Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
Segui la storia  |       
Autore: Kiri94    06/05/2013    3 recensioni
AVVISO: la storia è stata completamente revisionata e riscritta in un modo più gradevole: per qualsiasi feedback vi invito a mandarmi un messaggio personale!
---------------------------------------------------------------------------------------
La storia è ambientata 25 anni dopo la storia di Katekyo Hitman Reborn!: i protagonisti di questo "seguito" sono Kurai e Mirai, due gemelli figli di Mukuro e Chrome.
Chi sono e che poteri hanno? Cosa incontreranno sul loro cammino e quali avversità dovranno superare?
In questa Arc di presentazione introdurrò i personaggi principali e getterò le basi per la macrostoria ed alcune sottotrame che andranno a svilupparsi nelle Arc successive. Buona lettura!
Genere: Azione, Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Katekyo Hitman Reborn! - Kiri no Gemini'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cliccate per vedere altre immagini riguardo questa Fanfic!

Kurai abbassò l'arma lanciando un'occhiata fredda e improvvisamente calma alla sua avversaria, come se stesse aspettando il momento propizio per attaccare: lei deglutì, avvertendo una strana pressione nell'aria: poi, in un istante, Kurai scomparve nella nebbia davanti ai suoi occhi, riapparendole alle spalle «Dove guardi? Sono qui!» sussurrò, facendola trasalire.

Prontamente, la ragazza reagì tentando di colpirlo con il manico della falce, ma Kurai svanì di nuovo, stavolta riapparendo dall'alto «Sei lenta!» esclamò, vibrando un fendente che lei schivò giocando d'anticipo, ma a metà azione Kurai scomparve nuovamente per poi ricomparirle al fianco ed usare la mano libera per sferrare un pugno potenziato dalla sua fiamma, che lei riuscì a parare con il manico della falce grazie ai suoi riflessi sorprendenti ma che riuscì a spedirla contro un muro lì vicino.

Kurai ricomparve davanti a lei, abbassando nuovamente l'arma guardandola ancora una volta con la stessa espressione seria di prima: la ragazza rimase interdetta per qualche istante, per poi sorridere divertita «Ahahahah, quindi ce l'hai la forza per affrontarmi, piccolo stronzo! Bene, allora farò sul serio anch'io!» esclamò in un sussurro, quindi la falce si ricoprì ancora una volta interamente di fiamma Nuvola «Satan Sorrow... è ora di fare sul serio!» e, appena pronunciata l'ultima parola, le fiamme attorno alla falce divennero uno strato viola, come a barriera dell'arma, ed il nucleo rosso divenne più scuro e vivido, assumendo un color sangue intenso mentre al suo interno prendeva vita una fiamma Nuvola: gli occhi di lei assunsero riflessi dello stesso colore del nucleo, mentre le sue mani venivano avvolte dalla medesima fiamma, e l'espressione mutava radicalmente passando da arrogante a fredda ed inquietante.

Kurai osservò sulla difensiva la sua avversaria, a distanza di sicurezza: non appena la fiamma ebbe iniziato ad arderle anche sulla testa, la ragazza parlò con tono straordinariamente calmo «Hyper Mode Kai attivata con successo» scrutando Kurai con sguardo freddo e penetrante.

Kurai non batté ciglio nell'assistere alla strana trasformazione, eppure non riuscì a trattenere la sua curiosità «Hyper Mode... Kai? Che significa? Ho sentito parlare più volte di Hyper Mode, ma...» domandò serio, senza distogliere nemmeno per una frazione di secondo lo sguardo, cosa che d'altro canto fece anche lei, mentre rispondeva «Diciamo che puoi definirlo come una concretizzazione del legame tra me e la mia arma: è una caratteristica speciale della mia Satan Sorrow» rispose seria, serrando la presa sull'arma «Preparati, ragazzino: non avrò pietà con te!» e, appena pronunciate le ultime parole, la Satan Sorrow estese la lama fino a circondarlo «Non hai via di scampo. Sei finito!» esclamò, perdendo improvvisamente la sua lucidità mentale e muovendo l'arma con un colpo secco, ignorando il «...! H-hey, ma sei impazzita?! Così mi ammazzi!!» di Kurai: la lama passò attraverso il corpo del suo avversario, tagliandolo di netto a metà, mentre lei si abbandonava ad un'assennata e sadica risata nel vedere l'espressione di puro terrore sul volto del ragazzo, e la luce abbandonare i suoi occhi mentre tutto finiva in un'esplosione sanguinolenta...

