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Autore: Diana Klein    06/05/2013    2 recensioni
Ci si sente bene, quando finalmente si riesce a scrivere una storia. Come se si avesse costruito un nuovo piccolo mondo, tutto per se. Ma, se ti accorgi che gli altri rifiutano questo tuo piccolo mondo, e di conseguenza il tuo essere, quali sono le conseguenze?
"...E, quella stessa sera, Demetra pianse. Pianse silenziosamente, per non farsi sentire. Dentro di lei si sentiva svuotata. Si sentiva rifiutata come non mai. Quel suo piccolo mondo, che aveva costruito scrivendo, stava crollando in mille pezzi..."
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Demetra era seduta alla sua piccola scrivania, con lo sguardo rivolto verso il soffitto e i lunghi capelli neri buttati all’ indietro. Aveva sul viso un espressione di beatitudine, come se avesse raggiunto uno stato di realizzazione. Si sentiva davvero felice.
Dopo mesi di riflessioni aveva scritto, quasi di getto, il primo capitolo di una storia che aveva in mente da tempo. Avrebbe voluto leggerlo al mondo intero, farlo vedere ai suoi familiari e a tutti i suoi amici.
Poi, però, pensò a quanto imbarazzo avrebbe provato se qualche persona che conosceva l’ avesse letta davvero. L’avrebbe elogiata, o le avrebbe detto che faceva schifo? A questo pensiero si sentiva molto preoccupata.
Sarebbe mai riuscita a condividere quel suo piccolo capitolo, che aveva scritto con tanto amore, con una persona a lei cara?

Era passato più di un mese da quando Demetra aveva messo su carta il primo capitolo della sua storia. Intanto, ne aveva scritti altri tre e li aveva pubblicati su un sito di scrittura. Non riusciva ad andare avanti, però. A volte si sedeva per ore alla scrivania e pensava, pensava, ma proprio non riusciva a buttar giù qualcosa. E, invece, il desiderio di far sapere a qualcuno della sua storia cresceva sempre di più. Ma ancora non si decideva.

Era sera, e Demetra navigava un po’ a casaccio nella sua home di facebook. A un tratto, con grande sorpresa, vide un posto di una sua conoscente che annunciava che aveva aggiunto un nuovo capitolo alla sua storia, sullo stesso sito dove l’ aveva pubblicato lei. La ragazza non perse tempo e la lesse. Poi contattò l’ autrice su facebook. Non si vedevano molto dal vivo, ma Demetra sperava, con tutto il cuore, di volgere l’ argomento anche sulla sua storia. L’ avrebbe finalmente letta qualcuno.
-Ciao! Ho letto la tua storia, è molto bella!
-Oh, grazie (:
-Sai, anche io sono iscritta a quel sito.
-Davvero? Non lo sapevo. Scusa, ma adesso devo andare.
-Ah va bene, ciao…
Demetra rimase a fissare quella chat ancora un po’. Non aveva concluso niente, e quella persona non aveva provato il minimo interesse per il fatto che anche lei era iscritta al sito. Non aveva chiesto se anche lei aveva scritto qualche storia.
Peccato.
Demetra spense il computer e se ne andò a letto, tristemente.

Quel pomeriggio Demetra era a casa di una sua amica. Ridevano e scherzavano, come al solito. Erano al computer, quando a Demetra venne una brillante idea. Avrebbe potuto far leggere all’ amica la sua storia.
“Senti, conosci questo sito?” chiese aprendo una nuova finestra.
“Ah si, ci sono un sacco di storie. Ma non le leggo spesso”
“Oh, davvero lo conosci? Sai, io sono iscritta…” disse Demetra timorosa.
“Capisco, ma a che serve essere iscritti?”
“Beh, si possono recensire e pubblicare storie… Ti va di leggere questa?”
“Mh, perché? Ora mi scoccio”
“Beh ecco, l’ ho scritta io” sussurrò appena.
“SI MA ORA MI SCOCCIO!” disse seccamente. 
Demetra non ebbe il tempo di rispondere, che già l’ amica aveva cambiato argomento. Aveva completamente chiuso il discorso. 
Più tardi, tornando a casa, Demetra ripensò a quella conversazione.
“Che stupida che sono” riflettè.
“E’ normale che non ha voluto leggerla, voleva divertirsi, non leggere storie” cercava quasi una giustificazione.
“Non era per niente il momento adatto…” sospirò.
Eppure, nel profondo del suo cuore, Demetra ci era rimasta malissimo. Si era sentita rifiutata. Una cosa a cui teneva, per la sua amica non aveva avuto senso.
“SI MA ORA MI SCOCCIO!” 
Quelle parole le tornarono in mente. Si sentì una fallita. 

Suo fratello? No, troppo grande. L’ avrebbe derisa, le avrebbe detto che era troppo piccola per scrivere.
I suoi genitori? No, troppo imbarazzo.
I suoi amici? No, non l’ avrebbero compresa; ci aveva già provato una volta.
Forse, però, avrebbe potuto provare. Sì, con la sua migliore amica. Lei sì che l’ avrebbe compresa.
Era la persona giusta. Demetra sorrise.

Era una sera come le altre, e Demetra era al computer. Guardava e riguardava la chat di facebook, finché non vide apparire nella lista lei, la sua migliore amica. Le si illuminarono gli occhi. La contattò.
-Heeeeeey!
-Heey!
-Senti.. mi faresti un piccolo favore? Ci tengo tanto!
-Beh dipende! Dici!
Demetra le mandò il link della sua storia.
-PFT AHAHAHAHAHAHAHAHAH!
Demetra rimase paralizzata. Come se avesse sentito davvero quella risata.
-Cosa…?
-Scusa ma mi scoccio! ;)
Demetra non rispose. Chiuse la finestra di facebook . Dette un’ ultima occhiata alla sua storia. Zero recensioni.
“Mamma, ti serve il computer?”
“Si grazie. Lascialo acceso”
“Io vado a letto” disse Demetra incamminandosi.
“Certo che hai proprio una brutta cera!” ribattè la madre preoccupata.
Quella sera, Demetra non mise il pigiama. Quella sera, non lavò i denti. Quella sera, si buttò semplicemente sul letto. E, quella stessa sera, Demetra pianse. Pianse silenziosamente, per non farsi sentire. Dentro di lei si sentiva svuotata. Si sentiva rifiutata come non mai. Quel suo piccolo mondo, che aveva costruito scrivendo, stava crollando in mille pezzi.
Era stata completamente annientata, da quelle parole.


Molti, molti anni dopo, venne pubblicato un libro. Vendette milioni di copie. Fu un successo.
Sulla prima pagina c’era una dedica.

A quella persona, 
che in un tempo lontano mi ferì profondamente.
A quella persona, 
che in un tempo lontano era la mia migliore amica,
e che rifiutò me e tutto il mio mondo.

 

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Ciao belle gente! 
Se state leggendo queste parole, vuol dire che avete letto la storia, quindi vi ringrazio ^-^
Ho scritto questa storia in un momento di depressione, e quasi di getto, perciò non penso che sia venuto fuori chissà quale capolavoro però... vi prego di lasciare una recensione! Anche negativa, non fa niente ç.ç
Graaaaaaazie infinite per aver letto questa roba! Thank you! ^-^
*schiva pomodori del pubblico*

A presto!!  

Noos

  
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