Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: _Zayda_    06/05/2013    0 recensioni
Una piccola raccolta di OS in varie situazioni...
Proverò a farvi provare delle emozioni,a farvi sorridere e a farvi commuovere tutto solo con 5 nomi.
Niall,Harry,Zayn,Liam e Louis.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
He saves me

Ero seduta in riva al mare sperando che le lacrime smettessero di scendere da sole,non facevo alcuno sforzo per fermarle,certo erano l'unica cosa a farmi compagnia.

Avevo solo 10 anni,e come se tutto non fosse già abbastanza mi era venuto il ciclo,nessuno mi aveva mai spiegato cosa fosse e nella mia mente da bambina pensavo che non sarebbe mai più tornato e che quel mal di pancia prima o poi si sarebbe fermato.

Non avevo nemmeno qualcosa per fermare il sangue o almeno per non macchiarmi infatti la sabbia sotto di me era diventata rosa,pulita poi dall'acqua del male che mi arrivava fin sopra i jeans.

I miei genitori, (non che me ne occupassi tanto) erano morti due settimane prima,incidente d'auto dicevano non volevo sapere altro non si erano mai presi cura di me e io di loro.

Rimisi la testa fra le braccia tenendola e sperando ancora che le lacrime si fermassero ma non fu così continuarono ancora più forti,avevo solo 10 anni..

"Hey bimba perché piangi?"

Una mano da bambino si posò sulla mia spalla costringendomi a girarmi facendo svolazzare qua e la i miei capelli,il bambino aveva i capelli castani e un po' ricci,degli occhi tra l'azzurro e il verde credevo di non
aver mai visto niente di più bello.

Non volevo rispondere sembrava così innocente anche se forse aveva la mia età,mi faceva tenerezza invece la mia introduzione alla vita era stata così brutale.

"La mia mamma mi ha detto che non si può piangere da soli ma che quando si piange bisogna sempre parlare con qualcuno così quello ti fa ridere e tu non piangi più"

Gli sorrisi,aveva usato un tono di voce talmente carino e rilassante che mi sentì subito al sicuro,stava facendo quello che i miei genitori avrebbero dovuto fare da molto tempo.

Si mise a fare lo stupido per la spiaggia agitando in aria le braccia come farebbero le tarantole facendomi ridere talmente tanto che finì sdraiata sulla sabbia a pugni chiusi e gli occhi verso il cielo,dovevo calmare il respiro.

"Mamma mamma vieni questa bambina piange possiamo aiutarla?"

Venne una signora molto bella con i capelli castani e lo stesso sorriso del bambino,sembravano due gocce d'acqua.

Mi aiutò ad alzarmi notando la macchia rossa nei pantaloni che il bambino aveva sicuramente scambiato per acqua di male e colore,ma lei no,capì subito cosa avevo e mi fece un sorriso rassicurante.

Le sorrisi timidamente come quando ti scoprono a rovistare nel cesto dei biscotti e la seguì verso la macchina,prese un asciugamano lo mise sul sedile posteriore e mi fece segno di sedermi.

Accanto a me si venne a sedere il bambino dopo aver parlato con la madre,non sapevo ancora come si chiamava e nessuno di loro sapeva come mi chiamavo io.

"Io sono Harry,Harry Styles e ho 11 bimba e tu?"

"Io sono Ana,Anastasia e ne ho 10"

"Non hai un cognome?"

"Veramente no."

Ero una delle poche persone al mondo a non avere un cognome,non ho mai saputo quello di mio padre e ovviamente a scuola mio padre non lo metteva non so per quale motivo,quindi ero quella senza cognome.

"Harry non stressare la bambina falla dormire ha sonno,poi ci parli dopo ok?"

"Va bene mammina,Ana dormi non sei da sola ci sono io qui adesso e nessun mostro potrà più toccarti"

Mi prese la mano stringendola come se volesse proteggermi e mi addormentai con la testa appoggiata alla sua spalla sinistra.

