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Autore: Gipsiusy    05/05/2013    2 recensioni
Brittany ha notato che Blaine è infelice e i suoi poteri di bionda naturale non sono abbastanza per aiutarlo.
Santana si è stufata di vedere Kurt perdere tempo dietro quel peso morto di Adam.
Insieme decideranno che è il momento di far tornare insieme la coppia felice.
Mettono su una crew che comprende niente poco di meno che Sam Evanz, Noha Puckerman e Kitty Wilde.
Nel frattempo a New York qualcuno verrà a dare inaspettatamente il suo contributo, cercando una risposta alle sue domande.
Risposta che forse troverà in due occhi da cerbiatto come quelli di Miss Rachel Berry.
Riusciranno nel loro intento? O falliranno miseramente e dovranno attendere che il destino riunisca i loro amati Klaine?
_________
Warnings: Klaine, alto contenuto di idiozia, ispirata a una puntata dei Simposon (fate un po' voi quindi..)
Mini-long:5 capitoli.
Enjoy!
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Blaine Anderson, Brittany Pierce, Quinn Fabray, Rachel Berry, Santana Lopez | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana, Quinn/Rachel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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THE KLAINE JOB

 

 DEDICATO A TUTTI E 100 I FAN DELLA MIA PAGINA,
VI AMO.

PART V: THE 'REAL' STROKE.
 
Quando quella sera Rachel si ritrovò a mettere le cose in valigia al suo coinquilino non poté fare a meno di apprezzare il lampo di determinazione che illuminava gli occhi del ragazzo.
Alla fine però la vera sorpresa fu’ Santanta, che chiacchierava fitto fitto con qualcuno al cellulare.

“Si.. Si ci serve.. Ti prego.. E vai! Grazie! Ti adoro!” e chiuse il cellulare, prima di rivolgersi al coinquilino.

“Ti ho rimediato un passaggio per Lima! Anzi, ci ho rimediato!”

“Perché vai anche tu?” domandò Quinn incerta.

“Ovvio. Non posso permettere che uno dei due mandi tutto a monte come sempre..” spiegò con fare ovvio l’ispanica, per poi aggiungere a bassa voce. “Così magari mentre siamo via tu e Miss Berry avrete modo di risolvere in qualche modo. State diventando insostenibili.” E le fece un occhiolino. Quinn dovette metter mano a tutto il suo autocontrollo, già alquanto provato, per non arrossire, o almeno non del tutto.

Alla fine riuscirono a partire alle 8 precise su un aereo privato.

Quando lo vide Kurt non voleva crederci.

“E’ solo di un cliente abituale del bar che doveva andare a Los Angeles e ci fa il favore di far scalo a Lima..” commentò con nonchalance Santana mentre sistemava il suo trolley.
Hummel decise di non fare domande di cui probabilmente non voleva conoscere la risposta.

***

“Hey riccio selvaggio!” una voce conosciuta attirò l’attenzione di tutto il Glee club immerso nelle prove per le regionali. Si voltarono e videro niente poco di meno che Santana Lopez poggiata allo stipite della porta, sfoggiante un sorriso a trentadue denti.

“Santana! Che sorpresa.. Cosa ci fai qui?” Mr. Schue l’abbracciò brevemente.

“Ho una missione! E questa comprende che Blaine Devon Anderson si rechi immediatamente nell’auditorium.” Annunciò la mora seria e decisa.

“Aspetta, riccio selvaggio sarei io?” chiese stupito il ragazzo chiamato in causa.

“Chi altrimenti! Ora muoviti prima che il gel sulla tua testa svanisca del tutto mangiato dai Gorgosprizzi*!” Brit lo costrinse ad alzarsi dalla sedia e lo spinse verso la porta.

“Muoviti! E guai a te se rovini tutto! Ti distruggo il bel faccino che ti ritrovi..” lo minacciò Puck. Un momento, lui che diavolo faceva lì?

Blaine non sapeva più che dire o fare, anche perché sembrava che tutti sapessero cosa stesse accadendo tranne lui.

