Piccola
nuova storia, solo 8 capitoli. Trattano della reazione di ogni membro
della ciurma quando trovano il corpo di Zoro dopo il suo sacrificio a
Thriller Bark. Di base è comunque una storia Zoro/Rufy centric.
Ogni capitolo
tratterà di un
punto di vista diverso ad eccezione del punto di vista di Rufy.
Breathtaking, in So Many Ways
(Da togliere il fiato, in così tanti modi)
Nami
Quando Nami sente le urla incalzanti di Sanji, si precipita verso di esse preoccupata per la qualsiasi cosa abbia allarmato il suo compagno tanto da farfugliare freneticamente per l'aiuto di Chopper. Quando vede la figura sanguinante, l'immagine stessa è talmente terrificante, così spaventosa, così sbagliata che si immobilizza e poi indietreggia anche se non ha pienamente compreso. Quando Nami capisce e si rende conto di chi si tratta, porta le mani alla bocca ma non abbastanza velocemente e un grido soffocato le sfugge. Tuttavia, senza smette di piangere, sopprime le sue emozioni, la sua paura, le sue preoccupazioni e si guarda velocemente attorno con una sola parola nella sua testa.
Rufy.
Non può lasciare che Rufy veda questo, non può lasciare che Rufy veda Zoro in questo stato. Nami urla a qualcuno di afferrare Rufy, di fermare Rufy, di salvare Rufy, ma le sue urla si perdono nelle grida confuse degli altri.
Il suo tentativo è vano, perché è troppo tardi. Rufy, che è stato attratto dalle urla di Sanji come Nami, sta fissando la scena. Lo spazio è ora un disordine di movimenti confusi, una metà che cerca di trovare il nemico che ha ferito il loro compagno, l'altra metà che urla in cerca del dottore. Eppure, Rufy si distingue come un fantasma dal resto perché al contrario degli altri lui è l'unico essere immobile e muto fra tutti loro. È congelato, la sua mente fa fatica a comprendere la gravità opprimente del momento e poi improvvisamente – come se sapesse che lei stava guardando - Rufy si gira e i suoi occhi colmi di terrore incontrano quelli di Nami.
E Nami si piega in due, lasciandosi sfuggire alla fine un singhiozzo, ma non sa se è per lo spadaccino o per il suo capitano, perché non riesce a dire chi dei due è più ferito.
Breathtaking, in So Many Ways
(Da togliere il fiato, in così tanti modi)
Nami
Quando Nami sente le urla incalzanti di Sanji, si precipita verso di esse preoccupata per la qualsiasi cosa abbia allarmato il suo compagno tanto da farfugliare freneticamente per l'aiuto di Chopper. Quando vede la figura sanguinante, l'immagine stessa è talmente terrificante, così spaventosa, così sbagliata che si immobilizza e poi indietreggia anche se non ha pienamente compreso. Quando Nami capisce e si rende conto di chi si tratta, porta le mani alla bocca ma non abbastanza velocemente e un grido soffocato le sfugge. Tuttavia, senza smette di piangere, sopprime le sue emozioni, la sua paura, le sue preoccupazioni e si guarda velocemente attorno con una sola parola nella sua testa.
Rufy.
Non può lasciare che Rufy veda questo, non può lasciare che Rufy veda Zoro in questo stato. Nami urla a qualcuno di afferrare Rufy, di fermare Rufy, di salvare Rufy, ma le sue urla si perdono nelle grida confuse degli altri.
Il suo tentativo è vano, perché è troppo tardi. Rufy, che è stato attratto dalle urla di Sanji come Nami, sta fissando la scena. Lo spazio è ora un disordine di movimenti confusi, una metà che cerca di trovare il nemico che ha ferito il loro compagno, l'altra metà che urla in cerca del dottore. Eppure, Rufy si distingue come un fantasma dal resto perché al contrario degli altri lui è l'unico essere immobile e muto fra tutti loro. È congelato, la sua mente fa fatica a comprendere la gravità opprimente del momento e poi improvvisamente – come se sapesse che lei stava guardando - Rufy si gira e i suoi occhi colmi di terrore incontrano quelli di Nami.
E Nami si piega in due, lasciandosi sfuggire alla fine un singhiozzo, ma non sa se è per lo spadaccino o per il suo capitano, perché non riesce a dire chi dei due è più ferito.