Quando arrivammo a casa mi svegliarono e aprì piano gli occhi per abituarmi alla luce,eravamo ad Holmes Chapel non molto lontano da dove abitavo io.

Aprì lo sportello quando la signora parcheggiò di fronte casa e aspettai che venisse ad aprire il portone,era una bella casa molto ampia magari potevo anche giocarci qui dentro.

"Io sono Anne piccola,adesso questa e casa tua più tardi mi racconterai cosa ti è successo  adesso però vai a fare un bel bagno caldo"

Mi accompagnò di sopra tenendomi per mano e mi aiutò a lavarmi e poi mi fece vedere un qualcosa che non ricordo come si chiama che serviva a fermare il sangue non mi sarei bagnata.

Le sorrisi grata davvero e una volta pulita con un pantaloncino addosso e un canottiera andai a giocare con Harry,il mio nuovo amico.
 
12 anni:

 "è stato Harry"

"No è stata lei"

Avevamo rotto un vaso correndo per casa e ognuno cercava di dare la colpa all'altro per non finire in punizione ma fu inutile ci finimmo tutti e due senza parlarci per tutto il tempo,era diventato insopportabile come fratello,ma come amico era perfetto.

"Haz"

Era il nomignolo che gli aveva dato,dire Harry non mi piaceva.

"Ana"

"Scusa,ma siamo stati entrambi quindi forse c'è la meritiamo non credi?"

"Si,scusa tu se ho tenuto il broncio"

Si alzò dall'angolino dove si era rintanato e venne ad abbracciarmi,gli feci appoggiare la testa sulle mie gambe e cominciai a giocare con i suoi capelli come facevo sempre dopo che avevamo fatto pace.

Un po'mi piaceva Harry ma era solo una cotta da dodicenne,qualcosa che poi sarebbe passato e poi non volevo perderlo.

"A cosa pensi Ana?"

"Nulla di importante,solo che fra mezz'ora saremo liberi"

"Peccato mi piace quando mi accarezzi i capelli continuerei così per tutto il giorno"

Quella frase mi fece colorare le guance di rosa e alzai lo sguardo per non farglielo vedere,lui sorrise e rimanemmo in quel modo per un bel po' raccontandoci come andava a scuola,lui era bello tutte le ragazze ai suoi piedi ed ero gelosa.

Tutte loro potevano parlarci,e magari baciarlo senza perdere niente ma forse dovevo trovare qualcuno anche per me,ci avrei pensato dopo tutto a dodici anni non me ne faccio molto dei ragazzi meglio le bambole.
 
14 anni:

Ero innamorata di Harry da due anni,forse da quando mi aveva trovata sulla spiaggia,nemmeno io riuscivo a capirlo era tutto così strano,ogni volta che lo vedevo anche solo di sfuggita avevo il cuore a mille.

Lui era un bellissimo ragazzo di 15 anni che andava al liceo con i libri in mano e i maglionici neri,aveva un po' di pancia e a me piaceva giocarci quando eravamo soli.

Il rapporto era via via migliorato ma non era ancora perfetto,mi voleva bene certo ma non quanto gliene volevo io.

"Ana,devo raccontarti una cosa assolutamente stupenda"

"Dimmi Haz,aspetta almeno che esco dalla doccia"

"Eddai sei come mia sorella tranquilla mi siedo sul bagno e non ti guardo"

"E va bene entra"

Sentì la porta che si apriva e uscì la testa dalla tenda della doccia ritrovandomi il suo sorriso davanti,era così bello,se non fossi stata dentro la doccia avrei affondato i pollici nelle sue fossette.

"Ti ricordi quella ragazza che mi piaceva?"

Oh come dimenticarsela,tornai dentro la doccia ignorando la fitta di delusione dentro al petto,lei era perfetta copelli ramati e occhi verdi,sembrava uscita da un film,lui ne parlava sempre come se fosse una dea,una piccola lacrima mi solcò il viso.