“Mr Shue posso..?” chiese al professore, che sembrava disorientato quanto lui, ma fece un cenno di capo. Sarebbe stato un pazzo a mettersi contro l’intero Glee club che, in quel momento, sembrava particolarmente infervorato.

“Sei ancora qui? Devo rincorrerti con un forcone? Datti una mossa!” lo aggredì Kitty. Inquietante.

Blaine si avvicinò velocemente alla porta e  Santana si fece di lato per farlo passare.

“Ed ora corri!” mormorò dandogli una leggera pacca sul sedere e questi, senza saperne neanche il motivo, iniziò per davvero a correre.
“Spero solo che vada tutto bene..” sussurrò la Lopez mentre entrava nell’aula canto.

“Dio che darei per spiarli!” si lamentò Puckerman. Kitty ghignò.

“E chi ha detto che non possiamo? Appena abbiamo saputo del piano lo abbiamo riferito al resto del Glee e ho incaricato Artie di sistemare tutta l’attrezzatura!”  disse, e si scambiò un cinque con il ragazzo sulla sedia a rotelle. Questi accese il pc e glielo passò, al quale era stata collegata una videocamera che in quel momento era posizionata in modo strategico sul palco.
“Allora hai anche un cervello, oltre un composto di pura cattiveria..” commentò l’ispanica sinceramente colpita.

“Hem, ragazzi..” Schue attirò la loro attenzione “cosa sta succedendo?”

“Ha presente il bacio Finchel che ci ha fatto perdere le Nazionali due anni fa’?” fece Sam “Beh, vediamo di evitare la variante Klaine, tanto per dirne una..”
Poi qualsiasi altra parola venne zittita.

Blaine Anderson era entrato nell’auditorium.

 
Blaine entrò nel teatro completamento oscuro. Ogni luce, anche quelle di cortesia sulle scale, erano state spente e lui si ritrovò immerso nella totale oscurità.

“C’è nessuno?” urlò al buio, aspettandosi ogni genere di risposta, ma nulla, tutto taceva.

Perché diavolo lo avevano mandato lì?

Fece qualche passo verso le poltrone, cercando un punto di appiglio per scendere gli scalini, e stava per girarsi e mandare tutti a quel paese quando una luce piccola e flebile si accese sul palco.

Era la luce di una candela, ed era stata posta sul pianoforte.

Ma chi l’aveva accesa?

All’improvviso cominciarono a risuonare, lente e delicate, delle note da lui ben conosciute.

Alcune luci dal palcoscenico illuminarono soffusamente il pianista e bastò questo a farlo rilassare.

“Before you met me I was alright but things
Were kinda heavy you brought me to life
Now every February you’ll be my Valentine.
Valentine


Blaine sorrise e sentì gli occhi pizzicare. Sapeva che la voce di Kurt sullaloro canzone sarebbe stata favolosa, ma non immaginava così. Era puramente divina, indescrivibile.
Kurt non aveva alzato lo sguardo dai tasti d’avorio quando era arrivato, ma sentendo un tonfo sinistro smise di suonare e stava per alzarsi ed accertarsi che Blaine stesse bene, ma il suo sorriso imbarazzato gli permise di continuare.

Let’s go all the way tonight.
 No regrets, just love.
We can dance until we die.
You and I will be young forever.
You make me feel like living on Teenage dream.
The way you turn me on- I can’t sleep.
 Let’s un away.
Don’t ever look back, don’t ever look back.”


Blaine si appoggiò al pianoforte per non cadere, visto che le sue gambe gli avevano dato il benservito da un pezzo. Sentiva i brividi ovunque mentre la voce del ragazzo accarezzava quelle parole così vere, così loro.

E faceva dannatamente male pensare che fosse il passato, che per quanto potesse crederci, per quanto potesse sperare, nulla sarebbe cambiato.
Kurt non sarebbe tornato da lui.

