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Autore: Onedirectionforever    05/05/2013    0 recensioni
“ma che è successo?” le chiesi “niente davvero” tirò su col naso “quando vorrai io sono qui” le accarezzai i capelli e lei mi sorrise. “Mi stai sul cazzo lo stesso” avvisò “grazie però” continuò sussurrando quasi, lasciandomi un bacio sulla guancia.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano le 10 del mattino ed ero a Parigi da un bel po’, non mi andava di andare in giro ero interamente e  completamente stufo. “Harry!” sentì qualcuno chiamarmi, credo fosse Ashley
“Hei Ash! Come va?” le chiedo prendendo in braccio Lux che continua a piangere “Ecco Harry, c’è stato un piccolo problema..” è nervosa e continua a torturarsi i capelli “Cosa?” continuo a giocare con Lux “Helen, mia figlia,oggi..” sbarro gli occhi “Hai un’altra figlia?” le chiedo “si ecco..umh ..lo avuta quando non stavo ancora con John… Harry ero giovane, che potevo sap..” alcune lacrime scendevano dal suo viso “Ehi! Ash non preoccuparti” l’abbracciai “Quanti anni ha?” sorrise “17, oh Harry tu devi vederla!” i suoi occhi brillano ama così tanto sua figlia “E’ una nostra fan?” le chiedo e faccio scendere Lux che corre verso Liam e gli altri che sono appena arrivati “No, ecco diciamo che lei non è proprio una vostra fan…ecco cioè…” lasciò la frase in sospeso “ci odia” “no, ecco lei pensa...ehm… che l’abbia mandata nel Kansas perché non potevo occuparmi di lei per causa vostra..” “oh, bene, non ci odia, ci schifa è diverso” fa un sorriso forzato come per dire ‘non è colpa mia’ “ecco visto che io e John staremo alcuni giorni in più a Parigi vorrei che voi ragazzi stareste un po’ con lei” annuisco e “io non ho capito niente però” sbotta Louis che è appena arrivato “vi spiego dopo” annuiscono.
“Ahhhhh vabbè non c’è problema Ash” Louis gli da una pacca sulla spalla “ci occuperemo noi di lei” dice Liam “Niall e tu cosa dici?” gli chiede Ash “i’m not problem babe” scoppiamo a ridere “anche per me non c’è problema” ci avvisa Zayn.
Siamo nella sala dell’hotel da un bel po’,una francese sta facendo il filo a Zayn che PROVA a dirgli che è fidanzato, Louis sta parlando al cellulare con Eleanor, Liam si scambia baci con Danielle sul divanetto, Niall pranza con una certa Madison. Voglio una donna, subito. All’improvviso sentiamo Lux urlare “mamma è allivata è allivata” una ragazza bionda con un vestitino estivo, dei tacchi e dei bellissimi occhi blu entra nella sala. La sala è immensa ma credo che tutti noi ci siamo girati verso di lei, merda è bellissima. Credo che sia la mia donna, babe. La ragazza prende in braccio Lux facendogli fare un giro, per poi abbracciare Ash e John. Sorride e posso vedere che appena Ash ha detto One Direction il suo sorriso si è spento. Camminano verso di me.
“Harry, lei è Helen” mi porse la mano con riluttanza “piacere di conoscerti” disse con disprezzo. Ci ero rimasto male e anche tanto, perché infondo non gli avevo fatto niente e speravo che non ce l’avesse con me. “Mamma io voglio vedere un po’ Parigi” raccolse la borsa che aveva lasciato sulla poltrona e Ash le fece chiamare un taxi. “Ma la lasci andare sola?” dissi quando Helen era già fuori. “oh non preoccuparti sa cavarsela, e poi gli ho detto che se è qualcosa può contare su di te!” sbarrai gli occhi “cioè gli ho dato il tuo numero, sai oggi ho da fare” continuò .
POV. Helen                             
Erano passate due ore e non avevo visitato un bel cazzo. Il taxi non l’avevo preso non mi andava di andare dove aveva detto mia madre. Ero però sicura di una cosa. Mi ero persa. Perché faccio sempre la cazzona? Ora mi tocca chiamare anche quel…quel coso. Camminando non mi ero nemmeno accorta di dove ero, un vicolo stretto con un night club infondo alla strada. Cercai nella borsa il mio cellulare, per poi ricordare che l’aveva preso Lux quando ero arrivata. Imprecai. E’ tutta colpa di quell’idiota riccio e della sua combriccola, non ci sarei mai venuta qui se non per Jacop. Merda, Jacop! Dovevo chiamarlo appena arrivata! Mi serve una cabina urgentemente. Entrai nel night club “ehm c’è qualcuno?” chiesi, era tutto vuoto e affianco al bagno c’era un telefono. “Hei dolcezza” qualcuno appena entrato mi poggiò un braccio attorno al collo “cosa ti serve?” il suo alito puzzava di fumo “ehm, posso fare una chiamata?” sorrise mostrando un fila di denti dritti e ingialliti, fumava pensai . “Solo se dopo ti lasci offrire una birra da me” annui, dirigendomi verso la cabina. Non potevo chiamare Jacop stava sicuramente studiando, devo chiamare il riccio. Uno squillo, due squilli, tre squilli “pronto?” “uhm, sono Helen sei Harry?” chiesi “oh Helen, si dimmi” sbuffai “ecco, uhm mi sono persa e sono in uno squallido night club” rise “oh bene ridi pure! Mi potrebbero prendere, violentare, e uccidere!” continuai “esagerata”  rise ancora “dove sei?” “se lo saprei te lo direi, aspetta” “scusi ma che strada è questa?” chiesi al signore della birra “Francois street” lo dissi a Harry che disse che sarebbe arrivato fra poco. Bene ora relax.
POV. Harry
“Ragazzi io vado a prendere Michelle” non mi cagarono e continuarono a giocare alla xbox. Dieci minuti dopo il navigatore mi aveva portato nella stradina, parcheggiai l’auto e mi diressi verso quel night club. Entrai trovando una ragazza completamente sbronza che continuava a ridere all’uomo davanti a lei. “Helen” sussurrai e lei si girò verso di me “oh ciao Harry finalmente sei venuto, ho tanto sonno” sussurrò anche lei per poi buttarsi fra le mie braccia. La presi in braccio, sembrava un angelo. Usci fuori e con un po’ di fatica aprì l’auto le lasciai un bacio sulla fronte poggiandola sul sedile di fianco al mio.
Parlottava nel sonno quasi come se volesse piangere ma non riuscivo a capire cosa dicesse, diceva sempre “Jacop” e “lasciata”. Eravamo nel traffico, cominciò ad agitarsi “ehi, cosa c’è?” le accarezzai piano i capelli, non sapevo cosa fare. Si sveglio piano chiedendomi dove era “ siamo nel traffico” sorrisi, la sua faccia era bianca “devo vomitare” parcheggiai suonando a tutte le auto per farmi passare. Scese velocemente dalla macchina e vomitò tutta l’anima, io non sapevo che dire o fare, le mantenevo solo i capelli. Quando ebbe finito si sedette sul sedile “non partire, per favore” disse con voce spezzata, stava per piangere? Le presi il volto tra le mani  “ma che è successo?” le chiesi “niente davvero” tirò su col naso “quando vorrai io sono qui” le accarezzai i capelli e lei mi sorrise. “Mi stai sul cazzo lo stesso” avvisò “grazie però” continuò sussurrando quasi lasciandomi un bacio sulla guancia. 
  
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