«Ci speravi, uh?» sussurrò una voce da dietro la schiena della ragazza, che fu come attraversata da una scossa elettrica «Tu... impossibile! Ho appena visto la lama tagliarti di netto, come puoi essere vivo!?» urlò folle, tentando di colpire con una gomitata il ragazzo, che però all'impatto svanì, mentre riappariva davanti a lei «Accidenti... è completamente pazza! Eppure prima non mi sembrava così tanto fuori di testa... che sia un effetto collaterale di questa fantomatica Hyper Mode Kai? Mh...» pensò, decidendo di tentare un dialogo sensato per vedere fino a che punto la sua avversaria fosse lucida «Fammi indovinare: questa è la prima volta che ti imbatti in delle illusioni di questo livello, dico bene?» e per la prima volta da inizio scontro sorrise divertito «Bene bene... vorrà dire che sarò il tuo maestro. Lezione numero uno: non credere mai ai tuoi occhi» esclamò con un sorrisetto furbo dipinto in volto.

Non appena pronunciò quelle parole, la ragazzina fu come spazzata via da una forza invisibile, o almeno questo fu quello che pensò, prima di notare un altro Kurai a braccio teso, mentre quello che fino a poco fa le stava parlando scompariva nel nulla e l'altro appena apparso concludeva la frase «Mai fidarti della vista, è il senso che risulta più debole nei confronti delle illusioni! Ora, seconda lezione!» disse alzando la katana, che quadruplicò di dimensioni, per poi abbassarla con un colpo secco in direzione della ragazza ancora a mezz'aria, che sfruttò l'energia cinica dell'impatto precedente per toccare terra con una mano e schivare con un salto mortale la lama, ma non poté evitare che quella si schiantasse al suolo con un fragore assordante, devastando il terreno con pezzi di roccia che volavano ovunque come schegge per poi tornare alle dimensioni originali mentre Kurai finiva la frase «Nel momento in cui una illusione diventa capace di fare cose del genere, vuol dire che la tua mente è stata dominata» e, sorridendo sadico, creò una decina di copie della sua katana «Terzo e ultimo insegnamento: le illusioni non posso causare danni fisici reali. Ma allora...» e scagliò le katane in direzione di lei, che riuscì a pararle e deviarle tutte seppur non riuscendo ad evitare di venire ferita «... come te lo spieghi questo, allora?» le domandò guardandola negli occhi.

Quella, nonostante tutti i colpi subiti, non dava cenno di cambiamento né d'espressione né di atteggiamento, e rispose con il solito tono calmo «Forse che le tue non sono illusioni?» rispose: lieto di constatare che fosse ancora in grado di ragionare, Kurai scosse la testa in segno di negazione «Non è del tutto esatto...» e fece apparire un'altra copia della sua katana, ricoperta di fiamma Nebbia ben visibile, sempre avvolta da quelle misteriose saette bianche «come vedi, a differenza dell'altra, questa è interamente formata dalla mia fiamma Nebbia, il che la rende sicuramente una illusio- Ah!» si interruppe nel mezzo della frase per schivare la lama della Satan Sorrow, che riuscì però a ferirgli superficialmente il braccio.

La ragazza quindi ritrasse ancora una volta la lama, assaltandolo «Parli troppo, ragazzino! Pensa a combattere!» urlò roteando la falce, parata per un pelo da Kurai, che non fu però abbastanza veloce da schivare il calcio laterale sferrato dalla ragazza, che lo spedì faccia a terra.

Rialzandosi a fatica, sentendosi sempre più debole, Kurai mormorò sottovoce «Ugh! L'ha rifatto! Alterna momenti di lucidità ad attimi di follia cieca! E' imprevedibile e pericolos... ah...» s'interruppe a metà frase, ansimando sfinito e saltando comandato dal suo istinto evitando per un pelo l'ennesimo assalto aereo, ma non fu abbastanza rapido e lo spostamento d'aria lo fece volare a terra, dove riuscì a rialzarsi ancora una volta, seppur con molta più fatica rispetto a prima.

