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Autore: rescuemeidol    06/05/2013    4 recensioni
Scorpius era stregato da Rose.
Rose era innamorata di Scorpius.
Che cosa poteva mai rovinare un giovane amore del genere?
Rose si era fatta questa domanda parecchie volte.
La risposta era sempre la stessa.
Una Weasley non potrà mai frequentare un Malfoy, per quanto riguardava James.
Albus invece non aveva idea di quel che poteva succedere.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Fred Weasley Jr, James Sirius Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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A Marzia, che ama le mie storie
e mi incoraggia sempre.

 

A Sara, che è il mio regalo più grande,
ed oggi compie gli anni.



Leave me the last love

Rose era agitata, quel giorno, quanto emozionata.
Fin dal mattino, in Sala Grande, le venne voglia di andare a chiedere ad Albus il mantello dell’invisibilità per nascondere le sue guance rosse, quasi quanto i capelli.
Arrivò esitante nell’enorme sala e incrociò immediatamente lo sguardo rassicurante e penetrante del piccolo Potter. Sorrise timidamente e scappò al tavolo dei Grifoni.
“Hey Rose” disse James, con quelle labbra sempre inarcate in un sorriso.
“Ciao Jemie” rispose lei, sempre con quelle guance tinte di rosso.
Prese il libro di Trasfigurazione dalle mani di Fred e lo aprì per nascondersi da due occhi grigi indiscreti.
“Cos’è quel rossore?” ed ecco che entrava in scena la dolce e premurosa cugina Lily, che conosceva già perfettamente la motivazione dell’imbarazzo di Rose.
La rossa la fulminò con lo sguardo, e spostò gli occhi su Fred, mormorando una frase molto simile a “sta’ zitta”.
“Cosa facevi, Freddie?” cercò di cambiare discorso “studiavi?”
Il ragazzo rispose schiettamente “Nah, stavo pensando di inviare una lettera a papà” disse indicando un gufo molto familiare che volava verso la guferia “Mi serve un rifornimento di Tiri Vispi Weasley, che ne dici James?” e lanciò uno sguardo eloquente al cugino che stava a significare “Amico, ne combineremo di belle”
“Hey Rose” una voce dolce distrasse la Weasley dai presunti tentativi dei cugini di incendiare la Sala Comune dei Serpeverde.
Due occhi smeraldi la stavano scrutando per bene, accompagnati da un sorriso beffardo.
“Al” disse Rose con un cenno della mano.
“Albus” una voce raggiunse i timpani della Grifondoro, e quel contatto uditivo la fece rabbrividire.
Scorpius Malfoy arrivò in tutto il suo fascino davanti al tavolo dei Grifoni.
I suoi grandi occhi grigi scrutarono il tavolo della casa finché non incrociarono quelli blu e grandi della rossa.
“Oh, ci sei anche tu, Rose” continuò il biondo con un ghigno stampato sulle labbra.
“Cosa vuoi da lei, Malfoy?” disse James con aggressività.
Gli occhi grigi come la pietra del Serpeverde saltarono dalla Weasley al fratello del suo migliore amico.
“Niente” rispose “Andiamo, Al? Abbiamo Erbologia tra poco” riportò lo sguardo su Rose.
Albus annuì, fiutando i guai che si sarebbero creati se non avesse portato via Scorpius, ed insieme si avviarono verso l’ingresso della scuola.

“Mi stai dicendo che Scorpius ha una cotta per te?” domandò Dominique con un grido che attirò l’attenzione di buona parte della Sala Comune.
“Altro che” rispose Lily, al posto di Rose.
“Piuttosto se la vuole portare a letto” intervenne Fred “So che ci sa fare bene” disse strizzando l’occhio alla cugina.
Rose scosse la testa, le sue guance non si davano tregua, erano quasi più rosse del fuoco che ardeva nel camino della Sala.
“Come?” ringhiò James, uscendo dal dormitorio “Tu! Rose Weasley, ti proibisco di uscire con quel bifolco di uno schifoso Malfoy”
“Chi sei?” questa volta Dominique si fece sentire più di prima “Suo padre?”
“Suo padre sarebbe più che d’accordo, anzi” disse rosso dalla rabbia “Lo avrebbe cruciato e poi infine avadakedaverizzato”
“Un nuovo verbo, James?” entrò in scena il piccolo e idiota Albus Severus Potter.
“Tu!” continuò a sbottare James “Tu vuoi fare accoppiare Rose con un Malfoy, vergognati! I Malfoy sono brutta gente”
“Quello razzista sembri tu!” sbottò innervosito il fratello “Scorpius è un Malfoy solo per cognome e per i capelli” Fred rise all’esclamazione del cugino.
“Già, l’hai mai beccato a farsi la tinta, Sev?”
“Chiudi il becco, Fred” disse guardando in cagnesco il rosso “E tu” portò lo sguardo su Rose “Mettiti qualcosa di decente domani, andrai ad Hogsmeade con Scorp”
“No, che non ci andrà”
“James, di’ un’altra parola e ti crucio”
“Sev, mia cugina non può essere illusa da quel platinato, razzista del tuo amico”
“Non mi chiamare così, e sta’ zitto”
“Sì, Jamie, stai zitto” intervenne Dominique “che cosa si deve mettere di carino?” si fece sfuggire uno sguardo complice “Magari anche attraente”
“Domi!”
“James!”
“Rose non uscirà con Malfoy”
“Dai, ragazzi, sono carini insieme” disse Lily.
Rose approfittò del fatto che tutti i Grifondoro presenti nella Sala Comune se ne fossero andati, disturbati dal chiasso creato dal clan Weasley/Potter, e, alzandosi dalla poltrona scarlatta si intersecò tra la banda di cugini urlò loro di zittirsi.
“Rose, diglielo che ti piace Scorpius” iniziò Albus.
“Al…”
“Ignorali Rose, vieni a vestirti”
“Per favore…”
“Oh Godric, digli che non vai”
“James, taci”
“Lasciatela parlare”
“Grazie Fred” disse Rose esausta “Se devo uscire con un ragazzo o meno non è un affare che deve coinvolgere tutti i Weasley e Potter, quindi deciderò io che fare”
“Ma sei piccola e indifesa” esclamò James, esasperato.
“Sai, James?! Ci vado solo per mostrarti che non sono piccola, ne tantomeno indifesa” disse convinta.
Albus esultò, ma Rose lo fulminò.
“Non metterti mai più in mezzo” e con questo concluse, e si diresse verso il dormitorio femminile.

