli occhi, mi sorrise e mi abbracciò forte, come se mi dovesse dire qualcosa. Io ricambiai l'abbraccio e gli scostai il ciuffo dalla fronte e lui disse: "vuoi... vuoi...", "voglio cosa amore?" risposi io, era molto timido e non era abituato a fare questo genere di cose... "vuoi venire alla festa di primavera con me?" fece un sorrisino timido e impacciato, cavolo quanto adoro quando fa così, io allora risposi con un lungo bacio ed era evidente che accettavo l'invito. Allora ci organizzammo: mi doveva passare a prendere alle 19 del giorno dopo e, purtroppo, ci doveva essere anche Austin e Robert... Arrivata a casa, mi misi subito a studiare, quando lo schermo del mio iphone si illuminò e sullo schermo comparve un messaggio da... aspetta! È di Austin! Cosa cavolo voleva? C'era scritto: "non vedo l'ora di domani sera piccola", a cui io risposi: "ma sei impazzito?!" dopo qualche minuto arrivò la risposta: "no, sei mozzafiato" e ovviamente, la mia risposta fu "vaffanculo idiota, hai la ragazza e io ho il ragazzo, quindi non rompere." Non ci fu nessun'altro messaggio quella sera, a parte la buonanotte di Alex. Era sabato mattina il giorno della festa, ero elettrizzata, ma allo stesso tempo preoccupata... NON SAPEVO COSA METTERMI! Chiamai immediatamente Asia: "Sistah, emergenza" dissi io, "che tipo di emergenza?" rispose allarmata lei, "codice rosso" esclamai io. Dopo circa due minuti sentii suonare il campanello di casa mia, allora scesi di corsa e aprii, era Asia, ancora in piagiama e con una frittella in mano. "Che è successo?!" disse lei, cominciai a ridere, dopo essermi ripresa dissi: "non so cosa mettermi stasera" lei allora, neanche avessi il tempo di dire una sola parola, salì in camera mia e quando la raggiunsi aveva già svuotato un cassetto. "Siamo messi male..." disse lei sconsolata... "lo so..." dissi io imbarazzata.. "shopping time!" disse la mia migliore amica con un sorriso smagliante in faccia. Si mise una mia maglietta, miei jeans e, dopo essermi messa addosso le prime cose che mi capitarono in mano, uscimmo di corsa. A San Antonio non c'erano molti negozi, dopo tutto, era solo una piccola cittadina, entrammo in un negozio più carino degli altri, appena entrati, lei notò subito un abito senza spalline, rosa antico, corto, gonfio di tulle, con lo scollo a cuore e con un fiocco che cingeva la vita e disse: "camerino, ora." Io, a malincuore entrai in camerino e lo provai, appena uscita, le scappò una lacrima e disse: "s-sei stupenda" non ero abituata a indossare quel genere di cose, ma se lo diceva lei, dovevo fidarmi. Lei mi disse che lo aveva già preso il suo vestito e che ci saremmo viste direttamente alla festa. *19 di sabato 6 aprile* "din-don!" Mi stavo mettendo le scarpe, delle scarpe panna con tacco 8 a spillo, dovevo ancora sistemarmi i capelli, allora inviai un messaggio a Alex in cui dicevo di aspettare 10 minuti, mi raccolsi i capelli in uno chignon con delle piccole ciocche che scendevano dall'acconciatura, mi guardai allo specchio e, per la prima volta, mi trovai 'carina': vestito comprato con la mia migliore amica che mi arrivava sopra il ginocchio, scarpe alte, collana lunga della tiffany, truccata abbastanza bene, con un po' di ombretto rosa perlato, eyeliner nero, mascara e un po' di gloss. Scesi le scale e per poco non cadevo, aprii la porta e trovai Alex in smoking con una faccia da ebete, balbettò: "s-sei stupenda" a cui io risposi con "anche tu amore" dopo un po' di sguardi romantici mi baciò e mi mise al polso un braccialetto con un fiore bianco sul dorso, mi baciò di nuovo, questa volta un bacio lungo, sembrava che gli fosse passata la voglia di andare alla festa, quando una voce, quella di Austin, gridava dal finestrino della sua Range Rover rossa: "ehi piccioncini, sbrigatevi e basta smancerie!" allora, ridendo, entrammo in macchina e io ero seduta davanti vicino a alex con Robert e Austin dietro. Sembrava che non si arrivasse mai...
  
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