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Autore: bolladisapone_    05/05/2013    16 recensioni
Se Harry potesse vedere il suo Louis almeno una volta prima di morire è sicuro che poi potrebbe beffarsi degli angeli in Paradiso di aver visto già uno di loro in vita, che per uno strano segno del destino un giorno cadde dalle nuvole, ritrovandosi sulla Terra. Soltanto per lui.
Perchè per lui Louis è un angelo.
Il suo angelo.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Louis chiuse istintivamente gli occhi a quei dolci brividi che lentamente gli stavano divorando la pelle, facendolo stringere impercettibilmente su se stesso.
Sentì il respiro mancare, forse bloccato dalle labbra del piccolo premute contro le proprie.
Louis no, non poteva credere che tutto ciò fosse vero.
Aprì piano gli occhi pochi secondi dopo, appena quel dolce contatto fu interrotto dall’altro che si spostò appena.
I loro respiri si univano, mentre gli occhi di Louis cercavano quelli di Harry, trovandoli coperti dalle palpebre tremanti.
-“Apri gli occhi.” si ritrovò a soffiargli le parole contro le labbra carnose, strusciando appena il naso contro il suo.
Harry, come se fosse stato un dolce comando, sollevò le palpebre.
E Louis quella volta si perse, e scoprì soltanto in quel momento che si sarebbe perso per sempre in quello sguardo.
Le sue iridi azzurre cielo si scontrarono per l’ennesima volta con quel verde prato che desiderava e bramava dalla prima volta, scorgendone altri mille particolari insignificanti.
E capì che quella volta era diverso, ora in quel verde spento c’era amore.
Perlui, soltanto per lui.
Portò lentamente le mani a poggiarsi sulle guance dell’altro, indugiando per un attimo, prima di sfiorargli piano la pelle con le dita.
Si aprì in un sorriso al rossore che gli colorava le guance, che piano si accentuava sotto i suoi dolci tocchi.
-“L-Lou..” provò a parlare il piccolo, sentendo l’indice del maggiore sfiorargli delicatamente le labbra, fino a posarglisi sopra.
-“Sta zitto Styles, per una buona volta.”
Ed Harry a quelle parole sussurrate con così tanta dolcezza non poté far altro che sorridere.
Strinse piano le mani sui fianchi esili del ragazzo che era ancora seduto sulle sue gambe, portandoselo più vicino, fino a far sfiorare i loro petti ed i loro nasi, di nuovo.
Si lasciò torturare in silenzio dalle dita di Louis che lentamente raggiunsero i suoi capelli, stringendo appena i riccioli tra le dita, mentre sorrideva a scoprirli così morbidi, notando che sì, si adattavano perfettamente alle sue dita.
Abbassò per un attimo lo sguardo, studiando con leggerezza i lineamenti dell’altro, sorridendone ancora una volta.
I riccioli scompigliati per colpa delle sue mani, gli occhi appena sgranati e le labbra lievemente dischiuse.
Poteva sentire i loro respiri mischiarsi e diventarne uno soltanto.
Poi lo vide abbassare lo sguardo sulle proprie labbra e, anche se consapevole che l’altro non le stesse guardando davvero, si lasciò scappare un sospiro tremolante.
-“Baciami.”
Ed Harry, con un sorrisino sghembo disegnato su quelle labbra scolpite, scelse di accontentarlo volentieri.
Le loro labbra si sfiorarono lievemente, mentre entrambi si aprivano in un sorriso bocca contro bocca, socchiudendo le palpebre per raccogliere le stupende sensazioni dell’attimo prima di un bacio.
Ascoltarono il suono irregolare dei loro respiri che si univano, insieme ai battiti veloci dei loro cuori che battevano l’uno contro il petto dell’altro, riempiendo gli spazi vuoti ed incastrando i pezzi mancanti dei puzzle di entrambi.
Le mani di Louis si strinsero di più tra i capelli di Harry, mentre quelle del piccolo gli si stringevano sui fianchi in una stretta dolce e possessiva.
Poi Harry si sporse appena e le loro labbra si unirono, si unirono per la vera prima volta.
