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Autore: Elpis Aldebaran    25/11/2007    16 recensioni
- Perché.. vieni sempre?-
- Ci deve essere un motivo?-
- Tu non mi ami, Neji. Perché allora vieni tutte le notti?-
- E perché tu non mi butti fuori?-
- Sei patetico, lo sai?-
Genere: Generale, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Neji Hyuuga, Tenten
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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© Masashi Kishimoto e gli aventi diritto.

 

P a i n f u l  L o v e

 

 

 

 

 

Danzare al ritmo della notte, in un ciclone di sentimento e parole sussurrate al vuoto silenzio di una stanza.

Sentire, provare sulla pelle un respiro caldo e affannoso, un tocco bramoso e possessivo che quasi spaventa.

Essere l’ancora di salvezza di un uomo che non ama, essere l’oggetto che in qualche modo lo fa sentire vivo, solo per quelle notti.

Esser divorata dai suoi baci a volte dolci, spesso violenti, travolgenti come un’ondata di acqua gelida.

Rabbrividire sempre, come se fosse la prima volta.

Eppure, non è mai la prima volta.

 

Ti svegli sempre con un peso al cuore, che piange sangue, che rimane ferito nel profondo.

Sai che non sarà l’ultima volta che farai l’amore con lui in quel modo, e sai che non sarà l’ultima volta che ti svegli e ti senti come un fazzoletto da buttar via.

Rendersi conto di non essere amati è il dolore più grande che il cuore possa provare, ma non ci si può fare niente, non puoi curarlo, non puoi medicarlo.

Devi solo metterti a sedere su quel letto, coprirti col lenzuolo e incrociare quegli occhi ghiacciati che ti guardano immobili.

E ti metti a piangere, perché non puoi fare altro, non devi fare altro.

 

- Che hai?-

- Niente.-

-…-

- Perché.. vieni sempre?-

- Ci deve essere un motivo?-

- Tu non mi ami, Neji. Perché allora vieni tutte le notti?-

- E perché tu non mi butti fuori?-

- Sei patetico, lo sai?-

 

Era patetico. Incredibilmente, enormemente patetico.

E un grande approfittatore.

Si ricordava il giorno in cui vennero a comunicargli che Hinata-sama era morta in missione. Il cielo era di un bel azzurro, nessuna nuvola in cielo: non si addiceva per niente alla situazione.

Era rimasto per due giorni intero seduto alla finestra della sua camera, non muovendosi di un solo millimetro. Aveva perso la persona più importante della sua vita, l’unica persona che gli era rimasta accanto dopo la morte di suo padre, l’unica che lo coccolava come una madre nei momenti di sconforto, la sola che si comportava come una sorella, che si confida e ti consiglia quando ne hai bisogno. Aveva perso tutto.

Ed era allora che aveva trovato Tenten. Era allora che si era approfittato del suo amore, della sua ammirazione, cercando nel suo corpo e nel suo spirito quella pace interiore che gli era stata tolta all’improvviso, senza chiedergli scusa.

Era da allora che trascorreva le sue notti tra le braccia di quella ragazza, consumandola nel vero senso della parola, amandola con disperazione.

 

- Tenten..-

- Sì, Neji?-

- La notte.. la notte che non mi vedrai arrivare.. sarà quando il giorno dopo ti verrò a prendere a casa per gli allenamenti.. e ti terrò per mano, per le vie di Konoha.. davanti a tutti.-

 

Tenten credeva che non sarebbe mai successo.

Perché Amare è giusto, ma questo a volte non basta.

- Non tornare..-

- Sai che tornerò invece..-

- No, ti prego.. io sono stanca..-

- Non m’interessa..-

- Neji, io non reggo, sto crollando..-

- Tenten non..-

- Non tornare. Ti. Prego.-

 

Perché lei lo amava troppo. Forse era questo il suo più grande problema.

Vederlo distruggersi giorno dopo giorno, cercare sempre più amore notte dopo notte, insoddisfatto, la faceva stare male.

E lei avrebbe voluto dargli di più, dargli ancora e ancora quell’amore passionale e travolgente.

Ma non ci riusciva.

Perché a Neji serviva l’affetto di una madre, non di un’amante. E lei non poteva dargli quello che lui cercava.

 

. . .

 

- Hinata..-

- Dimmi nii-san..-

- Io.. credo di.. provare affetto per.. una ragazza..-

- E’ una bella cosa.. cosa c’è che non va?-

- Non va proprio, io non posso amare! Un ninja non può permetterselo!-

- Un ninja forse no, ma un essere umano..-

- Cosa intendi?-

- Neji, tu non sei una macchina da combattimento, lo capisci? Tu non sei una macchina fredda che vive solo per uccidere i nemici del proprio villaggio. Sei  anche questo. Ma prima di tutto sei un uomo, non scordarlo mai.-

 

. . .

 

Esattamente nove giorni dall’ultima volta che aveva messo piede nella stanza di Tenten. Quella mattina pioveva a dirotto, ma non era un buon motivo per annullare i suoi allenamenti quotidiani. Con passo deciso si diresse verso una delle vie più a est del villaggio, fermandosi davanti a una porta verde. Alzò una mano per bussare, ma la porta si aprì da sola, rivelando una figura minuta e pallida, con gli occhi gonfi e i capelli disordinati.

- Ti ho visto arrivare dalla finestra..- spiegò la ragazza guardandolo dall’alto al basso.

Neji spostò la sua mano su quella di Tenten, stringendola piano nella sua, invitandola a uscire fuori casa.

- Andiamo ad allenarci?-

 

Forse Neji non avrebbe mai colmato quel vuoto materno che gli aveva lasciato Hinata, ma forse poteva riempirlo con qualcos’altro.

 

 

Sei un uomo, Neji. Non scordarlo mai.

 

 

 

[815 Parole]

 

 

 

 

 

 

N/A: Non so cosa sia sinceramente. Sono depressa e sono le 1.52 del mattino. Tirate voi le vostre conclusioni..

 

 

   
 
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