"Lucy,ovvio che me la ricordo ne parli sempre come se fosse una dea"

"Io e lei oggi ci siamo messi insieme,finalmente dopo tanto tempo sono riuscito a baciarla è stato così bello"

"Ah,buon per te Haz sono felice davvero"

Sulle guance le lacrime erano molte più di una,il suo primo bacio lo aveva dato a lei,non a me,giurai a me stessa che non lo avrei ostacolato ma se lei lo avesse fatto soffrire le avrei cavato gli occhi.

Finì la doccia come se nulla fosse confondendo lacrime e acqua poi chiesi a lui di passarmi l'accappatoio e appena lo misi e chiuso uscì dalla doccia,lui si alzò mi diede un bacio scherzoso sul collo facendomi sorridere.

Ecco perché mi ero innamorata di lui,sapeva essere così dolce quando voleva,mi prese le mani nelle sue enormi e appoggiò la testa sulla mia spalla.

"Ma l'unica a cui vorrò veramente bene sei tu Ana,la mia sorellina,non ti trascurerò promesso"

Poi prese il phon vicino al lavandino e mi asciugò i capelli come se fossi una bambola,già la sua sorellina.
 
18 anni:

Il ballo della scuola,finalmente uscivamo da quel dannato liceo,lui stava con quella Lucy ormai da quattro anni e io rodevo di rabbia.

Anche io avevo avuto qualche ragazzo ma niente di che alla fine ci rinunciavo sempre per via di Harry e quello che provavo per lui,nessuno era durato più di 4 mesi e poi finivo a mangiare gelato piangendo sul letto nel mio pigiama di flanella rosa.

Io negli ultimi mesi mi ero allontanata da Harry,ero fredda con lui solo per cercare di convincermi che non era poi il ragazzo che avevo sempre desiderato,che lui non era poi così perfetto,ma mi illudevo lui era più che perfetto in tutto.

Adesso aveva 19 anni, il fisico scolpito di un dio greco per via della box e della palestra,i ricci erano ben definiti sul viso e i suoi occhi verdi scrutavano tutto quasi leggendoti l'anima.

Quando lo vidi al centro della pista con lei non riuscì a trattenermi e scappai fuori correndo sotto gli occhi di tutti,era troppo adesso ho sopportato per oltre quattro anni e lui non aveva capito tutti i segnali che gli mandavo.

Non aveva capito nulla,di quanto lo amassi,di quanto volevo che la notte quando dormivamo insieme si svegliassi a darmi un bacio,o meglio non dormire perché io volevo davvero fare l'amore con lui.

Ero sul tetto dell'edificio sarebbe davvero bastato solo un salto ma sarebbe stato troppo facile scappare così,eppure sentivo che buttarmi e arrivare nel giardino della scuola in qualche modo mi avrebbe fatto notare da lui.

"Ana no ferma"

Mi girai di scatto e misi un piede male scivolando,ma la sua mano mi prese in tempo,adesso oscillavo verso il vuoto con i suoi occhi che mi scrutavano,pazza avevano scritto dentro,pazza che volevi fare.

Mi tirò su attirandomi al suo petto e stringendomi forte,cominciai a singhiozzare lasciando che il trucco si sciogliesse,lui cominciò a piangere con me,le sue lacrime cadevano sulle mie spalle e scivolavano giù come pioggia.

"Non posso stare senza te Ana,non provarci mai più ti prego,io ho bisogno di te"

"Hai la tua cara dolce Lucy vai da lei cosa ti interessa di me?"

"Cosa ti prende adesso?"

"Mi prende che io ti amo da quando abbiamo 14 anni,mi prende che tu sei l'unica cosa per cui io vivo e pensi sempre a quella"

Mi prese per i fianchi baciandomi dolcemente,misi le mani tra i suoi ricci stringendolo a me e un gemito uscì dalla sua e dalla mia gola,finalmente glielo avevo detto.

