one
Sam esce con l’ennesimo vestito e dopo neanche 10 secondi è di nuovo nel camerino a provarne un altro. Salvatemi!
Ma io dico, ma è possibile normale che ci mettano così tanto!? E’ un semplice vestito!
-Aaaleeex! Ci sei?!- Jade mi sta chiamando- Ma è possibile che sei sempre con la testa tra le nuvole!?- io sospiro rassegnata, sempre la stessa storia - Allora come mi sta?- -Bene, come tutti gli altri-dico senza un minimo di interesse.
-Allora prendo questo!- Dopo poco anche Sam trova il suo vestito. Possiamo uscire!
- E tu che indosserai?- mi chiese Jade – Boh, sceglierò domani tra i vestiti che ho-
-Stai scherzando vero!?- Mi urla contro Sam – E’ un’occasione importantissima, non puoi mettere un vestito qualsiasi!-
Così ora mi sto provando decine di vestiti e ne scarto uno dopo l’altro.
Dopo un po’ Jade me ne passa uno nero che si allarga partendo da sotto il seno che mi arriva sopra le ginocchia e lo coordina con delle scarpe nere altissime.
-Cosa!? Io mi rifiuto di mettere quelle cose, voi mi volete morta!-
- Macchè, starai benissimo- -Sembri un’altra Alex!- mi dicono.
Guardo il mio riflesso nello specchio del camerino. In fondo non sono così male.
-va bene, lo compro- e mi dirigo alla cassa per pagare mentre le mie amiche esultano.
*
-Ma è proprio necessario vestirsi così? - chiedo con la faccia disperata guardando il biondino accanto a me.
- Liam è solo per una sera- mi risponde, intanto anche gli altri tre escono dai camerini, ci guardiamo e scoppiamo subito a ridere sfottendoci a vicenda.
-Dai ragazzi è solo un ballo con i nostri vecchi compagni del liceo, e noi dobbiamo far valere il nostro titolo dei più belli e desiderati della scuola!- ci incita Harry
Già, un ballo, con tutti i compagni del nostro anno. Erano passati tre anni da quando ci eravamo diplomati. Ognuno aveva intrapreso strade diverse: chi aveva iniziato il college (come io, Niall e Harry), chi era andato all’estero o chi aveva iniziato a lavorare ( come Louis e Zayn) e ora ci saremmo incontrati di nuovo.
*
La ragazza era di fretta. Stava correndo per i corridoi dato che la lezione era iniziata già da 10 minuti e lei non era il tipo di persona che arrivava in ritardo, quindi non si accorse del ragazzo che camminava tranquillamente e gli cadde addosso.
I libri erano sparsi e lei si mise subito a raccoglierli, il ragazzo gli porse l’ultimo rimasto, lei gli sorrise riconoscente.
Il marrone e la dolcezza degli occhi di lui si fusero con il blu degli occhi di lei.
Dopo qualche secondo sussurrò un grazie e riprese la sua corsa sentendo gli occhi del ragazzo addosso
grazie a chiunque leggerà questo prologo.
se vi piace recensite perfavore
G.
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G.