Si unirono in una dolce danza fatta di sfiori, morsi e sorrisi timidi labbra contro labbra.
Louis smise per un attimo di respirare quando la lingua del piccolo gli sfiorò appena il labbro inferiore, come a chiedergli un permesso che non gli fu negato, facendogli schiudere piano le labbra.
Le loro lingue si sfiorarono appena per poi toccarsi, assaporarsi, scoprirsi per la prima volta.
Harry ad occhi chiusi sorrise contro le labbra del maggiore, che continuava a baciare lentamente, gustandosene ogni singolo millimetro.
Aveva gli occhi chiusi e non vedeva da anni, ma in quel momento capì che non aveva mai e poi mai visto il mondo così bene.
Lui vedeva il mondo con gli occhi di Louis, e gli occhi di Louis –ne era sicuro- erano la cosa più bella di sempre.
Finché Louis l’avesse lasciato guardare il mondo con i suoi occhi, Harry, non avrebbe avuto bisogno di vedere di nuovo per capire quanto si può essere vivi anche senza guardare la vita che velocemente ti scivola davanti agli occhi.
Harry guardava con gli occhi di Louis e tutto il resto andava bene, perché Louis fermava il tempo e la vita la lasciava scivolare via lentamente, senza la minima fretta.
Louis catturava i momenti e li faceva suoi, cercando di fare tutto con calma e lentezza, perché di tempo a Louis non piaceva proprio perderne.
Ed Harry avrebbe voluto fermare il tempo con lui in quel momento, perché non gli sarebbe mai importato della vita che scivolava via mentre loro immobili su quel divano, decidevano di amarsi.
Non gli sarebbe mai importato del tempo che volava via e non gli sarebbe importato di non poterlo guardare scorrere velocemente, lancetta dopo lancetta.
Ad Harry non sarebbe importato nulla del tempo se ci fosse stato per sempre Louis a condividerlo con lui. Attimo dopo attimo.
-“ Ferma il tempo.”
Sussurrò improvvisamente, mentre Louis spostava appena le labbra dalle sue, recuperando il respiro perso.
-“Cosa?” chiese divertito il maggiore, in un sospiro pesante, mentre riuniva le sue labbra con quelle dell’altro, regalandogli un altro dolce e veloce bacio.
Harry sorrise in risposta, e stringendosi appena nelle spalle lo baciò ancora una volta, facendo fermare di nuovo il respiro di Louis che ormai faticava a riempire i polmoni di ossigeno.
Perché Harry Styles, un marmocchio riccio e perfetto, gli bloccava il respiro ad ogni gesto.
Perché soltanto lui riusciva a fargli tremare le mani, che incastrate tra quei suoi capelli morbidi, cercavano inutilmente di fermarsi.
Perché soltanto lui riusciva a fargli scoppiare un uragano dentro.
E Louis mai aveva sentito parlare di uragani.
Aveva sentito parlare di farfalle, di nodi alla gola, di gambe molli e di batticuori.
Ma mai di uragani.
Eppure era proprio un uragano che lo stava travolgendo mentre il bacio si approfondiva ed i corpi si stringevano ancora un po’.
E Louis non aveva sentito parlare neanche di angeli e di ali bianche, ma erano proprio quelle ultime che lo stavano imprigionando, proteggendolo, stringendolo in un bozzolo da cui Louis non sarebbe mai stato pronto e voglioso di uscire.
Louis, ne era sicuro, sarebbe voluto restare per sempre travolto in quell’uragano, imprigionato in un paio d’ali bianche.
E si strinse di più al corpo di Harry, mentre le sue braccia lo stringevano, lo imprigionavano, lo proteggevano.
-“Ti amo.”
E ci fu silenzio.
Le loro labbra si allontanarono di poco e i loro respiri si fermarono, lasciando spazio ad un dolce sorriso che, dipitosi sul volto di entrambi, parlava al posto delle loro voci.
 -“Ti amo.” rispose Harry in un bisbiglio.
Il sorriso di Louis sfociò in una dolce risata mentre, con l’ennesimo bacio, incatenarono quella tacita promessa. Per sempre.
  
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