Quest’ultimo si accorse dei pensieri che affollavano la mente dell’altro, era facile per lui leggerlo, ma non riuscì ad esprimersi meglio che con la musica. Per questo continuò il suo canto ma, prima della fine della strofa, allungò una mano e prese la sua, tirandolo vicino a sé fino a farlo sedere accanto a lui. Finì la strofa in un sussurro, accompagnato solo dalla mano libera.

I finally found you, my missing puzzle piece.
 I’m complete.”

Smise di cantare. Non un suono si sentiva nell’aria. Rimasero in silenzio, Kurt con un leggero sorriso, Blaine con l’aria di non poter credere che una cosa del genere potesse star accadendo a lui.

“Blaine..” sussurrò all’improvviso il castano. “Sono.. Sono successe tante cose. C’è stato un periodo in cui ho pensato che fossimo destinati e quello che è accaduto ad Ottobre..” si interruppe, rendendosi conto di non saper bene cosa dire. La sua lingua lunga aveva deciso di andare in vacanza nel momento peggiore, decisamente. Riprese. “ Quello che è accaduto.. Non ha cambiato questo. C’è un momento, nella tua vita, in cui ti rendi conto che non importa quanto dolore possa procurarti, se il vostro legame è forte, se siete destinati, allora semplicemente non importa.

Non sarà l’ultima volta che ci faremo del male l’un l’altro, così come non sarà l’ultima volta che sbaglieremo e dovremo raccogliere i cocci, ma questo non significa che..” prese un respiro profondo, prima di continuare. “Non significa che io smetterò di amarti. O ti dirò mai addio. E so che anche tu mi ami, più di prima se è possibile.. Che importa del resto?” Sorrise più sicuro mentre stringeva la mano di Blaine tra le sue.

“Ma Kurt come può non importare? Come puoi fidarti ancora di me? Ho fatto la cosa peggiore di tutte, ho smesso di credere che ce l’avremmo fatta nonostante tutto e mi sento uno schifo per questo ma questo non… Questo non è abbastanza, giusto?”

Kurt scosse leggermente il capo alla testardaggine del ragazzo, ma anziché rispondere ricominciò a suonare.


 
“Ma è un coglione o cosa? Il gel gli ha fottuto il cervello?!” urlò Puck al computer, quasi potesse sentirlo.

“Adesso vado lì e gli spacco il muso..” mormorò serio Sam.

“Ti muore dietro, madre di dio! Tu lo ami, lui ti ama, ti sembra il momento di fare il difficile?” Kitty era in pieno fangirling.

“Adesso vado a buttargli il gel nel cesso..” disse Ryder alzandosi. Si, ovviamente anche i giovani si erano appassionati.

“Ti aiuto! Gli scassiniamo l’armadietto..” si aggregò Jake.

“Non serve, conosco la combinazione!” Tina saltò su e i tre stavano per dirigersi verso la porta, quando la voce di Marley li richiamò indietro.

“Hey, non volete prima sapere come va’ a finire?”, e i tre tornarono immediatamente ai loro posti. Dopotutto, sarebbe stato più divertente con Blaine a guardarli impotente.
 

“My heart stops when you look at me.
 Just one touch, now baby I believe.
This is real, so take a chance and
don’t ever look back, don’t’ ever look back.
I might get your heart racing
in my skin tight jeans
Be your teenage dream tonight

Let you put your hands on me
in my skin tight jeans
Be your teenage dream tonight

Blaine non ebbe la forza, ne tantomeno la volontà di opporsi quando le labbra di Kurt catturarono le sue. Non gli aveva mai rifiutato un bacio e di certo non avrebbe iniziato ora, ed in quel momento era decisamente la cosa più giusta da fare.
Una parte della sua mente, mentre Kurt cantava, era intenta ad osservare ed analizzare ogni particolare di lui, dalle mani eleganti, le braccia forti, il collo sensuale, il volto bello da impazzire e le labbra, quelle labbra così dolci e invitanti. Labbra che in quel momento stavano saggiando le sue con perizia e dedizione, mentre i loro corpi spontaneamente si muovevano e si aggrapparono l’uno all’altro.