La verità era che Rose Weasley era stata stregata da quegli occhi grigi già molto tempo prima.

Quel primo settembre a King’s Cross incontrò per la prima volta i Malfoy, erano strani. Troppo aristocratici e silenziosi rispetto a lei e alla sua enorme famiglia.
Scorpius sembrava così disperato, aveva paura che non si sarebbe fatto amici, data la reputazione che si era conquistata la famiglia. Draco, suo padre, sembrava dispiaciuto per il figlio, e lo stesso Astoria, la mamma. Gli sussurrò degli incoraggiamenti all’orecchio.
Il treno fischiò rumorosamente, e tutti gli alunni di Hogwarts si affrettarono a salutare i parenti e andar via.

Era sempre stata timida nei confronti del biondo, migliore amico del suo migliore amico.
Lui spesso era gelido con lei, Albus non aveva mai saputo della cotta che aveva la sua piccola e dolce cugina preferita per il suo migliore amico. L’unica che ne aveva una minima idea era Dominique.
Rose ricordava quelle minime volte in cui Scorpius le aveva sorriso, tutti gli sguardi che si erano scagliati nella Sala Grande, tutte le volte che le aveva chiesto i compiti di Incantesimi o Storia della Magia. Ricordava anche quelle volte in cui aveva pianto per lui e per le sue innumerevoli ammiratrici. Dal quarto anno in poi Scorpius era diventato un donnaiolo, era capitato anche che ci avesse provato con Rose, ma le minacce di James e gli avvertimenti di Fred gli avevano fatto cambiare idea.

Finché non arrivò il fatidico giorno in cui Albus non le si avvicinò e iniziò a blaterare cose assurde.
“Cuginetta, come sei bella”
“Albus, non ti faccio i compiti”
“No, ma che dici?”
“Smettila, ti conosco fin troppo bene”
“Non essere sciocca”
“Che ti serve? Io non casco nei tuoi stupidi giochetti”
“La metti così?”
“Sì”
“Esci con Scorpius”
La bocca di Rose si spalancò e le sue guance andarono a fuoco.
“C-come?”
“Gli piaci”
La ragazza era spiazzata, completamente sconvolta. Il cuore le batteva all’impazzata, come poteva essere possibile? Era vero quello che stava blaterando suo cugino?
“Ma.. non può essere?”
“Sì, è dal primo anno che mi chiede di te… poi ha lasciato perdere, ora ti rivuole. Credo che sia sempre stato un po’ folgorato da te”

Da allora uscirono svariate volte, e lui le dimostrò che anche un biondo platinato, tinto o meno, proveniente da una famiglia di purosangue schizzinosi, era capace ad amare.


Un jeans babbano stretto blu ed una maglietta dei Cannoni di Chudley potevano andare bene per un appuntamento a Hogsmeade.
Rose entrò nella Sala Comune e vide James infilarsi un cappotto.
“Ciao James”
Il ragazzo non rispose.
“James”

Niente cambiò.

“Jamie, e dai”
“Ah, ciao Rose” disse con un ghigno infastidito sul volto.
Rose sbuffò.
“Dov’è Scorpy?” disse imitando una voce femminile e stridula “Cosa? Ti ha trattato come tutte le altre?”
James non sapeva nulla, James non sapeva che Rose era follemente innamorata, e non sapeva neanche che non era la prima volta che si vedevano.
“Aspetta! Cosa ci fai con la mia maglietta?”
“Me l’hai regalata”
“Scorp non ci ha pensato, vero?”
“Smettila James”

Arrivata nella Sala Grande, Rose cercò una testa bionda tra le Serpi, ma non ce n’era traccia.
Due braccia le cinsero i fianchi e poi due labbra le baciarono il collo.
“Hai risolto con i tuoi cugini? Ora sei del tutto mia” disse una voce leggermente roca.
Lei rise e annuì.
“Oggi niente Hogsmeade” disse il ragazzo. Sciolse l’abbraccio e la guidò nel dormitorio di Serpeverde deserto.


 

Angolo autrice:

Ehm Ehm...
Ciaaaao bellissime. 
Questa e la mia prima one-shot di Harry Potter di una lunga serie.
Oggi mi è venuta quest'idea, anche se non è un gran che, e l'ho scritta.
spero che piaccia!
Mi farò viva presto, credo con una Fremione. :)

Chiara. xx

  
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