La ragazza si fermò e lo guardò torva «Tsk... hai perso la tua risolutezza, nullità?» disse decisa, le fiamme sulle sue mani e nei suoi iridi che ardevano in perfetta sincronia con quella racchiusa nel nucleo rosso sangue, donandole un'aria spettrale ed inquietante, come se fosse controllata da qualcuno... o qualcosa.

Kurai tentò di mantenere tutti e due gli occhi aperti «No... ti sbagli! Non è ancora finita... non sarà un po' di stanchezza la causa della mia sconfitta...!» esclamò, mentre attorno a lui iniziava a sgretolarsi circolarmente il terreno, come se sottoposto ad una fortissima pressione: la katana tornò avvolta del bagliore indaco e contornata dalle saette bianche, mentre si lanciava all'assalto e vibrava un fendente devastante, più potente di ogni colpo da lui eseguito fin'ora e che riuscì nell'intento di spazzare via la guardia dell'avversaria che per un istante si trovò scoperta «Bene, è la mia occasione!» pensò Kurai scattando col pugno della mano libera verso la zona scoperta, ma non fu abbastanza rapido, e la ragazza parò il colpo con un rapido movimento del polso «Tch, ci hai provato ragazzino!» urlò lei mentre contrattaccava con un pugno nel pieno del plesso solare.

Questo, assieme alle energie ormai azzerate dopo tutta la fiamma utilizzata, fu decisamente troppo per Kurai: venne lanciato indietro mentre sentiva in bocca il sapore ferroso del sangue, schiantandosi a terra a peso morto.

L'ultima cosa che sentì fu il dolore intenso dell'osso del braccio che si fratturava, mentre lentamente sprofondava nell'oblio e la katana scompariva in una eterea fiammata indaco.

La ragazza si avvicinò lentamente ondeggiando come una marionetta mal gestita, guardandolo dall'alto con disprezzo «Bah... stupido verme. Te la sei cercata. Però mi hai fatta divertire...» e la sua espressione calma e fredda divenne un orribile ghigno maligno mentre le fiamme attorno all'arma e alle sue mani svanivano, e quelle nelle sue iridi lasciavano posto ad un totale vuoto tinto di rosso sangue: l'Hyper Mode Kai le aveva assorbito anche l'ultimo barlume di lucidità mentale «Quindi che fare? Porrò fine alla tua miserabile esistenza? Oppure ti risparmio? Aaah, decisioni, dannatissime decisioni! Ahahahahahahahah!» disse appena prima di scoppiare in una risata isterica, mentre alzava la Satan Sorrow sopra il corpo esanime del ragazzo, pronta a colpire.

La lama scintillò sinistra sotto la luce lunare «In questi casi, meglio scegliere la cosa più divertente da fare! Addio!» urlò, e con un colpo secco la spedì verso il collo del ragazzo...

«Ugh! Ma che caz...!?»mormorò incredula la ragazza avvertendo un ostacolo, volgendo gli occhi vuoti e scarlatti alla lama ferma a mezz'aria per cercare l'origine dell'anomalia, e la trovò legata proprio attorno alla sua lama «Una catena...? Ma da dove salta fuori? Ah!» avvertendo uno spostamento d'aria si mosse velocemente sul fianco, schivando per un pelo un'altra catena, che finì la sua corsa perforando il muro alle sue spalle.

Ormai allertata, si guardò intorno inveendo «Chi sei?! Fatti vedere!» iniziando a dare segni di timore... ma non dovette attendere a lungo: una figura emerse infine dall'ombra, le braccia avvolte da spesse catene color indaco con all'estremità, che parevano dotate di vita proprie, come serpenti.

Un occhio azzurro e uno viola fissavano la ragazza davanti a loro, carichi di puro odio: Mirai puntò un braccio in direzione della ragazza, le catene pronte a scattare, ed urlò a pieni polmoni «Hey, tu, psicopatica! COSA STAI FACENDO A MIO FRATELLO?!» furibonda come mai era stata in vita sua.

 

 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn / Vai alla pagina dell'autore: Kiri94