Il moro gli sfiorò la schiena e le braccia di Kurt furono attorno al suo collo, mentre con il corpo si posizionava a cavalcioni su di lui, stringendolo forte quasi avesse paura che potesse andarsene.

Che cosa ridicola, lui non sarebbe mai potuto scappare via da Kurt.

Si separarono per riprendere fiato e appoggiarono le fronti l’una contro l’altra. Il più grande si rese conto della posizione in cui si trovava e sorrise imbarazzato, facendo per spostarsi, ma le braccia di Blaine attorno a lui glielo impedirono.

“Sei.. Sei davvero sicuro? Che sarà tutto a posto.. Prima o poi?” gli chiese sinceramente speranzoso. “Torneremo a stare bene insieme?”

“Ci amiamo, abbiamo delle solide basi su cui lavorare. Non ti lascerò andare via.” Rispose sicuro l’altro, e prima che se ne rendesse conto le labbra del compagno erano sulle sue, occupate a vezzeggiare ed adorare ogni millimetro di quel viso delicato, elegante e tanto amato che ancora poteva considerare, fortunatamente, inaspettatamente, suo.


 
“LET’S GO PARTY HARD!” urlò qualcuno nell’aula di coro prima che si scatenasse il putiferio. Puck e Kitty giravano al centro della sala, Sam e gli altri si abbracciavano come se avessero vinto una partita, le ragazze piagnucolavano di quanto fossero felici per loro e in generale era il caos
.
Schuester non aveva neanche provato a fermarli, in parte perché sarebbe stato inutile e lo sapeva, in parte perché anche lui era provato dalla toccante riconciliazione dei due giovani che aveva visto praticamente crescere.

Le uniche che sembravano essere le meno toccate dalla cosa, ironicamente, sembravano proprio Santana e Brittany. Dopo essersi scambiate un cinque ed un sorriso, la bionda aveva intrecciato le sue dita con quelle della ragazza, che non aveva avuto il coraggio di scioglierle ed era semplicemente rimasta a fissarle.

“Siamo una bella squadra.. Andiamo bene insieme..” mormorò Santana.

“Potremmo farlo.. Per sempre, non credi?” le rispose Brittany, e la mora alzò lo sguardo verso di lei, incontrando i suoi occhi azzurri che tanto le erano mancati.
In quel momento, però, si ricordò di un dettaglio.

“Non credo che questa sia una cosa che si può fare in tre..” soggiunse, seguendo Sam con lo sguardo. L’altra capì a cosa si riferisse e si affrettò a specificare.

“Abbiamo rotto ieri. Dopo la chiamata abbiamo parlato e siamo arrivati alla conclusione che come amici, come migliori amici, staremo meglio entrambi.” Mormorò sorridente, e incontrò lo sguardo di Santana. Rimase tuttavia affascinata dall’espressione che aveva in viso: mai in vita sua Santana Lopez aveva sorriso così dolcemente e apertamente, e mai si era sentita così felice e completa mentre stringeva la presa sulla mano della sua anima gemella.
 
Diedero la bella notizia anche a Rachel e Quinn via Skype, e Santana non fu’ sorpresa di trovarle così vicine e imbarazzate. Un giorno si sarebbe presa il merito anche di quello ma nel frattempo..

“Quinn, quella non è per caso la maglia di Rachel?”

Il sorriso che le due si scambiarono fu’ abbastanza eloquente.

 
Dopo essersi riconciliati per bene, ed essere stati cacciati dal club di scenografia che aveva da fare, Kurt e Blaine decisero di tornare in aula canto. Certo, con qualche sosta qua e là dove Blaine ricordava un pezzo del collo di Kurt che non aveva baciato, o quest’ultimo notava la camicia mal sistemata, e ne approfittava per baciarlo ancora e ancora sulle labbra. Tra le varie pause, Kurt gli raccontò anche del piano che Santana aveva messo su’ affinché loro due tornassero insieme e che la ragazza si era ritrovata a confessare in aereo.

