«Cosa volevi dirmi, Lorcan?»
«Niente, Rox, ti amo»
Strano quanto certe parole ti facciano irrigidire più di un Pietrificus Totalus.
Non le senti, Roxanne? Non le senti, le farfalle?
“Devo smetterla di mangiare così tante Cioccorane” pensi, evitando di concentrarti sulle parole che sono appena uscite dalle sue labbra.
Ferma, Roxanne! Non guardarle! Non guardarle. Ti trarranno in inganno.
Non ti azzardare nemmeno a guardare i suoi occhi. Ti ci perderesti. E non è il caso che in un momento delicato come questo tu ti perda in quelle pozze cristalline.
Non sei innamorata. Capito bene? Non lo sei. Ripetilo al tuo cuoricino idiota, che sembra stia cercando di uscire dal petto da quanto batte.
Tu non ti innamori. Tu, che consideri l'amore una debolezza e una futilità. Tu, che probabilmente hai perso il cervello nel tuo groviglio di ricci che a Lorcan piacciono tanto.
Oh, smettila! Ma guardati! Sembri una ragazzina complessata! Ritorna in te, Rox, e dì qualcosa d'intelligente. No, non dire che i Nargilli devono avere nidificato tra i suoi capelli.
Cosa vuoi fare, Roxanne? Non vorrai mica baciarlo? Che cosa idiota da fare. Rovineresti un'amicizia troppo bella.
Soffriresti tu, soffrirebbe lui.
Dici che ne vale la pena?
No, Roxanne.
«Per favore, Rox, dì qualcosa!»
Maledici il tuo cuore e la tua inesistente capacità di affrontare questi argomenti.
Poi, inespressiva, guardi Lorcan. Gli appoggi la mano sulla spalla, gli accarezzi il braccio.
E lo baci.
Una sensazione sconosciuta è quella che ti attraversa il corpo, mentre premi le labbra su quelle di Lorcan, impacciata.
Per questo tuo gesto, scoppierà una rivoluzione, sai?
Ma l'amore è un po' una rivoluzione, dopotutto. Una rivoluzione sia pacifica, sia violenta, con due soli soldati.
Dimmi, Roxanne. Combatterai per lui, per te, per voi?
Non arrenderti. Non scappare.
«Ti amo anche io, Lorcan»
Spazio dell'autrice (se così mi posso definire):
Io non volevo davvero fare questo obrobrio.
E' solo che una delle persone più fantastiche che ho conosciuto shippa Lorcanne come una posseduta, quindi mi sono sentita in dovere di scriverne una.
Visto che la leggerà, ci tengo a dirle che le voglio bene, anche se sono stata una stronza.
Non è che se recensite vi mordo, eh, comunque.