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Autore: sofcwrites    05/05/2013    1 recensioni
[...] I volti dei due si avvicinarono, sempre più piano, sempre più vicini. Un bacio lieve a fior di labbra li fuse insieme. Erano uno la metà dell’altro, non potevano fare a meno di quel contatto così appassionato e, nonostante tutto, virile. [...]
Parla di due ragazzi e del loro amore, i quali dovranno andare incontro alle difficoltà tra di loro e tra gli altri e, in seguito, ad essere accettati. Slash.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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ATTENZIONE
Un grazie speciale a 
KuroiYumi per aver recensito ogni volta, dandomi un motivo per continuare a scrivere questa storia.


Marco passeggiava tranquillo quando vide il cartello sgargiante invitarlo a saltare di gioia. Se c'era una cosa che adorava - non per citare un cliché - era vestirsi per halloween, e quella assurda tradizione pagana con l'unico scopo di procurargli caramelle lo attraeva incredibilmente. In più, l'anno prima, lui e Fabio stavano passando una 'leggera' fase d'imbarazzo dopo che si erano baciati per la prima volta e uscire insieme, anche solo come amici, non sembrava opportuno al tempo. Fu così che, per la prima volta da settimane di monotonia totale, Marco e Fabio uscirono insieme.


Per quella sera ogni cosa era pronta, Fabio e Marco si stavano preparando nella stanza di quest'ultimo; il primo mascherato da clown dell'orrore, l'altro da scienziato pazzo, e per giunta zombie. All'improvviso irruppe la sorellina di Marco, Sonia, a impicciarsi e rompere le scatole, come usava dire il fratello più grande.
-Mamma ha detto che posso venire con voi!-
Ai due amanti prese un'ondata di sconforto che almeno Fabio cercò di nascondere con un sorrisetto tirato. Marco restava lì, in piedi, la faccia ammusonita, gli occhi sbuffanti.
-Lei ha detto così, non noi. E siamo noi quelli che vanno via, perciò...-
Solo a quel punto entrambi notarono che era già vestita con l'immancabile costume da principessa che usava fin da piccola, con qualche modifica per farla sembrare una ragazzina orripilante, quale non era, e seguire la tradizione della festività. Senza che nessuno se ne accorgesse loro madre colse ogni parola detta fin a quel punto ed esordì con una predica a entrambi.
-Sonia, non essere insistente. Marco, portala con te, è un ordine.-
Rammentando ciò che era stata capace di fare, oltre al divorzio, che forse era ciò che aveva inacidito la sorellina, Marco non si permise di obiettare e sbuffò un <> soffocato.
Il gruppetto si diresse subito in piazza, dove ogni anno si svolgeva una gran festa. Quando Marco e Fabio videro le decorazioni di quell'anno non poterono che rimanere basiti. C'era un gran capannone e all'interno sembrava una vera e propria casa stregata, con tanto di musica inquietante. Fuori c'erano banchetti di dolci ovunque, che rendevano l'annuale ricerca dei dolci per le case, del tutto inutile. Tutto lo scenario era accompagnato da una nebbia sottile. Era perfetto. Fabio si avvicinò a Marco.
-Sai, è un peccato che l'anno scorso non siamo voluti venire insieme...ci saremmo 'divertiti'-
Marco sorrise, ma poi si ricordò della sorellina al fianco, che quando voleva sapeva essere sveglia e intuitiva; Fabio annuì, segno che aveva capito cosa voleva dire. Nel frattempo la sorellina perplessa non riuscì a spiegarsi ciò che si erano appena detti.
-Non siete voluti venire insieme? Ma se Marco si sentiva anche da una miglio di distanza, mentre si chiedeva da solo se chiamarti! Sembrava quasi che stesse per chiedere a una ragazza un appuntamento!-
Fabio sorrise. Aveva davvero pensato a me? Si era innervosito così tanto per chiedermi un appuntamento?  Doveva amarmi già allora...come io amavo lui, d'altronde...
-Ma che stai dicendo?! Sta' zitta!-
Marco si era arrossito molto e la sorella si rimpiccioliva per la paura che a volte le incuteva il fratello. Fabio, nel frattempo, rideva visibilmente divertito. 