La prima reazione di Kurt era stata di puro sconcerto, poi rabbia, infine rassegnazione.


Non si sarebbe mai liberato di loro, dei suoi amici e della sua famiglia, tanto valeva apprezzare il gesto.

Blaine invece era realmente commosso. Infatti non appena tornarono il aula canto, mano nella mano, e Britt gli si presentò davanti non perse tempo nell’abbracciarla.
“Grazie.. Di tutto..” le disse e la bionda sorrise felice.

“Grazie anche a voi!” urlò poi al resto del Glee club, che fece gesti e rumore come a dire ‘Ma figurati’.

Sam gli diede il cinque mentre Puck si rivolse ad entrambi minaccioso.

“Ora vedete di non fare altre idiozie! Non potrò essere sempre lì a mettere a posto le cose, chiaro?”

I due lo rassicurarono brevemente e per un po’ tornò la calma, mentre tutti si sistemavano sulle sedie e Mr. Schue spiegava il compito di quella settimana.
Kurt e Blaine si sorrisero, mentre l’uomo parlava, e strinsero forte la presa.

Non sarebbe stato come se niente fosse accaduto, erano cresciuti, erano maturati, erano diversi.

Ma alla fine, si erano ritrovati. E lo avrebbero sempre fatto.

Perché loro erano Kurt e Blaine.

And take everything I have
Until there is nothing left
Until it's just your voice in my head
And when the lights come on
You see me as I am
You're still inside me

 
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E prendi tutto ciò che ho
Finché non rimane nulla
Finché non c’è solo la tua voce nella mia testa
E quando si accende la luce
Mi vedi come sono
Sei ancora dentro di me.

*riferimento, non proprio esatto, a Harry Potter XD
E anche questa storia è finita.
Spero vi siate goduti il viaggio che l’atterraggio sia stato di vostro gradimento XD
Alla fine, ho dovuto necessariamente inserire un po’ di serietà, perché la Klaine è una cosa seria!
Il mio sogno è Chris/Kurt che canta Teenage Dream. Non solo per tutti i feelings che mi provocherebbe, ma proprio perché la sua voce sarebbe magnifica, più di quanto non sia già, su quella canzone!
Per la reunion non so se ho ben reso il concetto. Il punto è che secondo me le cose non tornano mai magicamente a posto, non dopo un tradimento, non quando ti importa davvero. C’è bisogno di tempo, cura, amore e di riscoprirsi a vicenda.
Loro si amano, partono molto avvantaggiati, non credete?
La canzone finale è “Break in” degli Halestorm. L’ho inserita senza una precisa ragione, mi andava e la amo da morire.
Ok, questa missione non-sense volge al termine.
La fine è stata molto più seria di tutto il resto, ma spero che non ve ne dispiaccia!
Che ne pensate della scena Brittana? Considerate che è ambientato prima di “Shooting Star”, diciamo nelle tre settimane di pausa.
Forse questo avrei dovuto dirlo all’inizio..
Anyway, anche il Faberry è velatamente compiuto, e se tutto va bene ci scriverò uno spin-off perché lo meritano tutto!
Puck è felice e anche io sono felice!
Ho visto, e ri-visto, la 21 e rimango comunque convinta di ciò che ho scritto. I matrimoni in giovane età non sono esattamente ciò in cui credo di più, e Burt è stato giusto nel non dare a Blaine il suo permesso, non perché non lo ritenesse meritevole, ma solo perché era troppo presto!
ora, che dire, è tempo di ringraziamenti!
Grazie ai 17 che hanno aggiunto nelle seguite.
Grazie ai 7 che hanno messo la mia creatura nelle ricordate.
Ai 3 che le hanno trovato un posto nelle preferite.
Grazie, infine, a chi ha recensito. Grazie a Melleth, lelagleek, e alla mia lovlove890!
Quest'ultima poi è anche la mia beta, quindi DOPPIO GRAZIE TESORO!
Ora vado a sclerare!
ci leggiamo in giro!
un bacio a tutti!

Gip


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