"Lei era solo una copertura volevo che ti ingelosissi,che mi dicessi che mi amavi,ho letto i tuoi messaggi sapevo tutto e ti amo anche io,volevo solo trovare il momento giusto"

Mi prese in braccio facendomi volteggiare e lo baciai di nuovo e ancora e ancora ci avevo preso gusto,non volevo lasciarlo andare.
 
20 anni:

"Darcy andiamo a salutare papà prima che parta"

Avevo litigato pesantemente con Harry,doveva partire per lavoro,faceva l'avvocato e aveva una causa internazionale,un pezzo grosso da quello che avevo capito io.

Non ci parlavamo quasi era un motivo stupido,nostra figlia di un anno camminava per il giardino in contro a lui per salutarlo,non lo avrei rivisto per due settimane e nonostante tutto non stavamo facendo pace,non
gli avrei certo chiesto scusa io.

Andai vicino a loro prendendo la bambina il braccio.

"Allora ciao ci vediamo tra due settimane"

"Mmh mmh,prenditi cura di lei"

"Ovviamente,non lascio mia figlia sola"

"Ciao ciao"

Salutò la bambina con un bacio sulla guancia e poi mi guardò negli occhi,poi si girò prese la macchina e andò verso l'aeroporto,magari dopo due settimane sarebbe andato tutto meglio.

I giorni senza di lui passavano lenti e in casa c'era sempre molto da fare,dopo due settimane suonarono al campanello,ero pronta a buttarmi fra le sue braccia chiedendogli scusa,impaziente di togliergli la cravatta grigia di affondare le mani nei suoi capelli e baciarlo.

Quando aprì la porta non c'era lui ma un funzionario di qualcosa vestito di nero con una 24 ore in
mano,mi guardava con gli occhi tristi.

"Ana Styles?"

"Si sono io "

"Dobbiamo informarla che suo marito,Harry è stato coinvolto in un incidente aereo è in ospdela non sappiamo se si risveglierà"

No Harry,non anche lui.

Mi precipitai di sopra prendendo la bambina,suonai ad una delle mie vicine e la lasciai a lei,non volevo vedesse suo padre in quelle condizioni e forse non dovevo vederlo nemmeno io ero troppo debole psicologicamente.

L'uomo mi accompagnò fin fuori la stanza d'ospedale dove Harry dormiva,entrai e i miei passi rieccheggiarono per la stanza, cominciai a piangere appena lo vidi con una mascherina per l'ossigeno sul naso e il camice bianco.

Mi avvicinai al letto e presa una sedia mi sedetti accanto a lui,con la mano percorsi tutto il suo viso,era ancora caldo era ancora vivo,doveva solo svegliarsi.

Una delle mie lacrime cadde sulla sua palpebra chiusa e di colpo le sue ciglia svolazzarono e aprì gli occhi,gli presi la mano stringendola contro il mio cuore e poi passandomela sul viso.

Lui sembrava confuso e gli tolsi la mascherina per l'ossigeno lo guardai negli occhi cercando di capire se aveva o no perso la memoria.

"Ana"

"Haz"

Sorrisi,si ricordava di me,le lacrime continuavano a scende ma nonostante tutto sorridevo,lui sapeva chi era,non si era dimenticato di niente,del nostro matrimonio,di sua figlia sapeva tutto.

Abbassai il viso e lui alzò il suo lasciando che le nostre labbra si incontrassero dopo tanto tempo,forse la mia introduzione alla vita non era stata delle migliori ma il mio finale lo era sicuramente,io Harry e Darcy nella nostra piccola casa,un cane che scorrazzava ma sopratutto una famiglia.

-------------------------
Heyla,scusate prima si era bloccato il computer e non ho potuto mettere le mie solite scritture.. be' ditemi che ne pensate alla prossima,spero 
-Zayda c:
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _Zayda_