Per una tredicenne sembrava strano che dei maschi uscissero solo in due e non in gruppo, quella era più una cosa da ragazze. Nella mente della ragazzina, e in quella di molti altri, questa situazione puzzava. I primi sospetti avvennero quando notò , un giorno, che ogni volta che Fabio veniva a casa loro, chiudevano la porta a chiave. Poi in ogni momento cercavano un'occasione per scaricarla da qualche parte e stare da soli, che poi, con la confusione che c'è in piazza con halloween, cosa vogliono stare soli a fare?, pensò, innocente.
Mentre per la sorella era una serata di indagine, Marco aveva un paio di cose che gli passavano per la testa, e una di esse era il sesso, da bravo adolescente quale era. Mentre la seconda cosa, perfino più importante della sua prima volta, era fare outing. Voleva discuterne con Fabio e, per colpa della sorella impicciona, già sapeva che non era la serata adatta per fare nessuna delle due cose. 
-Marco, Fabio, mi nascondete qualcosa vero?-
Fabio sputò l'acqua che gli stava scorrendo per la gola e rischiò così che gli andasse di traverso. Sonia notò questa reazione, ovviamente, difficile non notarlo.
-Lo sapevo!-
Fece lei con un appunto di vittoria nel tono. Ci aveva azzeccato. Marco, che era rimasto serio per tutto il tempo, non battendo ciglio, guardò serio la sorella.
-Vieni, dobbiamo parlare-
Detto questo la prese per il braccio, conducendola in un luogo deserto e silenzioso, vicino alla vecchia cabina telefonica della città. Fabio, nel frattempo era tornato più che serio, pur nascondendo una smorfia preoccupata.

-Allora, che succede?-
Sbottava la piccola Sonia, cercando di liberarsi dalla stretta del fratello sul braccio. Era davvero forte.
-Ti dobbiamo parlare di una cosa, riguardo noi due-
Fabio annuì deciso, imitando l'espressione del compagno.
-Ma devi promettere di tenere quella boccaccia chiusa, per una volta! È una cosa seria.-
Per una volta? Non c'è mica il rischio che questa vada a raccontare tutto a tutti, vero?, pensò Fabio, quando si rese conto quanto poco conosceva quella ragazzina. Forse non doveva fidarsi di lei. Nel frattempo lei annuì alla richiesta -o ordine- del fratello e si preparò a sapere tutto.
-Noi due...- Marco esitò e non fece in tempo a finire la frase che Fabio corse in aiuto -...siamo gay- 
I due socchiusero gli occhi, esitanti della reazione della ragazzina. Una del genere, che probabilmente si abbuffava di fanfiction slash su Internet, come ogni ragazzina di quell'età e oltre, avrebbe potuto dire qualunque cosa dopo quella sconcertante rivelazione. Entrambi si aspettavano di tutto.
Che sfigati! 

Perché non me l'avete detto prima?
MIO FRATELLO È GAAAAY, GENTE!

Si aspettavano proprio di tutto.
-Ah...forte!-
Marco e Fabio si guardarono basiti. Tutto qui? Loro che si erano preoccupati per mesi su come dire alle persone che erano gay e stavano insieme, si sarebbero aspettati almeno qualche parola in più, qualche domanda. Neanche a dirlo, la ragazzina sapeva sempre come rovinare la situazione.
-Ma fate anche sesso?-
Sussurrò con l'innocenza di chi sa perfettamente cosa sia, ma sia ancora giovane per sperimentarlo, o pensarci troppo come faceva Marco in quei giorni.
-Per favore, non fare certe domande! Lo sapevo che non dovevo dirtelo!-
Marco si girò con aria offesa, che la sorella aveva in realtà coniato, e lei gli fece mille scuse, per farsi perdonare.
-Ma, perché non lo dite a tutti? Insomma, mica vi mangiano!-
Finalmente intervenne Fabio, che era stato zitto lungo tutta la durata della conversazione, che si evolveva spesso in un battibecco dei fratelli.
-Non è così semplice. Le persone non reagiscono tutte come te. Ma in passato ci abbiamo già pensato-
-Passato? Quant'è che state insieme, scusa?-
-Ehm, un po' di settimane..-
-Sette mesi. Di cui tre 'a distanza'. Sai, quand'ero via con la scuola.-
La sorellina era basita. Tutto ciò che le usciva dalle labbra era un 'wow'. Passarono dei secondi interminabili prima che ricominciò a parlare.
-Voi volete fare outing?-
-Certo- Risposero all'unisolo. Se non sopportavano qualcosa era proprio tenere il dente e il dolore, al posto di toglierlo e star bene.
-Allora cercherò di aiutarvi-
Concluse con un gran sorriso che non fece pentire ai due ragazzi di essersela portata dietro.

Angolo Autrice
Ok, diciamo che è una specie di articolo di stallo (forse non sarà l'unico) per introdurre i due temi che preoccupano Marco. Riguardo alla parentesi che ho appena scritto, pensavo di fare un capitolo dedicato all'esordio della loro storia, che qui non si capisce un gran che, ma io me la sono già pensata tutta. Alzi la mano chi vuole un rating rosso per la loro prima volta! 
Alla prossima!
   
 
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